Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

ALLOGI A SCHIERA

Scheda Opera

  • foto d'epoca
  • foto d'epoca
  • foto d'epoca
  • piante e sezione
  • piante e sezione
  • disegno
  • Comune: Sperone
  • Denominazione: ALLOGI A SCHIERA
  • Indirizzo: via dei Funari - via Giovanni XXIII
  • Data: 1982 - 1985
  • Tipologia: Quartieri
  • Autori principali: Sergio Stenti
Descrizione

Appena dopo il terremoto del 1980, furono consentiti dal Ministero interventi urgenti per alloggiare le famiglie senza casa in aree 167 già urbanizzate. L’intervento a Sperone per 79 alloggi fu progettato e realizzato in tre anni, dal 1982 al 1985, secondo le regole dell’edilizia pubblica e le indicazioni del piano urbanistico già redatto dall’ingegnere Giancarlo Cosenza.
L’area è in leggera pendenza verso sud, a valle dei monti del Partenio che chiudono la vallata verso nord, ubicata in area periferica rispetto al piccolo paese di Sperone ed è caratterizzata da lottizzazione a villette.
Il disegno del quartiere si è rapportato a una chiarezza di impianto che voleva mettere un segno definito nel paesaggio urbano, una lunga striscia di basse abitazioni dialogante con le dirimpettaie corti aperte. L’elemento paesistico principale è stato focalizzato sul rapporto strada-edificio insieme al rispetto del principio insediativo locale strada-casa-orto. I progettisti volevano un luogo caratterizzato e la strada è stata scelta come chiave per tenere insieme le case: un po’ come nelle siedlungen degli anni venti a Berlino.
Sebbene l’intervento fosse privo di commercio, l’intenzione era quella di creare un luogo dove si generasse passeggio. Si è puntato sullo sport, sono stati previsti campi da tennis e campi per giocare a calcio, luoghi per favorire relazioni e scambi tra vicini. Era evidente l’intenzione progettuale, parzialmente verificatesi con lo sport, di creare un po’ di vitalità all'esterno.
L’insieme strada-edifico è stato studiato nei rapporti di sezione piuttosto che di pianta, per meglio caratterizzare il landscaping dell’intervento.
La strada è definita da soluzioni edilizie che propongono da un lato una bassa cortina chiusa e dall'altro una varietà di aperture. Il lato nord, soggetto ai venti invernali, è definito da una lunga e uniforme stecca con portici tra gli alloggi; mentre il lato sud ha corti aperte, rialzate di circa un metro, che si affacciano sulla strada stessa. Ogni alloggio è dotato di giardino con box deposito e beneficia di uno spazio semipubblico, come il portico-androne o la corte verde.
La scelta tipologica a schiera è disegnata in modo da produrre un’immagine di edificio omogeneo e non frantumato, un bordo solido alla strada. Il lungo corpo di fabbrica contiene alloggi duplex e poggia su piccoli basamenti colorati che contengono alloggi simplex intervallati da portici passanti. Anche le corti sono costituite dalla sovrapposizione di un duplex e di un simplex, tutti con accesso indipendente. L’architettura delle corti è caratterizzata dal terrazzo d’ingresso dei duplex, posto al primo piano, sul quale si attestano anche le scale di accesso. Il terrazzo è aperto sulla corte e sul verde ed è un punto privilegiato per i residenti, per affaccio e per relazioni di vicinato.

Info
  • Progetto: 1982 -
  • Esecuzione: - 1985
  • Tipologia Specifica: Alloggi a schiera in area 167
  • Proprietà: Nessuna opzione
  • Destinazione originaria: Residenziale
  • Destinazione attuale: Residenziale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Achille Renzullo Progetto architettonico Progetto NO
Nicola Silvestri Progetto architettonico Progetto NO
Sergio Stenti Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: Cemento armato
  • Materiale di facciata: Intonaco
  • Coperture: A due falde
  • Serramenti: Metallici
  • Stato Strutture: Discreto
  • Stato Materiale di facciata: Discreto
  • Stato Coperture: Discreto
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L’area è in leggera pendenza verso sud, a valle dei monti del Partenio che chiudono la vallata verso nord, ubicata in area periferica rispetto al piccolo paese di Sperone ed è caratterizzata da lottizzazione a villette. 
Il disegno del quartiere si è rapportato a una chiarezza di impianto che voleva mettere un segno definito nel paesaggio urbano, una lunga striscia di basse abitazioni dialogante con le dirimpettaie corti aperte. L’elemento paesistico principale è stato focalizzato sul rapporto strada-edificio insieme al rispetto del principio insediativo locale strada-casa-orto. I progettisti volevano un luogo caratterizzato e la strada è stata scelta come chiave per tenere insieme le case: un po’ come nelle siedlungen degli anni venti a Berlino. 
Sebbene l’intervento fosse privo di commercio, l’intenzione era quella di creare un luogo dove si generasse passeggio. Si è puntato sullo sport, sono stati previsti campi da tennis e campi per giocare a calcio, luoghi per favorire relazioni e scambi tra vicini. Era evidente l’intenzione progettuale, parzialmente verificatesi con lo sport, di creare un po’ di vitalità all'esterno.   
L’insieme strada-edifico è stato studiato nei rapporti di sezione piuttosto che di pianta, per meglio caratterizzare il landscaping dell’intervento.
La strada è definita da soluzioni edilizie che propongono da un lato una bassa cortina chiusa e dall'altro una varietà di aperture. Il lato nord, soggetto ai venti invernali, è definito da una lunga e uniforme stecca con portici tra gli alloggi; mentre il lato sud ha corti aperte, rialzate di circa un metro, che si affacciano sulla strada stessa. Ogni alloggio è dotato di giardino con box deposito e beneficia di uno spazio semipubblico, come il portico-androne o la corte verde.
La scelta tipologica a schiera è disegnata in modo da produrre un’immagine di edificio omogeneo e non frantumato, un bordo solido alla strada. Il lungo corpo di fabbrica contiene alloggi duplex e poggia su piccoli basamenti colorati che contengono alloggi simplex intervallati da portici passanti.  Anche le corti sono costituite dalla sovrapposizione di un duplex e di un simplex, tutti con accesso indipendente. L’architettura delle corti è caratterizzata dal terrazzo d’ingresso dei duplex, posto al primo piano, sul quale si attestano anche le scale di accesso. Il terrazzo è aperto sulla corte e sul verde ed è un punto privilegiato per i residenti, per affaccio e per relazioni di vicinato.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

L'Amministrazione Comunale voleva riproporre le villette come tipologia del quartiere. Il progettista ha imposto più correttamente una strada edificata dove gli alloggi, al pari di quelli delle villette, hanno tutti autonomia individuale e giardino.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Sergio Stenti 1986 Complesso residenziale a Sperone (Avellino), in «Edilizia Popolare», a. XXXII, n. 193, novembre-dicembre 62-67 Si
Vito Cappiello 1995 Architettura contemporanea in Campania, in 28 No
Sergio Stenti 1996 “It’s all true”, in Napoli 5 Architetti Clean Napoli 144 No
Sergio Stenti 2016 Fare Quartiere. Studi e progetti per la periferia Clean Napoli 185-187 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
foto d'epoca foto d'epoca
foto d'epoca foto d'epoca
foto d'epoca foto d'epoca
piante e sezione piante e sezione
piante e sezione piante e sezione
disegno disegno

Criteri
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP
Titolare della ricerca: Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli DIC-DEA
Responsabile scientifico: Pasquale Belfiore


Scheda redatta da
creata il 31/12/2017
ultima modifica il 01/02/2023