RESIDENZA

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    [informazioni_architettoniche] => Il complesso residenziale denominato “Palau de Valencia” rappresenta uno dei più interessanti esempi di architettura neo-mediterranea che, attraverso l’uso di elementi architettonici tipici dell’architettura iberico-sudamericana costituisce il modello per lo sviluppo di uno stile caratteristico dell’architettura turistica della Sardegna. L’autore verrà, infatti, coinvolto nel progetto e nella realizzazione di Porto Cervo, fornendo un contributo essenziale allo sviluppo di questo movimento culturale. E’ un opera che può chiarire i rapporti tra la cultura progettuale che andava formandosi nell’isola e le relazioni tra l’architettura del dopoguerra di Giò Ponti, Coderch ecc. Edificio residenziale costituito da quattro corpi di fabbrica di due e tre piani; distribuzione mista (duplex; schiera, ecc.). Il progetto è l’evoluzione di un idea di architettura che doveva reinventare uno stile locale moderno attraverso una tradizione “mediterranea” del razionalismo; l’uso dell’arco e di elementi lignei per balconi, infissi, persiane si traduce in un linguaggio del “rustico” in chiave moderna e mediterranea. L’edificio è stato realizzato in un area dell’espansione urbana della città di Alghero verso il mare: concludeva la passeggiata realizzata nel dopoguerra, denominata Lungomare Dante, luogo nel quale dagli anni inizi degli anni ‘20 si realizzarono la maggior parte delle residenze e ville signorili della città. L’edificio ha rappresentato per lo sviluppo urbano della città avviato dopo gli anni ’60 un punto di riferimento per l’edilizia residenziale turistica. Può essere considerato uno dei primi esempi di residenza stagionale della città. Oggi la centralità della zona e la frequentazione mettono l’edificio in una condizione di grande visibilità.
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    [note] => Scheda redatta da Giorgio Peghin, Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica (2004).
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    [categoria] => B. Opera selezionata
    [tipologia] => Complessi residenziali
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    [cat_autori] => Antoni Simon Mossa
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