Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

COMPLESSO IACP

Scheda Opera

  • 1. Guido Canella, Quartiere IACP a Bollate, disegno di studio, 1976
  • 2. Guido Canella, Quartiere IACP a Bollate, disegno di studio, 1976
  • 3. Quartiere IACP a Bollate, 1974-81. Planimetria generale
  • 4. Quartiere IACP a Bollate, 1974-81. Modello di studio
  • 5. Fronti principali e piante del Corpo alto e del Corpo basso
  • 6. Corpo alto. Prospetto di una campata del fronte est e pianta piano tipo
  • 7. Corpo basso. Prospetto del fronte ovest e piante piani primo e secondo
  • 8. Spaccato assonometrico del Corpo alto e del Corpo basso
  • 9. Quartier IACP a Bollate. Vista generale, anni Ottanta
  • 10. Quartiere IACP a Bollate. Vista generale, anni Ottanta
  • 11. Vista dei fronti ovest del Corpo basso e del Corpo alto
  • 12. Dettaglio dei fronti ovest del Corpo basso e del Corpo alto
  • 13. Scorcio sulla corte interna tra i due edifici
  • 14. Vista del cantiere, anni Settanta
  • 15. Viste del cantiere, anni Settanta
  • 16. Corpo alto. Vista di uno degli otto corpi scala-ascensore
  • 17. Corpo alto. Sezione trasversale in corrispondenza del corpo scala
  • 18. Corpo alto. Piante piano pilotis, piano primo
  • 19. Corpo alto. Scorcio del fronte ovest con le logge degli alloggi e le aree comuni al piano terreno porticato
  • 20. Corpo alto. Vista dei passaggi pensili dal piano terreno porticato
  • 21. Corpo alto. Scorcio delle logge dal passaggio pensile
  • 22. Corpo alto. Vista del piano di copertura con i timpani grigliati e gli stenditoi comuni
  • 23. Vista sud-est del Corpo alto e del Corpo basso, anni Ottanta
  • 24. Dettaglio della copertura del Corpo basso, anni Ottanta
  • 25. Corpo basso. Sezioni trasversali
  • 26. Corpo basso. Piante piani pilotis, primo, secondo
  • 27. Corpo basso. Scorcio del fronte est
  • 28. Corpo basso. Fronte est
  • 29. Corpo basso. Scorcio sui salienti
  • 30. Dettaglio del fronte ovest
  • 31. Corpo basso. Piano primo. Centro anziani: sala comune
  • 32. Corpo basso. Piano primo. Centro anziani: sala comune
  • 33. Corpo basso. Piano primo. Centro anziani: interno del monolocale. Sul fondo l'angolo cottura
  • 34. Corpo basso. Piano primo. Centro anziani: soggiorno-pranzo del monolocale
  • Comune: Bollate
  • Denominazione: COMPLESSO IACP
  • Indirizzo: Via Filippo Turati N. 40
  • Data: 1974 - 1981
  • Tipologia: Edilizia residenziale pubblica
  • Autori principali: Guido Canella
Descrizione

Il disegno originario
L’insediamento, destinato a 1100 abitanti, è congegnato su due sequenze in linea parallele, corrispondenti a due diversi tipi edilizi, che si fronteggiano. Si è scelta una tipologia in linea binaria composta da un corpo alto di alloggi ordinari (di 4 o 5 locali) su cinque piani soprastanti il piano porticato e da un corpo basso di alloggi straordinari su due piani (rispettivamente di monolocali e bilocali) soprastanti il piano terreno porticato.
Questo sdoppiamento, del resto, risultava già presente nella cascina della pianura asciutta, quando sulla corte pluriaziendale il più alto fabbricato a ballatoio fronteggiava il più basso fabbricato delle stalle e dei fienili. Analogamente l’edificazione in altezza per “casoni”, con fronte reso in dissolvenza dai diaframmi dei ballatoi, è un’immagine riscontrabile tanto nell'insediamento rurale milanese quanto in quello urbano della prima periferia operaia.
La tipologia binaria ha consentito di far correre parallelamente al corpo più alto degli alloggi ordinari, dove prevale la vita familiare, il corpo più basso dei monolocali e dei bilocali.
Il corpo alto scandito da 8 torri dove sono alloggiati i corpi scala-ascensore, comprende 110 alloggi di 5 locali (mq 100) e 50 di 4 locali (mq 80) disposti su 5 piani. Il corpo basso, rimasto incompiuto nella realizzazione, comprende 16 alloggi di 3 locali (mq 60) al piano secondo, disimpegnati da un doppio ballatoio, e 48 monolocali (mq 24) al piano primo disimpegnati da un corridoio centrale. Gli alloggi monolocale, con bagno e cabina di cottura, usufruiscono, allo stesso piano, di una serie di soggiorni, refettori e locali di servizio collettivi. Originariamente erano destinati ai giovani provenienti dal Sud (per l’apprendistato all’Alfa Romeo di Arese) e ad anziani pensionati. Attualmente il primo piano ospita alloggi per anziani autosufficienti il cui sevizio di gestione è affidato al Comune di Bollate.
In entrambe le sequenze il piano terreno è a porticato libero, disponibile per attrezzature collettive. L’articolazione piano-volumetrica dell’intero complesso, con l’avvolgente distribuirsi di portici e balconate per fasce orizzontali continue e l’alternarsi grigliato dei timpani, contribuisce a caratterizzare la natura comunitaria dell’intervento.
Particolare attenzione è stata posta al recupero tipologico dei ballatoi. Nel corpo alto essi (servendo ciascuno 2 alloggi) convergono a coppie con angolo di 90 gradi verso le torri di risalita e, discostandosi dai fronti, evitano la vista verso l’interno degli alloggi determinando percorsi di avvicinamento agli ingressi simili a quelli delle case unifamiliari. Al secondo piano del corpo basso la duplicazione dei ballatoi verso i fronti consente alle batterie dei 4 bilocali (con accessi alternati) di evitare (tranne che sulle testate) la sovrapposizione dei percorsi e, eventualmente, di suddividerli secondo logge di pertinenza. Pertanto, si può constatare che esiste una vita estroversa su ballatoi e logge (profonde 2 m ed esposte a est e a ovest) complementare a quella introversa degli alloggi.
I grandi timpani grigliati di ordine gigante presenti in copertura in ambedue le tipologie abitative schermano aree comuni e riparati stenditoi autonomamente serviti dai disimpegni verticali (scala-ascensore) che segnalano gli stacchi dei singoli blocchi abitativi, ulteriormente contraddistinti nella loro individuale riconoscibilità dall’uso delle diverse colorazioni.


Lo stato attuale
Il progetto originario di Guido Canella non è stato integralmente realizzato. Il corpo basso, rimasto incompiuto nella realizzazione, figurava con 8 gruppi scala-ascensore (e relativi alloggi e spazi comuni) ad eguagliare la lunghezza del corpo alto, anziché con i quattro esistenti.
Allo stato attuale presenta verso sud una testata cieca affacciata verso l’area del parcheggio.
Nell'Archivio Guido Canella sono conservati i disegni originali dell’intero progetto (rimasto incompleto esclusivamente per questioni economiche).
Il Quartiere residenziale IACP di via Turati ha ottenuto nel 2006 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali il decreto di “Riconoscimento dell’importante carattere artistico”, ai sensi dell’art. 20 della Legge 633/1941.
A causa del notevole stato di degrado, dovuto anche alla mancanza di manutenzione, dal 2012 è in corso un intervento di ristrutturazione edilizia all'interno del 2°Programma Regionale “Contratto di Quartiere”.

Scheda a cura di Gentucca Canella - Responsabile scientifico Andrea Costa

Info
  • Progetto: 1974 -
  • Esecuzione: - 1981
  • Committente: IACP - Istituto Autonomo Case Popolari di Milano
  • Proprietà: Proprietà pubblica
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Guido Canella Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=53530 SI
Luigi Ferrari Progetto strutturale Progetto NO
Ditta Gualtieri Impresa esecutrice Esecuzione NO
Antonio Maresca Progetto architettonico Progetto NO
Costruire S.c.r.l. Impresa esecutrice Esecuzione NO
  • Strutture: la struttura degli edifici evidenzia una metrica d’assemblaggio ritmica e modulare ed è impostata su una serie di telai in c.a. con i corpi per i collegamenti verticali a sbalzo lungo il filo delle facciate
  • Materiale di facciata: cemento faccia a vista (corpi scala, balaustre, fasce orizzontali continue, coronamenti); i tamponamenti arretrati sono intonacati e tinteggiati a colori variabili corpo per corpo
  • Coperture: coperture piane, praticabili, schermate da grandi diaframmi grigliati a timpano
  • Serramenti: serramenti in lamiera presso piegata verniciata a fuoco (alcuni successivamente sostituiti in alluminio anodizzato); davanzali in graniglia di cemento
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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Questo sdoppiamento, del resto, risultava già presente nella cascina della pianura asciutta, quando sulla corte pluriaziendale il più alto fabbricato a ballatoio fronteggiava il più basso fabbricato delle stalle e dei fienili. Analogamente l’edificazione in altezza per “casoni”, con fronte reso in dissolvenza dai diaframmi dei ballatoi, è un’immagine riscontrabile tanto nell'insediamento rurale milanese quanto in quello urbano della prima periferia operaia. 
La tipologia binaria ha consentito di far correre parallelamente al corpo più alto degli alloggi ordinari, dove prevale la vita familiare, il corpo più basso dei monolocali e dei bilocali.
Il corpo alto scandito da 8 torri dove sono alloggiati i corpi scala-ascensore, comprende 110 alloggi di 5 locali (mq 100) e 50 di 4 locali (mq 80) disposti su 5 piani. Il corpo basso, rimasto incompiuto nella realizzazione, comprende 16 alloggi di 3 locali (mq 60) al piano secondo, disimpegnati da un doppio ballatoio, e 48 monolocali (mq 24) al piano primo disimpegnati da un corridoio centrale. Gli alloggi monolocale, con bagno e cabina di cottura, usufruiscono, allo stesso piano, di una serie di soggiorni, refettori e locali di servizio collettivi. Originariamente erano destinati ai giovani provenienti dal Sud (per l’apprendistato all’Alfa Romeo di Arese) e ad anziani pensionati. Attualmente il primo piano ospita alloggi per anziani autosufficienti il cui sevizio di gestione è affidato al Comune di Bollate.
In entrambe le sequenze il piano terreno è a porticato libero, disponibile per attrezzature collettive. L’articolazione piano-volumetrica dell’intero complesso, con l’avvolgente distribuirsi di portici e balconate per fasce orizzontali continue e l’alternarsi grigliato dei timpani, contribuisce a caratterizzare la natura comunitaria dell’intervento.
Particolare attenzione è stata posta al recupero tipologico dei ballatoi. Nel corpo alto essi (servendo ciascuno 2 alloggi) convergono a coppie con angolo di 90 gradi verso le torri di risalita e, discostandosi dai fronti, evitano la vista verso l’interno degli alloggi determinando percorsi di avvicinamento agli ingressi simili a quelli delle case unifamiliari. Al secondo piano del corpo basso la duplicazione dei ballatoi verso i fronti consente alle batterie dei 4 bilocali (con accessi alternati) di evitare (tranne che sulle testate) la sovrapposizione dei percorsi e, eventualmente, di suddividerli secondo logge di pertinenza. Pertanto, si può constatare che esiste una vita estroversa su ballatoi e logge (profonde 2 m ed esposte a est e a ovest) complementare a quella introversa degli alloggi.
I grandi timpani grigliati di ordine gigante presenti in copertura in ambedue le tipologie abitative schermano aree comuni e riparati stenditoi autonomamente serviti dai disimpegni verticali (scala-ascensore) che segnalano gli stacchi dei singoli blocchi abitativi, ulteriormente contraddistinti nella loro individuale riconoscibilità dall’uso delle diverse colorazioni.


Lo stato attuale
Il progetto originario di Guido Canella non è stato integralmente realizzato. Il corpo basso, rimasto incompiuto nella realizzazione, figurava con 8 gruppi scala-ascensore (e relativi alloggi e spazi comuni) ad eguagliare la lunghezza del corpo alto, anziché con i quattro esistenti. 
Allo stato attuale presenta verso sud una testata cieca affacciata verso l’area del parcheggio. 
Nell'Archivio Guido Canella sono conservati i disegni originali dell’intero progetto (rimasto incompleto esclusivamente per questioni economiche).
Il Quartiere residenziale IACP di via Turati ha ottenuto nel 2006 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali il decreto di “Riconoscimento dell’importante carattere artistico”, ai sensi dell’art. 20 della Legge 633/1941.
A causa del notevole stato di degrado, dovuto anche alla mancanza di manutenzione, dal 2012 è in corso un intervento di ristrutturazione edilizia all'interno del 2°Programma Regionale “Contratto di Quartiere”.

Scheda a cura di Gentucca Canella - Responsabile scientifico Andrea Costa
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  • Vincolo: Riconosciuta
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo: Legge 22 aprile 1941, n. 633
  • Altri Provvedimenti: DDG23/05/2006
  • Foglio Catastale: 40
  • Particella: 259

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1978 Alcuni interventi Iacp Casabella n. 437 4 No
Grandi Maurizio, Pracchi Attilio 1980 Milano. Guida all'architettura moderna Zanichelli Bologna 377 No
Portoghesi Paolo 1981 Periferie color Canella Europeo n. 40 No
Suzuki Katuyuki, Dezzi Bardeschi Marco 1981 Guido Canella. Housing for residents of Bollate A+U n. 128 Si
1982 Iacp di Milano. Quartiere con minialloggi a Bollate Edilizia popolare n. 169 Si
Glancey Jonathan, Knobel Lance 1982 Canella. Concrete constructor The Architectural Review n. 1028 No
Suzuki Katuyuki (a cura di) 1983 Guido Canella Zanichelli Bologna 132-144 No
Irace Fulvio 1983 Il quartiere IACP di Bollate (Milano) L'Industria italiana del cemento n. 10 600-612 Si
Dezzi Bardeschi Marco 1983 Monumenti alla periferia Domus n. 635 12-27 No
Fosso Mario, Prusicki Marco 1983 Milano: Istituto Autonomo delle Case Popolari 1950/1980. Complesso residenziale in Bollate 1973-1982 L'Architettura. Cronache e Storia n. 333 558-559 No
Savi Vittorio (a cura di) 1984 Guido Canella. Opere recenti Panini Modena 65-74 Si
Bordogna Enrico 1986 Aggiornamenti sull'opera di Guido Canella. Quartiere residenziale Iacp a Bollate, Milano L'Architettura. Cronache e Storia n. 363 36-41 Si
Bordogna Enrico 1987 Guido Canella. Architetture 1957-1987 Electa Milano 96-101 Si
Dal Co Francesco, Polano Sergio 1988 Italian Architecure. 1945-1985 A+U extra edition 49-51 No
Muratore Giorgio, Capuano Alessandra, Garofalo Francesco, Pellegrini Ettore 1988 Italia. Gli ultimi trent'anni Zanichelli Bologna 132; Scheda n. 26 No
Tafuri Manfredo 1989 History of Italian Architecture. 1944-85 The MIT Pres Cambridge, London 56-57; 131-133 No
Polano Sergio 1991 Guida all'architettura italiana del Novecento Electa Milano 96 No
Canella Tito (a cura di) 2005 Guido Canella. Disegni 1955-2005 Motta Milano 132 No
Bordogna Enrico, Canella Gentucca, Manganaro Elvio (a cura di) 2014 Guido Canella 1931-2009 Franco Angeli Milano 202-212 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Guido Canella Guido Canella Fondo privato, Milano Quartiere IACP, Bollate

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
1. Guido Canella, Quartiere IACP a Bollate, disegno di studio, 1976 1. Guido Canella, Quartiere IACP a Bollate, disegno di studio, 1976 Archivio Guido Canella
2. Guido Canella, Quartiere IACP a Bollate, disegno di studio, 1976 2. Guido Canella, Quartiere IACP a Bollate, disegno di studio, 1976 Archivio Guido Canella
3. Quartiere IACP a Bollate, 1974-81. Planimetria generale 3. Quartiere IACP a Bollate, 1974-81. Planimetria generale Archivio Guido Canella
4. Quartiere IACP a Bollate, 1974-81. Modello di studio 4. Quartiere IACP a Bollate, 1974-81. Modello di studio Archivio Guido Canella
5. Fronti principali e piante del Corpo alto e del Corpo basso 5. Fronti principali e piante del Corpo alto e del Corpo basso Archivio Guido Canella
6. Corpo alto. Prospetto di una campata del fronte est e pianta piano tipo 6. Corpo alto. Prospetto di una campata del fronte est e pianta piano tipo Archivio Guido Canella
7. Corpo basso. Prospetto del fronte ovest e piante piani primo e secondo 7. Corpo basso. Prospetto del fronte ovest e piante piani primo e secondo Archivio Guido Canella
8. Spaccato assonometrico del Corpo alto e del Corpo basso 8. Spaccato assonometrico del Corpo alto e del Corpo basso Archivio Guido Canella
9. Quartier IACP a Bollate. Vista generale, anni Ottanta 9. Quartier IACP a Bollate. Vista generale, anni Ottanta Archivio Guido Canella
10. Quartiere IACP a Bollate. Vista generale, anni Ottanta 10. Quartiere IACP a Bollate. Vista generale, anni Ottanta Carla De Benedetti. Archivio Guido Canella
11. Vista dei fronti ovest del Corpo basso e del Corpo alto 11. Vista dei fronti ovest del Corpo basso e del Corpo alto Carla De Benedetti. Archivio Guido Canella
12. Dettaglio dei fronti ovest del Corpo basso e del Corpo alto 12. Dettaglio dei fronti ovest del Corpo basso e del Corpo alto Carla De Benedetti. Archivio Guido Canella
13. Scorcio sulla corte interna tra i due edifici 13. Scorcio sulla corte interna tra i due edifici Carla De Benedetti. Archivio Guido Canella
14. Vista del cantiere, anni Settanta 14. Vista del cantiere, anni Settanta tratto da - L’industria italiana del cemento, 1983. Archivio Guido Canella
15. Viste del cantiere, anni Settanta 15. Viste del cantiere, anni Settanta tratto da - L’industria italiana del cemento, 1983. Archivio Guido Canella
16. Corpo alto. Vista di uno degli otto corpi scala-ascensore 16. Corpo alto. Vista di uno degli otto corpi scala-ascensore Carla De Benedetti. Archivio Guido Canella
17. Corpo alto. Sezione trasversale in corrispondenza del corpo scala 17. Corpo alto. Sezione trasversale in corrispondenza del corpo scala tratto da - L’industria italiana del cemento, 1983. Archivio Guido Canella
18. Corpo alto. Piante piano pilotis, piano primo 18. Corpo alto. Piante piano pilotis, piano primo tratto da - L’industria italiana del cemento, 1983. Archivio Guido Canella
19. Corpo alto. Scorcio del fronte ovest con le logge degli alloggi e le aree comuni al piano terreno porticato 19. Corpo alto. Scorcio del fronte ovest con le logge degli alloggi e le aree comuni al piano terreno porticato Carla De Benedetti. Archivio Guido Canella
20. Corpo alto. Vista dei passaggi pensili dal piano terreno porticato 20. Corpo alto. Vista dei passaggi pensili dal piano terreno porticato Carla De Benedetti. Archivio Guido Canella
21. Corpo alto. Scorcio delle logge dal passaggio pensile 21. Corpo alto. Scorcio delle logge dal passaggio pensile Carla De Benedetti. Archivio Guido Canella
22. Corpo alto. Vista del piano di copertura con i timpani grigliati e gli stenditoi comuni 22. Corpo alto. Vista del piano di copertura con i timpani grigliati e gli stenditoi comuni Archivio Guido Canella
23. Vista sud-est del Corpo alto e del Corpo basso, anni Ottanta 23. Vista sud-est del Corpo alto e del Corpo basso, anni Ottanta Carla De Benedetti. Archivio Guido Canella
24. Dettaglio della copertura del Corpo basso, anni Ottanta 24. Dettaglio della copertura del Corpo basso, anni Ottanta Archivio Guido Canella
25. Corpo basso. Sezioni trasversali 25. Corpo basso. Sezioni trasversali tratto da - L’industria italiana del cemento, 1983. Archivio Guido Canella
26. Corpo basso. Piante piani pilotis, primo, secondo 26. Corpo basso. Piante piani pilotis, primo, secondo tratto da - L’industria italiana del cemento, 1983. Archivio Guido Canella
27. Corpo basso. Scorcio del fronte est 27. Corpo basso. Scorcio del fronte est Carla De Benedetti. Archivio Guido Canella
28. Corpo basso. Fronte est 28. Corpo basso. Fronte est Carla De Benedetti. Archivio Guido Canella
29. Corpo basso. Scorcio sui salienti 29. Corpo basso. Scorcio sui salienti Carla De Benedetti. Archivio Guido Canella
30. Dettaglio del fronte ovest 30. Dettaglio del fronte ovest Carla De Benedetti. Archivio Guido Canella
31. Corpo basso. Piano primo. Centro anziani: sala comune 31. Corpo basso. Piano primo. Centro anziani: sala comune Archivio Guido Canella
32. Corpo basso. Piano primo. Centro anziani: sala comune 32. Corpo basso. Piano primo. Centro anziani: sala comune Archivio Guido Canella
33. Corpo basso. Piano primo. Centro anziani: interno del monolocale. Sul fondo l'angolo cottura 33. Corpo basso. Piano primo. Centro anziani: interno del monolocale. Sul fondo l'angolo cottura Archivio Guido Canella
34. Corpo basso. Piano primo. Centro anziani: soggiorno-pranzo del monolocale 34. Corpo basso. Piano primo. Centro anziani: soggiorno-pranzo del monolocale Archivio Guido Canella

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Dizionario biografico degli Italiani - Guido Canella Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Graziella Leyla Ciagà


Scheda redatta da Andrea Costa e Gentucca Canella
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 03/04/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2022