PIAZZA AL VILLAGGIO INCIS CON SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA, CENTRO COMMERCIALE, CENTRO PARROCCHIALE
Scheda Opera
- Comune: Pieve Emanuele
- Denominazione: PIAZZA AL VILLAGGIO INCIS CON SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA, CENTRO COMMERCIALE, CENTRO PARROCCHIALE
- Indirizzo: Piazza Giacomo Puccini N. 1
- Data: 1968 - 1981
- Tipologia: Edilizia residenziale pubblica
- Autori principali: Guido Canella, Daniele Brigidini, Michele Achilli
Descrizione
Nel 1962 l'INCIS impose al comune di Pieve Emanuele (1500 abitanti, a 13 chilometri da Milano, sulla strada Vigentina) l’insediamento di un villaggio residenziale, per 8000 dipendenti statali, edificato con blocchi alti da 6 a 9 piani, isolati nella campagna, privo di mezzi di trasporto pubblico, lasciandogli l’intero onere dei servizi collettivi.
L’amministrazione locale riuscì a esercitare la propria volontà soltanto nel 1968, quando contrappose all’ubicazione frammentaria dei servizi, prevista nel piano dell'INCIS, l’incarico a progettisti di sua fiducia d un centro consolidato e integrato, richiedendo nel 1968 la progettazione di una scuola elementare e, successivamente, di una scuola materna nel 1969, di un centro commerciale di prima necessità nel 1970, di un complesso parrocchiale nel 1972 e infine di un edifico multiuso nel 1973.
Il disegno originario
Il criterio progettuale ha teso, fin dall’inizio, a predisporre la graduale dotazione di servizi secondo un’integrazione centralizzata e una continuità circolare, capaci di conformarsi in piazza. Si è previsto pertanto che ogni edificio portasse “in dote” una porzione dell’anello di conclusione della piazza e, quindi, un segmento del percorso in quota, alternativo rispetto a quelli svolti al piano di campagna, così da rendere in continuità tutti gli spazi collettivi (scuola materna, scuola elementare, chiesa e opere parrocchiali, centro sociale, centro commerciale).
Tutti gli edifici che conchiudono la piazza sono stati progettati dagli stessi architetti.
- Scuola elementare, 1968-73
(G. Cozzaglio, B. Giovanardi, strutture; S. Pasotti, mosaici esterni)
Primo progetto realizzato dell’intero complesso, la scuola elementare partecipa alla costruzione della piazza con una serie spalti che vi prospettano direttamente: una sorta di tribuna ricavata dalla copertura dei sottostanti spogliatoi. Risalendone i gradoni, si perviene ad uno spazio elevato, che domina la piazza e diventa integrabile alla scuola per le attività all’aperto, attraverso ribassamenti (determinati dalle scalinature di illuminazione della palestra sottostante) che si configurano con cinque aule incavate e scoperte. L’organismo scolastico si articola in tre corpi. Quello centrale (contenente l’atrio di accesso direttamente aperto sulla palestra, parzialmente interrata da una gradonata, il refettorio, la segreteria e la visita medica) è affiancato da due corpi in linea per complessive 24 aule disposte su due piani.
- Scuola materna “Don Zeno Santini“, 1969-74
(coll. G. Fiorese; A. Valenti, strutture; N. Martin, I. Mosconi, mosaici interni)
E’ connessa ai due percorsi che corrono sul perimetro della piazza attraverso un corpo cilindrico di cerniera contenente un piccolo atrio, gli uffici e la visita medica. Percorrendone la copertura e il passaggio pensile, si domina l’anfiteatro della piazza dal livello più elevato. L’impianto “a granchio” dell’intero edificio contiene, nel corpo centrale: lo spazio delle attività libere (illuminate anche dall’alto), la gradonata del teatrino (150 posti), la sottosante cucina e il refettorio, entrambi disimpegnati da rampe, in quanto ribassati; nelle due “chele”: 6 sezioni di attività ordinate, 4 aule di riposo, 2 gruppi di servizi. All’esterno di ogni aula si trova un sistema a visiera frangisole, che divide il serramento a tutta altezza e funge da riparo in caso di maltempo.
- Centro commerciale, 1970-non completato
(coll. G. Fiorese; E. Marchetti, strutture)
L’edificio è stato realizzato a metà e in modo incompleto, privo di rivestimenti e di importanti particolari.
Nel progetto originale non era prevista la coppia di pilastri a sostegno degli sbalzi angolari. Al piano terreno si trovano i negozi e le gallerie di raccordo tra i percorsi coperti interni. Lo spiazzo centrale destinato al gioco dei bambini. Al piano superiore, oltre ai nuclei residenziali degli esercenti, si trovano le espansioni commerciali disimpegnate dal percorso pedonale in quota.
- Centro parrocchiale “Paolo VI”, 1972-81
(coll. A. Colombo, E. Mezzetti; M. Corielli, strutture; B. Piccoli, vetrate e pavimento in mosaico; R. Vecchione, arredi sacri; Gruppo di pittura di Pieve Emanuele, Via Crucis)
Come nelle antiche cattedrali e abbazie, le diverse funzioni complementari (uffici parrocchiali, oratorio, aule di catechesi, canonica) si trovano tra loro accorpate e concorrono alla costituzione di un impianto unitario. L’aula liturgica, quando non si trova connessa direttamente al presbiterio e allo spazio della chiesa feriale per dar luogo alla chiesa festiva, attraverso una grande parete mobile si riduce ad aula di riunione e, all’occorrenza, di rappresentazione (450 posti). Al primo piano, in corrispondenza del percorso pensile esterno, si trova l’accesso alle attività più riservate (catechesi, uffici parrocchiali)
- Edificio multiuso 1973-79
Tipologicamente questo edificio circolare è impostato su due aule centrali, contornate da gradoni (per 210 posti), da un disimpegno anulare e da una corona di servizi, tra i quali si accede a vani di impianto trapezoidale prospettanti all’esterno. L’aula centrale a piano terreno è illuminata dal portico coperto rivoto a nord-est, quella al primo piano da due ampi lucernari che emergono dalla copertura piana e risultano connessi dal percorso pensile scoperto pedonale (quota 4,00 m).
Lo stato attuale
Negli anni 2000 risultano essere stati compiuti rilevanti interventi di demolizione, manomissione e modifiche distributive rispetto ai quali, nonostante la legge sul diritto d’autore, i progettisti originari non sono stati interpellati e neppure messi a conoscenza.
L’immagine architettonica dell’intero complesso risulta oggi gravemente alterata soprattutto: dalla demolizione del centro commerciale sostituito con edilizia residenziale; dall’eliminazione dell’intero percorso di collegamento in quota; dalla demolizione della grande scalinata sulla piazza le cui gradonate sono state ricoperte con terreno a prato; dall’eliminazione della gradinata sul fronte principale del centro parrocchiale; dall’adozione del rivestimento a intonaco su superfici originariamente in calcestruzzo a vista.; da diverse modificazioni alla distribuzione interna.
(Scheda a cura di Gentucca Canella - Responsabile scientifico Andrea Costa)
Info
- Progetto: 1968 - 1981
- Esecuzione: 1968 - 1981
- Committente: Comune di Pieve Emanuele
- Proprietà: Nessuna opzione
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
---|---|---|---|---|---|---|
Michele | Achilli | Progetto architettonico | Progetto | SI | ||
Daniele | Brigidini | Progetto architettonico | Progetto | SI | ||
Guido | Canella | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=53530 | SI |
A. | Colombo | Collaboratore | Progetto | NO | ||
M. | Corielli | Collaboratore | Progetto | NO | ||
Gabriele | Cozzaglio | Progetto strutturale | Progetto | NO | ||
Giorgio | Fiorese | Collaboratore | Progetto | NO | ||
Bruno | Giovanardi | Progetto strutturale | Progetto | NO | ||
E. | Marchetti | Progetto strutturale | Progetto | NO | ||
N. | Martin | Artista | Progetto | NO | ||
S. | Pasotti | Artista | Progetto | NO | ||
Bobo | Piccoli | Artista | Progetto | NO | ||
A. | Valenti | Progetto strutturale | Progetto | NO |
- Strutture: cemento armato
- Materiale di facciata: cemento armato a vista
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: -
- Particella: -
Note
Le originarie gradonate della grande scalinata sulla piazza sono state completamente alterate, in parte demolite e in parte ricoperte con terreno a prato. Anche il calcestruzzo faccia a vista è stato del tutto alterato e tinteggiato.
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
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Canella Guido | 1970 | Un'architettura di architetture | Lotus n. 7 | No | ||
Canella Guido | 1974 | Per una drammaturgia dell'Hinterland. Guido Canella. La piazza del Villaggio INCIS a Pieve Emanuele | Casabella n. 395 | 20-35 | Si | |
Dal Co Francesco, Manieri Elia Mario | 1975 | La génération de l’incertitude | L'Architecture d'aujourd'hui n. 181 | 41-45 | No | |
Vidari P. P. | 1975 | Tre esempi di architettura italiana, in Libro dell’anno 1976 | De Agostini | Novara | 193-194 | No |
1976 | Pieve Emanuele | The Architectural Review n. 949 | Si | |||
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Testi Giovanni (a cura di) | 1982 | L’edificio pubblico per la città | Marsilio | Venezia | 67-160 | No |
Suzuki Katuyuki (a cura di) | 1983 | Guido Canella | Zanichelli | Bologna | 50-79 | Si |
Zevi Bruno | 1983 | A forma di granchio | L’Espresso n. 13, 03/04/1983 | 108-109 | No | |
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De Carli Cecilia (a cura di) | 1994 | Le nuove chiese della Diocesi di Milano. 1945-1993 | Vita e Pensiero | Milano | 235 | No |
Monica Luca (a cura di) | 2002 | La critica operativa e l’architettura | Unicopli | Milano | 163-164 | No |
Chizzoniti Domenico, Monica Luca (a cura di) | 2003 | Guido Canella. Sulla composizione architettonica e sui progetti | Leonardo International | Milano | 26-29 | No |
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Manganaro Elvio | 2016 | Lo stato delle cose e la nostra formazione | Festival dell'Architettura n. 38 | 61-70 | No | |
Andreola Florencia, Biraghi Marco, Lo Ricco Gabriella (a cura di) | 2018 | Milano. L'architettura dal 1945 a oggi | Hoepli | Milano | 290-291 | No |
Fonti Archivistiche
Titolo | Autore | Ente | Descrizione | Conservazione |
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Archivio Guido Canella | Guido Canella | Fondo privato, Milano | Centro parrocchiale e servizi a Pieve Emanuele, Milano |
Allegati
Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale. | |
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale. | |
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale, | |
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
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Dizionario biografico degli Italiani - Guido Canella | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARCTitolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Graziella Leyla Ciagà
Scheda redatta da Andrea Costa e Gentucca Canella
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 03/04/2024
Revisori:
Alberto Coppo 2022