Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASA DE RENZI A SPERLONGA

Scheda Opera

  • Vista esterna
  • Vista da via Campo delle Monache
  • Pianta
  • Prospetto nord
  • Prospetto est
  • Prospetto sud
  • Comune: Sperlonga
  • Denominazione: CASA DE RENZI A SPERLONGA
  • Indirizzo: Via Itri N. 127
  • Data: 1952 - 1955
  • Tipologia: Abitazioni unifamiliari
  • Autori principali: Mario De Renzi
Descrizione

Nel secondo dopoguerra De Renzi stabilisce uno speciale legame con il piccolo e povero borgo marinaro di Sperlonga attraverso la redazione, con l’ingegnere Cherubino Malpeli, del piano di ricostruzione. Per la sua casa di vacanza l’architetto romano sceglie un lotto non nella zona di espansione a mare, ma all’interno, al margine settentrionale del centro storico a ridosso della strada che porta da Sperlonga a Itri. Il sito, in posizione rilevata, domina il paese e permette di stabilire un rapporto diretto con lo straordinario paesaggio circostante fino al promontorio del Circeo e alle isole pontine.
La casa testimonia la profonda comprensione del contesto perché aderisce felicemente al luogo, ai suoi caratteri topografici e morfologici, “è fisicamente radicata al suolo, perché nasce dalla roccia, la abita, scavandola nella parte basamentale, è però anche capace di guardare al di là del sito e di dialogare con la grande scala del paesaggio tirrenico attraverso un sofisticato sistema di triangolazioni con i poli paesaggistici emergenti’“ (V. Palmieri 2015): il Circeo e la grotta di Tiberio.
La scelta della forma a torre rafforza la condizione del sito: la casa si sviluppa planimetricamente su un rettangolo disposto in direzione nord sud con uno sviluppo in altezza di cinque piani di cui solo tre completamente fuori terra. Alcuni accorgimenti come lo smusso degli angoli sul fronte mare e l’inflessione del fronte a nord producono un volume sfaccettato che si fa modellare dalla luce evitando effetti chiaroscurali.
Gli ingressi sono posti all’incirca a metà dei lati lunghi: quello a ovest immette da un piccolo giardino al livello superiore, quello a est, circa 4,5 metri più in basso, è sul piano della strada Sperlonga-Itri. Su questo fronte si aprono il garage e una piccola corte che disimpegna la cantina e un tinello seminterrati, oltre alla scala esterna. Gli spazi distributivi sono ridotti al minimo: la scala, che serve tutti i piani fino alla terrazza panoramica di copertura, è posizionata in modo da scandire in tre parti la pianta: la parte esposta a sud con vista verso il mare ospita camere da letto doppie e servizi ai primi due livelli e il soggiorno pranzo al secondo piano; la parte a nord ha una camera singola con servizio e la cucina al secondo piano. Il piano che ospita il soggiorno si articola con un bow window orientato a sud est a inquadrare la visuale della Grotta di Tiberio e con un balcone che, sul fronte opposto, guarda verso il Circeo. L’organizzazione planimetrica, chiara e ordinata, coincide con la disposizione delle scatole murarie. La casa è infatti in muratura portante di scheggioni di pietra calcarea lasciata a vista con bucature ridotte e cordoli in calcestruzzo a vista scalpellinati, ma è in cemento armato l’aggetto del bow window, rivestito in intonaco bianco a contrasto con la pietra, come le solette delle scale e dei balconi; ancora materiali tradizionali per gli interni: legno per tutti gli ambienti, grès ceramico per i servizi.
La scelta di affidare l’immagine di una casa moderna a tecniche costruttive tradizionali e, soprattutto, locali è in linea con l’interpretazione del moderno da parte degli architetti che già prima della guerra avevano dato vita al rinnovamento del linguaggio architettonico. De Renzi, con la sua partecipazione diretta al dibattito architettonico, aveva sviluppato un’originale linea di ricerca con particolare attenzione ai temi dell’abitare – sviluppati a partire dalla casa modello per la Garbatella e poi nelle esperienze della casa collettiva - che nel secondo dopoguerra prende le forme in una sorta di realismo costruttivo che vede in primo piano materiali e tecniche tradizionali rielaborati attraverso originali disegni di dettaglio - piattebande, soglie, copertine, pensiline, mensole - e singolari apparecchiature costruttive. L’accurata elaborazione dei dettagli, spesso al vero, è per De Renzi indispensabile per il controllo del cantiere in un ambito totalmente artigianale in un luogo come Sperlonga che negli anni Cinquanta era un piccolo borgo povero e isolato.
La casa, che “affronta il problema dell’ambientamento, del radicamento nel luogo in termini tutti moderni, ma contemporaneamente arcaici“ (V. Palmieri 2015), è dunque un’opera chiave per la comprensione della cultura architettonica romana degli anni del secondo dopoguerra.
Venduta pochi mesi dopo la sua ultimazione e successivamente ampliata con un piccolo alloggio di due vani e servizi nella parte basamentale, la casa viene negli anni ha subito piccole trasformazioni incoerenti con l’architettura originaria: sono state chiuse alcune finestre, è stato inserito un rivestimento lapideo nelle imbotti delle aperture, sono state modificate le gronde.

Info
  • Progetto: 1952 - 1953
  • Esecuzione: 1953 - 1955
  • Committente: Mario De Renzi, Fernanda Contigiani
  • Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Ditta De Angelis - pavimenti in cotto e maioliche Impresa esecutrice Esecuzione NO
Mario De Renzi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=29503 SI
Ditta Fantini Progetto Impianti Esecuzione NO
Ditta La Monaca Progetto illuminotecnico Esecuzione NO
Antonio La Rocca Impresa esecutrice Esecuzione NO
Ditta Luigioni - pavimenti in Vietri Impresa esecutrice Esecuzione NO
Ditta S.A.L.C. - pavimenti in mattoni di graniglia Impresa esecutrice Esecuzione NO
Luigi Senepa - studio De Renzi Direzione lavori Esecuzione NO
Ditta Villa Impresa esecutrice Esecuzione NO
  • Strutture: muratura in scheggioni di pietra calcarea a vista, calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: pietra calcarea a vista, cordoli in calcestruzzo a vista scalpellinati e intonaco
  • Coperture: piana a terrazza, a falde in coppi di laterizio
  • Serramenti: legno (esterni in pitch-pine; interni in abete comune)
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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La casa testimonia la profonda comprensione del contesto perché aderisce felicemente al luogo, ai suoi caratteri topografici e morfologici, “è fisicamente radicata al suolo, perché nasce dalla roccia, la abita, scavandola nella parte basamentale, è però anche capace di guardare al di là del sito e di dialogare con la grande scala del paesaggio tirrenico attraverso un sofisticato sistema di triangolazioni con i poli paesaggistici emergenti’“ (V. Palmieri 2015): il Circeo e la grotta di Tiberio.
La scelta della forma a torre rafforza la condizione del sito: la casa si sviluppa planimetricamente su un rettangolo disposto in direzione nord sud con uno sviluppo in altezza di cinque piani di cui solo tre completamente fuori terra. Alcuni accorgimenti come lo smusso degli angoli sul fronte mare e l’inflessione del fronte a nord producono un volume sfaccettato che si fa modellare dalla luce evitando effetti chiaroscurali.
Gli ingressi sono posti all’incirca a metà dei lati lunghi: quello a ovest immette da un piccolo giardino al livello superiore, quello a est, circa 4,5 metri più in basso, è sul piano della strada Sperlonga-Itri. Su questo fronte si aprono il garage e una piccola corte che disimpegna la cantina e un tinello seminterrati, oltre alla scala esterna. Gli spazi distributivi sono ridotti al minimo: la scala, che serve tutti i piani fino alla terrazza panoramica di copertura, è posizionata in modo da scandire in tre parti la pianta: la parte esposta a sud con vista verso il mare ospita camere da letto doppie e servizi ai primi due livelli e il soggiorno pranzo al secondo piano; la parte a nord ha una camera singola con servizio e la cucina al secondo piano. Il piano che ospita il soggiorno si articola con un bow window orientato a sud est a inquadrare la visuale della Grotta di Tiberio e con un balcone che, sul fronte opposto, guarda verso il Circeo. L’organizzazione planimetrica, chiara e ordinata, coincide con la disposizione delle scatole murarie. La casa è infatti in muratura portante di scheggioni di pietra calcarea lasciata a vista con bucature ridotte e cordoli in calcestruzzo a vista scalpellinati, ma è in cemento armato l’aggetto del bow window, rivestito in intonaco bianco a contrasto con la pietra, come le solette delle scale e dei balconi; ancora materiali tradizionali per gli interni: legno per tutti gli ambienti, grès ceramico per i servizi. 
La scelta di affidare l’immagine di una casa moderna a tecniche costruttive tradizionali e, soprattutto, locali è in linea con l’interpretazione del moderno da parte degli architetti che già prima della guerra avevano dato vita al rinnovamento del linguaggio architettonico. De Renzi, con la sua partecipazione diretta al dibattito architettonico, aveva sviluppato un’originale linea di ricerca con particolare attenzione ai temi dell’abitare – sviluppati a partire dalla casa modello per la Garbatella e poi nelle esperienze della casa collettiva - che nel secondo dopoguerra prende le forme in una sorta di realismo costruttivo che vede in primo piano materiali e tecniche tradizionali rielaborati attraverso originali disegni di dettaglio - piattebande, soglie, copertine, pensiline, mensole - e singolari apparecchiature costruttive. L’accurata elaborazione dei dettagli, spesso al vero, è per De Renzi indispensabile per il controllo del cantiere in un ambito totalmente artigianale in un luogo come Sperlonga che negli anni Cinquanta era un piccolo borgo povero e isolato. 
La casa, che “affronta il problema dell’ambientamento, del radicamento nel luogo in termini tutti moderni, ma contemporaneamente arcaici“ (V. Palmieri 2015), è dunque un’opera chiave per la comprensione della cultura architettonica romana degli anni del secondo dopoguerra. 
Venduta pochi mesi dopo la sua ultimazione e successivamente ampliata con un piccolo alloggio di due vani e servizi nella parte basamentale, la casa viene negli anni ha subito piccole trasformazioni incoerenti con l’architettura originaria: sono state chiuse alcune finestre, è stato inserito un rivestimento lapideo nelle imbotti delle aperture, sono state modificate le gronde.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo: Legge 29 giugno 1939, n. 1497
  • Altri Provvedimenti: Dichiarazione di notevole interesse pubblico delle bellezze naturali (22/05/1985)
  • Foglio Catastale: 9
  • Particella: 298

Note

Vincolo paesaggistico (comune di Sperlonga) – fonte: http://www.sitap.beniculturali.it/ Provvedimenti di tutela D.M. 22 maggio 1985 a modifica del D.M. 21 settembre 1984 – Dichiarazione di notevole interesse pubblico delle bellezze naturali.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Quaroni Giorgio 1957 Una casa sul mare di Sperlonga L'Architettura. Cronache e Storia n. 17 Roma 776-785 Si
Pica Agnoldomenico 1959 Architettura Italiana Ultima Edizioni del Milione Milano 44 No
Aloi Roberto 1960 Ville in Italia Hoepli Milano 281-289 No
Zevi Bruno 1970 La morte di Mario De Renzi. Autentico nello scirocco romano, in Cronache di architettura, vol. 11 Laterza Bari 493-495; scheda n. 690 Si
Accasto Gianni, Fraticelli Vanni, Nicolini Renato 1971 L'architettura di Roma Capitale 1870-1970 Golem Roma 539 No
Carunchio Tancredi 1981 De Renzi Editalia Roma 15-16 No
Neri Maria Luisa 1992 Mario De Renzi. L'architettura come mestiere 1897-1967 Gangemi Roma 171-173 Si
Carlomagno Alfredo, Saponaro Giuseppe 1999 Mario De Renzi Clear Roma Si
Bruschi Andrea 2001 Mario De Renzi. Casa a Sperlonga, Italia Ossimori n. 17 18-19 Si
Duilio Roberto 2008 Ville in Italia dal 1945. Casa De Renzi Spelonga (Latina) 1952-1955 Electa Milano 12; 50-61 No
Carbone Stella Richter Carmen (a cura di) 2008 Sperlonga 1948-1968. L'architettura della ricostruzione Prospettive Roma No
Palmieri Valerio 2015 Mario De Renzi. Casa sul mare a Sperlonga. 1952-1954 Ilios Bari Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Fondo Mario De Renzi Mario De Renzi Accademia Nazionale di San Luca, Roma Casa De Renzi sulla strada comunale per Itri, Sperlonga

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista esterna Vista esterna tratto da - L'Architettura. Cronache e Storia, 1957
Vista da via Campo delle Monache Vista da via Campo delle Monache tratto da - L'Architettura. Cronache e Storia, 1957
Pianta Pianta Fondo Mario De Renzi, Accademia Nazionale di San Luca
Prospetto nord Prospetto nord Fondo Mario De Renzi, Accademia Nazionale di San Luca
Prospetto est Prospetto est Fondo Mario De Renzi, Accademia Nazionale di San Luca
Prospetto sud Prospetto sud Fondo Mario De Renzi, Accademia Nazionale di San Luca

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Archivio Mario De Renzi Visualizza
Dizionario biografico degli Italiani - Mario De Renzi Visualizza
Enciclopedia Treccani - Mario De Renzi Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per il Lazio
Titolare della ricerca: Università degli studi di Tor Vergata
Responsabile scientifico: Rosalia Vittorini


Scheda redatta da Rosalia Vittorini
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 16/04/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2022