Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CENTRO CULTURALE GIUSEPPE VERDI - EX CENTRO CIVICO/SEDE MUNICIPALE

Scheda Opera

  • 1. Guido Canella, Centro civico di Segrate, disegno di studio, 1962
  • 2. Guido Canella, Appunti per il municipio di Segrate, disegni di studio, 1962
  • 3. Guido Canella, Appunti per il municipio di Segrate, disegno di studio, 1962
  • 4. Modello d studio e assonometria
  • 5. Piante, prospetti e sezioni
  • 6. Pianta piano rialzato: 1. Uffici tecnici e di rotazione. 2. Assessore alle finanze. 3. Uffici tributari. 4. Anagrafe. 5. Biblioteca
  • 7. Pianta piano primo: 6. Uffici tecnici. 7. Assessore ai lavori pubblici. 8. Sindaco. 9. Segretario comunale. 10. Segreteria. 11. Protocollo. 12. Assessore. 13. Sala della giunta. 14. Sala consiliare. 15. Ridotto
  • 8. Fronti sud e nord
  • 9. Elementi prefabbricati di facciata
  • 10. Vista del cantiere
  • 11. Vista del cantiere
  • 12. Vista da est dell’edificio completato
  • 13. Vista da est del Centro civico-municipio con la piazza e la fontana monumentale di Aldo Rossi
  • 14. Prospetto centrale del Centro civico-municipio con in primo piano la fontana di Aldo Rossi
  • 15. Vista da sud
  • 16. Vista da nord
  • 17. Vista da ovest
  • 18. La facciata principale in elementi di vetro u-glass con vetrate apribili disposte dietro le colonne
  • 19. Particolare della facciata in u-glass
  • 20. Particolare della facciata sud
  • 21. Le superfici in cemento armato, lasciato a vista sia all’interno che all’esterno, danno unità e continuità alla varietà di spazi e di forme che definiscono la costruzione
  • 22. Pilastri circolari in cemento armato e manufatti semicircolari prefabbricati in calcestruzzo
  • 23. Dettaglio dei serramenti in u-glass
  • 24. Particolare della scala esterna del fronte nord
  • 25. Particolare della scala esterna del fronte nord
  • 26. Particolare del camino in copertura
  • 27. Vista est della copertura
  • 28. Interno della sala consiliare utilizzabile anche come sala di proiezione, concerti e conferenze
  • 29. Interno della sala consiliare. Gli oblò garantiscono l’illuminazione diurna della sala
  • 30. Gli uffici tributari al piano rialzato
  • 31. Confronto tra stato originario (anni Sessanta) e stato attuale dopo la ristrutturazione del 2011-2013
  • 32. Confronto tra stato originario (anni Sessanta) e stato attuale dopo la ristrutturazione del 2011-2013
  • 33. Confronto tra stato originario (anni Sessanta) e stato attuale dopo la ristrutturazione del 2011-2013
  • 34. Confronto tra stato originario (anni Sessanta) e stato attuale dopo la ristrutturazione del 2011-2013
  • 35. Confronto tra stato originario (anni Sessanta) e stato attuale dopo la ristrutturazione del 2011-2013
  • 36. Confronto tra stato originario (anni Sessanta) e stato attuale dopo la ristrutturazione del 2011-2013
  • 37. Confronto tra stato originario (anni Sessanta) e stato attuale dopo la ristrutturazione del 2011-2013
  • 38. Confronto tra stato originario (anni Sessanta) e stato attuale dopo la ristrutturazione del 2011-2013
  • 39. Dettaglio del curtain-wall, con i vetri a specchio, a seguito della ristrutturazione del 2011-2013
  • 40. L'ingresso al complesso, con la scalinata che conduce al foyer, a seguito della ristrutturazione del 2011-2013
  • Comune: Segrate
  • Denominazione: CENTRO CULTURALE GIUSEPPE VERDI - EX CENTRO CIVICO/SEDE MUNICIPALE
  • Indirizzo: Via XXV aprile N. 34
  • Data: 1962 - 1966
  • Tipologia: Municipi
  • Autori principali: Guido Canella, Michele Achilli, Daniele Brigidini, Laura Lazzari
Descrizione

Il disegno originario
“Siamo di fronte ad un’opera originale, tra le più pregevoli realizzate in Italia negli ultimi anni, tra le pochissime degne di essere citate in un rapporto europeo sull’arte“. (B. Zevi1970).
Il Centro civico di Segrate, 1963-66, è stato concepito come elemento attivo per ottemperare, oltre alla funzione amministrativa anche a quella civica e rappresentativa. Risulta così evidente la fusione delle due componenti, quella propriamente municipale, e quella aggregante di partecipazione sociale e culturale, riscontrabile nella relativa autonomia dei corpi cilindrico e trapezoidale, dove si trovano l’aula consiliare ampliata ad auditorium e sala cinematografica in uso alla cittadinanza; il foyer utilizzabile anche per mostre; la biblioteca comunale aperta alle scolaresche, eccetera.
Il complesso consta dell’edificio vero e proprio e di una piazza-acropoli, con una sorta di cavea per manifestazioni all’aperto, un monumento-arengario e una fontana rettilinea ortogonale al suo sviluppo (opera dell’architetto Aldo Rossi, 1965, per affidamento da parte dell’Amministrazione comunale su proposta di Guido Canella nel 1965).
Nel suo assetto originario l’edificio presenta un nucleo centrale circolare nel quale sono sistemate le scale, costituito da murature cilindriche in cemento armato a vista, continue dalle fondazioni alla copertura. Pilastri circolari in cemento e manufatti prefabbricati in calcestruzzo semicircolari variamente composti (la cui partitura è visibile sia all’interno che all’esterno), si contrappongono a elementi di tamponamento in vetro, considerato come materiale neutro e impiegato quindi per fermare l’attenzione sul materiale principale della costruzione: il calcestruzzo faccia a vista.
La notevole dimensione della curva genera contrasti di luce molto decisi e capaci di produrre effetti chiaroscurali che danno un compiuto significato architettonico alle facciate.

Lo stato attuale
A seguito della realizzazione della nuova sede comunale di Segrate e del trasferimento dei relativi uffici municipali completato nel 2010, l’ex Centro civico di Segrate è stato oggetto di un intervento di ridestinazione e di ristrutturazione completato nel 2013.
Nonostante la nuova funzione di centro culturale con scuole d’arte, biblioteca e auditorium per 150 posti, fosse stata proposta dagli autori originari (Guido Canella e Michele Achilli) e concordata con la stessa Amministrazione comunale, i successivi interventi di ristrutturazione, realizzati tra il 2011 e il 2013, hanno comportato evidenti modifiche sull’edificio andando ad alterarne la percezione stessa e i caratteri figurativi originari.
In particolare:
- su tutti i calcestruzzi faccia a vista e sugli elementi semicilindrici prefabbricati di facciata è stato eseguito un trattamento coprente con effetto di “intonaco plastificante” che, uniformando le tramature dei casseri e le naturali irregolarità della superficie cementizia, ha cancellato qualsiasi traccia del materiale originario;
- i nuovi serramenti risultano completamente difformi dagli originari: la vetrata principale divisa in cinque settori, riporta in primo piano una lastra unica in vetro riflettente che mostra appena arretrato un evidente marcapiano di grandi dimensioni in lamiera colore marrone scuro. Ognuna delle vetrate risulta divisa in tre fasce (più stretta al centro, più larghe ai lati) contornate da profili metallici sempre in colore marrone scuro. Viene oltremodo annullata l’originaria evidenziazione in nicchia dei pilastri circolari;
- il grande camino in calcestruzzo faccia a vista, a sezione circolare, del fronte principale è stato eliminato;
- la copertura non è più praticabile; l’originaria pavimentazione calpestabile e di protezione in quadrotte di cemento fugate in opera è stata eliminata e non più riproposta;
- la scala esterna sul lato nord ovest in calcestruzzo faccia vista è stata sostanzialmente modificata nel disegno, nei materiali e nell’attacco alla quota di partenza;
- sono stati inseriti in facciata elementi incongrui (piccoli volumi a falda) e create nuove aperture circolari per le riprese d’aria degli impianti;
- gli elementi semicilindrici prefabbricati in cemento a vista che caratterizzavano le facciate interne sono stati completamente mascherati da controfoderature piane in cartongesso;
- le sistemazioni esterne (ingresso, pavimentazioni, muri di contenimento, gradini, cordoli, fioriere, eccetera) hanno subito sostanziali modifiche sia nel disegno che nei materiali. In sostituzione dell’originario porfido e delle finiture in cemento, sono stati realizzati nuovi muri di contenimento, gradinate, fioriere, in lastre di pietra in colore grigio scuro. Sono stati inoltre rimossi gli elementi di filtro tra l’ex Centro civico e la piazza con fontana di Aldo Rossi, nonché livellate le differenze di quota originarie.

Nel novembre 2011 il Centro civico di Segrate ha ottenuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali il “Riconoscimento dell’importante carattere artistico”, ai sensi dell’art.20 della L. 633/1941 “in quanto unanimemente riconosciuto dalla critica architettonica tra le più importanti e significative architetture italiane del secondo Novecento, per il rapporto col contesto urbano, l’uso dei materiali e l’innovazione del tipo edilizio di appartenenza“.

Scheda a cura di Gentucca Canella - Responsabile scientifico Andrea Costa

Info
  • Progetto: 1962 - 1963
  • Esecuzione: 1963 - 1966
  • Committente: Comune di Segrate
  • Proprietà: proprietà Ente pubblico territoriale
  • Destinazione originaria: Municipio e centro civico
  • Destinazione attuale: Centro culturale con biblioteca comunale e scuole d'arte
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Michele Achilli Progetto architettonico Progetto SI
Daniele Brigidini Progetto architettonico Progetto SI
Guido Canella Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=53530 SI
Gabriele Cozzaglio Progetto strutturale Progetto NO
Edilmediolanum Impresa esecutrice Esecuzione NO
Bruno Giovanardi Progetto strutturale Progetto NO
Cooperative Stuccatori Lavoranti in cemento - elementi prefabbricati Impresa esecutrice Esecuzione NO
Laura Lazzari Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: strutture verticali e orizzontali in cemento armato; solai in cemento armato e laterizio gettati in opera e travi in c.a. in spessore di solaio
  • Materiale di facciata: calcestruzzo faccia a vista; gli elementi prefabbricati semicilindrici sono in calcestruzzo armato vibro compresso;
  • Coperture: piana, in origine interamente praticabile e ricoperta con quadrotte di cemento fugate in opera
  • Serramenti: lamiera piegata preverniciata (eccetto quelli della sala consiliare in profilati di ferro). Le facciate in vetro sul fronte principale erano chiuse verso l’esterno da elementi fissi tipo u-glass, con serramenti apribili dis
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono

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Il Centro civico di Segrate, 1963-66, è stato concepito come elemento attivo per ottemperare, oltre alla funzione amministrativa anche a quella civica e rappresentativa. Risulta così evidente la fusione delle due componenti, quella propriamente municipale, e quella aggregante di partecipazione sociale e culturale, riscontrabile nella relativa autonomia dei corpi cilindrico e trapezoidale, dove si trovano l’aula consiliare ampliata ad auditorium e sala cinematografica in uso alla cittadinanza; il foyer utilizzabile anche per mostre; la biblioteca comunale aperta alle scolaresche, eccetera. 
Il complesso consta dell’edificio vero e proprio e di una piazza-acropoli, con una sorta di cavea per manifestazioni all’aperto, un monumento-arengario e una fontana rettilinea ortogonale al suo sviluppo (opera dell’architetto Aldo Rossi, 1965, per affidamento da parte dell’Amministrazione comunale su proposta di Guido Canella nel 1965).
Nel suo assetto originario l’edificio presenta un nucleo centrale circolare nel quale sono sistemate le scale, costituito da murature cilindriche in cemento armato a vista, continue dalle fondazioni alla copertura. Pilastri circolari in cemento e manufatti prefabbricati in calcestruzzo semicircolari variamente composti (la cui partitura è visibile sia all’interno che all’esterno), si contrappongono a elementi di tamponamento in vetro, considerato come materiale neutro e impiegato quindi per fermare l’attenzione sul materiale principale della costruzione: il calcestruzzo faccia a vista. 
La notevole dimensione della curva genera contrasti di luce molto decisi e capaci di produrre effetti chiaroscurali che danno un compiuto significato architettonico alle facciate. 

Lo stato attuale 
A seguito della realizzazione della nuova sede comunale di Segrate e del trasferimento dei relativi uffici municipali completato nel 2010, l’ex Centro civico di Segrate è stato oggetto di un intervento di ridestinazione e di ristrutturazione completato nel 2013. 
Nonostante la nuova funzione di centro culturale con scuole d’arte, biblioteca e auditorium per 150 posti, fosse stata proposta dagli autori originari (Guido Canella e Michele Achilli) e concordata con la stessa Amministrazione comunale, i successivi interventi di ristrutturazione, realizzati tra il 2011 e il 2013, hanno comportato evidenti modifiche sull’edificio andando ad alterarne la percezione stessa e i caratteri figurativi originari. 
In particolare:
- su tutti i calcestruzzi faccia a vista e sugli elementi semicilindrici prefabbricati di facciata è stato eseguito un trattamento coprente con effetto di “intonaco plastificante” che, uniformando le tramature dei casseri e le naturali irregolarità della superficie cementizia, ha cancellato qualsiasi traccia del materiale originario; 
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Nel novembre 2011 il Centro civico di Segrate ha ottenuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali il “Riconoscimento dell’importante carattere artistico”, ai sensi dell’art.20 della L. 633/1941 “in quanto unanimemente riconosciuto dalla critica architettonica tra le più importanti e significative architetture italiane del secondo Novecento, per il rapporto col contesto urbano, l’uso dei materiali e l’innovazione del tipo edilizio di appartenenza“.

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Nella seconda metà degli anni Ottanta, per contingenti necessità di manutenzione avanzate dall’Amministrazione comunale, gli autori disegnarono una sostituzione temporanea dei serramenti originari della facciata principale con nuovi serramenti con sagoma geometrica a losanghe.

Tra il 2003 e il 2009 gli stessi Guido Canella e Michele Achili hanno redatto un progetto di condervazione e ridestinazione dell'ex Centro civico a Centro culturale con scuole d'arte, biblioteca e piccolo auditorium.
Nel 2010, di fronte ai timori di alterazione dell'edificio la Scuola di Architettura Civile del Politecnico di Milano ha promosso una Petizione per la salvaguardia del Centro civico di Segrate, pubblicata sul sito dell’Ordine degli Architetti P.P.C. Della provincia di Milano.

Nel novembre 2011 l'opera ha ottenuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali il Riconoscimento dell’importante carattere artistico, ai sensi dell’art. 20 della Legge 633/1941 (Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio). Nonostante questo riconoscimento, tra il 2011 e il 2013 il Centro civico è stato oggetto di un profondo intervento di ristrutturazione realizzato senza il benestare degli autori e in aperta opposizione alla loro volontà, comportando una sostanziale modifica dell’opera e una falsificazione del suo significato nella storia dell'architettura italiana del secondo dopoguerra. Per ristabilire questo significato nel 2014 è stato lanciato un nuovo Appello firmato da sedici tra le principali personalità dell'architettura italiana, tra le quali Paolo Portoghesi, Luciano Semerani, Vittorio Gregotti, e  dall'Associazione Do.co.mo.mo. Italia.
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  • Vincolo: Riconosciuta
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
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  • Riferimento Normativo: Legge 22 aprile 1941, n. 633 art. 20
  • Altri Provvedimenti: D.D.G. 03/11/2011
  • Foglio Catastale: 23
  • Particella: 818
Opere D'Arte:
Codice ICCd Ubicazione Tipologia Soggetto Autore Materia Tecnica Stato di Conservazione Restauri
Ex Sala consiliare, oggi auditorium Dipinto Due grandi dipinti su fondo di alluminio lucido Pasotti Silvio Cattivo


Note

Il Centro civico di Segrate ebbe da subito una notevole fortuna critica con la pubblicazione sulle principali riviste dell'epoca e, nel 1969, l'ottenimento del prestigioso Premio nazionale IN/ARCH. Nella seconda metà degli anni Ottanta, per contingenti necessità di manutenzione avanzate dall’Amministrazione comunale, gli autori disegnarono una sostituzione temporanea dei serramenti originari della facciata principale con nuovi serramenti con sagoma geometrica a losanghe. Tra il 2003 e il 2009 gli stessi Guido Canella e Michele Achili hanno redatto un progetto di condervazione e ridestinazione dell'ex Centro civico a Centro culturale con scuole d'arte, biblioteca e piccolo auditorium. Nel 2010, di fronte ai timori di alterazione dell'edificio la Scuola di Architettura Civile del Politecnico di Milano ha promosso una Petizione per la salvaguardia del Centro civico di Segrate, pubblicata sul sito dell’Ordine degli Architetti P.P.C. Della provincia di Milano. Nel novembre 2011 l'opera ha ottenuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali il Riconoscimento dell’importante carattere artistico, ai sensi dell’art. 20 della Legge 633/1941 (Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio). Nonostante questo riconoscimento, tra il 2011 e il 2013 il Centro civico è stato oggetto di un profondo intervento di ristrutturazione realizzato senza il benestare degli autori e in aperta opposizione alla loro volontà, comportando una sostanziale modifica dell’opera e una falsificazione del suo significato nella storia dell'architettura italiana del secondo dopoguerra. Per ristabilire questo significato nel 2014 è stato lanciato un nuovo Appello firmato da sedici tra le principali personalità dell'architettura italiana, tra le quali Paolo Portoghesi, Luciano Semerani, Vittorio Gregotti, e dall'Associazione Do.co.mo.mo. Italia.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
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Santini Pier Carlo, Marini Giuseppe Luigi (a cura di) 1966 Catalogo Bolaffi dell'architettura italiana 1963-1966 Bolaffi Torino 4-7 No
1967 Batiments publics. Palais Municipal, Novara, e Centre Civique de Segrate, Italie L'Architecture d'aujourd'hui n. 135 26-29 Si
Zevi Bruno 1967 Il municipio di Segrate. un sindaco sull’Acropoli L’Espresso n. 50, 10/12/967 17 Si
Gregotti Vittorio 1968 New Directions in Italian Architecture Braziller New York 85; 92; 95 No
1968 Mausolei contro Computers L'Architecture d'aujourd'hui n. 139 4-6 No
Calza Gian Piero 1968 Il nuovo centro civico di Segrate, presso Milano L'Architettura. Cronache e Storia n. 147 567-583 Si
1968 Segrate The Architectural Review n. 854 252 Si
1968 Il nuovo centro civico di Segrate (Milano) L'Industria italiana del cemento 761-774 Si
D'Alfonso Ernesto 1969 Il segno dei tempi Casabella n. 337 No
Canella Guido 1970 Un'architettura di architetture Lotus n. 7 No
Zevi Bruno 1970 La piazza-acropoli di Segrate. Roland Barthes servito dal sindaco, in Cronache di architettura, vol. 6 Laterza Bari 489-491 Si
1972 Burgersentrum. Segrate Plan n. 4 17-21 Si
1972 Primo itinerario Domus dell'architettura italiana 1900-1971 Domus n. 506 8 No
Christofellis Alessandro 1978 Guido Canella. Towards an Archaeology for the City of the Future A+U n. 91 10-46 No
Vinca Masini Lara (a cura di) 1978 Topologia e morfogenesi Electa Milano 148-151 No
Grandi Maurizio, Pracchi Attilio 1980 Milano. Guida all’architettura moderna Zanichelli Bologna 382 No
Testi Giovanni (a cura di) 1982 L’edificio pubblico per la città Marsilio Venezia 67-160 No
Tafuri Manfredo 1982 Architettura italiana 1944-1981, in Storia dell’arte italiana, parte II, vol. 3 Einaudi Torino 539-541 No
Suzuki Katuyuki (a cura di) 1983 Guido Canella Zanichelli Bologna 22-32 Si
Belluzzi Amedeo, Conforti Claudia 1985 Architettura italiana 1944-1984 Laterza Bari 130-135 No
Tafuri Manfredo 1986 Storia dell’architettura italiana 1944-1985 Einaudi Torino 163-164; 214-216 No
Bordogna Enrico 1987 Guido Canella. Architetture 1957- 1987 Electa Milano 46-51 No
Muratore Giorgio, Capuano Alessandra, Garofalo Francesco, Pellegrini Ettore 1988 Italia. Gli ultimi trent'anni Zanichelli Bologna 186; Scheda n. 187 No
Ciucci Giorgio, Dal Co Francesco 1991 Atlante dell’architettura italiana del Novecento Electa Milano 209-211 No
Polano Sergio 1991 Guida all’architettura italiana del Novecento Electa Milano 164-165 No
Gregotti Vittorio 1994 Reconstructing a History, in Celant Germano (a cura di), The Italian Metamorphosis. 1943-1968 Progetti Museali Roma 564; 585 No
Irace Fulvio 1995 I municipi in Italia dal dopoguerra a oggi Abitare n. 344 166-170 No
Bordogna Enrico 2001 Guido Canella. Opere e progetti Electa Milano 10-11 Si
Chizzoniti Domenico, Monica Luca (a cura di) 2003 Guido Canella. Sulla composizione architettonica e sui progetti Leonardo International Milano 20-23 No
Boniello Ilario, Canella Gentucca (a cura di) 2010 Guido Canella. A proposito della Scuola di Milano Hoepli Milano 79 No
Andreola Florencia, Biraghi Marco, Lo Ricco Gabriella (a cura di) 2013 Milano. L'architettura dal 1945 a oggi Hoepli Milano 246-247 No
Bordogna Enrico, Canella Gentucca, Manganaro Elvio (a cura di) 2014 Guido Canella. 1931-2009 Franco Angeli Milano 197-201 No
Bordogna Enrico 2019 Costruire la tutela del secondo Novecento. Una questione generazionale, in Canella Gentucca, Paolo Mellano Paolo (a cura di), Il diritto alla tutela. Architettura d’autore del secondo Novecento Franco Angeli Milano 44-53 No
Canella Gentucca 2019 Come può l’azione di tutela non contemplare il ripristino? Il Centro civico di Segrate: una testimonianza, in Canella Gentucca, Paolo Mellano Paolo (a cura di), Il diritto alla tutela. Architettura d’autore del secondo Novecento Franco Angeli Milano 54-71 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Guido Canella Guido Canella Fondo privato, Milano Centro Civico di Segrate, Milano

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
1. Guido Canella, Centro civico di Segrate, disegno di studio, 1962 1. Guido Canella, Centro civico di Segrate, disegno di studio, 1962 Archivio Guido Canella
2. Guido Canella, Appunti per il municipio di Segrate, disegni di studio, 1962 2. Guido Canella, Appunti per il municipio di Segrate, disegni di studio, 1962 Archivio Guido Canella
3. Guido Canella, Appunti per il municipio di Segrate, disegno di studio, 1962 3. Guido Canella, Appunti per il municipio di Segrate, disegno di studio, 1962 Archivio Guido Canella
4. Modello d studio e assonometria 4. Modello d studio e assonometria Archivio Guido Canella
5. Piante, prospetti e sezioni 5. Piante, prospetti e sezioni Archivio Guido Canella
6. Pianta piano rialzato: 1. Uffici tecnici e di rotazione. 2. Assessore alle finanze. 3. Uffici tributari. 4. Anagrafe. 5. Biblioteca 6. Pianta piano rialzato: 1. Uffici tecnici e di rotazione. 2. Assessore alle finanze. 3. Uffici tributari. 4. Anagrafe. 5. Biblioteca Archivio Guido Canella
7. Pianta piano primo: 6. Uffici tecnici. 7. Assessore ai lavori pubblici. 8. Sindaco. 9. Segretario comunale. 10. Segreteria. 11. Protocollo. 12. Assessore. 13. Sala della giunta. 14. Sala consiliare. 15. Ridotto 7. Pianta piano primo: 6. Uffici tecnici. 7. Assessore ai lavori pubblici. 8. Sindaco. 9. Segretario comunale. 10. Segreteria. 11. Protocollo. 12. Assessore. 13. Sala della giunta. 14. Sala consiliare. 15. Ridotto Archivio Guido Canella
8. Fronti sud e nord 8. Fronti sud e nord Archivio Guido Canella
9. Elementi prefabbricati di facciata 9. Elementi prefabbricati di facciata tratto da - L'Industria italiana del cemento, 1968
10. Vista del cantiere 10. Vista del cantiere tratto da - L'Industria italiana del cemento, 1968
11. Vista del cantiere 11. Vista del cantiere tratto da - L'Industria italiana del cemento, 1968
12. Vista da est dell’edificio completato 12. Vista da est dell’edificio completato Studio Ghiringhelli Baviera - anni Sessanta. Archivio Guido Canella
13. Vista da est del Centro civico-municipio con la piazza e la fontana monumentale di Aldo Rossi 13. Vista da est del Centro civico-municipio con la piazza e la fontana monumentale di Aldo Rossi Studio Ghiringhelli Baviera - anni Sessanta. Archivio Guido Canella
14. Prospetto centrale del Centro civico-municipio con in primo piano la fontana di Aldo Rossi 14. Prospetto centrale del Centro civico-municipio con in primo piano la fontana di Aldo Rossi Studio Ghiringhelli Baviera - anni Sessanta. Archivio Guido Canella
15. Vista da sud 15. Vista da sud Studio Ghiringhelli Baviera - anni Sessanta. Archivio Guido Canella
16. Vista da nord 16. Vista da nord Studio Ghiringhelli Baviera - anni Sessanta. Archivio Guido Canella
17. Vista da ovest 17. Vista da ovest Studio Ghiringhelli Baviera - anni Sessanta. Archivio Guido Canella
18. La facciata principale in elementi di vetro u-glass con vetrate apribili disposte dietro le colonne 18. La facciata principale in elementi di vetro u-glass con vetrate apribili disposte dietro le colonne Studio Ghiringhelli Baviera - anni Sessanta. Archivio Guido Canella
19. Particolare della facciata in u-glass 19. Particolare della facciata in u-glass Studio Ghiringhelli Baviera - anni Sessanta. Archivio Guido Canella
20. Particolare della facciata sud 20. Particolare della facciata sud Studio Ghiringhelli Baviera - anni Sessanta. Archivio Guido Canella
21. Le superfici in cemento armato, lasciato a vista sia all’interno che all’esterno, danno unità e continuità alla varietà di spazi e di forme che definiscono la costruzione 21. Le superfici in cemento armato, lasciato a vista sia all’interno che all’esterno, danno unità e continuità alla varietà di spazi e di forme che definiscono la costruzione tratto da - L'Industria italiana del cemento, 1968
22. Pilastri circolari in cemento armato e manufatti semicircolari prefabbricati in calcestruzzo 22. Pilastri circolari in cemento armato e manufatti semicircolari prefabbricati in calcestruzzo Studio Ghiringhelli Baviera - anni Sessanta. Archivio Guido Canella
23. Dettaglio dei serramenti in u-glass 23. Dettaglio dei serramenti in u-glass Studio Ghiringhelli Baviera - anni Sessanta. Archivio Guido Canella
24. Particolare della scala esterna del fronte nord 24. Particolare della scala esterna del fronte nord Studio Ghiringhelli Baviera - anni Sessanta. Archivio Guido Canella
25. Particolare della scala esterna del fronte nord 25. Particolare della scala esterna del fronte nord Studio Ghiringhelli Baviera - anni Sessanta. Archivio Guido Canella
26. Particolare del camino in copertura 26. Particolare del camino in copertura Studio Ghiringhelli Baviera - anni Sessanta. Archivio Guido Canella
27. Vista est della copertura 27. Vista est della copertura Studio Ghiringhelli Baviera - anni Sessanta. Archivio Guido Canella
28. Interno della sala consiliare utilizzabile anche come sala di proiezione, concerti e conferenze 28. Interno della sala consiliare utilizzabile anche come sala di proiezione, concerti e conferenze Studio Ghiringhelli Baviera - anni Sessanta. Archivio Guido Canella
29. Interno della sala consiliare. Gli oblò garantiscono l’illuminazione diurna della sala 29. Interno della sala consiliare. Gli oblò garantiscono l’illuminazione diurna della sala Studio Ghiringhelli Baviera - anni Sessanta. Archivio Guido Canella
30. Gli uffici tributari al piano rialzato 30. Gli uffici tributari al piano rialzato Studio Ghiringhelli Baviera - anni Sessanta. Archivio Guido Canella
31. Confronto tra stato originario (anni Sessanta) e stato attuale dopo la ristrutturazione del 2011-2013 31. Confronto tra stato originario (anni Sessanta) e stato attuale dopo la ristrutturazione del 2011-2013
32. Confronto tra stato originario (anni Sessanta) e stato attuale dopo la ristrutturazione del 2011-2013 32. Confronto tra stato originario (anni Sessanta) e stato attuale dopo la ristrutturazione del 2011-2013
33. Confronto tra stato originario (anni Sessanta) e stato attuale dopo la ristrutturazione del 2011-2013 33. Confronto tra stato originario (anni Sessanta) e stato attuale dopo la ristrutturazione del 2011-2013
34. Confronto tra stato originario (anni Sessanta) e stato attuale dopo la ristrutturazione del 2011-2013 34. Confronto tra stato originario (anni Sessanta) e stato attuale dopo la ristrutturazione del 2011-2013
35. Confronto tra stato originario (anni Sessanta) e stato attuale dopo la ristrutturazione del 2011-2013 35. Confronto tra stato originario (anni Sessanta) e stato attuale dopo la ristrutturazione del 2011-2013
36. Confronto tra stato originario (anni Sessanta) e stato attuale dopo la ristrutturazione del 2011-2013 36. Confronto tra stato originario (anni Sessanta) e stato attuale dopo la ristrutturazione del 2011-2013
37. Confronto tra stato originario (anni Sessanta) e stato attuale dopo la ristrutturazione del 2011-2013 37. Confronto tra stato originario (anni Sessanta) e stato attuale dopo la ristrutturazione del 2011-2013
38. Confronto tra stato originario (anni Sessanta) e stato attuale dopo la ristrutturazione del 2011-2013 38. Confronto tra stato originario (anni Sessanta) e stato attuale dopo la ristrutturazione del 2011-2013
39. Dettaglio del curtain-wall, con i vetri a specchio, a seguito della ristrutturazione del 2011-2013 39. Dettaglio del curtain-wall, con i vetri a specchio, a seguito della ristrutturazione del 2011-2013 Marco Introini - 2015
40. L'ingresso al complesso, con la scalinata che conduce al foyer, a seguito della ristrutturazione del 2011-2013 40. L'ingresso al complesso, con la scalinata che conduce al foyer, a seguito della ristrutturazione del 2011-2013 Marco Introini - 2015

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: DARC
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
Responsabile scientifico: Fulvo Irace, Graziella Leyla Ciagà


Scheda redatta da Andrea Costa e Gentucca Canella
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 03/04/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2022