Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CHIESA DEL SACRO CUORE DI GESÙ AGONIZZANTE

Scheda Opera

  • Foto d'epoca
  • Foto d'epoca
  • Vista del prospetto frontale
  • Dettaglio del prospetto della navata
  • Vista d'insieme
  • Dettaglio del campanile
  • Dettaglio dell'attacco al cielo
  • Comune: Roma
  • Località: Mezzocammino
  • Denominazione: CHIESA DEL SACRO CUORE DI GESÙ AGONIZZANTE
  • Indirizzo: Via Sant' Arcangelo di Romagna N.70
  • Data: 1954 - 1955
  • Tipologia: Edifici per il culto
  • Autori principali: Ildo Avetta
Descrizione

Elemento caratterizzante di quest'opera è senz'altro lo sviluppo volumetrico determinato dalla successione di sette navate a sezione parabolica, accentuato dalle potenzialità espressive del cemento armato lasciato a vista. L’impalcato strutturale è centrale nella costruzione dell'immagine architettonica dell'edificio e la predominanza dello scheletro portante è chiaramente leggibile anche in facciata: il profilo dell’arco è infatti inciso sul prospetto frontale, e ne definisce matericamente la figura attraverso il contrasto tra la grande parabola in marmo traforato e i contrafforti laterali in laterizio e tufo.
È evidente che nelle intenzioni dell’autore il complesso dovesse costituire una monumentale quinta prospettica posta in asse con la strada; tuttavia oggi, a causa del forte inurbamento, esso non appare più come un elemento centrale e isolato, ma è inserito all’interno di un’anonima sequenza di nuove edificazioni.
Sul piano funzionale, l'edificio è diviso in due livelli distinti e autonomi: la chiesa superiore, a cui si accede attraverso una scala a forbice curvilinea, e la chiesa inferiore, posta al livello stradale.
Il progettista pone particolare attenzione allo studio della luce, al fine di restituire due atmosfere ben diverse tra l'una e l'altra aula: mentre la chiesa inferiore, grazie all'utilizzo di cromie e materiali più uniformi e neutri, è irradiata da una luce pacata e diffusa, la chiesa superiore risulta molto più grave e cupa. Qui la luce è solo zenitale, penetrando da fenditure perimetrali del soffitto. Questa soluzione, unitamente all'impiego di vetrate, materiali ceramici e mosaici policromi, conferisce all'ambiente un aspetto quasi gotico.
Degno di nota il campanile, che presenta anch'esso motivi parabolici e superfici traforate simili a quelle usate nelle facciate.

Info
  • Progetto: 1954 -
  • Esecuzione: 1954 - 1955
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: chiesa
  • Destinazione attuale: chiesa
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Impresa Giovannini e MIcheli Impresa esecutrice Esecuzione NO
Ildo Avetta Progetto architettonico Progetto SI
Carlo Cestelli Guidi Progetto NO
M. F. Guiducci Progetto NO
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: intonaco, materiali lapidei, materiali ceramici
  • Coperture: cupola o volta
  • Serramenti: lignei e metallici
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

													Array
(
    [id_opera] => 3895
    [codice] => RM382
    [denominazione] => CHIESA DEL SACRO CUORE DI GESÙ AGONIZZANTE
    [regione] => Lazio
    [provincia] => Roma
    [comune] => Roma
    [localita] => Mezzocammino
    [indirizzo] => Via Sant' Arcangelo di Romagna N.70
    [id_categoria] => 2
    [id_tipologia] => 5
    [tipologia_specifica] => 
    [anno_inizio_progetto] => 1954
    [anno_fine_progetto] => 
    [anno_inizio_esecuzione] => 1954
    [anno_fine_esecuzione] => 1955
    [classificazione] => 
    [id_livello_scheda] => 0
    [codice_iccd] =>  
    [codice_benitutelati] => 
    [informazioni_architettoniche] => Elemento caratterizzante di quest'opera è senz'altro lo sviluppo volumetrico determinato dalla successione di sette navate a sezione parabolica, accentuato dalle potenzialità espressive del cemento armato lasciato a vista. L’impalcato strutturale è centrale nella costruzione dell'immagine architettonica dell'edificio e la predominanza dello scheletro portante è chiaramente leggibile anche in facciata: il profilo dell’arco è  infatti inciso sul prospetto frontale, e ne definisce matericamente la figura attraverso il contrasto tra la grande parabola in marmo traforato e i contrafforti laterali in laterizio e tufo. 
È evidente che nelle intenzioni dell’autore il complesso dovesse costituire una monumentale quinta prospettica posta in asse con la strada; tuttavia oggi, a causa del forte inurbamento, esso non appare più come un elemento centrale e isolato, ma è inserito all’interno di un’anonima sequenza di nuove edificazioni.
Sul piano funzionale, l'edificio è diviso in due livelli distinti e autonomi: la chiesa superiore, a cui si accede attraverso una scala a forbice curvilinea, e la chiesa inferiore, posta al livello stradale. 
Il progettista pone particolare attenzione allo studio della luce, al fine di restituire due atmosfere ben diverse tra l'una e l'altra aula: mentre la chiesa inferiore, grazie all'utilizzo di cromie e materiali più uniformi e neutri, è irradiata da una luce pacata e diffusa, la chiesa superiore risulta molto più grave e cupa. Qui la luce è solo zenitale, penetrando da fenditure perimetrali del soffitto. Questa soluzione, unitamente all'impiego di vetrate, materiali ceramici e mosaici policromi, conferisce all'ambiente un aspetto quasi gotico. 
Degno di nota il campanile, che presenta anch'esso motivi parabolici e superfici traforate simili a quelle usate nelle facciate. 
    [committente] => 
    [foglio_catastale] => 
    [particella] => 
    [strutture] => cemento armato
    [id_stato_struttura] => 2
    [materiale_facciata] => intonaco, materiali lapidei, materiali ceramici
    [id_stato_facciata] => 2
    [coperture] => cupola o volta
    [id_stato_coperture] => 2
    [serramenti] => lignei e metallici 
    [id_stato_serramenti] => 2
    [destinazione_originaria] => chiesa 
    [destinazione_attuale] => chiesa
    [trasformazioni] => 
    [id_tipo_proprieta] => 6
    [specifiche_proprieta] => 
    [id_tipo_provvedimento] => 1
    [data_provvedimento] => 
    [riferimento_normativo] => 
    [altri_provvedimenti] => PRG Carta per la Qualità - cod. 9175
    [vincolo] => 0
    [note] => 
    [denominazione_aggregato] => 
    [latitude] => 41.791200
    [longitude] => 12.407041
    [score] => 3
    [id_user] => 0
    [status] => 1
    [date_add] => 2012-12-31 00:00:00
    [date_upd] => 2025-02-27 13:02:27
    [categoria] => B. Opera selezionata
    [tipologia] => Edifici per il culto
    [proprieta] => Proprietà privata
    [cat_autori] => Ildo Avetta
    [id_regione] => 10
)
1
												
  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti: PRG Carta per la Qualità - cod. 9175
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Aa.Vv. 1997 Carlo Cestelli Guidi. La vita e le opere Roma Roma 200 Si
Giuseppe Cerasa (a cura di) 2005 La città fuori le mura. Roma come non l'avete mai vista La Biblioteca di Repubblica Roma 401-403 Si
Alemanno Massimo 2007 Le chiese di Roma moderna Armando Editore Roma 62-64 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Foto d'epoca Foto d'epoca tratta da Carlo Cestelli Guidi, Aicap, p.200
Foto d'epoca Foto d'epoca tratta da Carlo Cestelli Guidi, Aicap, p.200
Vista del prospetto frontale Vista del prospetto frontale Archivio QART (2003)
Dettaglio del prospetto della navata Dettaglio del prospetto della navata Archivio QART (2003)
Vista d'insieme Vista d'insieme Martina Fiorucci (2022)
Dettaglio del campanile Dettaglio del campanile Martina Fiorucci (2022)
Dettaglio dell'attacco al cielo Dettaglio dell'attacco al cielo Martina Fiorucci (2022)

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale per il Lazio
Titolare della ricerca: Sapienza Università di Roma - Dipartimento di Architettura e Progetto
Responsabile scientifico: Piero Ostilio Rossi


Scheda redatta da Qart - Laboratorio per lo Studio di Roma Contemporanea
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 27/02/2025

Revisori:

Angela Fiorelli 2022