Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

PALAZZO RAS (RIUNIONE ADRIATICA SICURTÀ)

Scheda Opera

  • Scorcio degli edifici lungo corso Italia
  • Vista facciata lungo corso Italia
  • Vista facciata interna verso il giardino
  • Porte automatiche di ingresso in lastre di cristallo temperato
  • Dettaglio facciata interna
  • Vista edificio verso il giardino interno
  • Vista edificio verso la Torre Velasca
  • Dettaglio coronamento edificio e vista verso la Torre Velasca e edificio di Luigi Moretti
  • Vista blocco della meccanografica
  • Dettaglio frangisole in alluminio
  • Scorcio lungo via Santa Sofia
  • Vista portale di ingresso e giardino interno
  • Facciata interna verso il giardino, per un breve periodo ad appartamenti, poi ad uffici
  • Giardino interno visto dal portale verso corso Italia
  • Effetto riflettente del granito rosso lucidato
  • Arredamenti e finiture in noce rigatino e acciaio satinato
  • Pavimenti e rivestimenti interni in marmo
  • Mobili per uffici “Spazio” disegnati dai BBPR per Olivetti
  • Comune: Milano
  • Denominazione: PALAZZO RAS (RIUNIONE ADRIATICA SICURTÀ)
  • Indirizzo: Corso Italia N. 21-27, via Santa Sofia N. 28-32, via Santa Eufemia N. 23
  • Data: 1956 - 1962
  • Tipologia: Istituti di credito e assicurativi
  • Autori principali: Studio Ponti Fornaroli Rosselli, Piero Portaluppi
Descrizione

Il palazzo della compagnia di assicurazioni RAS (Riunione Adriatica di Sicurtà) occupa un’ampia e irregolare area in fregio a corso Italia, piazza Sant'Eufemia, via Sant'Eufemia e via Santa Sofia ed è composto da un insieme articolato di edifici, pensato per ottimizzarne l’organizzazione e rispettando il contesto, pur senza rinunciare alla propria autonomia moderna. Il tessuto edilizio circostante e le quinte stradali sono infatti definite da edifici storici (la chiesa di Sant'Eufemia e quella di San Paolo Converso, i loro sagrati e la colonna di Sant'Eufemia, il palazzo Beretta), ma già all'epoca stava nascendo il complesso in corso Italia 22 di Luigi Caccia Dominioni (1957-64), quasi antistante al palazzo RAS, e a poca distanza era sorto quello al numero 13 di Luigi Moretti (1951-56).
Gli studi Ponti-Fornaroli-Rosselli e Portaluppi prospettarono alla committenza due soluzioni: la prima, planimetricamente aperta, fu scartata, mentre fu scelta quella “introversa” poiché sviluppata lungo il perimetro dell’area e chiusa intorno ad un giardino a servizio della sola proprietà. Il complesso è dunque costituito da: un primo edificio prospettante su corso Italia che si piega ad angolo retto per concludere il fronte verso il sagrato di San Paolo Converso, un secondo corpo a Y posizionato lungo via Santa Sofia, le cui braccia si protendono l’una a chiudere il giardino interno, l’altra ad abbracciare il blocco separato della meccanografica IBM (il centro di calcolo), e un ultimo volume retrostante a San Paolo Converso.
Gli edifici sono studiati secondo il principio della forma finita, elaborato da Ponti, ed evidente soprattutto nel coronamento di chiusura della stecca verso via Santa Sofia. Rispetto alla rigorosa unità dei palazzi Montecatini e Pirelli, Ponti scrive che il gruppo di progetto ha cercato di rendere le volumetrie leggibili a scala umana grazie all'estroflessione in facciata della trama strutturale alternata al rivestimento in lastre di granito rosso africano e di granito grigio nella parte basamentale. La lucentezza del rivestimento, ottenuta grazie alla lucidatura delle lastre, è voluta per specchiare il contesto e riflettere il cielo, contribuendo così ad alleggerire la massa dei singoli edifici traforati dalle ampie aperture vetrate dai serramenti in alluminio, complanari o in forma di bow window.
Fa eccezione il corpo più piccolo, disegnato da Piero Portaluppi come chiusura del volume che fiancheggia corso Italia, piegato ad angolo retto rispetto ad esso e formante la quinta di chiusura del sagrato di San Paolo Converso: quest’ultimo è rivestito in lastre di ceppo proprio perché affacciato verso le preesistenze. I vari volumi che compongono il complesso, inoltre, lasciano volutamente degli scorci visivi verso il campanile della chiesa di San Paolo Converso, sia dal sagrato sia da via Santa Sofia. Una parte dell’innovazione dell’edificio, infine, venne affidata al disegno di interni flessibili degli uffici, alla definizione degli impianti ed alla scelta delle attrezzature meccaniche ed elettroniche, atte a sveltire i servizi al pubblico e ridurre l’impegno degli impiegati.
Già nel 1967, però, la società venne acquisita dal gruppo Allianz che, nel 2018, ha trasferito gli uffici nel grattacielo firmato da Arata Isozaki a Citylife liberando l’edificio in corso Italia. Quest’ultimo sarà destinato ad ospitare nuovi uffici in affitto, dopo un intervento di ristrutturazione affidato allo studio SOM (Skidmore Owings & Merrill) che sembra essere destinato ad alterare pesantemente il volume e l’aspetto dell’opera degli studi Ponti-Fornaroli-Rosselli e Portaluppi.
La Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano ha però avviato un procedimento di disposizione di prescrizioni di tutela indiretta, secondo il dettato dell'art. 45 del D.Lgs. 42/2004, poiché l’area su cui insiste il complesso è caratterizzata da un insieme di edifici e di rapporti spaziali formatisi a partire dal XVI secolo intorno all'attuale tratto di corso Italia-piazza Sant'Eufemia. Vi si affacciano infatti la chiesa di Sant’Eufemia, la chiesa di San Paolo Converso, la colonna di Sant'Eufemia e palazzo Beretta, questi ultimi tre sottoposti essi stessi a vincolo; vi si aggiungono, inoltre, i complessi d’autore coevi al palazzo RAS: l’edificio in corso Italia 22 di Luigi Caccia Dominioni (1957-64) e il complesso in corso Italia 13 di Luigi Moretti (1951-54). Nel 2018 infine l'edificio è stato riconosciuto di particolare valore artistico con un vincolo per diritto d'autore a favore degli eredi Ponti Salvatore Licitra e Paolo Rosselli.

Info
  • Progetto: 1956 - 1958
  • Esecuzione: 1958 - 1962
  • Tipologia Specifica: Uffici
  • Committente: Riunione Adriatica di Sicurtà
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Uffici
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Antonio Fornaroli Progetto architettonico Progetto NO
Gio Ponti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=20138 NO
Studio Ponti Fornaroli Rosselli Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.gioponti.org/it/archivio/scheda-dell-opera/dd_161_6036/studio-ponti-fornaroli-rosselli-in-via-dezza SI
Piero Portaluppi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=21198 SI
Alberto Rosselli Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.archivioalbertorosselli.com/bio NO
Società Sogene Progetto strutturale Progetto NO
  • Strutture: travi e pilastri in cemento armato
  • Materiale di facciata: granito grigio nella parte basamentale, granito rosso sud-africano, ceppo su piazza Santa Eufemia
  • Coperture: piana (verso Corso Italia), a falde
  • Serramenti: alluminio
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Discreto
  • Stato Coperture: Buono
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Gli studi Ponti-Fornaroli-Rosselli e Portaluppi prospettarono alla committenza due soluzioni: la prima, planimetricamente aperta, fu scartata, mentre fu scelta quella “introversa” poiché sviluppata lungo il perimetro dell’area e chiusa intorno ad un giardino a servizio della sola proprietà. Il complesso è dunque costituito da: un primo edificio prospettante su corso Italia che si piega ad angolo retto per concludere il fronte verso il sagrato di San Paolo Converso, un secondo corpo a Y posizionato lungo via Santa Sofia, le cui braccia si protendono l’una a chiudere il giardino interno, l’altra ad abbracciare il blocco separato della meccanografica IBM (il centro di calcolo), e un ultimo volume retrostante a San Paolo Converso.
Gli edifici sono studiati secondo il principio della forma finita, elaborato da Ponti, ed evidente soprattutto nel coronamento di chiusura della stecca verso via Santa Sofia. Rispetto alla rigorosa unità dei palazzi Montecatini e Pirelli, Ponti scrive che il gruppo di progetto ha cercato di rendere le volumetrie leggibili a scala umana grazie all'estroflessione in facciata della trama strutturale alternata al rivestimento in lastre di granito rosso africano e di granito grigio nella parte basamentale. La lucentezza del rivestimento, ottenuta grazie alla lucidatura delle lastre, è voluta per specchiare il contesto e riflettere il cielo, contribuendo così ad alleggerire la massa dei singoli edifici traforati dalle ampie aperture vetrate dai serramenti in alluminio, complanari o in forma di bow window. 
Fa eccezione il corpo più piccolo, disegnato da Piero Portaluppi come chiusura del volume che fiancheggia corso Italia, piegato ad angolo retto rispetto ad esso e formante la quinta di chiusura del sagrato di San Paolo Converso: quest’ultimo è rivestito in lastre di ceppo proprio perché affacciato verso le preesistenze. I vari volumi che compongono il complesso, inoltre, lasciano volutamente degli scorci visivi verso il campanile della chiesa di San Paolo Converso, sia dal sagrato sia da via Santa Sofia. Una parte dell’innovazione dell’edificio, infine, venne affidata al disegno di interni flessibili degli uffici, alla definizione degli impianti ed alla scelta delle attrezzature meccaniche ed elettroniche, atte a sveltire i servizi al pubblico e ridurre l’impegno degli impiegati.
Già nel 1967, però, la società venne acquisita dal gruppo Allianz che, nel 2018, ha trasferito gli uffici nel grattacielo firmato da Arata Isozaki a Citylife liberando l’edificio in corso Italia. Quest’ultimo sarà destinato ad ospitare nuovi uffici in affitto, dopo un intervento di ristrutturazione affidato allo studio SOM (Skidmore Owings & Merrill) che sembra essere destinato ad alterare pesantemente il volume e l’aspetto dell’opera degli studi Ponti-Fornaroli-Rosselli e Portaluppi. 
La Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano ha però avviato un procedimento di disposizione di prescrizioni di tutela indiretta, secondo il dettato dell'art. 45 del D.Lgs. 42/2004, poiché l’area su cui insiste il complesso è caratterizzata da un insieme di edifici e di rapporti spaziali formatisi a partire dal XVI secolo intorno all'attuale tratto di corso Italia-piazza Sant'Eufemia. Vi si affacciano infatti la chiesa di Sant’Eufemia, la chiesa di San Paolo Converso, la colonna di Sant'Eufemia e palazzo Beretta, questi ultimi tre sottoposti essi stessi a vincolo; vi si aggiungono, inoltre, i complessi d’autore coevi al palazzo RAS: l’edificio in corso Italia 22 di Luigi Caccia Dominioni (1957-64) e il complesso in corso Italia 13 di Luigi Moretti (1951-54). Nel 2018 infine l'edificio è stato riconosciuto di particolare valore artistico con un vincolo per diritto d'autore a favore degli eredi Ponti Salvatore Licitra e Paolo Rosselli. 
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Il decreto di riconoscimento di importante carattere artistico (DDG16/06/2020) è stato annullato.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Tutela indiretta
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo: Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (art. 45)
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 437
  • Particella: 197

Note

La società di assicurazione italiana RAS venne fondata a Trieste nel 1838; la data inaugurale della nuova sede milanese venne fissata il 19 maggio 1962, per celebrare il centoventriquattesimo anniversario della sua fondazione. La cerimonia avvenne in presenza del presidente e dei dirigenti della compagnia ma fu invitato anche Giovanni Battista Montini, allora arcivescovo di Milano e futuro Papa Paolo IV, a sottolineare l’importanza dell’evento. La sede, infatti, all'epoca tecnicamente all'avanguardia, fu tra le prime a dotarsi di un sistema computerizzato IBM per il trattamento automatizzato delle polizze assicurative. Il decreto di riconoscimento di importante carattere artistico (DDG16/06/2020) è stato annullato.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Ponti Gio 1962 Nuova sede della Riunione Adriatica di Sicurtà in Milano Domus n. 397 1-12 Si
1962 I protagonisti del nuovo edificio della Riunione Adriatica di Sicurtà e de l’Assicuratrice italiana in Milano Domus n. 397 Si
Sacerdoti Piero, Portaluppi Piero 1962 Benvenuti nella nuova sede R.A.S. - A.I. Bollettino Tecnico della R.A.S. - A.I. Milano 195-272 Si
1962 L’Inaugurazione della nuova sede R.A.S. - A.I. Bollettino Tecnico della R.A.S. - A.I. Milano 323-350 Si
Riunione Adriatica di Sicurtà et L'Assicuratrice Italiana Bureau de Presse 1962 Soyez les bienvenus dans la nouvelle maison de la Riunione Adriatica di Sicurtà et de l’Assicuratrice Italiana Milano Si
1963 La nuova sede della RAS a Milano Edilizia moderna n. 78 7-16 Si
Grandi Maurizio, Pracchi Attilio 1980 Milano. Guida all'architettura moderna Zanichelli Bologna 316 No
Irace Fulvio 1988 Gio Ponti. La casa all'Italiana Electa Milano 199 Si
Valente Ilaria 1995 Itinerario n. 109. Portaluppi e Milano Domus n. 768 No
Gramigna Giuliana, Mazza Sergio 2001 Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca Hoepli Milano 333 No
Molinari Luca, Fondazione Piero Portaluppi (a cura di) 2003 Piero Portaluppi. Linea errante nell'architettura del Novecento Skira Milano 145 Si
Irace Fulvio 2019 Salvare o trasformare i gioielli della modernità, questo è il problema La Repubblica Milano 17/10/2019 5 Si
Sacerdoti Giorgio 2019 Piero Sacerdoti. Un uomo di pensiero e azione alla guida della Riunione Adriatica di Sicurtà Hoepli Milano No
Sacerdoti Michele 2019 Cancellare l'architettura milanese ArcipelagoMilano 06/10/2019 Si
Banti Sara (a cura di) 2020 SOS 900 Abitare n. 598 67-88 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Fondo Gio Ponti Gio Ponti CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Parma Sede Ras, Milano
Gio Ponti Archives Gio Ponti Fondo privato, Milano Palazzo RAS in Via Santa Sofia, Milano
Archivio Piero Portaluppi Piero Portaluppi Fondazione Piero Portaluppi, Milano Sede Ras di Milano

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Scorcio degli edifici lungo corso Italia Scorcio degli edifici lungo corso Italia Paolo Rosselli - 2016
Vista facciata lungo corso Italia Vista facciata lungo corso Italia Paolo Rosselli - 2016
Vista facciata interna verso il giardino Vista facciata interna verso il giardino Paolo Rosselli - 2016
Porte automatiche di ingresso in lastre di cristallo temperato Porte automatiche di ingresso in lastre di cristallo temperato tratto da - Domus, 1962
Dettaglio facciata interna Dettaglio facciata interna Paolo Rosselli - 2016
Vista edificio verso il giardino interno Vista edificio verso il giardino interno Paolo Rosselli - 2016
Vista edificio verso la Torre Velasca Vista edificio verso la Torre Velasca Paolo Rosselli - 2016
Dettaglio coronamento edificio e vista verso la Torre Velasca e edificio di Luigi Moretti Dettaglio coronamento edificio e vista verso la Torre Velasca e edificio di Luigi Moretti Paolo Rosselli - 2016
Vista blocco della meccanografica Vista blocco della meccanografica Paolo Rosselli - 2016
Dettaglio frangisole in alluminio Dettaglio frangisole in alluminio Paolo Rosselli - 2016
Scorcio lungo via Santa Sofia Scorcio lungo via Santa Sofia tratto da - Domus, 1962
Vista portale di ingresso e giardino interno Vista portale di ingresso e giardino interno tratto da - Domus, 1962
Facciata interna verso il giardino, per un breve periodo ad appartamenti, poi ad uffici Facciata interna verso il giardino, per un breve periodo ad appartamenti, poi ad uffici tratto da - Domus, 1962
Giardino interno visto dal portale verso corso Italia Giardino interno visto dal portale verso corso Italia tratto da - Domus, 1962
Effetto riflettente del granito rosso lucidato Effetto riflettente del granito rosso lucidato tratto da - Domus, 1962
Arredamenti e finiture in noce rigatino e acciaio satinato Arredamenti e finiture in noce rigatino e acciaio satinato tratto da - Domus, 1962
Pavimenti e rivestimenti interni in marmo Pavimenti e rivestimenti interni in marmo tratto da - Domus, 1962
Mobili per uffici “Spazio” disegnati dai BBPR per Olivetti Mobili per uffici “Spazio” disegnati dai BBPR per Olivetti tratto da - Domus, 1962

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Fondazione Piero Portaluppi Visualizza
Gio Ponti official website Visualizza
Enciclopedia Treccani - Gio Ponti Visualizza
SAN Archivi degli Architetti - Gio Ponti Visualizza
Fondo Archivistico Sistema Museale dell’Università di Parma - Gio Ponti Visualizza
Dizionario biografico degli Italiani - Piero Portaluppi Visualizza
Enciclopedia Treccani - Piero Portaluppi Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: Direzione Regionale Lombardia
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano
Responsabile scientifico: Prof. Fulvo Irace - Prof. Maurizio Boriani


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 02/04/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2021