Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

VILLA LA SARACENA

Scheda Opera

  • Dettaglio scala esterna
  • Vista ingresso principale
  • Dettaglio copertura ingresso
  • Vista esterna parte posteriore
  • Particolare corridoio e giardino interno
  • Vista esterna da lungomare Marconi
  • Dettaglio cancello e muro di confine
  • Vista esterna cortile e ingresso
  • Dettaglio finestre
  • Pianta piano terra
  • Vista esterna
  • Vista esterna dal cortile interno
  • Vista esterna dalla spiaggia
  • Comune: Santa Marinella
  • Denominazione: VILLA LA SARACENA
  • Indirizzo: Lungomare Guglielmo Marconi N. 137
  • Data: 1954 - 1957
  • Tipologia: Abitazioni unifamiliari
  • Autori principali: Luigi Moretti
Descrizione

Progettata da Moretti, maestro indiscusso e riconosciuto dell’architettura italiana del Novecento, in un momento felice del suo itinerario professionale che vede una feconda attività progettuale corrispondere a un’originale riflessione teorica, la villa riscuote da subito un enorme successo di critica, assumendo il ruolo di icona senza tempo. Riflette infatti la sofisticata ricerca dell’autore, restituita sulla rivista Spazio e approfondita nei rapporti con gli artisti astratti e informali di cui colleziona le opere (Capogrossi, Fontana, Burri), in cui viene indagata la complessa relazione tra i concetti di costruzione e forma, spazio e superficie, attraverso l’approfondimento e la rilettura dei classici.

La villa detta ‘La Saracena’ è la prima delle straordinarie ville progettate a Santa Marinella, cui seguiranno, in una singolare vicenda che vede protagonisti il committente e l’architetto, la Califfa (1966-67) e la Moresca (1968-82). La vicenda prende avvio da un incarico affidato a Moretti per il progetto di villini binati dai proprietari di due terreni adiacenti situati tra la via Aurelia Antica e il mare. Delle due ville ne sarà realizzata solo una, la Saracena, che Francesco Malgeri - giornalista del Corriere della sera per il quale Moretti aveva già realizzato una cappella nel cimitero del Verano (1938) – fa costruire per sua figlia, Luciana Pignatelli d’Aragona Cortez.

Sul lotto irregolare e allungato, la casa si dispone in una composizione tesa secondo una concatenazione fluida di ambienti: superato il cortile ovoidale, dall'atrio si può scegliere di uscire nel giardino segreto o intraprendere il percorso che raggiunge, attraverso la galleria vetrata sul giardino, la grande sala di soggiorno-pranzo aperta sulla terrazza che guarda il mare; dalla terrazza si raggiunge la spiaggia. Il percorso è lievemente in discesa ed è articolato in uno spazio, che per Moretti è un elemento plasmabile al pari della materia, delimitato da pareti e soffitti che si svolgono liberamente lasciando filtrare in modo vario, ma attentamente misurato, la luce: nell'atrio la grande pensilina circolare a vassoio, sottolineata all’esterno da un’affiorante modanatura, comprime e mantiene in ombra lo spazio, lungo la galleria che si apre verso il giardino asole o lame di luce separano le pareti dal soffitto, nella grande sala il solaio, sostenuto da mensole, libera la parete che si dissolve in un’ampia, luminosissima vetrata da cui prorompe la vista del mare, infine l’assolata terrazza pergolata. La zona letto, più riservata con affaccio sul giardino, si trova a fianco del grande atrio accanto alla scala. Al colore bianco dominante fanno da contrappunto le finiture: piastrelle in ceramica smaltata nei toni del giallo e del verde, del lilla e del rosa con inserti di piastrelle decorate a motivi floreali dal pittore Marcello Grisotti.

Sofisticati dispositivi strutturali rendono possibile la libera articolazione degli spazi con pilastri e mensole nascosti nell'andamento dei muri che definiscono gli ambienti della zona giorno. Tradizionale la struttura in muro alla romana in blocchi di tufo e ricorsi di mattoni per i nuclei dei servizi e delle camere. Quest’ultimo, a fianco dell’atrio, è trattato come una torre muta: una superficie continua sinuosamente incurvata avvolge gli ambienti per lasciare solo un enigmatico e continuo taglio verticale sul prospetto, un prospetto chiuso verso la strada cui si oppone quello aperto verso il mare. È, nelle parole dell’autore, “una casa gelosa, ‘saracena’, degli affetti, dei pensieri, delle belle persone che la abitano, che ha un sapore tanto mediterraneo da toccare il gusto della casa araba, serrata, odorosa di frescura“.

Il trattamento delle superfici avvolgenti, increspate, tagliate, modanate, su cui si condensa per Moretti il rapporto tra forma e spazio, in intonaco bianco a grana grossa, grezzo e scabro, accentua la plasticità dei volumi e l’effetto chiaroscurale. Nel prospetto a mare, la casa appare fondata su un basamento ‘naturale’ fatto di blocchi di pietra accatastati. Su questo fronte si apre anche il grottone protetto dal cancello, opera di Claire Falkenstein. Per la villa l’artista americana, dimostrando una piena sintonia con le ricerche morettiane, realizza un’originale struttura: un groviglio di ferri contorti, generato dalla reiterazione di un unico segno, la lettera U, e frammenti di vetro colorato, filtro alla vista del mare. La stessa tecnica già sperimentata nel parapetto per la galleria Spazio di Moretti e che l’artista riproporrà nei cancelli della casa museo di Peggy Guggenheim a Venezia (1961).

Abitata per una breve stagione dai proprietari che la vendono per trasferirsi nella Califfa; la casa, dopo lunghi anni di abbandono e degrado tipico dell’assenza di manutenzione (fessurazione del calcestruzzo, distacco dell’intonaco, ammaloramento dei serramenti), è sottoposta dal 2016 al 2020 a parziali interventi di restauro coordinati da Paolo Verdeschi. L'opera di Claire Falkenstein è andata perduta ed è stata sostituita con un altro cancello in ferro.

Info
  • Progetto: 1954 - 1955
  • Esecuzione: 1956 - 1957
  • Committente: Francesco Malgeri
  • Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Giulio Belardelli - stucchi NO
Silio Colombini Progetto strutturale Progetto NO
Marcello Grisotti - disegni delle piastrelle Artista Progetto NO
Luigi Moretti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=31849 SI
Giovanni Quadarella Collaboratore Progetto NO
  • Strutture: calcestruzzo armato, muratura alla romana
  • Materiale di facciata: intonaco a grana grossa
  • Coperture: piane
  • Serramenti: legno
  • Stato Strutture: Discreto
  • Stato Materiale di facciata: Discreto
  • Stato Coperture: Mediocre
  • Stato Serramenti: Mediocre

													Array
(
    [id_opera] => 3988
    [codice] => RM009
    [denominazione] => VILLA LA SARACENA
    [regione] => Lazio
    [provincia] => Roma
    [comune] => Santa Marinella
    [localita] => 
    [indirizzo] => Lungomare Guglielmo Marconi N. 137
    [id_categoria] => 1
    [id_tipologia] => 3
    [tipologia_specifica] => 
    [anno_inizio_progetto] => 1954
    [anno_fine_progetto] => 1955
    [anno_inizio_esecuzione] => 1956
    [anno_fine_esecuzione] => 1957
    [classificazione] => 
    [id_livello_scheda] => 0
    [codice_iccd] => 
    [codice_benitutelati] => 
    [informazioni_architettoniche] => Progettata da Moretti, maestro indiscusso e riconosciuto dell’architettura italiana del Novecento, in un momento felice del suo itinerario professionale che vede una feconda attività progettuale corrispondere a un’originale riflessione teorica, la villa riscuote da subito un enorme successo di critica, assumendo il ruolo di icona senza tempo. Riflette infatti la sofisticata ricerca dell’autore, restituita sulla rivista Spazio e approfondita nei rapporti con gli artisti astratti e informali di cui colleziona le opere (Capogrossi, Fontana, Burri), in cui viene indagata la complessa relazione tra i concetti di costruzione e forma, spazio e superficie, attraverso l’approfondimento e la rilettura dei classici. 

La villa detta ‘La Saracena’ è la prima delle straordinarie ville progettate a Santa Marinella, cui seguiranno, in una singolare vicenda che vede protagonisti il committente e l’architetto, la Califfa (1966-67) e la Moresca (1968-82). La vicenda prende avvio da un incarico affidato a Moretti per il progetto di villini binati dai proprietari di due terreni adiacenti situati tra la via Aurelia Antica e il mare. Delle due ville ne sarà realizzata solo una, la Saracena, che Francesco Malgeri - giornalista del Corriere della sera per il quale Moretti aveva già realizzato una cappella nel cimitero del Verano (1938) – fa costruire per sua figlia, Luciana Pignatelli d’Aragona Cortez.  

Sul lotto irregolare e allungato, la casa si dispone in una composizione tesa secondo una concatenazione fluida di ambienti: superato il cortile ovoidale, dall'atrio si può scegliere di uscire nel giardino segreto o intraprendere il percorso che raggiunge, attraverso la galleria vetrata sul giardino, la grande sala di soggiorno-pranzo aperta sulla terrazza che guarda il mare; dalla terrazza si raggiunge la spiaggia.  Il percorso è lievemente in discesa ed è articolato in uno spazio, che per Moretti è un elemento plasmabile al pari della materia, delimitato da pareti e soffitti che si svolgono liberamente lasciando filtrare in modo vario, ma attentamente misurato, la luce: nell'atrio la grande pensilina circolare a vassoio, sottolineata all’esterno da un’affiorante modanatura, comprime e mantiene in ombra lo spazio, lungo la galleria che si apre verso il giardino asole o lame di luce separano le pareti dal soffitto, nella grande sala il solaio, sostenuto da mensole, libera la parete che si dissolve in un’ampia, luminosissima vetrata da cui prorompe la vista del mare, infine l’assolata terrazza pergolata. La zona letto, più riservata con affaccio sul giardino, si trova a fianco del grande atrio accanto alla scala. Al colore bianco dominante fanno da contrappunto le finiture: piastrelle in ceramica smaltata nei toni del giallo e del verde, del lilla e del rosa con inserti di piastrelle decorate a motivi floreali dal pittore Marcello Grisotti. 

Sofisticati dispositivi strutturali rendono possibile la libera articolazione degli spazi con pilastri e mensole nascosti nell'andamento dei muri che definiscono gli ambienti della zona giorno. Tradizionale la struttura in muro alla romana in blocchi di tufo e ricorsi di mattoni per i nuclei dei servizi e delle camere. Quest’ultimo, a fianco dell’atrio, è trattato come una torre muta: una superficie continua sinuosamente incurvata avvolge gli ambienti per lasciare solo un enigmatico e continuo taglio verticale sul prospetto, un prospetto chiuso verso la strada cui si oppone quello aperto verso il mare. È, nelle parole dell’autore, “una casa gelosa, ‘saracena’, degli affetti, dei pensieri, delle belle persone che la abitano, che ha un sapore tanto mediterraneo da toccare il gusto della casa araba, serrata, odorosa di frescura“.

Il trattamento delle superfici avvolgenti, increspate, tagliate, modanate, su cui si condensa per Moretti il rapporto tra forma e spazio, in intonaco bianco a grana grossa, grezzo e scabro, accentua la plasticità dei volumi e l’effetto chiaroscurale. Nel prospetto a mare, la casa appare fondata su un basamento ‘naturale’ fatto di blocchi di pietra accatastati. Su questo fronte si apre anche il grottone protetto dal cancello, opera di Claire Falkenstein. Per la villa l’artista americana, dimostrando una piena sintonia con le ricerche morettiane, realizza un’originale struttura: un groviglio di ferri contorti, generato dalla reiterazione di  un unico segno, la lettera U, e frammenti di vetro colorato, filtro alla vista del mare. La stessa tecnica già sperimentata nel parapetto per la galleria Spazio di Moretti e che l’artista riproporrà nei cancelli della casa museo di Peggy Guggenheim a Venezia (1961). 

Abitata per una breve stagione dai proprietari che la vendono per trasferirsi nella Califfa; la casa, dopo lunghi anni di abbandono e degrado tipico dell’assenza di manutenzione (fessurazione del calcestruzzo, distacco dell’intonaco, ammaloramento dei serramenti), è sottoposta dal 2016 al 2020 a parziali interventi di restauro coordinati da Paolo Verdeschi. L'opera di Claire Falkenstein è andata perduta ed è stata sostituita con un altro cancello in ferro. 
    [committente] => Francesco Malgeri
    [foglio_catastale] => 15
    [particella] => 166
    [strutture] => calcestruzzo armato, muratura alla romana
    [id_stato_struttura] => 3
    [materiale_facciata] => intonaco a grana grossa
    [id_stato_facciata] => 3
    [coperture] => piane
    [id_stato_coperture] => 4
    [serramenti] => legno
    [id_stato_serramenti] => 4
    [destinazione_originaria] => 
    [destinazione_attuale] => 
    [trasformazioni] => restauro villa (2018-2020)
    [id_tipo_proprieta] => 6
    [specifiche_proprieta] => 
    [id_tipo_provvedimento] => 2
    [data_provvedimento] => DDR 09/04/2010
    [riferimento_normativo] => Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 , art. 10 c. 3 lettera a)
    [altri_provvedimenti] => Dichiarazione di notevole interesse pubblico delle bellezze naturali (22/05/1985); Vincolo “ope legis” relativo alle aree di rispetto coste e corpi idrici
    [vincolo] => 1
    [note] => Vincolo paesaggistico (fascia costiera nei Comuni di Santa Marinella, Cerveteri, Ladispoli e Civitavecchia) – fonte: http://www.sitap.beniculturali.it/
Provvedimenti di tutela D.M. 22 maggio 1985 a modifica del D.M. 21 settembre 1984 – Dichiarazione di notevole interesse pubblico delle bellezze naturali

Vincolo “ope legis” relativo alle aree di rispetto coste e corpi idrici (D. Lgs. 42/2004 – art. 142)  – fonte: http://www.sitap.beniculturali.it/

Il lavoro di restauro, in accordo con la nuova proprietà della villa (dal 1988) ha portato, sempre nel 2018, all'iscrizione dell'edificio alla Rete delle dimore storiche del Lazio. Trasformata così in una casa museo, la Saracena è visitabile dal pubblico a partire dal 21 ottobre 2018. 
    [denominazione_aggregato] => 
    [latitude] => 42.031016
    [longitude] => 11.834582
    [score] => 6
    [id_user] => 0
    [status] => 1
    [date_add] => 2012-12-31 00:00:00
    [date_upd] => 2024-04-30 14:52:18
    [categoria] => A. Opera di eccellenza
    [tipologia] => Abitazioni unifamiliari
    [proprieta] => Proprietà privata
    [cat_autori] => Luigi Moretti
    [id_regione] => 10
)
1
												
  • Vincolo: Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Dichiarazione di notevole interesse
  • Data Provvedimento: DDR 09/04/2010
  • Riferimento Normativo: Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 , art. 10 c. 3 lettera a)
  • Altri Provvedimenti: Dichiarazione di notevole interesse pubblico delle bellezze naturali (22/05/1985); Vincolo “ope legis” relativo alle aree di rispetto coste e corpi idrici
  • Foglio Catastale: 15
  • Particella: 166
Opere D'Arte:
Codice ICCd Ubicazione Tipologia Soggetto Autore Materia Tecnica Stato di Conservazione Restauri
Ingresso dalla spiaggia Cancello Falkenstein Claire Ferro


Note

Vincolo paesaggistico (fascia costiera nei Comuni di Santa Marinella, Cerveteri, Ladispoli e Civitavecchia) – fonte: http://www.sitap.beniculturali.it/ Provvedimenti di tutela D.M. 22 maggio 1985 a modifica del D.M. 21 settembre 1984 – Dichiarazione di notevole interesse pubblico delle bellezze naturali Vincolo “ope legis” relativo alle aree di rispetto coste e corpi idrici (D. Lgs. 42/2004 – art. 142) – fonte: http://www.sitap.beniculturali.it/ Il lavoro di restauro, in accordo con la nuova proprietà della villa (dal 1988) ha portato, sempre nel 2018, all'iscrizione dell'edificio alla Rete delle dimore storiche del Lazio. Trasformata così in una casa museo, la Saracena è visitabile dal pubblico a partire dal 21 ottobre 2018.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Santini Pier Carlo 1957 Profili di Architetti. Luigi Moretti Comunità n. 52 66-71 No
Ponti Gio 1964 Tre architetture di Luigi Moretti. 1952, una villa sulla costa tirrena. Domus n. 419 14-19 Si
1965 Luigi Moretti. Villa La Saracena, Santa Marinella L'Architecture d'aujourd'hui n. 119 51 Si
Galardi Alberto 1967 Architettura italiana contemporanea 1955-1965 Comunità Milano 26-29 No
Ungaretti Giuseppe 1968 50 immagini di architetture di Luigi Moretti De Luca Roma No
Pica Agnoldomenico 1970 Due opere di Luigi Moretti Domus n. 482 8-17 Si
Santini Pier Carlo 1970 Incontro con Luigi Moretti Ottagono n.16 87-92 No
Zevi Bruno 1971 Luigi Moretti double face. Ambizione contro ingegno, in Cronache dell'Architettura, vol. 1 Laterza Roma-Bari 316-319; Scheda n. 145 Si
Bonelli Renato 1975 Moretti Editalia Roma Figure n. 18a-18b No
Santuccio Salvatore (a cura di) 1986 Luigi Moretti Zanichelli Bologna 90-94 No
Tafuri Manfredo 1986 Storia dell'architettura italiana 1944-1985 Einaudi Torino No
Finelli Luciana 1989 Luigi Moretti. La promessa e il debito. Architetture 1926-1973 Officina Roma 72-73 Si
Feduchi Canosa Pedro 1990 De forma, de espacio. La idea de superficie en la obra de Luigi Moretti Arquitectura n. 282 28-42 Si
Polano Sergio 1991 Guida all'architettura italiana del Novecento Electa Milano 468 No
Spinelli Luigi (a cura di) 1992 Itinerario n. 75. Moretti e Roma Domus n. 734 No
Dal Co Francesco (a cura di) 1997 Storia dell'architettura italiana. Il Secondo Novecento Electa Milano No
Mulazzani Marco 1999 Luigi Moretti. La Califfa, la Saracena, la Moresca. Le ville dove le storie si intrecciano Casabella n. 669 Milano 63-81 Si
Bucci Federico, Mulazzani Marco (a cura di) 2000 Luigi Moretti. Opere e scritti Electa Milano 100-107 No
Cerroti Alessandra 2005 La villa Saracena di Luigi Moretti. Un esperimento di restauro del moderno Arkos n. 9 64-69 Si
Carrano Eleonora 2005 Luigi Moretti. Le opere romane Prospettive Roma 94-95 Si
Greco Antonella, Remiddi Gaia (a cura di) 2006 Il moderno attraverso Roma. Guida alle opere romane di Luigi Moretti Palombi Roma Scheda F63 Si
Dulio Roberto 2008 Ville in Italia dal 1945 Electa Milano 72-85 No
Poretti Sergio 2008 Modernismi Italiani. Architettura e costruzione nel Novecento Gangemi Roma 277-283 No
Rostagni Cecilia 2008 Luigi Moretti 1907-1973 Electa Milano 249-253 Si
Cerroti Alessandra 2008 Salvare la Villa Saracena di Luigi Moretti a Santa Marinella "Ananke" n. 54 18-21 Si
Guerrero Carmen, Santuccio Salvatore, Sardo Nicolò 2009 Luigi Moretti. Le ville. Disegni e modelli Palombi Roma 86-93 Si
Guerci Manolo 2010 4 milioni per “La Saracena” di Moretti Il Giornale dell’Architettura n. 87 18 Si
Reichlin Bruno, Tedeschi Letizia (a cura di) 2010 Luigi Moretti. Razionalismo e trasgressività tra barocco e informale Electa MIlano No
Intrieri Maria Rita 2011 Moretti: indizi per una rilettura dell’opera architettonica, in Bozzoni Corrado, Fonti Daniela, Muntoni Alessandra (a cura di), Luigi Moretti. Architetto del Novecento Gangemi Roma 167-198 No
Fontana Vincenzo 2011 Dall’astratto decostruito all’Informale: dal “Girasole” alla “Saracena”, in Bozzoni Corrado, Fonti Daniela, Muntoni Alessandra (a cura di), Luigi Moretti. Architetto del Novecento Gangemi Roma 369-374 Si
Santuccio Salvatore 2011 Le ville di Moretti, in Bozzoni Corrado, Fonti Daniela, Muntoni Alessandra (a cura di), Luigi Moretti. Architetto del Novecento Gangemi Roma 375-382 Si
Viati Navone Annalisa 2012 La Saracena di Luigi Moretti. Fra suggestioni mediterranee, barocche e informali Academy press, Silvana editoriale Mendrisio Si
Palmieri Valerio 2020 Ri_visitati. Saracena, la villa che visse due volte Giornale dell'Architettura Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Fondo Luigi Moretti Luigi Moretti Archivio Centrale dello Stato, Roma Villa La Saracena, Santa Marinella
Archivio Moretti Magnifico Luigi Moretti Fondo privato Villa La Saracena, Santa Marinella
Archivio Ufficio Tecnico Luigi Moretti Comune di Santa Marinella

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Dettaglio scala esterna Dettaglio scala esterna Flavio Lenoci - 2017
Vista ingresso principale Vista ingresso principale Tobia Valentini - 2018
Dettaglio copertura ingresso	Dettaglio copertura ingresso Tobia Valentini - 2018
Vista esterna parte posteriore Vista esterna parte posteriore Tobia Valentini - 2018
Particolare corridoio e giardino interno Particolare corridoio e giardino interno Fondo Luigi Moretti, Archivio Centrale dello Stato
Vista esterna da lungomare Marconi Vista esterna da lungomare Marconi Flavio Lenoci - 2017
Dettaglio cancello e muro di confine Dettaglio cancello e muro di confine Flavio Lenoci - 2017
Vista esterna cortile e ingresso Vista esterna cortile e ingresso Tobia Valentini - 2018
Dettaglio finestre Dettaglio finestre Tobia Valentini - 2018
Pianta piano terra Pianta piano terra Fondo Luigi Moretti, Archivio Centrale dello Stato
Vista esterna Vista esterna Fondo Luigi Moretti, Archivio Centrale dello Stato
Vista esterna dal cortile interno Vista esterna dal cortile interno Fondo Luigi Moretti, Archivio Centrale dello Stato
Vista esterna dalla spiaggia Vista esterna dalla spiaggia Fondo Luigi Moretti, Archivio Centrale dello Stato

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
SAN Archivi degli Architetti - Luigi Moretti Visualizza
Dizionario biografico degli Italiani - Luigi Moretti Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per il Lazio
Titolare della ricerca: Università degli studi di Tor Vergata
Responsabile scientifico: Rosalia Vittorini


Scheda redatta da Rosalia Vittorini
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 30/04/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2022