Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

HORTUS CONCLUSUS

Scheda Opera

  • Tavola di progetto, pianta del primo livello
  • Vista della “piazza dei rimandi
  • Vista dagli archi di Palazzo San Domenico verso la piazza
  • Vista dello scudo con sullo sfondo il muro perimetrale
  • Vista del passaggio interno al doppio muro
  • Cannocchiale verticale del muro portale
  • Il Cavallo di Paladino sul muro di pietra
  • Vista del muro portale rosso
  • Sculture in bronzo
  • Particolare 2
  • Particolare 3
  • Vista dal rettorato dell'Università
  • Comune: Benevento
  • Località: Corte San Domenico
  • Denominazione: HORTUS CONCLUSUS
  • Indirizzo: Via Annunziata - Vico Noce
  • Data: 1991 - 1992
  • Tipologia: Parchi e Giardini
  • Autori principali: Mimmo Paladino, Roberto Serino, Pasquale Palmieri
Descrizione

L'intervento congiunto dell'artista della Transavanguardia Mimmo Paladino e degli architetti Roberto Serino e Pasquale Palmieri, insieme al lightning designer Filippo Cannata, è parte di un progetto di restauro del convento seicentesco di San Domenico. L’istallazione denominata, Hortus Conclusus, è stata realizzata entro lo spazio di uno degli antichi orti del complesso conventuale.
Il complesso in seguito ha ospitato il Tribunale di Benevento ed è stato poi ridestinato a sede del Rettorato dell’Università del Sannio. I limiti dello spazio sono definiti dal fronte del convento, da un antico muro perimetrale in ciottoli e mattoni e da una quinta costituita da alcune preesistenze di architettura minore medievale. L’incarico che inizialmente riguardava la sistemazione di un sistema scultoreo, poi è divenuto uno spazio di riflessione sul tema della ridefinizione dei margini entro i quali mettere in scena la rappresentazione dell’arte.
La soluzione architettonica è data da una lunga doppia parete, la "galleria", che definisce il limite e l’accesso all’hortus, aprendosi (attraverso un portale di 9 metri di luce) alla “piazza dei rimandi” di pietra e di bronzo. Un piano d’acqua è il terminale ambiguo che riflette un cavallo di bronzo collocato sulla sommità dell'antico muro in pietra restaurato.
Il sistema delle relazioni è rafforzato dalla presenza di elementi perentori: il grande scudo circolare bronzeo, il muro portale rosso, le tessiture di reimpieghi di mura e pavimentazioni. Antico e nuovo, architettura e arte, interno ed esterno, il gioco delle ambivalenze definisce uno spazio affascinante per l’espressione poetica dell’evocazione alla quale porge il suo carattere metafisico.
Nel 2005 il complesso è stato oggetto di un ulteriore intervento di restauro, che ha visto l’inserto di un chiosco ottagonale, installazione ad opera di Alessandro Mendini.

Info
  • Progetto: 1991 -
  • Esecuzione: - 1992
  • Tipologia Specifica: giardino museo
  • Committente: Comune di Benevento
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: giardino museo
  • Destinazione attuale: giardino museo
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Donato Callisto Impresa esecutrice Esecuzione NO
Filippo Cannata Progetto illuminotecnico Progetto NO
Fonderie del Chiaro Impresa esecutrice Esecuzione NO
Mimmo Paladino Artista Progetto Visualizza Profilo https://www.finestresullarte.info/arte-base/mimmo-paladino-artista-transavanguardia-vita-opere-stile SI
Pasquale Palmieri Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.pasqualepalmieri.it/about SI
Roberto Serino Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: calcestruzzo armato; pietra
  • Materiale di facciata: muro-portale tinteggiato di rosso
  • Coperture: per il muro portale piana
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Discreto
  • Stato Serramenti: Buono

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Il complesso in seguito ha ospitato il Tribunale di Benevento ed è stato poi ridestinato a sede del Rettorato dell’Università del Sannio. I limiti dello spazio sono definiti dal fronte del convento, da un antico muro perimetrale in ciottoli e mattoni e da una quinta costituita da alcune preesistenze di architettura minore medievale. L’incarico che inizialmente riguardava la sistemazione di un sistema scultoreo, poi è divenuto uno spazio di riflessione sul tema della ridefinizione dei margini entro i quali mettere in scena la rappresentazione dell’arte.
La soluzione architettonica è data da una lunga doppia parete, la "galleria", che definisce il limite e l’accesso all’hortus, aprendosi (attraverso un portale di 9 metri di luce) alla “piazza dei rimandi” di pietra e di bronzo. Un piano d’acqua è il terminale ambiguo che riflette un cavallo di bronzo collocato sulla sommità dell'antico muro in pietra restaurato.
Il sistema delle relazioni è rafforzato dalla presenza di elementi perentori: il grande scudo circolare bronzeo, il muro portale rosso, le tessiture di reimpieghi di mura e pavimentazioni. Antico e nuovo, architettura e arte, interno ed esterno, il gioco delle ambivalenze definisce uno spazio affascinante per l’espressione poetica dell’evocazione alla quale porge il suo carattere metafisico.
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  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -
Opere D'Arte:
Codice ICCd Ubicazione Tipologia Soggetto Autore Materia Tecnica Stato di Conservazione Restauri
Corte San Domenico, BN Scultura Cavallo Domenico Paladino Bronzo Buono
Corte San Domenico, BN Scultura Testa Domenico Paladino Bronzo Buono
Corte San Domenico, BN Scultura Otre e tre serpenti Domenico Paladino Bronzo Buono
Corte San Domenico, BN Scultura Disco Domenico Paladino Bronzo Buono
Corte San Domenico, BN Scultura Muro rosso decorato Domenico Paladino Intonaco Buono 2005


Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Serino Roberto 1990 Una piazza a Benevento «Casabella», n. 567 25 Si
Tecce Angela 1992 Mimmo Paladino: hortus conclusus, opera aperta «Il giornale dell'Arte», n. 104 48-49 Si
Mimmo Paladino, Pasquale Palmieri 1992 Immagini di percorso in corte San Domenico Mario Raffone editore Napoli Si
Croset Pierre-Alain 1992 Hortus Conclusus in Corte San Domenico «Casabella», n. 597-598 Miilano 44 Si
Schnebli Dolf 1993 Alla corte di San Domenico «Tema celeste», n. 39 46-51 Si
Rebecchini Giuseppe 1994 Hortus Conclusus «Controspazio», n. 6 44-45 Si
Cappiello Vito 1995 Hortus Conclusus corte San Domenico «d’Architettura», n. 12+1 Avezzano 36 Si
De Fusco Renato 1996 La Campania. Architettura e Urbanistica del Novecento Electa Napoli Napoli 79 No
Gravagnuolo Benedetto 1998 Hortus infinitus «Architettura e Arte», n. 3 Roma 59-61 Si
Serino Roberto 1999 De Hortus Conclusus eDimedia Avellino 123-127 Si
Belfiore Pasquale 1999 Frammenti di qualità architettonica: percorsi dell’età post-moderna Liguori Napoli 191 No
Serino Roberto 2001 Benevento: l’hortus conclusus di Paladino (1992). «Anagkē», n.s. 30 24-36 Si
Corvino Vincenzo, Zanchi Flores (a cura di) 2004 1970-2000. Architetti Napoletani «Area» supplemento 106-107 Si
Consolante Raimondo 2016 Benevento, architettura e città nel Moderno CLEAN Edizioni Napoli 190-197 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Tavola di progetto, pianta del primo livello	Tavola di progetto, pianta del primo livello
Vista della “piazza dei rimandi Vista della “piazza dei rimandi" con il cavallo in bronzo posto sul muro di confine
Vista dagli archi di Palazzo San Domenico verso la piazza Vista dagli archi di Palazzo San Domenico verso la piazza
Vista dello scudo con sullo sfondo il muro perimetrale Vista dello scudo con sullo sfondo il muro perimetrale
Vista del passaggio interno al doppio muro Vista del passaggio interno al doppio muro
Cannocchiale verticale del muro portale Cannocchiale verticale del muro portale
Il Cavallo di Paladino sul muro di pietra Il Cavallo di Paladino sul muro di pietra
Vista del muro portale rosso Vista del muro portale rosso
Sculture in bronzo Sculture in bronzo
Particolare 2 Particolare 2
Particolare 3 Particolare 3
Vista dal rettorato dell'Università Vista dal rettorato dell'Università

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP
Titolare della ricerca: Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli DIC-DEA
Responsabile scientifico: Pasquale Belfiore


Scheda redatta da
creata il 31/12/2017
ultima modifica il 06/05/2024

Revisori:

Martina Massaro

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