PALAZZO DELLA SME-ENEL
Scheda Opera
- Comune: Napoli
- Denominazione: PALAZZO DELLA SME-ENEL
- Indirizzo: Via Roberto Bracco N.20
- Data: 1950 - 1964
- Tipologia: Grattacieli
- Autori principali: Renato Avolio De Martino
Descrizione
«E' nato il primo grattacielo simbolo della futura edilizia di Napoli», così intitolava "Il Mattino" del 1 marzo 1955, in occasione dell'inaugurazione del Palazzo della SME-ENEL. L'edificio fu costruito nell'ambito della ultima fase della bonifica del rione Carità che, avviata durante il ventennio fascista, era stata interrotta durante la seconda guerra, e quindi ultimata negli anni Cinquanta del Novecento. Tra le architetture di questa seconda fase, quasi tutte di valore piuttosto modesto, emerge il palazzo progettato da De Martino, non solo per altezza e volumetria, ma per qualità architettonica. Esso fu voluto dall'ing. Cenzato, allora presidente della SME, e fu realizzato dall'impresa dell'ing. Serrato, con lo stesso progettista in veste anche di direttore dei lavori, affiancato dall'ing. G. Palestina. L'opera occupa un lotto pressoché quadrato, con una parte basamentale per tre piani al di sotto del livello stradale e per quattro piani al di sopra. Lungo questi ultimi si alternano, in senso orizzontale, fasce piene in pietra e fasce vuote di finestre a nastro. Su tale "piastra" si erge una torre di dieci piani, rientrante rispetto alla base, le cui pareti leggermente curvate sono scandite verticalmente da paraste in marmo bianco, segnate da omogenee e regolari aperture. L'ultimo livello, ancora più arretrato, conduce all'attico sul quale era prevista una pista di atterraggio per elicotteri. «L'edificio, di chiara impronta razionalista, costituisce il cuore di quella zona che negli anni Cinquanta doveva rappresentare la city di Napoli» (Castagnaro, 1998).
Info
- Progetto: 1950 -
- Esecuzione: - 1964
- Tipologia Specifica: palazzo per uffici
- Committente: SME
- Proprietà: Proprietà pubblico-privata
- Destinazione originaria: Uffici e abitazioni
- Destinazione attuale: Uffici e abitazioni
Autori
- Strutture: calcestruzzo armato
- Materiale di facciata: materiali lapidei
- Coperture: piana
- Serramenti: metallici
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: -
- Particella: -
Note
Referenze fotografiche NA021 (1): Castagnaro, 1998
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
Renato Avolio de Martino | 1955 | Un fabbricato per uffici a Napoli | Si | |||
Carreri Emanuele | 1994 | Palazzo della Sme-Enel, in Belfiore Pasquale, Gravagnuolo Benedetto, Napoli architettura e urbanistica del Novecento | Editori Laterza | Roma-Bari | 233 | Si |
Castagnaro Alessandro | 1998 | Architettura del Novecento a Napoli: il noto e l’inedito | Edizione Scientifiche Italiane | Napoli | 161-162 | Si |
Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale. | |
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAPTitolare della ricerca: Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli DIC-DEA
Responsabile scientifico: Pasquale Belfiore
Scheda redatta da
creata il 31/12/2017
ultima modifica il 01/02/2023
Revisori:
Martina Massaro