COPERTURA DELLA VILLA DI TRAIANO

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    [informazioni_architettoniche] => Seppur concepito come architettura temporanea, perché ispirata al concetto di reversibilità, il sistema di copertura dei resti della Villa di Traiano è un interessante esempio nel campo delle strutture di protezione e valorizzazione dei siti archeologici, uno dei temi di ricerca sviluppato in Italia a partire dagli sperimentali progetti di Franco Minissi che hanno alimentato il dibattito sul restauro e sui modi di restituire vitalità alle architetture del passato.
Per valorizzare i resti e favorire la decifrabilità del palinsesto, Fasolo disegna una serie di setti ad arco in legno lamellare che sostengono le coperture a falda evocando le originali volte. I setti ripetono frontalmente la dimensione delle antiche murature ma si appoggiano su di esse tramite un contatto puntuale mediato da piastre metalliche annegate in piccoli plinti ammorsati alle murature attraverso micropali fino al piano fondale; la struttura è completata da tiranti in acciaio e puntoni in legno. Il legno è scelto perché è un materiale leggero ma resistente e per la sua capacità di integrarsi nel contesto della campagna romana.   
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    [note] => Vincolo archeologico (monumento archeologico - Villa Romana) – fonte: http://www.vincoliinrete.beniculturali.it/
Provvedimenti di tutela – interesse culturale dichiarato - Soprintendenza per i beni archeologici del Lazio (ID 283110).

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    [categoria] => B. Opera selezionata
    [tipologia] => Musei e Aree archeologiche
    [proprieta] => proprietà Ente pubblico territoriale

    [cat_autori] => Vincenzo Fasolo
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