COMPLESSO INA-CASA A TIVOLI

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    [informazioni_architettoniche] => La vicenda piuttosto travagliata prima del progetto e poi del cantiere del complesso, che sorge nelle vicinanze del sito archeologico di Villa Adriana, compromette in parte l’esito finale: il progetto definitivo (1960) redatto accogliendo le osservazioni e i suggerimenti di Gestione INA Casa e Soprintendenza ai Monumenti che avevano respinto la prima versione (1958), è aggiornato nel 1966 quando, cessata la gestione INA Casa, il progetto viene acquisito dalla GESCAL che realizza l’intervento in due tempi con la riduzione della volumetria, la riduzione degli spazi pubblici e la mancata realizzazione dei locali commerciali.

Progettato in linea con gli orientamenti INA Casa, il complesso presenta una planimetria chiara con i blocchi edilizi distribuiti, solo in apparenza, in modo spontaneo e casuale su un tessuto connettivo di spazi pubblici, percorsi e aree verdi, con una particolare attenzione al tema delle visuali (come Ridolfi ricorda nella relazione di progetto). La vicinanza del quartiere con l’area archeologica suggerisce di contenere l’altezza degli edifici che, in due diverse tipologie, la casa a schiera e la casa a blocco, compongono l’insediamento. 

Sulla facciate degli edifici sono apparecchiati tutti gli elementi della costruzione reinterpretati e riprogettati: l’ossatura in pilastri e travi sagomate di cemento armato, che definisce i porticati e le verande scavate nel volume o che affiora nei marcapiani, la muratura alla romana in tufo e mattoni, la finestra articolata in veletta, serramento e sottofinestra, il finestrino romboidale. Diverse le modifiche che il quartiere ha subito negli anni che hanno riguardato sia gli edifici, come la chiusura totale o parziale delle logge o l’apposizione di intonaco sul paramento murario, che le aree verdi spesso impropriamente recintate o eliminate a favore di pavimentazioni in asfalto.
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    [categoria] => A. Opera di eccellenza
    [tipologia] => Edilizia residenziale pubblica
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    [cat_autori] => Mario Ridolfi,Wolfgang Frankl,Domenico Malagricci
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