SCUOLA A VETRALLA

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    [informazioni_architettoniche] => Il complesso scolastico rappresenta l’esito di una ricerca compositiva complessa, riferita all'opera di Louis Kahn, che tenta di restituire autonomia al progetto in risposta alla crisi attraversata dalla disciplina negli anni Settanta. Con assoluta chiarezza di intenti gli architetti disegnano un impianto planimetrico modulare: lungo un asse orientato est-ovest si allineano i due blocchi della didattica e delle attività collettive (palestra e mensa) separati da un atrio trasversale che prosegue in un percorso all'aperto per distribuire gli spazi dedicati alle attività sportive. 
Un ritmo modulare, con passo di 120 cm, governa anche la costruzione realizzata in elementi prefabbricati di calcestruzzo armato a vista, sia nelle parti strutturali che negli elementi di completamento, compresi i monoblocco dei serramenti in alluminio nero. A ribadire l’autonomia dell’architettura e il suo ruolo di elemento ordinatore del paesaggio, il lungo e compatto volume (lungo circa 140 m, largo circa 20 m e alto in media tre piani) è indifferente alla forma del lotto e si eleva su un basamento (l’unica parte gettata in opera) che, compensando via via le differenze di quota presenti nel lotto, offre un nuovo piano artificiale di posa.
Le facciate sono segnate dall'ordinata alternanza di pieni e vuoti che caratterizza il blocco delle aule e dal rigoroso impaginato geometrico delle bucature sul modulo del quadrato. Interessanti gli interni degli spazi comuni in cui si legge il montaggio degli elementi costruttivi che assumono un carattere quasi monumentale. 
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    [categoria] => A. Opera di eccellenza
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    [cat_autori] => Ugo Colombari,Giuseppe De Boni
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