Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

SCUOLA A PAVONA

Scheda Opera

  • Particolare ambiente di raccordo tra le aule
  • Dettaglio lucernario ambiente di raccordo tra le aule
  • Particolare facciate aule
  • Vista esterna dal cortile
  • Vista esterna da via Torino
  • Comune: Albano Laziale
  • Località: Pavona
  • Denominazione: SCUOLA A PAVONA
  • Indirizzo: Via Torino N. 36
  • Data: 1960 - 1982
  • Tipologia: Scuole
  • Autori principali: Sandro Benedetti
Descrizione

La conformazione spaziale della scuola scaturisce dalla ripetizione della matrice dell’unità didattica, in linea con le nuove indicazioni fornite dal piano nazionale per l’edilizia scolastica. In un sistema modulare flessibile e facilmente adattabile a esigenze di crescita, le singole cellule sono pensate a pianta ottagonale per favorire una distribuzione dei banchi non frontale ma raccolta attorno alla cattedra e sono connesse da spazi filtro a servizio delle aule che hanno il ruolo di proteggere gli ingressi e che si proiettano all’esterno con ambiti per le attività all'aperto.
Le dieci aule che costituiscono la scuola sono sistemate attorno a due aree comuni con caratteristiche diverse: la prima, a base quadrata, è coperta da una cupola prismatica la cui volumetrica raccorda armonicamente le pareti delle sei aule affacciate su di essa; la seconda, a sviluppo longitudinale, collega quattro aule con gli ambienti dedicati al refettorio e alla cucina. Questi spazi centrali, illuminati dall’alto da lucernari, sono trattati non come semplici luoghi di passaggio e di servizio, ma come un prolungamento dell’ambiente dell’aula: delle piazze coperte di incontro. I servizi igienici e i locali tecnici sono posti a livello seminterrato così da ottimizzare al piano terra lo spazio dedicato alle attività didattiche e ricreative.
A causa di un lungo iter economico e amministrativo, la costruzione della scuola è stata conclusa solo negli anni Ottanta, venti anni dopo l’elaborazione del progetto. Attualmente risulta ampliata rispetto alla costruzione originaria: sono stati aggiunti cinque unità ottagonali che proseguono lo schema raccolto attorno allo spazio comune a base quadrata. Nata come scuola elementare a due sezioni, ora ospita una scuola primaria e una secondaria di primo livello.

Info
  • Progetto: 1960 -
  • Esecuzione: 1962 - 1982
  • Committente: Comune di Albano Laziale
  • Proprietà: proprietà Ente pubblico territoriale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Sandro Benedetti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=102511 SI
Gaetano Miarelli Mariani Progetto architettonico Progetto NO
  • Strutture: calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: intonaco
  • Coperture: copertura piana con lucernari e copertura a cupola prismatica con lucernario centrale
  • Serramenti: metallici
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Mediocre
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

													Array
(
    [id_opera] => 422
    [codice] => RM021
    [denominazione] => SCUOLA A PAVONA
    [regione] => Lazio
    [provincia] => Roma
    [comune] => Albano Laziale
    [localita] => Pavona
    [indirizzo] => Via Torino N. 36
    [id_categoria] => 1
    [id_tipologia] => 27
    [tipologia_specifica] => 
    [anno_inizio_progetto] => 1960
    [anno_fine_progetto] => 
    [anno_inizio_esecuzione] => 1962
    [anno_fine_esecuzione] => 1982
    [classificazione] => 
    [id_livello_scheda] => 0
    [codice_iccd] => 
    [codice_benitutelati] => 
    [informazioni_architettoniche] => La conformazione spaziale della scuola scaturisce dalla ripetizione della matrice dell’unità didattica, in linea con le nuove indicazioni fornite dal piano nazionale per l’edilizia scolastica. In un sistema modulare flessibile e facilmente adattabile a esigenze di crescita, le singole cellule sono pensate a pianta ottagonale per favorire una distribuzione dei banchi non frontale ma raccolta attorno alla cattedra e sono connesse da spazi filtro a servizio delle aule che hanno il ruolo di proteggere gli ingressi e che si proiettano all’esterno con ambiti per le attività all'aperto.
Le dieci aule che costituiscono la scuola sono sistemate attorno a due aree comuni con caratteristiche diverse: la prima, a base quadrata, è coperta da una cupola prismatica la cui volumetrica raccorda armonicamente le pareti delle sei aule affacciate su di essa; la seconda, a sviluppo longitudinale, collega quattro aule con gli ambienti dedicati al refettorio e alla cucina. Questi spazi centrali, illuminati dall’alto da lucernari, sono trattati non come semplici luoghi di passaggio e di servizio, ma come un prolungamento dell’ambiente dell’aula: delle piazze coperte di incontro. I servizi igienici e i locali tecnici sono posti a livello seminterrato così da ottimizzare al piano terra lo spazio dedicato alle attività didattiche e ricreative.
A causa di un lungo iter economico e amministrativo, la costruzione della scuola è stata conclusa solo negli anni Ottanta, venti anni dopo l’elaborazione del progetto. Attualmente risulta ampliata rispetto alla costruzione originaria: sono stati aggiunti cinque unità ottagonali che proseguono lo schema raccolto attorno allo spazio comune a base quadrata. Nata come scuola elementare a due sezioni, ora ospita una scuola primaria e una secondaria di primo livello.
    [committente] => Comune di Albano Laziale
    [foglio_catastale] => 13
    [particella] => 419
    [strutture] => calcestruzzo armato 
    [id_stato_struttura] => 2
    [materiale_facciata] => intonaco 
    [id_stato_facciata] => 4
    [coperture] => copertura piana con lucernari e copertura a cupola prismatica con lucernario centrale 
    [id_stato_coperture] => 2
    [serramenti] => metallici
    [id_stato_serramenti] => 2
    [destinazione_originaria] => 
    [destinazione_attuale] => 
    [trasformazioni] => aggiunta nuove aule
    [id_tipo_proprieta] => 3
    [specifiche_proprieta] => Comune di Albano Laziale
    [id_tipo_provvedimento] => 1
    [data_provvedimento] => 
    [riferimento_normativo] => 
    [altri_provvedimenti] => 
    [vincolo] => 0
    [note] => 
    [denominazione_aggregato] => 
    [latitude] => 41.722838
    [longitude] => 12.611396
    [score] => 4
    [id_user] => 0
    [status] => 1
    [date_add] => 2012-12-31 00:00:00
    [date_upd] => 2024-03-13 12:17:23
    [categoria] => A. Opera di eccellenza
    [tipologia] => Scuole
    [proprieta] => proprietà Ente pubblico territoriale

    [cat_autori] => Sandro Benedetti
    [id_regione] => 10
)
1
												
  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 13
  • Particella: 419

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Fabbri Marcello 1993 Una ricerca che viene da lontano. Architetture di Sandro Benedetti Controspazio n. 5 68-74 No
Benedetti Sandro 2015 Le mie architetture Gangemi Roma 101-103 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Particolare ambiente di raccordo tra le aule Particolare ambiente di raccordo tra le aule Tobia Valentini - 2018
Dettaglio lucernario ambiente di raccordo tra le aule Dettaglio lucernario ambiente di raccordo tra le aule Tobia Valentini - 2018
Particolare facciate aule Particolare facciate aule Tobia Valentini - 2018
Vista esterna dal cortile Vista esterna dal cortile Tobia Valentini - 2018
Vista esterna da via Torino Vista esterna da via Torino Tobia Valentini - 2018

Criteri
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per il Lazio
Titolare della ricerca: Università degli studi di Tor Vergata
Responsabile scientifico: Rosalia Vittorini


Scheda redatta da Barbara Paroli
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 13/03/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2022