UFFICI IN CORSO ANDREA PODESTÀ 1
Scheda Opera
- Comune: Genova
- Denominazione: UFFICI IN CORSO ANDREA PODESTÀ 1
- Indirizzo: Corso Andrea Podestà N. 1
- Data: - 1964
- Tipologia: Edifici per uffici
- Autori principali: Marco Dasso
Descrizione
L’edificio, progettato da Marco Dasso e Dante Datta, sorge nel centro della città, nel quartiere di Piccapietra che, tra gli anni Cinquanta e Settanta del Novecento, fu oggetto di una vasta operazione di quasi completa demolizione dell’antico quartiere e di ricostruzione di un moderno complesso di edifici a destinazione mista (residenziale, per uffici e commerciale) secondo un Piano Particolareggiato approvato nel 1953. Per il lotto XI il Piano imponeva che nelle fondamenta del palazzo fosse costruito l’imbocco della galleria che avrebbe collegato il nuovo quartiere di Piccapietra con quello di via San Vincenzo (Repetti C., 2019). Nonostante le previsioni, il prolungamento della strada non venne mai realizzato e l’imbocco della futura galleria largo 15 metri, costruito tra le fondazioni del palazzo, venne nel tempo destinato a autorimessa. Il proprietario dell’area, la Società Immobiliare MERCI, affidò la realizzazione dell’edificio all’architetto Dante Datta e all’ingegnere Marco Dasso, che si appoggiarono, per il calcolo delle strutture, all’ingegnere Riccardo Baldacci.
L’edificio è quasi interamente destinato ad uffici, fatta eccezione per gli ultimi due piani, in cui trovano sede due grandi appartamenti con patio centrale, per garantire l’illuminazione a tutti i locali. La pianta dell’edificio è a ferro di cavallo, chiusa nel quarto lato - un po’ rientrante rispetto alla facciata - dal corpo scale e dagli ascensori, mentre i servizi sono posti al centro, in modo da sfruttare al massimo la superficie verso l’esterno per l’illuminazione degli uffici. L’edificio infatti ha tutti e tre i lati del ferro di cavallo quasi completamente vetrati, con una teoria di finestre per piano, che diventano il modulo della facciata, alternata ad una fascia orizzontale, rivestita con lastre di pietra di Finale rosa. Il quarto prospetto, quello dei muri portanti di scale e ascensori, è trattato in maniera differente: molto meno permeabile all’esterno, presenta però un movimento singolare, dato da sbalzi e rientri dei volumi che diventano elemento caratteristico della composizione.
Info
- Progetto: - 1960
- Esecuzione: 1960 - 1964
- Tipologia Specifica: Uffici e residenze
- Committente: Società Immobiliare MERCI
- Proprietà: Proprietà privata
- Destinazione originaria: Edificio per uffici e due abitazioni
- Destinazione attuale: Edificio per uffici e due abitazioni
Autori
- Strutture: in cemento armato e, negli ultimi piani e solo nella parte perimetrale, in ferro
- Materiale di facciata: calcestruzzo a vista e rivestimento in pietra di Finale rosa
- Coperture: piana in lastre di metallo, in parte destinata a terrazzo
- Serramenti: in alluminio anodizzato naturale
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: NCT 6
- Particella: 528
Note
-
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
De Marpillero G. | 1966 | Il piano di Piccapietra a Genova | Casabella n. 308 | 33 | No | |
Pinna E., Scelsi V. | 2002 | Marco Dasso: architetture e progetti nel secondo Novecento | Electa | Milano | 30-31, 66-73 | No |
Moriconi M., Rosadini F. | 2004 | Genova 900. L'architettura del Movimento Moderno | Testo&Immagine | Torino | 48 | No |
Franco G., Musso S.F. (a cura di) | 2016 | Architetture in Liguria dopo il 1945 | De Ferrari | Genova | 143 | No |
Repetti C. | 2018 | Le facciate del quartiere di Piccapietra a Genova: tutela e valorizzazione di un patrimonio del Secondo Novecento, in Biscontin G., Driussi G (a cura di), “Intervenire sulle superfici dell'architettura tra bilanci e prospettive, Atti del 34° Convegno di studi Internazionale Scienza e Beni Culturali, Bressanone, 3-6 luglio 2018” | Arcadia Ricerche Srl | Margera, Venezia | 633-643 | No |
Repetti C. | 2019 | Genova e la città antica nel Secondo Dopoguerra, tra innovazione e conservazione. Il caso di Piccapietra (1945-1975), Tesi di Dottorato in Conservazione dei Beni Architettonici, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, Politecnico di Milano. Relatore: Prof. Stefano F. Musso, co-relatore: Prof. Giovanna Franco. | No |
Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale. | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale per la LiguriaTitolare della ricerca: Università degli Studi di Genova - Dipartimento Architettura e Design
Responsabile scientifico: Prof. Stefano Musso, Prof.ssa Giovanna Franco
Scheda redatta da Camilla Repetti
creata il 31/12/2009
ultima modifica il 23/08/2022
Revisori:
Mezzino Davide 2022