Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

RESIDENZE IN CORSO ITALIA 36

Scheda Opera

  • Vista esterna
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  • Vista esterna, dettaglio
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  • Vista esterna, dettaglio
  • Comune: Genova
  • Denominazione: RESIDENZE IN CORSO ITALIA 36
  • Indirizzo: Corso Italia N. 36
  • Data: 1960 -
  • Tipologia: Abitazioni plurifamiliari
  • Autori principali: Piero Gambacciani
Descrizione

Negli anni Sessanta, contemporaneamente all’aggressione delle valli dell’entroterra genovese per la costruzione di edilizia residenziale di tipo popolare, si moltiplicarono anche le residenze plurifamiliari nel levante cittadino. L’edificio di Piero Gambacciani, coadiuvato da Giulio Zappa, sorge su un lotto di terreno d’angolo tra corso Italia e via Giovanni Bovio, in una zona residenziale destinata alla borghesia genovese, di fronte al mare. É proprio la posizione del lotto che porta Gambacciani ad enfatizzare l’angolo dell’edificio con due grandi sbalzi vetrati che garantiscono agli appartamenti il contatto quasi continuo con il mare. Se però l’importanza dell’angolo è enfatizzata nella parte superiore dell’edificio, nel basamento al piano terra questo stesso spigolo è annullato dalla superficie curva del muraglione in pietra che lo compone, che assicura il contatto e al tempo stesso la separazione con la strada.
La scuola fiorentina e l’impronta di Giovanni Michelucci, maestro di Gambacciani, influenzarono molto questa architettura, sia nella scelta della composizione delle forme che in quella dei materiali: nell’edificio infatti coesistono il cemento a vista, il legno, la pietra, il vetro, i mattoni, l’intonaco, che enfatizzano il gioco operato con i volumi, disposti a sbalzo o arretrati, e le superfici continue e spezzate.
L’edificio si compone di un basamento al piano terra, che si apre in corrispondenza dell’ingresso alle residenze, su cui si sviluppano i tre piani superiori destinati ad appartamenti, con larghe terrazze a sbalzo e ampie superfici vetrate. L’orizzontalità enfatizzata dalle terrazze e dai parapetti, nel prospetto verso il mare è interrotta da una superficie verticale completamente cieca e rifinita con materiale lapideo, che contiene il blocco scale. Da questo punto la parte restante del prospetto verso ponente viene ritmata dall’inserimento di una serie di setti verticali che invertono il gioco orizzontale delle linee dei balconi, movimentando il fronte dell’edificio.

Info
  • Progetto: 1960 -
  • Esecuzione: -
  • Tipologia Specifica: Residenza plurifamiliare
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Residenza plurifamiliare
  • Destinazione attuale: Residenza plurifamiliare
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Piero Gambacciani Progetto architettonico Progetto SI
Giulio Zappa Progetto architettonico Progetto NO
  • Strutture: in cemento armato e solai discontinui in laterocemento
  • Materiale di facciata: calcestruzzo faccia a vista, mattoni, pietre, intonaco
  • Coperture: piana
  • Serramenti: in legno con avvolgibili in legno
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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La scuola fiorentina e l’impronta di Giovanni Michelucci, maestro di Gambacciani, influenzarono molto questa architettura, sia nella scelta della composizione delle forme che in quella dei materiali: nell’edificio infatti coesistono il cemento a vista, il legno, la pietra, il vetro, i mattoni, l’intonaco, che enfatizzano il gioco operato con i volumi, disposti a sbalzo o arretrati, e le superfici continue e spezzate. 
L’edificio si compone di un basamento al piano terra, che si apre in corrispondenza dell’ingresso alle residenze, su cui si sviluppano i tre piani superiori destinati ad appartamenti, con larghe terrazze a sbalzo e ampie superfici vetrate. L’orizzontalità enfatizzata dalle terrazze e dai parapetti, nel prospetto verso il mare è interrotta da una superficie verticale completamente cieca e rifinita con materiale lapideo, che contiene il blocco scale. Da questo punto la parte restante del prospetto verso ponente viene ritmata dall’inserimento di una serie di setti verticali che invertono il gioco orizzontale delle linee dei balconi, movimentando il fronte dell’edificio.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: NCT 9
  • Particella: 1090

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Moriconi Mauro, Rosadini Francesco 2004 Genova 900. L'architettura del Movimento Moderno Testo&Immagine Torino 80 No
Franco Giovanna, Musso Stefano Francesco 2016 Architetture in Liguria dopo il 1945 De Ferrari Genova 161 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista esterna Vista esterna Luca Pedrazzi - 2013
Vista esterna Vista esterna Luca Pedrazzi - 2013
Vista esterna, dettaglio Vista esterna, dettaglio Luca Pedrazzi - 2013
Vista esterna, dettaglio Vista esterna, dettaglio Luca Pedrazzi - 2013
Vista esterna, dettaglio Vista esterna, dettaglio Luca Pedrazzi - 2013

Criteri
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Liguria
Titolare della ricerca: Università degli Studi di Genova - Dipartimento Architettura e Design
Responsabile scientifico: Stefano Musso, Giovanna Franco


Scheda redatta da Camilla Repetti
creata il 31/12/2009
ultima modifica il 26/01/2023

Revisori:

Mezzino Davide 2022