CHIESA DI SANTA MARIA DELLA VITTORIA

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    [informazioni_architettoniche] => La chiesa va a completare il progetto urbano avviato con l'intervento INA-Casa; le sue forme elementari rappresentano un'estrema semplificazione della chiesa tradizionale a tre navate.
L'ingresso all'aula è mediato da una sorta di pronao, con pilastri quadrangolari posti alle sole estremità, a  sostegno di un massiccio architrave, poggiante inoltre su due travi parete in cemento armato a vista; esse  emergono in facciata e attraversano longitudinalmente anche l'interno dell'aula dove sono sorrette, a loro volta, da due pilastri, andando a definire la separazione tra le navate.
La zona presbiteriale, connotata dall'uso della pietra di Finale, è rialzata rispetto all'aula dell'assemblea e, in origine, ne era separata da un'esile balaustra.
Le sottili aperture verticali creano suggestivi effetti di luce all'interno e sono enfatizzate all'esterno da cornici sempre in pietra di Finale; le murature sono finite ad intonaco. La navata centrale, con copertura a due falde lievemente inclinate e manto in ardesia, svetta rispetto alle laterali a copertura piana.
Il progetto ha previsto la realizzazione di un sagrato con pavimentazione in mattoni (posati a spina di pesce), a cui si accede tramite un'ampia scalinata, e di un edificio per i locali parrocchiali, addossato al fianco orientale della chiesa; il sagrato, la scalinata, i percorsi laterali, la casa parrocchiale riprendono planimetricamente la forma della chiesa, con angoli tagliati obliquamente.
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