LA RINASCENTE - GIÀ SEDE MIRA LANZA
Scheda Opera
- Comune: Genova
- Denominazione: LA RINASCENTE - GIÀ SEDE MIRA LANZA
- Indirizzo: Via Ettore Vernazza N. 1
- Data: - 1961
- Tipologia: Edifici polifunzionali
- Autori principali: Aldo Molteni
Descrizione
L’edificio de “La Rinascente” sorge nel centro della città, nel quartiere di Piccapietra che, tra gli anni Cinquanta e Settanta del Novecento, fu oggetto di una vasta operazione di quasi completa demolizione dell’antico quartiere e di ricostruzione di un moderno complesso di edifici a destinazione mista (residenziale, per uffici e commerciale) secondo un Piano Particolareggiato approvato nel 1953. L’area su cui sorge il volume, lotto IX del suddetto Piano, venne venduta alla società immobiliare Ettore Vernazza nel 1957 e fu sin dal principio destinata in parte a sede de “La Rinascente”, la cui sede storica in via Roma era stata distrutta durante la guerra, e in parte a uffici. La progettazione del nuovo edificio venne affidata al genovese Marco Lavarello, professionista già attivo in città, e all’ingegnere Aldo Molteni, che aveva progettato la nuova sede milanese dei grandi magazzini in piazza Duomo. Il Piano Particolareggiato che definiva le linee guida della nuova Piccapietra, imponeva che il lotto IX fosse composto da due volumi distinti, attorno a cui correva una teoria di porticati pubblici che il Piano individuava come elemento unificante di tutta la realizzazione urbanistica. L’angolo che si veniva a creare tra i due volumi sul lato est, secondo le intenzioni dei compilatori del Piano urbanistico, avrebbe dovuto ricreare le caratteristiche dimensionali dell’antica piazza di Pammatone, su cui prospettava l’omonimo Spedale.
Il volume verso sud, più interessante della stecca verso nord, si compone di una piastra basamentale che ospitava al piano terra il portico pedonale e l’ingresso al grande magazzino e, ai due piani superiori, i locali per la vendita. Al di sopra di questa piastra, anch’essa volumetricamente definita dal Piano Particolareggiato, si impostava il volume di dimensioni minori, alto cinque piani, che ospitava gli uffici de La Rinascente e la sede della Società “Miralanza”, che spostò i propri uffici di rappresentanza nella moderna Piccapietra, quartiere-simbolo del boom economico della città del Dopoguerra. Oltre agli spazi fuori terra, il Comune accordò alla Rinascente lo spazio al di sotto della prospiciente via Ettore Vernazza, che permettesse il collegamento del nuovo magazzino con i locali di vendita precedenti, in via XX Settembre, in cui venne sistemato un ulteriore ingresso. I locali al di sotto del piano stradale vennero così destinati alla parte alimentare della Rinascente, i Supermercati SMA.
L’edificio della Rinascente ha una struttura mista: i due piani interrati sono in cemento armato mentre i piani superiori fuori terra sono in acciaio. Uno dei particolari più interessanti della composizione, oltre a quello strutturale, è il trattamento dei prospetti che sono “a cortina” con serramenti metallici e finestre tipo Glasal, a cui si sovrappongono i pannelli mobili per la regolazione dell’illuminazione (Repetti C., 2019).
Info
- Progetto: - 1957
- Esecuzione: 1957 - 1961
- Tipologia Specifica: Uffici e negozi
- Committente: Società Immobiliare Ettore Vernazza
- Proprietà: Proprietà privata
- Destinazione originaria: Sede di un grande magazzino e uffici
- Destinazione attuale: Uffici
Autori
- Strutture: i due piani interrati hanno struttura in cemento armato, i piani superiori in acciaio
- Materiale di facciata: a “cortina” con pannelli tipo Glasal
- Coperture: piana
- Serramenti: metallici
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: NCT 6
- Particella: 314
Note
-
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
1960 | La Rinascente torna a Genova | Cronache, periodico delle attività aziendali, rivista bimestrale per il personale n. 22 | Si | |||
De Marpillero G. | 1966 | Il Piano di Piccapietra a Genova | Casabella n. 308 | 38 | No | |
Servizio relazioni pubbliche de La Rinascente (a cura di) | 1968 | La Rinascente: cinquant’anni di vita italiana, vol III | Milano | 37-49 | No | |
Morganti R., Tosone A., Abita M., Di Donato D. | 2015 | La costruzione metallica per le nuove “cattedrali del consumo”. La Rinascente | Costruzioni metalliche n. 6 | 49-50, 53-54 | No | |
Franco Giovanna, Musso Stefano Francesco | 2016 | Architetture in Liguria dopo il 1945 | De Ferrari | Genova | 140 | No |
Repetti C. | 2018 | Le facciate del quartiere di Piccapietra a Genova: tutela e valorizzazione di un patrimonio del Secondo Novecento, in Biscontin G., Driussi G (a cura di), “Intervenire sulle superfici dell'architettura tra bilanci e prospettive, Atti del 34° Convegno di studi Internazionale Scienza e Beni Culturali, Bressanone, 3-6 luglio 2018” | Arcadia Ricerche Srl | Margera, Venezia | 633-643 | No |
Repetti C. | 2019 | Genova e la città antica nel Secondo Dopoguerra, tra innovazione e conservazione. Il caso di Piccapietra (1945-1975), Tesi di Dottorato in Conservazione dei Beni Architettonici, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, Politecnico di Milano. Relatore: Prof. Stefano F. Musso, co-relatore: Prof. Giovanna Franco | No |
Allegati
Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale. | |
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale, | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale per la LiguriaTitolare della ricerca: Università degli Studi di Genova - Dipartimento Architettura e Design
Responsabile scientifico: Prof. Stefano Musso, Prof.ssa Giovanna Franco
Scheda redatta da Camilla Repetti
creata il 31/12/2009
ultima modifica il 23/08/2022
Revisori:
Mezzino Davide 2022