Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

QUARTIERE INA-CASA ITALSIDER – CASA G

Scheda Opera

  • Vista esterna
  • Vista esterna
  • Vista porticato
  • Vista esterna, dettaglio
  • Vista esterna, dettaglio
  • Vista esterna, dettaglio
  • Comune: Genova
  • Denominazione: QUARTIERE INA-CASA ITALSIDER – CASA G
  • Indirizzo: Via Ernesto Stassano N. 1-3
  • Data: 1959 - 1962
  • Tipologia: Edilizia residenziale pubblica
  • Autori principali: Riccardo Ginatta
Descrizione

L'edificio fa parte di un complesso di dieci fabbricati e costituisce il primo valido esempio in Italia di sperimentazione di costruzione con struttura metallica per l'edilizia popolare. Il progetto nasce dalla collaborazione tra INA-Casa e le acciaierie Italsider, ai cui operai erano appunto destinati gli alloggi.
In origine l'intero quartiere doveva essere realizzato in acciaio, ma si decise di limitare tale modalità costruttiva alle sole case F e G.
L''edificio in oggetto (G) è caratterizzato da una forma di parallelepipedo semplice, le cui dimensioni sono dettate dalle proporzioni del modulo di base; raggiunge un'altezza di 14 piani, a cui va aggiunto il porticato posto al piano terra, ed è servito da due corpi scala e quattro ascensori.
L'edificio F invece ha 9 piani abitativi, tanti quanti altri edifici identici nelle forme, ma realizzati – in parallelo - con tecnologie costruttive tradizionali (cemento armato e muratura in laterizio), per avere termini di paragone nella valutazione dei costi di costruzione.
La struttura di acciaio di elevazione, con giunti a dado e bullone, è vincolata a fondazioni in calcestruzzo armato; è articolata in “undici telai multipli, disposti verticalmente in piani normali all'asse longitudinale dell'edificio. L'interasse costante tra i telai è di 3,6 metri ed ogni telaio è costituito da tre pilastri, collegati dalle travi principali di sostegno dei solai. Gli undici telai sono tra loro collegati da aste tubolari disposte in corrispondenza dei nodi travi-colonne. I pilastri di facciata sono realizzati con sezione a doppio T ad ali larghe, quelli di mezzeria sono invece” (Edilizia popolare, 1961, p. 59) in tubolari. I primi sono lasciati a vista, mentre quelli interni sono rivestiti in vermiculite come protezione anti-incendio; per la stessa ragione, anche le travi sono annegate nel calcestruzzo dei solai, realizzati in laterizi forati e cemento armato.
I fronti maggiori, ad est e ovest, sono tamponati tramite pannelli inseriti in un'intelaiatura in acciaio zincato a sua volta fissata alla struttura portante; in tali pannelli sono inseriti i serramenti, apribili o fissi, a vetro semplice, con telaio in lamierino zincato, realizzati in un blocco unico con il cassonetto dell'avvolgibile.
I pannelli hanno uno spessore di cinque centimetri e sono composti da due lamiere con interposto un materassino rigido in fibre di vetro; la lamiera rivolta verso l'esterno è smaltata, quella interna invece è zincata e verniciata. Lungo il perimetro dei telai sono inserite delle guarnizioni di neoprene per garantire la tenuta all'acqua.
I fronti minori, esposti verso nord e sud, sono privi di finestre e presentano un tamponamento realizzato con doppia parete di laterizio armato, all'interno della cui intercapedine passano i diagonali di controventatura della struttura metallica; la faccia esterna è finita in lamiera ondulata.
La copertura è a terrazzo, non calpestabile, con grandi elementi nervati; sui prospetti maggiori sono alloggiati gli elementi per lo smaltimento delle acque meteoriche.
Il riscaldamento è a tubi radianti, con colonne montanti concentrate in corrispondenza dei pilastri interni.
Grazie al largo impiego di elementi prefabbricati, la costruzione della casa G (e F) ha richiesto tempi di montaggio sensibilmente inferiori rispetto agli edifici realizzati con tecniche tradizionali.

Info
  • Progetto: 1959 - 1960
  • Esecuzione: 1960 - 1962
  • Tipologia Specifica: Edilizia Residenziale Pubblica
  • Committente: Istituiti INCIS e IACP; società Cornigliano SpA; PA.GE.IM.; società Italsider SpA
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: residenze popolari
  • Destinazione attuale: residenze popolari
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Giuseppe Ginatta Progetto architettonico Progetto NO
Riccardo Ginatta Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: fondazioni in cemento armato, struttura di elevazione in acciaio, solai in laterizio armato
  • Materiale di facciata: lamiera ondulata sui fronti minori, lamiera smaltata sui maggiori
  • Coperture: piana, non calpestabile
  • Serramenti: in lamierino zincato a vetro singolo
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Discreto
  • Stato Coperture: Buono

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In origine l'intero quartiere doveva essere realizzato in acciaio, ma si decise di limitare tale modalità costruttiva alle sole case F e G.
L''edificio in oggetto (G) è caratterizzato da una forma di parallelepipedo semplice, le cui dimensioni sono dettate dalle proporzioni del modulo di base; raggiunge un'altezza di 14 piani, a cui va aggiunto il porticato posto al piano terra, ed è servito da due corpi scala e quattro ascensori.
L'edificio F invece ha 9 piani abitativi, tanti quanti altri edifici identici nelle forme, ma realizzati – in parallelo - con tecnologie costruttive tradizionali (cemento armato e muratura in laterizio), per avere termini di paragone nella valutazione dei costi di costruzione.
La struttura di acciaio di elevazione, con giunti a dado e bullone, è vincolata a fondazioni in calcestruzzo armato; è articolata in “undici telai multipli, disposti verticalmente in piani normali all'asse longitudinale dell'edificio. L'interasse costante tra i telai è di 3,6 metri ed ogni telaio è costituito da tre pilastri, collegati dalle travi principali di sostegno dei solai. Gli undici telai sono tra loro collegati da aste tubolari disposte in corrispondenza dei nodi travi-colonne. I pilastri di facciata sono realizzati con sezione a doppio T ad ali larghe, quelli di mezzeria sono invece” (Edilizia popolare, 1961, p. 59) in tubolari. I primi sono lasciati a vista, mentre quelli interni sono rivestiti in vermiculite come protezione anti-incendio; per la stessa ragione, anche le travi sono annegate nel calcestruzzo dei solai, realizzati in laterizi forati e cemento armato.
I fronti maggiori, ad est e ovest, sono tamponati tramite pannelli inseriti in un'intelaiatura in acciaio zincato a sua volta fissata alla struttura portante; in tali pannelli sono inseriti i serramenti, apribili o fissi, a vetro semplice, con telaio in lamierino zincato, realizzati in un blocco unico con il cassonetto dell'avvolgibile.
I pannelli hanno uno spessore di cinque centimetri e sono composti da due lamiere con interposto un materassino rigido in fibre di vetro; la lamiera rivolta verso l'esterno è smaltata, quella interna invece è zincata e verniciata. Lungo il perimetro dei telai sono inserite delle guarnizioni di neoprene per garantire la tenuta all'acqua.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: NCT 1
  • Particella: 350

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1961 A Genova un esempio dell'acciaio nell'edilizia popolare. Edifici per abitazione con struttura in acciaio a Genova-Prà "Edilizia Popolare", n. 40, maggio-giugno Si
Lanzu S. 2005 I quartieri INA-CASA (1949-1963). La cultura edilizia, il patrimonio, i problemi di recupero. Il caso dei quartieri genovesi, tutor prof. arch. S.F. Musso Genova 65 Si
Lanzu S. 2006 INA-Casa a Genova. La cultura edilizia del secondo dopoguerra, le fasi della ricostruzione, gli edifici Recuperare l’edilizia n. 47 71-78 Si
Bobbio R., Franco G., Giudice G., Castagnino P. 2009 A.R.T.E. 1909-2009. Un secolo di storia al servizio dell'edilizia sociale Colombo Genova 30 - 33 Si
Franco Giovanna, Musso Stefano Francesco 2016 Architetture in Liguria dopo il 1945 De Ferrari Genova 219 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista esterna Vista esterna Roberto Bobbio - 2009
Vista esterna Vista esterna Roberto Bobbio - 2009
Vista porticato Vista porticato Roberto Bobbio - 2009
Vista esterna, dettaglio Vista esterna, dettaglio Roberto Bobbio - 2009
Vista esterna, dettaglio Vista esterna, dettaglio Roberto Bobbio - 2009
Vista esterna, dettaglio Vista esterna, dettaglio Roberto Bobbio - 2009

Criteri
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Liguria
Titolare della ricerca: Università degli Studi di Genova - Dipartimento Architettura e Design
Responsabile scientifico: Stefano Musso, Giovanna Franco


Scheda redatta da Simonetta Acacia
creata il 31/12/2009
ultima modifica il 26/01/2023