ISTITUTO GREGORIO MENDEL

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    [informazioni_architettoniche] => L’Istituto “Gregorio Mendel” di Genetica Medica e Gemellologia, è una delle opere più importanti del Prof. Luigi Gedda. L’istituto prende il nome dal monaco agostiniano Gregorio Mendel che aveva dedicato la sua vita allo studio dell’ereditarietà dei caratteri e alla formulazione delle leggi che regolano la loro trasmissione. I lavori per l’edificio, progettato dall’architetto Ildo Avetta come sede dell’istituto, si svolgono tra il 1952 ed il 1953. L’aspetto esterno dell’edificio è articolato in più volumi, disallineati e differenziati tra loro, caratterizzati da rivestimenti diversi e bucature specifiche. Il lato che si affaccia su Piazza Galeno si trova ad una quota più bassa rispetto a quella stradale. La costruzione si sviluppa su cinque piani ed i suoi locali, nel tempo, hanno cambiato più volte destinazione: oggi ospita i laboratori di genetica e citogenetica, gli ambulatori per le visite specialistiche ai gemelli, le aule per le lezioni e le conferenze, la biblioteca, il museo, la cappella e gli uffici del personale.
L’edificio è dotato inoltre di pregevoli opere d’arte: l’arca di Noè in ceramica, ubicata all’esterno dell’istituto sul lato dell’ingresso principale, dello scultore Leoncillo; l’affresco sopra la cattedra dell’aula magna rappresentante la creazione del mondo, del pittore Pagliardini; i mosaici di Romolo e Remo, nell'atrio d’accesso sulla piazza Galeno, del pittore Hajnal; il busto di Gregorio Mendel dello scultore Venturini; il quadro nella hall rappresentante una lezione di clinica medica del prof. Pende del pittore Fantuzzi e infine, nella cappella situata al secondo piano, le vetrate e il quadro ad olio del Gesù Agonizzante dei pittori Rossi e Brunori.
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