Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

MONASTERO DI SANTA MARIA DI BETLEM

Scheda Opera

  • Vista generale complesso
  • Vista generale complesso
  • Chiesa e campanile
  • Particolare scalinata e campanile
  • Monastero
  • Particolare finestre angolari monastero
  • Scorcio prospettico
  • Particolare finestre
  • Particolare campanile
  • Dettaglio
  • Comune: Foligno
  • Località: La Collina - Sant'Eraclio
  • Denominazione: MONASTERO DI SANTA MARIA DI BETLEM
  • Indirizzo: via Santa Maria di Betlem, N. 22/A
  • Data: 1968 - 1995
  • Tipologia: Edifici per attività assistenziali e spirituali
  • Autori principali: Franco Antonelli
Descrizione

Il monastero agostiniano di Santa Maria di Betlem, storicamente situato in contesto urbano, trova sede negli anni settanta sulla collina sovrastante la località di Sant’Eraclio, nella zona sud-est di Foligno; sia per la sua posizione sia per quanto riguarda l’uso dei materiali, il progettista concepisce un edificio in stretta relazione con il contesto. Il progetto viene realizzato in varie fasi, di cui la prima ha previsto la realizzazione del chiostro e delle ali dei dormitori, mentre solo successivamente sono state costruite la foresteria e l’ultima ala dei dormitori, la chiesa e il campanile.

Al centro della struttura si colloca il chiostro, attorno al quale si sviluppano, secondo una logica centripeta, le altre funzioni. L’ingresso del monastero si colloca a est, mentre quello della foresteria si trova a nord; a sud sono collocate ventiquattro celle poste su due livelli. Il campanile triangolare si trova in prossimità dell’ingresso della chiesa e risulta collegato ad essa mediante tre rampe di scale a chiocciola, che consentono anche l’accesso alle tre campane, poste una sopra l’altra. Il monastero è complessivamente suddiviso in quattro livelli: il piano seminterrato ospita alcuni servizi e un deposito, al primo livello si collocano due grandi spazi, che costituiscono il chiostro e la chiesa, la sacrestia, alcuni dormitori e servizi; al secondo livello si trovano la biblioteca, il refettorio, la cucina e altri dormitori, mentre l’ultimo livello è costituito dalla copertura quasi interamente praticabile.

Pur presentando geometrie complesse, l’opera è figurativamente unificata dall’utilizzo di un rivestimento esterno in blocchi di pietra calcarea disposti in filari regolari di altezza variabile e del calcestruzzo armato. La copertura è realizzata in pianelle di cemento con una guaina di rivestimento in rame. Pur utilizzando elementi propri della tradizione e del luogo, il progettista non rinuncia a introdurre elementi contemporanei, ad esempio gli infissi prefabbricati utilizzati per le finestre delle celle.

Il monastero si inserisce nel contesto in una posizione dominante sulla collina di Sant’Eraclio, divenendo esso stesso elemento configuratore del paesaggio.

Info
  • Progetto: 1968 - 1972
  • Esecuzione: 1974 - 1995
  • Committente: Ordine Agostiniano
  • Proprietà: Proprietà Ente religioso
  • Destinazione originaria: edificio religioso
  • Destinazione attuale: edificio religioso
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Franco Antonelli Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=47341 SI
Bettoni Srl Impresa esecutrice Esecuzione NO
Giuseppe Colombati Progetto strutturale Progetto NO
  • Strutture: calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: pietra; calcestruzzo faccia a vista
  • Coperture: piana praticabile
  • Serramenti: lignei
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Al centro della struttura si colloca il chiostro, attorno al quale si sviluppano, secondo una logica centripeta, le altre funzioni. L’ingresso del monastero si colloca a est, mentre quello della foresteria si trova a nord; a sud sono collocate ventiquattro celle poste su due livelli. Il campanile triangolare si trova in prossimità dell’ingresso della chiesa e risulta collegato ad essa mediante tre rampe di scale a chiocciola, che consentono anche l’accesso alle tre campane, poste una sopra l’altra. Il monastero è complessivamente suddiviso in quattro livelli: il piano seminterrato ospita alcuni servizi e un deposito, al primo livello si collocano due grandi spazi, che costituiscono il chiostro e la chiesa, la sacrestia, alcuni dormitori e servizi; al secondo livello si trovano la biblioteca, il refettorio, la cucina e altri dormitori, mentre l’ultimo livello è costituito dalla copertura quasi interamente praticabile. 

Pur presentando geometrie complesse, l’opera è figurativamente unificata dall’utilizzo di un rivestimento esterno in blocchi di pietra calcarea disposti in filari regolari di altezza variabile e del calcestruzzo armato. La copertura è realizzata in pianelle di cemento con una guaina di rivestimento in rame. Pur utilizzando elementi propri della tradizione e del luogo, il progettista non rinuncia a introdurre elementi contemporanei, ad esempio gli infissi prefabbricati utilizzati per le finestre delle celle.

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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 214
  • Particella: 126

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Pedio Renato 1985 "Monastero sulla collina presso Foligno" L'architettura, cronache e storia n. 12 Milano 846-851 Si
Lenci Sergio, Antonelli Marcella (a cura di) 1996 "Monastero di Santa Maria di Betlem - Foligno" in "Franco Antonelli Architetto" Silvana Milano 48-55 Si
Belardi Paolo 2005 "L'architettura 1960-1970" in Carlo Ponti Antonio, Boco Fedora (a cura di) "Terra di Maestri. Artisti Umbri del Novecento IV. 1960-1968" EFFE Fabrizio Fabbri Editore San Sisto (PG) 44/46 No
Pisani Mario 2007 "Lineamenti di storia dell'architettura contemporanea. Umbria 1981-2000" in Ponti Antonio Carlo, Bonomi Giorgio, Boco Fedora, Nardon Paolo (a cura di), "Terra di Maestri. Artisti umbri del Novecento VI. 1981-2000 e ultime generazioni" EFFE Fabrizio Fabbri Editore San Sisto (PG) 78 No
Belardi Paolo 2012 "Profilo storico dell'architettura umbra del Novecento. Dal lessico quotidiano delle case operaie di Terni all'astrazione metafisica delle piazze pubbliche di Perugia" in Belardi Paolo, Menchetelli Valeria (a cura di), "Da case popolari a case sperimentali" EFFE Fabrizio Fabbri Editore San Sisto (PG) 63 No
Menchetelli Valeria 2014 "Franco Antonelli (1929-1994)" in Belardi Paolo (a cura di) "NAU Novecento Architettura Umbria" Il Formichiere Foligno (PG) 72-75 No
Sensi Mario 2015 "S. Maria di Betlem a Foligno Monastero di contemplative Agostiniane" Libreria Editrice Vaticana Milano 1-70 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Fondo Antonelli Franco Antonelli Franco Archivio privato Disegni progettuali, foto, carteggi, pubblicazioni, relativi all'attività professionale dell'architetto

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista generale complesso Vista generale complesso Luca Tesei
Vista generale complesso Vista generale complesso Luca Tesei
Chiesa e campanile Chiesa e campanile Luca Tesei
Particolare scalinata e campanile Particolare scalinata e campanile Luca Tesei
Monastero Monastero Luca Tesei
Particolare finestre angolari monastero Particolare finestre angolari monastero Luca Tesei
Scorcio prospettico Scorcio prospettico Luca Tesei
Particolare finestre Particolare finestre Luca Tesei
Particolare campanile Particolare campanile Luca Tesei
Dettaglio Dettaglio Luca Tesei

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per l'Umbria
Titolare della ricerca: Università degli Studi di Perugia - Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale
Responsabile scientifico: Paolo Belardi


Scheda redatta da
creata il 31/12/2018
ultima modifica il 29/04/2024

Revisori:

Battaglia Laura 2021