Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

QUARTIERE INA-CASA CORONATA - CASA A

Scheda Opera

  • Vista esterna
  • Vista esterna
  • Vista esterna
  • Vista esterna, dettaglio
  • Vista esterna
  • Comune: Genova
  • Denominazione: QUARTIERE INA-CASA CORONATA - CASA A
  • Indirizzo: Via Coronata N. 69-71
  • Data: 1956 - 1963
  • Tipologia: Edilizia residenziale pubblica
  • Autori principali: Robaldo Morozzo della Rocca
Descrizione

L’edificio di Morozzo della Rocca sorge sulla collina di Cornigliano, parte di un complesso urbanistico, composto da altri dieci edifici realizzati su progetto degli Uffici Tecnici Comunali e da aree verdi, che l’INA-Casa fece costruire nel secondo Dopoguerra. Il blocco affidato a Morozzo era destinato ad ospitare gli alloggi per gli operai dell’Ansaldo, la cui fabbrica sorgeva in un’area poco distante da quella del sito in questione.
Per questa ragione l’architetto propose una soluzione differente per i due fronti dell’edificio, secondo una modalità già sperimentata da lui stesso in altre occasioni: il prospetto verso il centro di Genova, essendo esposto ai fumi delle ciminiere e al vento, è caratterizzato da logge a sbalzo che, sfalsate e orientate verso mezzogiorno, compongono una sorta di alveare proteso verso il mare, quasi ad escludere la città che si estende ai piedi dell’edificio e ad assicurare agli abitanti la migliore vista ed esposizione possibili. L’altro prospetto, rivolto verso ponente, assume invece un carattere “di serena periferia popolare” (Morozzo C., Duranti G., 2013, p. 39) con una facciata continua che, in un disordine controllato, è bucata da piccole e semplici finestre. La differenza tra queste due soluzioni viene enfatizzata da un taglio verticale, posto sui lati corti dell’edificio, quasi a suggerire l’idea che le facciate siano due elementi distinti: “volutamente non congiunge, anzi separa e contrappone” (Possevini M., 1960, p.165).
L’edificio è alto 32 metri, ha 9 piani e 4 alloggi per piano, serviti da due corpi scala a piano, in corrispondenza dei due accessi all’edificio. I locali all’interno sono disposti anch’essi in modo da sfruttare il migliore soleggiamento, in relazione alle attività, per cui i servizi e le camere da letto sono orientati verso ponente, mentre le cucine e i soggiorni a levante.

Info
  • Progetto: 1956 - 1959
  • Esecuzione: - 1963
  • Tipologia Specifica: Edilizia Residenziale Pubblica
  • Committente: Ansaldo S.p.A.
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Edificio residenziale
  • Destinazione attuale: Edificio residenziale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Robaldo Morozzo della Rocca Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.treccani.it/enciclopedia/morozzo-della-rocca-robaldo_(Dizionario-Biografico)/ SI
  • Strutture: travi e pilastri in cemento armato gettato in opera e solette a sbalzo per le logge
  • Materiale di facciata: finitura a intonaco tinteggiato di colore rosso
  • Coperture: piana a terrazzo
  • Serramenti: misti in legno, in alluminio e in PVC
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Per questa ragione l’architetto propose una soluzione differente per i due fronti dell’edificio, secondo una modalità già sperimentata da lui stesso in altre occasioni: il prospetto verso il centro di Genova, essendo esposto ai fumi delle ciminiere e al vento, è caratterizzato da logge a sbalzo che, sfalsate e orientate verso mezzogiorno, compongono una sorta di alveare proteso verso il mare, quasi ad escludere la città che si estende ai piedi dell’edificio e ad assicurare agli abitanti la migliore vista ed esposizione possibili. L’altro prospetto, rivolto verso ponente, assume invece un carattere “di serena periferia popolare” (Morozzo C., Duranti G., 2013, p. 39) con una facciata continua che, in un disordine controllato, è bucata da piccole e semplici finestre. La differenza tra queste due soluzioni viene enfatizzata da un taglio verticale, posto sui lati corti dell’edificio, quasi a suggerire l’idea che le facciate siano due elementi distinti: “volutamente non congiunge, anzi separa e contrappone” (Possevini M., 1960, p.165). 
L’edificio è alto 32 metri, ha 9 piani e 4 alloggi per piano, serviti da due corpi scala a piano, in corrispondenza dei due accessi all’edificio. I locali all’interno sono disposti anch’essi in modo da sfruttare il migliore soleggiamento, in relazione alle attività, per cui i servizi e le camere da letto sono orientati verso ponente, mentre le cucine e i soggiorni a levante.
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  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: NCT 7
  • Particella: 417

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Possevini M. 1960 Una casa per gli operai dell'Ansaldo a Genova L'architettura. Cronache e storia n.57 164-167 Si
Marini G.L., Santini P.C. 1966 Catalogo Bolaffi dell'architettura italiana 1963-1966 Giulio Bolaffi Torino 402 No
Moriconi M., Rosadini F. 2004 Genova 900. L'architettura del Movimento Moderno Testo&Immagine Torino 30 No
Lanzu S. 2006 INA-Casa a Genova. La cultura edilizia del secondo dopoguerra, le fasi della ricostruzione, gli edifici Recuperare l’edilizia n. 47 71-78 No
Fierro C., Duranti G. 2013 Robaldo Morozzo della Rocca Architetto. Frammenti d'archivio 02 Deferrari Editore Genova 27, 161-164 No
Morozzo della Rocca M., Duranti, G. 2013 Robaldo Morozzo della Rocca architetto. Frammenti d’archivio 01 De Ferrari Editore Genova 39, 147, 174-175 No
Franco Giovanna, Musso Stefano Francesco 2016 Architetture in Liguria dopo il 1945 De Ferrari Genova 202 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista esterna Vista esterna Luca Pedrazzi - 2013
Vista esterna Vista esterna Luca Pedrazzi - 2013
Vista esterna Vista esterna Luca Pedrazzi - 2013
Vista esterna, dettaglio Vista esterna, dettaglio Luca Pedrazzi - 2013
Vista esterna Vista esterna Luca Pedrazzi - 2013

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Liguria
Titolare della ricerca: Università degli Studi di Genova - Dipartimento Architettura e Design
Responsabile scientifico: Stefano Musso, Giovanna Franco


Scheda redatta da Camilla Repetti
creata il 31/12/2009
ultima modifica il 30/04/2024

Revisori:

Mezzino Davide 2022