Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

QUARTIERE INA-CASA FORTE QUEZZI - CASA C

Scheda Opera

  • Vista esterna
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  • Vista esterna, dettaglio
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  • Vista interna
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  • Vista esterna, dettaglio
  • Comune: Genova
  • Denominazione: QUARTIERE INA-CASA FORTE QUEZZI - CASA C
  • Indirizzo: Via Leonardo Fea N. 51-113
  • Data: 1956 - 1968
  • Tipologia: Edilizia residenziale pubblica
  • Autori principali: Robaldo Morozzo della Rocca
Descrizione

L’edificio sorge all’interno del noto complesso urbanistico INA-Casa di Forte Quezzi, progettato da 35 architetti divisi in gruppi coordinati da Luigi Carlo Daneri e Eugenio Fuselli, che si occuparono della progettazione della Casa A. L’area acquistata dall’INA, una collina brulla in forte pendenza ed esposta ai venti, venne divisa in cinque lotti, affidati ad altrettanti gruppi guidati rispettivamente da Daneri e Fuselli, Andreani, Sibilla, Pulitzer e, appunto, Morozzo della Rocca. Del gruppo di quest’ultimo facevano parte anche Braccialini, Spina, Dasso, Datta e Cotroneo, che insieme a lui seguirono la progettazione e la realizzazione della “Casa C”. Esposto completamente a sud-est, l’edificio sorge al di sotto del più noto “Biscione”, seguendo anch’esso le curve di livello del terreno, per una lunghezza di quasi 400 metri.
Dal punto di vista distributivo, il volume si divide in un piano terra destinato a box e cantine, un primo piano porticato con gli accessi agli appartamenti e inteso come spazio per la socialità, tre piani superiori per le residenze, per un totale di 144 alloggi. I piani degli appartamenti sono organizzati su un modulo di base, composto da due appartamenti affiancati serviti da una scala centrale, che si ripete per tutta la lunghezza dell’edificio. Questa soluzione fa sì che non si debba sacrificare uno dei due fronti dell’edificio per un corridoio di distribuzione agli appartamenti, ma che sia il blocco scale a ripetersi ogni due alloggi, sfruttando così al massimo il doppio affaccio della stecca. La disposizione interna degli appartamenti è di due tipi che vengono disposti in maniera varia per evitare la schematica ripetizione degli stessi elementi in facciata. Nel primo alloggio la zona giorno è esposta verso sud e quella notte e di servizio verso nord, mentre nel secondo alloggio la sala e la camera padronale sono disposte a sud e un’altra camera, la cucina e i servizi a nord. Entrambe le soluzioni hanno in facciata l’accesso alla loggia per mezzo di una vetrata unica, in parte fissa e in parte mobile, che presenta un grigliato in cotto solo in corrispondenza della cucina, sia che essa si trovi a nord o a sud.
Durante l’alluvione che colpì Genova nel 1970 una porzione di terreno sotto la casa C franò, portandosi con sé un brano di edificio, che venne sostituito con un nuovo palazzo a destinazione sociale per il quartiere.

Info
  • Progetto: 1956 - 1957
  • Esecuzione: 1962 - 1968
  • Tipologia Specifica: Edilizia Residenziale Pubblica
  • Committente: Istituti INCIS e I.A.C.P.
  • Proprietà: Proprietà pubblico-privata
  • Destinazione originaria: Residenza plurifamiliare
  • Destinazione attuale: Residenza plurifamiliare
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Mario Braccialini Progetto architettonico Progetto NO
G. Cotroneo Progetto architettonico Progetto NO
Marco Dasso Progetto architettonico Progetto NO
Dante Datta Progetto architettonico Progetto NO
Robaldo Morozzo della Rocca Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.treccani.it/enciclopedia/morozzo-della-rocca-robaldo_(Dizionario-Biografico)/ SI
C. Spina Progetto architettonico Progetto NO
  • Strutture: in cemento armato con solai discontinui in laterocemento
  • Materiale di facciata: pareti intonacate e tinteggiate, alcune finiture in laterizio faccia a vista, rivestimento del basamento in pietrame
  • Coperture: piana con manto in bitume
  • Serramenti: misti, in legno, in metallo, in PVC
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Dal punto di vista distributivo, il volume si divide in un piano terra destinato a box e cantine, un primo piano porticato con gli accessi agli appartamenti e inteso come spazio per la socialità, tre piani superiori per le residenze, per un totale di 144 alloggi. I piani degli appartamenti sono organizzati su un modulo di base, composto da due appartamenti affiancati serviti da una scala centrale, che si ripete per tutta la lunghezza dell’edificio. Questa soluzione fa sì che non si debba sacrificare uno dei due fronti dell’edificio per un corridoio di distribuzione agli appartamenti, ma che sia il blocco scale a ripetersi ogni due alloggi, sfruttando così al massimo il doppio affaccio della stecca. La disposizione interna degli appartamenti è di due tipi che vengono disposti in maniera varia per evitare la schematica ripetizione degli stessi elementi in facciata. Nel primo alloggio la zona giorno è esposta verso sud e quella notte e di servizio verso nord, mentre nel secondo alloggio la sala e la camera padronale sono disposte a sud e un’altra camera, la cucina e i servizi a nord. Entrambe le soluzioni hanno in facciata l’accesso alla loggia per mezzo di una vetrata unica, in parte fissa e in parte mobile, che presenta un grigliato in cotto solo in corrispondenza della cucina, sia che essa si trovi a nord o a sud.
Durante l’alluvione che colpì Genova nel 1970 una porzione di terreno sotto la casa C franò, portandosi con sé un brano di edificio, che venne sostituito con un nuovo palazzo a destinazione sociale per il quartiere.
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  • Vincolo: Non Vincolata
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  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: NCT 2
  • Particella: 683

Note

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Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Christen A. 1958 I nuovi quartieri coordinati a Genova ed il paesaggio ligure Urbanistica n.23 89-99 No
Bonelli R. 1959 Quartiere residenziale a Forte Quezzi, Genova L'Architettura. Cronache e storia n.41 762-763 No
Tafuri M., Dal Co F. 1979 Architettura contemporanea Electa Milano 289 No
De Seta Cesare 1981 L'architettura del Novecento Utet Torino 162, 164 No
Patrone Pietro D. 1982 Daneri Sagep Genova 132-137 No
Belluzzi Amedeo, Conforti Claudia 1985 Guide alla architettura moderna-architettura italiana 1944-1984 Laterza Roma-Bari 12, 179 No
Spinelli Luigi (a cura di) 1991 Itinerario n. 68: Architettura moderna e Genova 1945-90 Domus n. 727 No
Poleggi E. 1992 Genova. Guida all'architettura Allemandi Torino 184 No
Razzi M. 1992 L'ulivo sul tetto: cent'anni di edilizia genovese tra storia e ricordo 1982-1992 G. Gallery Genova 145-146 No
Cevini P. 1997 Genova, in Dal Co F. (a cura di), “Storia dell'architettura Italiana. Il secondo Novecento (1945-1996)” Electa Milano 124 No
Rosadini Francesco 2003 Luigi Carlo Daneri. Razionalista a Genova Universale di architettura, Testo & Immagine Torino 65-72 No
Barisione S., Fochessati M., Franzone G., Canziani A. 2004 Architetture in Liguria dagli anni venti agli anni cinquanta Abitare Segesta Edizioni Milano 161 No
Cristoforetti G., Ghiara H., Torre S. 2004 Genova: guida di architettura moderna Alinea Firenze 167 No
Lagomarsino L. 2004 Cento anni di architetture a Genova: 1890-2004 Deferrari & Devega Genova 111 No
Moriconi M., Rosadini F. 2004 Genova 900. L'architettura del Movimento Moderno Testo&Immagine Torino 65 No
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Bobbio R., Franco G., Giudice G., Castagnino P. 2009 A.R.T.E. 1909-2009. Un secolo di storia al servizio dell'edilizia sociale Colombo Genova 34-39 No
Bucci F., Lucchini M. 2010 “La casa per tutti”: la Stadtkrone di Genova. Il Biscione, la lezione di Le Corbusier e il Piano Fanfani Casabella n.793 50-61 No
Fierro C., Duranti G. 2013 Robaldo Morozzo della Rocca Architetto. Frammenti d'archivio 02 Deferrari Editore Genova 27-28, 171-174 No
Morozzo della Rocca, M., Duranti, G. 2013 Robaldo Morozzo della Rocca architetto. Frammenti d’archivio 01 De Ferrari Editore Genova 39, 177-178 No
Sirtori W. 2013 L'architettura di Luigi Carlo Daneri Libraccio Genova 93-97, 111-116 No
Franco G., Musso S.F. (a cura di) 2016 Architetture in Liguria dopo il 1945 De Ferrari Genova 181 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista esterna Vista esterna Camilla Repetti - 2019
Vista esterna Vista esterna Camilla Repetti - 2019
Vista esterna, dettaglio Vista esterna, dettaglio Camilla Repetti - 2019
Vista esterna, dettaglio Vista esterna, dettaglio Camilla Repetti - 2019
Vista interna Vista interna Camilla Repetti - 2019
Vista esterna, dettaglio Vista esterna, dettaglio Camilla Repetti - 2019
Vista esterna, dettaglio Vista esterna, dettaglio Camilla Repetti - 2019
Vista esterna, dettaglio Vista esterna, dettaglio Camilla Repetti - 2019

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Liguria
Titolare della ricerca: Università degli Studi di Genova - Dipartimento Architettura e Design
Responsabile scientifico: Stefano Musso, Giovanna Franco


Scheda redatta da Camilla Repetti
creata il 31/12/2009
ultima modifica il 22/01/2025

Revisori:

Mezzino Davide 2022