Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

STAZIONE LINEA1 MN GARIBALDI

Scheda Opera

  • Il sistema delle scale mobili
  • Planimetria della piazza con pianta della stazione
  • Prospetto sulla piazza e sezioni
  • Banchina piano binari
  • Particolare della copertura della piazza
  • interno stazione
  • particolare del sistema delle scale mobili
  • interno stazione
  • la piazza della galleria commerciale all'uscita della stazione
  • piazza garibaldi - copertura della galleria commerciale
  • foto della banchina
  • Comune: Napoli
  • Denominazione: STAZIONE LINEA1 MN GARIBALDI
  • Indirizzo: Piazza Giuseppe Garibaldi
  • Data: - 2013
  • Tipologia: Edifici per i trasporti
  • Autori principali: Dominique Perrault
Descrizione

L’intervento ha diviso piazza Garibaldi longitudinalmente in due parti mediante un grande viale baricentrico, ortogonale alla stazione ferroviaria, che, sul lato opposto, si arresta in prossimità di una terza zona disposta in prossimità dell’imbocco di corso Umberto I. E’ la cosiddetta Piazza Antica, una pausa di sapore ottocentesco con, al centro, la statua di Giuseppe Garibaldi, filtro agli imbocchi del Rettifilo, di via Pasquale Stanislao Mancini e di via Alessandro Poerio. Sul versante orientale, di proprietà delle Ferrovie, spazi verdi con fontane e specchi d’acqua, oltre alle strutture di discesa alle quote dei treni. Sull’altro versante, di proprietà comunale e d’estensione equivalente, l’architetto francese ha disegnato la Piazza dell’Ombra, situata a otto metri sotto il calpestio stradale e da esso visibile attraverso un grande vuoto rettangolare, con locali commerciali e accessi alle linee dei trasporti su ferro.
Dalla piazza ipogea emerge una copertura in pannelli in pvc traforati e variamente orientati, auto-pulenti. Non complanari, di diversa tessitura e dimensione, sono sorretti da una successione di pilastri metallici inclinati, le cui autonome nervature, proiettate nella variegata composizione dei piani sghembi e giustapposti, formano una struttura spaziale che in termini espressivi riprende, aggiornandolo, il linguaggio organico dell’opera novecentesca. Come nella stazione ferroviaria, anche nel nuovo intervento lo spazio è generato dall’accostamento di elementi strutturalmente e figurativamente autonomi. Nella prima, tuttavia, non sono mai smarriti i motivi conduttori della composizione generale e in qualsiasi punto la ripetitività di elementi modulari sempre uguali garantisce la leggibilità dell’insieme. Nell’opera di Perrault, invece, l’alternanza di due elementi differenti, anche se analoghi per concezione, non consente di percepire sincronicamente la logica complessiva dell’insieme, che chiede di essere soprattutto percorso. Gli sfalsamenti dei pannelli di copertura traforati e le nervature nei singoli pilastri determinano la frantumazione del grande spazio ipogeo. Perrault, inoltre, ha perseguito un risultato di osmosi spaziale verticale tra la quota della piazza e quella ipogea, laddove analogo concetto, in orizzontale, e in prospettiva paesaggistica, era stato inaugurato nella stazione ferroviaria, aprendola alla veduta del Vesuvio attraverso lo sfalsamento tra l’intradosso della ‘tettoia’ e le pensiline dei binari. Infine, è stata rispettata una ‘regola’ di inserimento del nuovo nella città storica, enunciata da Roberto Pane: la quota di estradosso delle nuove strutture è la stessa della stazione degli anni ’50.
Resta solo da considerare che mentre all’interno della stazione ferroviaria si è effettivamente riparati dal sole, dal vento e dalla pioggia, chi percorre la piazza ipogea non è minimamente riparato. Una conferma di come molte architetture contemporanee cerchino preliminarmente l’immagine, mettendo in secondo piano gli aspetti funzionali.

Info
  • Progetto: -
  • Esecuzione: - 2013
  • Committente: Comune di Napoli
  • Proprietà: proprietà Ente pubblico territoriale
  • Destinazione originaria: stazione della metropolitana
  • Destinazione attuale: Stazione della metropolitana
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Dominique Perrault Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.perraultarchitecture.com/en/projects/ SI
  • Strutture: C.A, Cemento armato; pavimenti in lastre di pietra vesuviana; strutture in acciaio satinato e lucido a specchio; pannelli di copertura della piazza ipogea in pvc traforato; pareti a specchio; rivestimenti pareti banchina in piastrelle rettangolari nere.
  • Coperture: Calcestruzzo Armato
  • Stato Strutture: Ottimo

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Dalla piazza ipogea emerge una copertura in pannelli in pvc traforati e variamente orientati, auto-pulenti. Non complanari, di diversa tessitura e dimensione, sono sorretti da una successione di pilastri metallici inclinati, le cui autonome nervature, proiettate nella variegata composizione dei piani sghembi e giustapposti, formano una struttura spaziale che in termini espressivi riprende, aggiornandolo, il linguaggio organico dell’opera novecentesca. Come nella stazione ferroviaria, anche nel nuovo intervento lo spazio è generato dall’accostamento di elementi strutturalmente e figurativamente autonomi. Nella prima, tuttavia, non sono mai smarriti i motivi conduttori della composizione generale e in qualsiasi punto la ripetitività di elementi modulari sempre uguali garantisce la leggibilità dell’insieme. Nell’opera di Perrault, invece, l’alternanza di due elementi differenti, anche se analoghi per concezione, non consente di percepire sincronicamente la logica complessiva dell’insieme, che chiede di essere soprattutto percorso. Gli sfalsamenti dei pannelli di copertura traforati e le nervature nei singoli pilastri determinano la frantumazione del grande spazio ipogeo. Perrault, inoltre, ha perseguito un risultato di osmosi spaziale verticale tra la quota della piazza e quella ipogea, laddove analogo concetto, in orizzontale, e in prospettiva paesaggistica, era stato inaugurato nella stazione ferroviaria, aprendola alla veduta del Vesuvio attraverso lo sfalsamento tra l’intradosso della ‘tettoia’ e le pensiline dei binari. Infine, è stata rispettata una ‘regola’ di inserimento del nuovo nella città storica, enunciata da Roberto Pane: la quota di estradosso delle nuove strutture è la stessa della stazione degli anni ’50.
Resta solo da considerare che mentre all’interno della stazione ferroviaria si è effettivamente riparati dal sole, dal vento e dalla pioggia, chi percorre la piazza ipogea non è minimamente riparato. Una conferma di come molte architetture contemporanee cerchino preliminarmente l’immagine, mettendo in secondo piano gli aspetti funzionali.

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Referenze fotografiche
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -
Opere D'Arte:
Codice ICCd Ubicazione Tipologia Soggetto Autore Materia Tecnica Stato di Conservazione Restauri
piano intermedio Pannello decorativo Stazione 1 (2013) Michelangelo Pistoletto Acciaio Mediocre
piano intermedio Pannello decorativo Stazione 2 (2014) Michelangelo Pistoletto Acciaio Mediocre


Note

Nella stazione sono presenti opere di arte contemporanea di Michelangelo Pistoletto. Referenze fotografiche NA2013-1: Peppe Avallone NA2013-2: Peppe Avallone NA2013 (1): Peppe Avallone NA2013 (3): Peppe Avallone

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Lama Diego 2005 Perrault per piazza Garibaldi: funghi davanti alla Stazione centrale di Napoli «Il Giornale dell'Architettura», n. 4 28-29 No
Ferlenga Alberto, Gravagnuolo Benedetto ( a cura di) 2005 Dal duemila al futuro architetture e infrastrutture per lo sviluppo a napoli e in campania. «Casabella», allegato, n°737 Milano Si
2006 Perì-metrò : nuovi progetti nell'area metropolitana di Napoli «Abitare», n. 464 22-79 Si
AA.VV. 2006 Metrò-polis. La sfida del trasporto u ferro a Napoli e in Campania Editrice Abitare Segesta Milano Si
Gravagnuolo Benedetto 2008 Napoli dal Novecento al futuro Electa Napoli Napoli Si
2009 Dal Restauro alla conservazione. Terza mostra internazionale del restauro monumentale. Alinea Editrice Città di Castello Si
Cascetta Ennio, Gravagnuolo Benedetto (a cura di) 2013 Le Metropolitane e il futuro delle città. Atti del convegno (Napoli, 19 febbraio 2013, Facoltà di Ingegneria) CLEAN Edizioni Napoli Si
Sicignano Claudia 2014 Le tre nuove stazioni della Metropolitana di Napoli = Three new stations for the Naples Subway «L'industria delle costruzioni», n. 436 66-85 Si
Collovà Roberto 2017 Napoli. Una stazione per la metropolitana «Casabella», n. 869 20 Si
Mulazzani Marco 2017 Siza e Souto de Moura. Il progetto e il cantiere «Casabella», n. 869 26 Si
Fasanaro Renaldo 2017 I percorsi dell’arte nelle stazioni della metropolitana di Napoli «Architettura e percorso», sn 89-92 Si
De Michele Alessia, De Risi Roberta 2017 Napoli Metro per metro FAR_ART Napoli Si
2017 Alvaro Siza, Eduardo Souto de Mura, Metropolitana di Napoli: la stazione Municipio «Casabella», n. 869 Milano 14 Si
Darley Gillian 2019 Art on the underground: Architecture. «Apollo», vol. 189, n. 674 28-29 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Il sistema delle scale mobili Il sistema delle scale mobili
Planimetria della piazza con pianta della stazione Planimetria della piazza con pianta della stazione
Prospetto sulla piazza e sezioni Prospetto sulla piazza e sezioni
Banchina piano binari Banchina piano binari
Particolare della copertura della piazza Particolare della copertura della piazza
interno stazione interno stazione
particolare del sistema delle scale mobili particolare del sistema delle scale mobili
interno stazione interno stazione
la piazza della galleria commerciale all'uscita della stazione la piazza della galleria commerciale all'uscita della stazione
piazza garibaldi - copertura della galleria commerciale piazza garibaldi - copertura della galleria commerciale
foto della banchina foto della banchina

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Enciclopedia Treccani - Dominique Perrault Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP
Titolare della ricerca: Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli DIC-DEA
Responsabile scientifico: Pasquale Belfiore


Scheda redatta da Ugo Carughi
creata il 31/12/2017
ultima modifica il 09/05/2024