Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

BLUE MOON

Scheda Opera

  • planimetria generale
  • passerella sopraelevata di accesso alla battigia
  • zona Bar Caffetteria
  • il padiglione con il pennone alzabandiera
  • la piazza
  • Comune: Venezia
  • Località: Lido di Venezia
  • Denominazione: BLUE MOON
  • Indirizzo: Lungomare Guglielmo Marconi
  • Data: 1995 - 2002
  • Tipologia: Strutture ricettive
  • Autori principali: Giancarlo De Carlo
Descrizione

La posizione strategica quasi alla fine del Lungomare pone il Blue Moon come meta balneare privilegiata per chi arriva da Venezia con il vaporetto.
I vari ambienti, dislocati all'interno di un giardino, sfruttato per lo più nel periodo estivo, sono connessi l'uno con l'altro attraverso una serie di percorsi indipendenti e fungono da filtro tra l'accesso alla spiaggia e le strade, trafficate, del Lido.
Il Complesso si compone di sei parti distinte: Piazzale Bucintoro, i Giardini, il Padiglione, un corpo di fabbrica principale, la passerella sopraelevata e le gradonate dell'arenile.
Il primo, una preesistenza risistemata da Giancarlo De Carlo, è il luogo dell'accoglienza: una piazza dalla pianta ellittica in cui grandi masegni in trachite euganea e blocchi in pietra d'Istria ne disegnano la pavimentazione.
I giardini che circondano gli edifici sono stati progettati in maniera tale da preservare le specie arboree già presenti nel luogo, integrate con altre in grado di sopportare sia le temperature alte dell'estate che le intemperie tipiche del periodo invernale. Pur mantenendo gli alberi già esistenti De Carlo pensa ad una loro nuova collocazione che consenta una libera visione del complesso dal viale.
Il Padiglione rappresenta l'elemento più caratteristico: una superficie cilindrica, su due livelli, coperta da una cupola la cui struttura, metallica, ricorda quelle delle geodetiche. Al centro una scala elicoidaleè sorretta dal pennone alzabandiera alto 34m. La piazza, a cielo aperto, al secondo livello, pavimentata in tek, viene trasformata, all'occorenza, in sala da ballo. I pilastri inclinati, metallici, su cui poggia la cupola di diametro pari a 25m si alternano a quelli verticali, per controventare la struttura.
Il corpo di fabbrica principale è un edificio molto lungo spaccato a metà da un portico che, attraversandolo, lo mette in relazione sia con il padiglione che con la spiaggia. La struttura mista presenta delle parti in muratura portante, in laterizio, alternate ad altre dai telai in calcestruzzo armato intonacato.
Ad est è posizionata la zona ristorante, dalle forme planimetriche più squadrate e illuminata da un grande lucernario quadrato in copertura; ad ovest la zona bar-caffetteria dalle linee più sinuose articolta da una sequenza di isole cilindrico-sferiche che conferiscono un carattere privato e intimo agli spazi. Le cupole, rivesite con tasselli a mosaico, riflettono i raggi solari e lunari generando un bagliore. La copertura praticabile è una grande terrazza sul mare: spesso viene utilizzata come ulteriore sala ristorante o, in alternativa, la realizzazione dei gradoni in lastra di pietra d'Istria, consente agli spettatori di partecipare come pubblico agli spettacoli allestiti sui palchi dell'arenile.
Il fronte mare dell'intero blocco è un portico continuo dall'andamento sinuoso mentre nel lato opposto sono allocate le cucine e i locali di servizio.
Dalla terrazza si accede direttamente alla passerella sopraelevata in direzione della spiaggia, una struttura metallica, verniciata di bianco, che riprende quella del padiglione.
La pavimentazione, ancora una volta in tek, riprende le caratteristiche della terrazza del padiglione. Circa a metà del percorso una rampa di scale consente di abbandonare la passeggiata ed accedere alla battigia.
Infine le gradonate, in adiacenza al bar-ristorante, modellano l'arenile come se fosse un teatro all'aperto e svolgono una duplice funzione: da un lato come platea per gli spettacoli all'aperto, dall'altro proteggere gli edifici dalle eventuali mareggiate.

Info
  • Progetto: 1995 - 2002
  • Esecuzione: 1995 - 2002
  • Tipologia Specifica: stabilimento balneare
  • Committente: Comune di Venezia
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: stabilimento balneare
  • Destinazione attuale: stabilimento balneare
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Maior (RE) Impresa esecutrice Esecuzione NO
Francesco Agostani Collaboratore Progetto NO
Lorenzo Bonometto Progetto del verde Progetto NO
G. Breda Progetto strutturale Progetto NO
Ornella Calabroni Collaboratore Progetto NO
Andrea Carolini Collaboratore Progetto NO
Giancarlo De Carlo Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=54790 SI
Patricia Di Isidoro Martin Collaboratore Progetto NO
Giovanna Di Loreto Collaboratore Progetto NO
F. Forcellini Progetto strutturale Progetto NO
Piero Greggio Progetto strutturale Progetto NO
Andrea Martiradonna Collaboratore Progetto NO
G. Padovan Progetto strutturale Progetto NO
R. Scarpa Progetto strutturale Progetto NO
Antonio Troisi Progetto architettonico Progetto NO
  • Strutture: murature portanti in laterizio, pilastri in cemento armato, strutture metalliche
  • Materiale di facciata: intonaco
  • Coperture: n/a
  • Serramenti: metallici
  • Stato Strutture: Discreto
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Il Complesso si compone di sei parti distinte: Piazzale Bucintoro, i Giardini, il Padiglione, un corpo di fabbrica principale, la passerella sopraelevata e le gradonate dell'arenile.
Il primo, una preesistenza risistemata da Giancarlo De Carlo, è il luogo dell'accoglienza: una piazza dalla pianta ellittica in cui grandi masegni in trachite euganea e blocchi in pietra d'Istria ne disegnano la pavimentazione. 
I giardini che circondano gli edifici sono stati progettati in maniera tale da preservare le specie arboree già presenti nel luogo, integrate con altre in grado di sopportare sia le temperature alte dell'estate che le intemperie tipiche del periodo invernale. Pur mantenendo gli alberi già esistenti De Carlo pensa ad una loro nuova collocazione che consenta una libera visione del complesso dal viale.
Il Padiglione rappresenta l'elemento più caratteristico: una superficie cilindrica, su due livelli, coperta da una cupola la cui struttura, metallica, ricorda quelle delle geodetiche. Al centro una scala elicoidaleè sorretta dal pennone alzabandiera alto 34m. La piazza, a cielo aperto, al secondo livello, pavimentata in tek, viene trasformata, all'occorenza, in sala da ballo. I pilastri inclinati, metallici, su cui poggia la cupola di diametro pari a 25m si alternano a quelli verticali, per controventare la struttura.
Il corpo di fabbrica principale è un edificio molto lungo spaccato a metà da un portico che, attraversandolo, lo mette in relazione sia con il padiglione che con la spiaggia. La struttura mista presenta delle parti in  muratura portante, in laterizio, alternate ad altre dai telai in calcestruzzo armato intonacato.
Ad est è posizionata la zona ristorante, dalle forme planimetriche più squadrate e illuminata da un grande lucernario quadrato in copertura; ad ovest la zona bar-caffetteria dalle linee più sinuose articolta da una sequenza di isole cilindrico-sferiche che conferiscono un carattere privato e intimo agli spazi. Le cupole, rivesite con tasselli a mosaico, riflettono i raggi solari e lunari generando un bagliore. La copertura praticabile è una grande terrazza sul mare: spesso viene utilizzata come ulteriore sala ristorante o, in alternativa, la realizzazione dei gradoni in lastra di pietra d'Istria, consente agli spettatori di partecipare come pubblico agli spettacoli allestiti sui palchi dell'arenile. 
Il fronte mare dell'intero blocco è un portico continuo dall'andamento sinuoso mentre nel lato opposto sono allocate le cucine e i locali di servizio.
Dalla terrazza si accede direttamente alla passerella sopraelevata in direzione della spiaggia, una struttura metallica, verniciata di bianco, che riprende quella del padiglione.
La pavimentazione, ancora una volta in tek, riprende le caratteristiche della terrazza del padiglione. Circa a metà del percorso una rampa di scale consente di abbandonare la passeggiata ed accedere alla battigia.
Infine le gradonate, in adiacenza al bar-ristorante, modellano l'arenile come se fosse un teatro all'aperto e svolgono una duplice funzione: da un lato come platea per gli spettacoli all'aperto, dall'altro proteggere gli edifici dalle eventuali mareggiate.
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Il Blue Moon è un centro polifunzionale che è aperto tutto l'anno. Realizzato per la popolazione locale è un luogo che vive però anche degli eventi mondani legati al Festival del Cinema o organizzati in occasione della Biennale di Venezia.

La scarsa manutenzione del complesso ha portato a un distacco dell'intonaco in alcune parti; il legno versa in condizione di degrado poichè presenta delle marcescenze; la struttura metallica è visibilmente arrugginita e andrebbe trattata; la passerella è inagibile per questioni statiche della struttura; infine il parco andrebbe curato. 

La planimetria generale è tratta da G. De Carlo, F. Purini, M. Borsotti, M. Petranzan, M. Donà, Giancarlo De Carlo: il nuovo Blue Moon al Lido di Venezia, Padova, Il Poligrafo 2006, p. 63.

Le foto sono tratte da R. Codello, Architetture contemporanee a Venezia, Marsilio, Venezia 2014, pp. 108-111.

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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Il nuovo insediamento di De Carlo riveste particolare importanza dal punto di vista storico poiché occupa l'area in cui già nel 1857 sorgeva il primo stbilimento balneare del Lido. Il Blue Moon è un centro polifunzionale che è aperto tutto l'anno. Realizzato per la popolazione locale è un luogo che vive però anche degli eventi mondani legati al Festival del Cinema o organizzati in occasione della Biennale di Venezia. La scarsa manutenzione del complesso ha portato a un distacco dell'intonaco in alcune parti; il legno versa in condizione di degrado poichè presenta delle marcescenze; la struttura metallica è visibilmente arrugginita e andrebbe trattata; la passerella è inagibile per questioni statiche della struttura; infine il parco andrebbe curato. La planimetria generale è tratta da G. De Carlo, F. Purini, M. Borsotti, M. Petranzan, M. Donà, Giancarlo De Carlo: il nuovo Blue Moon al Lido di Venezia, Padova, Il Poligrafo 2006, p. 63. Le foto sono tratte da R. Codello, Architetture contemporanee a Venezia, Marsilio, Venezia 2014, pp. 108-111. Scheda a cura di I. Friso

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1996 Rassegna di architettura e urbanistica n. 88 Roma Si
1997 Quaderni di spazio e società n. 1 Venezia No
De Carlo Giancarlo 1998 The project for the Lido of Venice Aquapolis n. 2 Venezia 29-33 Si
De Michelis Marco (a cura di) 1999 Venezia. La nuova architettura Skira Milano No
De Carlo Giancarlo 2000 Uno sguardo indietro indietro verso il futuro Domus n. 826 Milano No
Lyndon Donlyn 2003 Once in a Blue Moon. The park pavillion of Piazza Bucintoro at the Lido of Venice Places a forum of environmental design n. 15 Berkeley 58-63 No
Guccione Margherita, Vittorini Alessandra (a cura di) 2005 Giancarlo De Carlo: le ragioni dell'architettura Electa Milano No
De Carlo Giancarlo 2006 Giancarlo De Carlo Il nuovo Blue Moon al Lido di Venezia 2002 Anfione e Zeto n. 18 Padova Si
Davide Longhi 2012 Novecento. Architetture e città del Veneto Il Poligrafo Padova 188-189 No
Kush Clemens, Gelhar Anabel 2014 Guida all'architettura. Venezia. Realizzazioni e progetti dal 1950 DOM Publishers Berlino No
Codello Renata 2014 Architetture contemporanee a Venezia Marsilio Venezia 108-111 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
planimetria generale planimetria generale
passerella sopraelevata di accesso alla battigia passerella sopraelevata di accesso alla battigia
zona Bar Caffetteria zona Bar Caffetteria
il padiglione con il pennone alzabandiera il padiglione con il pennone alzabandiera
la piazza la piazza

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Dizionario biografico degli Italiani - Giancarlo De Carlo Visualizza
Enciclopedia Treccani - Giancarlo De Carlo Visualizza
SAN Archivi degli Architetti - Giancarlo De Carlo Visualizza
MAXXI Patrimonio - Giancarlo De Carlo Visualizza
Archivio progetti Iuav - Giancarlo De Carlo Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per il Veneto
Titolare della ricerca: Università di Padova – Dipartimento beni culturali
Responsabile scientifico: Elena Svalduz


Scheda redatta da
creata il 31/12/2015
ultima modifica il 25/03/2024

Revisori:

Menzietti Giulia 2021