Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

MUSEO DEL CICLISMO MADONNA DEL GHISALLO

Scheda Opera

  • Vista del complesso
  • Vista esterna
  • Dettaglio
  • Dettaglio
  • Dettaglio
  • Dettaglio
  • Vista esterna
  • Vista esterna
  • Vista esterna
  • Vista interna
  • Vista interna
  • Vista interna
  • Vista interna
  • Comune: Magreglio
  • Denominazione: MUSEO DEL CICLISMO MADONNA DEL GHISALLO
  • Indirizzo: Via Gino Bartali N. 4
  • Data: 1997 - 2006
  • Tipologia: Musei e Aree archeologiche
  • Autori principali: Davide Bergna
Descrizione

Al Museo del Ghisallo, posto in posizione panoramica, si accede dal piazzale del Belvedere tramite una serie di vialetti fino a raggiungere una rampa esterna adiacente all'edificio e parallela al Belvedere stesso, lungo un percorso che prosegue all'interno del museo. Idealmente si vuole richiamare i tornanti della strada che si percorrono per raggiungere il passo.
L'edificio si rapporta con il paesaggio e con il santuario mediante una copertura sfalsata formata da quattro "onde" che permettono l'apertura di finestrature sia per l'illuminazione zenitale, sia per offrire ampi squarci sul panorama esterno. Lungo l'intero scivolo una grande vetrata segue l'andamento della "prima onda" permettendo un'ampia visione dell'interno. L'illuminazione notturna accentua la conformazione curvilinea dell'edificio, consentendo la visione dell'esposizione interna anche nelle ore di chiusura del Museo.
L'accesso dell'edificio ed il collegamento con il Belvedere sono ad una quota di 3,60 metri inferiore rispetto al piano stradale. Varcata la soglia del Museo ha inizio la discesa nell'edificio con una rampa in lieve pendenza che permette di raggiungere il piano espositivo anche ai disabili.
La necessità di mantenere l'esposizione su un unico piano, come richiesto dalla Fondazione del Museo del Ciclismo, ha suggerito di adottare una soluzione spaziale flessibile con una struttura a pilotis che consente un allestimento versatile e rinnovabile secondo le esigenze, permettendo inoltre una visione sempre globale dell'esposizione, del panorama e delle postazioni multimediali, da ogni punto del Museo.
Sospeso sopra lo spazio espositivo si trova il volume trasparente del coffee-shop e del book-shop, mentre sotto il piano espositivo, a quota -12,00, i pilotis creano un porticato aperto sul paesaggio circostante.

Info
  • Progetto: 1997 - 1997
  • Esecuzione: 1999 - 2006
  • Committente: Fondazione Museo del Ciclismo - Madonna del Ghisallo
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: museo
  • Destinazione attuale: museo
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Davide Bergna Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo http://www.bergna.it/ SI
  • Strutture: pilotis in cemento armato; pareti in calcestruzzo
  • Materiale di facciata: lastre a spacco di pietra; vetrazioni; intonaco (portico inferiore); pietra posata a secco (fronte est)
  • Coperture: conformazione ondulata, con manto di copertura in ghiaia, cordoli in calcestruzzo e rame
  • Serramenti: in metallo effetto bronzo ramato
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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L'edificio si rapporta con il paesaggio e con il santuario mediante una copertura sfalsata formata da quattro "onde" che permettono l'apertura di finestrature sia per l'illuminazione zenitale, sia per offrire ampi squarci sul panorama esterno. Lungo l'intero scivolo una grande vetrata segue l'andamento della "prima onda" permettendo un'ampia visione dell'interno. L'illuminazione notturna accentua la conformazione curvilinea dell'edificio, consentendo la visione dell'esposizione interna anche nelle ore di chiusura del Museo.
L'accesso dell'edificio ed il collegamento con il Belvedere sono ad una quota di 3,60 metri inferiore rispetto al piano stradale. Varcata la soglia del Museo ha inizio la discesa nell'edificio con una rampa in lieve pendenza che permette di raggiungere il piano espositivo anche ai disabili.
La necessità di mantenere l'esposizione su un unico piano, come richiesto dalla Fondazione del Museo del Ciclismo, ha suggerito di adottare una soluzione spaziale flessibile con una struttura a pilotis che consente un allestimento versatile e rinnovabile secondo le esigenze, permettendo inoltre una visione sempre globale dell'esposizione, del panorama e delle postazioni multimediali, da ogni punto del Museo. 
Sospeso sopra lo spazio espositivo si trova il volume trasparente del coffee-shop e del book-shop, mentre sotto il piano espositivo, a quota -12,00, i pilotis creano un porticato aperto sul paesaggio circostante.
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Al passo sorge anche un importante Santuario (XVII secolo), dove si conserva un dipinto della Madonna detta "del Ghisallo", Patrona dei Ciclisti dal 1949. Alla fine degli anni '90 la Fondazione Museo del Ciclismo-Madonna del Ghisallo ha lanciato l'idea di realizzare un museo che valorizzasse il patrimonio del Santuario sviluppando la raccolta, curando la conservazione, la ricerca scientifica e la divulgazione su un fenomeno storico e sociale di grande rilevanza in Italia, in Europa e nel mondo. Ciò a partire dalle donazioni spontanee fatte al Santuario da appassionati, sodalizi sportivi e campioni di varie epoche, attraverso cui ricostruire la storia del ciclismo.
Il museo è dedicato al ciclismo in tutte le sue declinazioni: alle storie di uomini e donne che hanno usato e usano la bicicletta nel quotidiano e nelle competizioni sportive, ai produttori di biciclette, agli organizzatori delle competizioni, alle società ciclistiche e ad altre figure forse meno note. 
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Il passo del Ghisallo è uno dei luoghi più noti per i ciclisti agonistici e non. In cima a questa salita si sono svolte alcune delle competizioni più famose della storia del ciclismo: dal Giro d'Italia al Giro di Lombardia, dalla Coppa Agostoni alla Giornata della Bicicletta. Al passo sorge anche un importante Santuario (XVII secolo), dove si conserva un dipinto della Madonna detta "del Ghisallo", Patrona dei Ciclisti dal 1949. Alla fine degli anni '90 la Fondazione Museo del Ciclismo-Madonna del Ghisallo ha lanciato l'idea di realizzare un museo che valorizzasse il patrimonio del Santuario sviluppando la raccolta, curando la conservazione, la ricerca scientifica e la divulgazione su un fenomeno storico e sociale di grande rilevanza in Italia, in Europa e nel mondo. Ciò a partire dalle donazioni spontanee fatte al Santuario da appassionati, sodalizi sportivi e campioni di varie epoche, attraverso cui ricostruire la storia del ciclismo. Il museo è dedicato al ciclismo in tutte le sue declinazioni: alle storie di uomini e donne che hanno usato e usano la bicicletta nel quotidiano e nelle competizioni sportive, ai produttori di biciclette, agli organizzatori delle competizioni, alle società ciclistiche e ad altre figure forse meno note.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
2008 AL - Mensile d'informazione degli architetti lombardi, n. 5 8 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Davide Bergna Davide Bergna Archivio privato, Oggiono (CO)

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista del complesso Vista del complesso Stefano Campo Antico - 2015
Vista esterna Vista esterna Stefano Campo Antico - 2015
Dettaglio Dettaglio Stefano Campo Antico - 2015
Dettaglio Dettaglio Stefano Campo Antico - 2015
Dettaglio Dettaglio Stefano Campo Antico - 2015
Dettaglio Dettaglio Stefano Campo Antico - 2015
Vista esterna Vista esterna Stefano Campo Antico - 2015
Vista esterna Vista esterna Stefano Campo Antico - 2015
Vista esterna Vista esterna Stefano Campo Antico - 2015
Vista interna Vista interna Stefano Campo Antico - 2015
Vista interna Vista interna Stefano Campo Antico - 2015
Vista interna Vista interna Stefano Campo Antico - 2015
Vista interna Vista interna Stefano Campo Antico - 2015

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Lombardia
Titolare della ricerca: Politecnico di Milano - Dipartimento di Design; Dipartimento di Architettura e Studi Urbani - DAStU
Responsabile scientifico: Magreglio


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 01/06/2023

Revisori:

Setti Stefano 2022