STAZIONE DI SERVIZIO GIOVI OVEST - EX PAVESI
Scheda Opera
- Comune: Ronco Scrivia
- Denominazione: STAZIONE DI SERVIZIO GIOVI OVEST - EX PAVESI
- Indirizzo: Giovi Ovest
- Data: - 1959
- Tipologia: Edifici per i trasporti
- Autori principali: Angelo Bianchetti
Descrizione
L’architettura dei punti ristoro autostradali matura i suoi tratti salienti a partire dalla metà degli anni ’50 con uno specifico repertorio tipologico: la prima serie dei padiglioni laterali e il gruppo dei manufatti a ponte. I padiglioni laterali, un piccolo gruppo di realizzazioni sviluppate tra il 1958 e il 1959, rappresentano interventi di piccole dimensioni, insediati sul bordo dell’autostrada e segnalati da strutture pubblicitarie imponenti che definiscono l’immagine stessa dell’edificio. I temi costruttivi tipici di queste architetture, vere icone del modernismo dell'automobile di quegli anni, sono quelli del progetto moderno: trasparenza e leggerezza degli involucri, continuità spaziale degli interni. A questi si affianca, come tratto distintivo della produzione, la ricerca originale sulle articolate strutture pubblicitarie. La preferenza accordata alle strutture metalliche, da un lato, è collocabile nel panorama costruttivo nazionale del dopoguerra, dall’altro è riconducibile al percorso di sperimentazione sulla costruzione in acciaio avviato nell’alveo culturale milanese negli anni ’30. I padiglioni laterali, come i punti Pavesi di Ronco Scrivia, Lainate (1958) e Varazze (1959) progettati da Angelo Bianchetti, comprendono normalmente uno zoccolo seminterrato con una struttura di elevazione in calcestruzzo armato, su cui si imposta il padiglione metallico vero e proprio, caratterizzato dall’invaso spaziale del ristorante, la cui continuità è garantita da coperture con un ordito di tralicci metallici e impalcato in lamiera grecata e da sottili intelaiature perimetrali che riquadrano le ampie vetrate. La struttura pubblicitaria, che completa l’architettura dell’edificio, è costituita di tre archi in lamierone di ferro piegato e saldato con sezione scatolare attrezzata, mediante una scala di servizio interna, per consentire l’ispezione dell’impianto di illuminazione predisposto lungo tutto il profilo delle arcate. Gli archi, disposti in modo da risultare inscritti in pianta in un triangolo equilatero, hanno luce a terra di 51 metri e altezza in chiave di 30. Il loro ancoraggio è realizzato mediante plinti in calcestruzzo armato. Alla sommità i tre elementi sono collegati mediante un anello del diametro di 15 metri, al quale sono fissati per punti e su cui si innalza il pennone destinato alle insegne pubblicitarie.
Info
- Progetto: -
- Esecuzione: - 1959
- Committente: Pavesi
- Proprietà: Nessuna opzione
- Destinazione originaria: stazione di servizio
- Destinazione attuale: stazione di servizio
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
---|---|---|---|---|---|---|
Angelo | Bianchetti | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://archiviostorico.fondazionefiera.it/entita/98-bianchetti-angelo | SI |
- Strutture: metalliche
- Materiale di facciata: metallo e vetro
- Coperture: piana
- Serramenti: metallici
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Dichiarazione di notevole interesse
- Data Provvedimento: D.D.R. n. 31 del 26/05/2009
- Riferimento Normativo: D. Lgs 42/2004 art. 10, c. 3, lett. a)
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: fogli
- Particella: parti
Note
Rilevanza in rapporto al contesto paesaggistico; rilevanza in rapporto al tipo edilizio; rilevanza in rapporto all'autore/ L'autogrill aveva ovviamente un rapporto privilegiato con l'autostrada e la sua presenza era pensata in rapporto con il dislivello del terreno, che scende docilmente alle spalle dell'edificio. Questo era l'occasione per la creazione di un doppio livello per parcheggio e servizi alle spalle dell'edificio. Meno complesso in questo caso rispetto a Varazze dove l'autogrill fa da collegamento tra il piano dell'autostrada e la via Aurelia sottostante paesaggio creato dal'automobile. Non vi era alcuna edificazione circostante (oggi è affiancato da capannoni industriali)/ costituisce elemento di un panorama - NON costituisce punto da cui si gode un panorama/ il recente restauro, che permette di considerare complessivamente buono lo stato di conservazione, ha comportato una manutenzione generale delle strutture in acciaio e il mantenimento di modifiche che si erano già realizzate nel tempo, come la bussola d'ingresso, i brise-soleil e i serramenti ora in alluminio.
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
A. Garini | 1992 | Angelo Bianchetti: un’architettura a ponte, in Bianchetti F., “Frames. I maestri alla finestra” | Faenza Editrice | Faenza | Si | |
AA.VV | 2007 | On the move. Nel paesaggio di Autogrill | Milano | No | ||
Colafranceschi S. | 2008 | Autogrill. Una storia italiana | Il Mulino | Milano | Si | |
Laura Greco | 2008 | La ricostruzione metallica nell'architettura dei punti di ristoro autostradali del Dopoguerra in Italia | “Storia dell'Ingegneria. Atti del secondo convegno nazionale. Napoli 7-8-9 Aprile 2008” | Napoli | 691 - 700 | Si |
Giovanna Franco, Stefano Francesco Musso | 2016 | Architetture in Liguria dopo il 1945 | De Ferrari Editore | Genova | Si |
Allegati
Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale. | |
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale, | |
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Direzione Regionale per la LiguriaTitolare della ricerca: Università degli studi di Genova – Dipartimento di Scienze per l’Architettura
Responsabile scientifico: Stefano Musso, Giovanna Franco
Scheda redatta da Lorenza Comino, Simona Lanzu
creata il 31/12/2009
ultima modifica il 05/02/2025
Revisori:
Mezzino Davide 2022