Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

EDIFICIO RESIDENZIALE

Scheda Opera

  • Vista del condominio dal Lungadige
  • Vista dal Lungadige
  • Vista dell'area nei primi anni Trenta
  • Vista dell'area a metà anni Trenta
  • Vista dell'area nella seconda metà anni Cinquanta
  • Prospetto sud
  • Vista da ovest
  • Prospetto est, parziale
  • Vista del loggiato est
  • Vista da sud
  • Vista dal Lungadige
  • Comune: Verona
  • Località: Verona
  • Denominazione: EDIFICIO RESIDENZIALE
  • Indirizzo: Via Arsenale, N. 64
  • Data: 1940 - 1959
  • Tipologia: Abitazioni plurifamiliari
  • Autori principali: Sperandio Casali
Descrizione

L’ingegnere Sperandio Casali in qualità di presidente dell’Azienda Gestione Edifici Comunali (A.G.E.C.) si occupa dopo la Seconda Guerra Mondiale della gestione del patrimonio immobiliare cittadino e della necessità di costruire (o ricostruire) edifici a destinazione residenziale data l’alta richiesta di abitazioni.
L’edificio in questione si colloca in un’area posta a completamento del quartiere residenziale di Borgo Trento, sorto nei pressi dell’Arsenale austriaco agli inizi del XIX secolo. Negli anni Trenta i lavori di sistemazione per la creazione del lungadige Cangrande avevano disposto – tra lo sbocco del ponte di Castelvecchio, il nuovo argine e l’ingresso sud dell’Arsenale – giardini e spazi verdi, inglobando e trasformando una struttura natatoria austriaca (1864) lì presente. Nel 1935 della scuola di nuoto, destinata alle guarnigioni presenti in Arsenale, rimane soltanto una vasca rettangolare (più piccola della vasca quadrata preesistente e a fondo basso, 1m) a corredo del nuovo parco pubblico. I primi interventi di completamento dell’area con edifici residenziali sono realizzati sul finire degli anni Trenta. Il Piano Regolatore Generale redatto da Plinio Marconi tra il 1949 e il 1951 inserisce la vasca nella prima area verde destinata nella città di Verona a “Campo Giuochi per Bambini”.
Il progetto di Casali si colloca in questo ricco contesto, tra il fiume, i giardini pubblici, l’Arsenale e la vista diretta di Castelvecchio, posto dall’altro lato dell’Adige. Casali sfrutta la disposizione del lotto e l’occasione di avere un lungo fianco ovest confinante con i giardini per fornire il condominio di due ‘facciate’ e di due aree di accesso. La prima su strada, dal Lungadige, la seconda sul fianco occidentale prospiciente la vasca d’acqua; entrambe sono qualificate da una pavimentazione in pietra calcarea chiara e dall’articolarsi dei prospetti in una successione di logge, ugualmente rivestite in pietra. Il prospetto ovest è molto più ampio e nella fascia mediana si apre, verso la vasca d’acqua, con quattro logge sovrapposte a cinque campate. Casali impagina le facciate in modo tradizionale, impostandole su un alto basamento lapideo – corrispondente al primo registro – che risaltando nelle fasce mediane dei due prospetti determina le logge. Trabeate al primo registro e centinate ai livelli superiori, le logge costruiscono i forti chiaroscuri sulle due facciate più soleggiate dell’edificio e conferiscono monumentalità al progetto.

Info
  • Progetto: 1940 -
  • Esecuzione: 1954 - 1959
  • Proprietà: Nessuna opzione
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Sperandio Casali Progetto architettonico Esecuzione SI
  • Strutture: murarie
  • Materiale di facciata: intonaco; pietra calcarea; pietra di Prun
  • Coperture: a falde; coppi
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
  • Stato Serramenti: Ottimo

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L’edificio in questione si colloca in un’area posta a completamento del quartiere residenziale di Borgo Trento, sorto nei pressi dell’Arsenale austriaco agli inizi del XIX secolo. Negli anni Trenta i lavori di sistemazione per la creazione del lungadige Cangrande avevano disposto – tra lo sbocco del ponte di Castelvecchio, il nuovo argine e l’ingresso sud dell’Arsenale – giardini e spazi verdi, inglobando e trasformando una struttura natatoria austriaca (1864) lì presente. Nel 1935 della scuola di nuoto, destinata alle guarnigioni presenti in Arsenale, rimane soltanto una vasca rettangolare  (più piccola della vasca quadrata preesistente e a fondo basso, 1m) a corredo del nuovo parco pubblico. I primi interventi di completamento dell’area con edifici residenziali sono realizzati sul finire degli anni Trenta. Il Piano Regolatore Generale redatto da Plinio Marconi tra il 1949 e il 1951 inserisce la vasca nella prima area verde destinata nella città di Verona a “Campo Giuochi per Bambini”.
Il progetto di Casali si colloca in questo ricco contesto, tra il fiume, i giardini pubblici, l’Arsenale e la vista diretta di Castelvecchio, posto dall’altro lato dell’Adige. Casali sfrutta la disposizione del lotto e l’occasione di avere un lungo fianco ovest confinante con i giardini per fornire il condominio di due ‘facciate’ e di due aree di accesso. La prima su strada, dal Lungadige, la seconda sul fianco occidentale prospiciente la vasca d’acqua; entrambe sono qualificate da una pavimentazione in pietra calcarea chiara e dall’articolarsi dei prospetti in una successione di logge, ugualmente rivestite in pietra. Il prospetto ovest è molto più ampio e nella fascia mediana si apre, verso la vasca d’acqua, con quattro logge sovrapposte a cinque campate. Casali impagina le facciate in modo tradizionale, impostandole su un alto basamento lapideo – corrispondente al primo registro – che risaltando nelle fasce mediane dei due prospetti determina le logge. Trabeate al primo registro e centinate ai livelli superiori, le logge costruiscono i forti chiaroscuri sulle due facciate più soleggiate dell’edificio e conferiscono monumentalità al progetto.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Morgante Michela, Basso Maddalena (a cura di) 2010 Borgo Trento, un quartiere del Nocento tra memoria e futuro Fondazione Cattolica Assicurazioni Verona 114-120 Si
Bertolazzi Angelo 2012 Pubblico, evocativo, simbolico «Architetti Verona. Rivista trimestrale di architettura e cultura del progetto» No
Longhi Davide 2012 Novecento. Architetture e città del Veneto Il Poligrafo Padova 895 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista del condominio dal Lungadige Vista del condominio dal Lungadige Paola Placentino
Vista dal Lungadige Vista dal Lungadige Paola Placentino
Vista dell'area nei primi anni Trenta Vista dell'area nei primi anni Trenta tratto da - Morgante, Basso 2010
Vista dell'area a metà anni Trenta Vista dell'area a metà anni Trenta tratto da - Morgante, Basso 2010
Vista dell'area nella seconda metà anni Cinquanta Vista dell'area nella seconda metà anni Cinquanta tratto da - Morgante, Basso 2010
Prospetto sud Prospetto sud Paola Placentino
Vista da ovest Vista da ovest Paola Placentino
Prospetto est, parziale Prospetto est, parziale Paola Placentino
Vista del loggiato est Vista del loggiato est Paola Placentino
Vista da sud Vista da sud Paola Placentino
Vista dal Lungadige Vista dal Lungadige

Criteri
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale per il Veneto
Titolare della ricerca: Università di Padova - Dipartimento Beni Culturali
Responsabile scientifico: Elena Svalduz, Stefano Zaggia


Scheda redatta da Paola Placentino
creata il 09/11/2021
ultima modifica il 29/08/2022