Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

EDIFICIO RESIDENZIALE

Scheda Opera

  • Vista da nord
  • Vista da est
  • Prospetto principale
  • Prospetto principale, dettaglio del portico con portone d'accesso
  • Vista da sud-ovest
  • Comune: Verona
  • Località: Verona
  • Denominazione: EDIFICIO RESIDENZIALE
  • Indirizzo: Via IV Novembre, N. 3-5
  • Data: 1952 - 1954
  • Tipologia: Abitazioni plurifamiliari
  • Autori principali: Gianfranco Bari
Descrizione

A partire dal 1919 il quartiere di Borgo Trento ha uno sviluppo residenziale a bassa densità favorito dalla presenza di ponte della Vittoria e di ponte Garibaldi che garantivano un rapido collegamento con l'altra sponda del fiume e il centro storico. Come in altri quartieri sorti nello stesso frangente sulla base dei medesimi piani regolatori zonali, anche Borgo Trento si sviluppa seguendo la nuova rete stradale, con l'obiettivo specifico di fornire una risposta abitativa qualificata in relazione alla prossimità con il centro storico. L'asse stradale di via IV Novembre, che collega il ponte della Vittoria a piazza Vittorio Veneto, supera la Seconda Guerra Mondiale senza essere interessato da piani di lottizzazione ed è quindi coinvolto nei piani di ricostruzione successivi al secondo conflitto bellico. Gli esiti della ricostruzione su via IV Novembre sono deludenti rispetto alla qualità costruttiva e alla bassa densità, che aveva caratterizzato l'edificazione della prima metà del secolo, quando i principi della città-giardino avevano garantito ampi spazi verdi o pedonali.
Gianfranco Bari riesce a sottrarre il proprio progetto alle dinamiche in atto e progetta un edificio ad L disponendolo sul fondo nord-ovest del lotto, ovvero lasciando libero il quarto del lotto posto in angolo tra via IV Novembre e via Isonzo. La piccola corte anteposta al palazzo è definita da un loggiato a registri sovrapposti (cinque, tanti quanti sono i piani dell'edificio, cui si aggiunge un piano attico) che collega le due ali dell'edificio. I solai, sostenuti da snelle 'colonnine' in calcestruzzo armato, corrono continui per modellarsi e sporgere, rispetto al filo di fabbrica, soltanto in corrispondenza dell'ultima campata del loggiato (a ridosso del corpo murario) posta in asse con il portone. L'espediente progettuale consente a Bari di arricchire il prospetto del palazzo con logge ombreggiate (e verdi, a discrezione dei residenti) garantendo anche una protezione dal traffico stradale, che già nel 1957 i quotidiani dichiarano essersi notevolmente incrementato (Gazzettino, 12 giugno 1957). Nel 1954 i quotidiani testimoniano uno specifico interesse manifestato dal conservatore inglese Ernest Marples, futuro ministro dei Trasporti, andato in visita a Verona per conto del ministero dell'Edilizia britannico.

Info
  • Progetto: 1952 -
  • Esecuzione: - 1954
  • Proprietà: Nessuna opzione
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Gianfranco Bari Progetto architettonico Esecuzione SI
  • Strutture: miste
  • Materiale di facciata: intonaco
  • Coperture: a falde; piane
  • Serramenti: legno; metallici
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
  • Stato Serramenti: Ottimo

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Gianfranco Bari riesce a sottrarre il proprio progetto alle dinamiche in atto e  progetta un edificio ad L disponendolo sul fondo nord-ovest del lotto, ovvero lasciando libero il quarto del lotto posto in angolo tra via IV Novembre e via Isonzo. La piccola corte anteposta al palazzo è definita da un loggiato a registri sovrapposti (cinque, tanti quanti sono i piani dell'edificio, cui si aggiunge un piano attico) che collega le due ali dell'edificio. I solai, sostenuti da snelle 'colonnine' in calcestruzzo armato, corrono continui per modellarsi e sporgere, rispetto al filo di fabbrica, soltanto in corrispondenza dell'ultima campata del loggiato (a ridosso del corpo murario) posta in asse con il portone. L'espediente progettuale consente a Bari di arricchire il prospetto del palazzo con logge ombreggiate (e verdi, a discrezione dei residenti) garantendo anche una protezione dal traffico stradale, che già nel 1957 i quotidiani dichiarano essersi notevolmente incrementato (Gazzettino, 12 giugno 1957). Nel 1954 i quotidiani testimoniano uno specifico interesse manifestato dal conservatore inglese Ernest Marples, futuro ministro dei Trasporti, andato in visita a Verona per conto del ministero dell'Edilizia britannico.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Morgante Michela, Basso Maddalena (a cura di) 2010 Borgo Trento, un quartiere del Nocento tra memoria e futuro Fondazione Cattolica Assicurazioni Verona 168-175 Si
Longhi Davide 2012 Novecento. Architetture e città del Veneto Il Poligrafo Padova 897 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista da nord Vista da nord Paola Placentino
Vista da est Vista da est Paola Placentino
Prospetto principale Prospetto principale Paola Placentino
Prospetto principale, dettaglio del portico con portone d'accesso Prospetto principale, dettaglio del portico con portone d'accesso Paola Placentino
Vista da sud-ovest Vista da sud-ovest Paola Placentino

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale per il Veneto
Titolare della ricerca: Università di Padova - Dipartimento Beni Culturali
Responsabile scientifico: Elena Svalduz, Stefano Zaggia


Scheda redatta da Paola Placentino
creata il 09/11/2021
ultima modifica il 29/08/2022