Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

VILLA SELENE 2000

Scheda Opera

  • Pianta piano rialzato
  • Sezione longitudinale
  • Planimetria
  • Schizzo di progetto
  • Prospetto principale
  • Veduta della linea di confine tra villa Selene e villa Venere (in primo piano)
  • Prospetto principale, portale d’accesso
  • Comune: Santa Giustina in Colle
  • Denominazione: VILLA SELENE 2000
  • Indirizzo: Via Roma, N. 39
  • Data: 1969 - 1977
  • Tipologia: Abitazioni unifamiliari
  • Autori principali: Quirino De Giorgio
Descrizione

Villa Selene 2000 è una delle architetture realizzate da Quirino De Giorgio lungo via Roma a Santa Giustina in Colle e direttamente confinante con villa Venere, sempre di sua invenzione. Sebbene ciascuna architettura abbia una sua autonomia linguistica, e vada letta come un unicum, il fatto che i progetti siano stati realizzati in un'area così circoscritta devono essere letti anche sul piano urbano.
Il prospetto principale appare come una cortina muraria segmentata in mattone facciavista, mentre il prospetto posteriore è rettilineo sempre in mattoni. Le prime tavole di progetto risalgono al marzo del 1969 e danno conto dello schema compositivo in pianta e delle strutture in calcestruzzo armato, che entrano a pieno titolo nell'iter ideativo dell'architettura della villa. I calcoli strutturali, realizzati dallo stesso progettista, sono infatti parte integrante della creazione architettonica. Sebbene il progetto delineato nel'69 resti sostanzialmente valido, la variante dell'estate dell'anno successivo presenta alcune trasformazioni che interessano la facciata posteriore, che rinuncia a duplicare l'andamento segmentato per un fronte lineare.
La fascinazione per le figure geometriche, e qui nello specifico per l'esagono, appare particolarmente attagliata per la sua diretta associazione con la struttura dell'alveare, che torna sia nella cifra compositiva del distributivo, sia in alcuni dettagli dell'alzato. Infatti il progetto per villa Selene 2000, affidato a De Giorgio dall'Avvocato Galileo Beghin per commissione di Maria Teresa Costanzi, deve rispondere alle esigenze di una famiglia molto numerosa che conta, oltre ai genitori, sei figli, e dunque deve trovare soluzioni adeguate non solo nel numero delle stanze da letto, ma anche nell'organizzazione degli spazi comuni.
La villa nasce inserita in un ampio giardino e suddivisa in due blocchi: la zona giorno di forma esagonale, con il soggiorno e l'articolato soppalco è connotata dal blocco scala centrale cui è addossato il focolare, che è il fulcro compositivo della stanza; la zona notte è servita da un corridoio centrale con le stanze sui due lati, tre bagni ciascuno con doppi accessi in modo da servire più camere da letto, oltre a una stanza studio-biblioteca e una stanza di servizio.
La zona giorno con forma esagonale, pur restando formalmente un unico ambiente, sfrutta il blocco scale/focolare centrale per organizzare diversi settori con specifiche tipologie di utilizzo: la zona musica con il pianoforte, la zona soggiorno, la zona pranzo di fronte al focolare e infine la cucina con ingresso diretto dal porticato. La zona notte, pur avendo un distributivo piuttosto tradizionale, non manca di introdurre soluzioni per ospitare i numerosi componenti del nucleo famigliare, prevedendo per ciascuno un proprio spazio esclusivo, introducendo tramezzature che suddividono le camere dei figli a due a due, servendo ciascuna con un'anticamera che funge anche da antibagno. Le camere da letto hanno ampie finestre arretrate rispetto al prospetto, soluzione che permette di ricavare un terrazzo coperto di forma cuspidata, comune alle due stanze abbinate.
La villa si sviluppa su tre livelli: il piano terreno con la zona giorno - parzialmente soppalcata - e la zona notte, il piano seminterrato con il medesimo sviluppo planimetrico e il piano sottotetto. Il piano seminterrato vede collocati in corrispondenza delle camere da letto vari locali di servizio, tra cui il garage, l'officina per gli attrezzi, il guardaroba, la lavanderia, lo stenditoio e vari box per l'utensileria; mentre in corrispondenza della zona giorno si collocano: la taverna, la cantina, la dispensa e un locale enoteca. Nel 1973 il cantiere subisce una battuta d'arresto a causa di un conflitto sorto tra l'avv. Beghin e il progettista, tanto che per terminare i lavori serviranno diversi anni sino al 1977.

Info
  • Progetto: 1969 - 1970
  • Esecuzione: 1973 - 1977
  • Committente: Maria Teresa Costanzi
  • Proprietà: Nessuna opzione
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Quirino De Giorgio Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=55524&RicProgetto=architetti SI
Q. De Giorgio Progetto strutturale Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=55524&RicProgetto=architetti NO
  • Strutture: Calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: mattone faccia vista; calcestruzzo faccia vista
  • Coperture: Laterocemento
  • Serramenti: legno
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Ottimo
  • Stato Serramenti: Ottimo

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Il prospetto principale appare come una cortina muraria segmentata in mattone facciavista, mentre il prospetto posteriore è rettilineo sempre in mattoni. Le prime tavole di progetto risalgono al marzo del 1969 e danno conto dello schema compositivo in pianta e delle strutture in calcestruzzo armato, che entrano a pieno titolo nell'iter ideativo dell'architettura della villa. I calcoli strutturali, realizzati dallo stesso progettista, sono infatti parte integrante della creazione architettonica. Sebbene il progetto delineato nel'69 resti sostanzialmente valido, la variante dell'estate dell'anno successivo presenta alcune trasformazioni che interessano la facciata posteriore, che rinuncia a duplicare l'andamento segmentato per un fronte lineare.
La fascinazione per le figure geometriche, e qui nello specifico per l'esagono, appare particolarmente attagliata per la sua diretta associazione con la struttura dell'alveare, che torna sia nella cifra compositiva del distributivo, sia in alcuni dettagli dell'alzato. Infatti il progetto per villa Selene 2000, affidato a De Giorgio dall'Avvocato Galileo Beghin per commissione di Maria Teresa Costanzi, deve rispondere alle esigenze di una famiglia molto numerosa che conta, oltre ai genitori, sei figli, e dunque deve trovare soluzioni adeguate non solo nel numero delle stanze da letto, ma anche nell'organizzazione degli spazi comuni.
La villa nasce inserita in un ampio giardino e suddivisa in due blocchi: la zona giorno di forma esagonale, con il soggiorno e l'articolato soppalco è connotata dal blocco scala centrale cui è addossato il focolare, che è il fulcro compositivo della stanza; la zona notte è servita da un corridoio centrale con le stanze sui due lati, tre bagni ciascuno con doppi accessi in modo da servire più camere da letto, oltre a una stanza studio-biblioteca e una stanza di servizio. 
La zona giorno con forma esagonale, pur restando formalmente un unico ambiente, sfrutta il blocco scale/focolare centrale per organizzare diversi settori con specifiche tipologie di utilizzo: la zona musica con il pianoforte, la zona soggiorno, la zona pranzo di fronte al focolare e infine la cucina con ingresso diretto dal porticato. La zona notte, pur avendo un distributivo piuttosto tradizionale, non manca di introdurre soluzioni per ospitare i numerosi componenti del nucleo famigliare, prevedendo per ciascuno un proprio spazio esclusivo, introducendo tramezzature che suddividono le camere dei figli a due a due, servendo ciascuna con un'anticamera che funge anche da antibagno. Le camere da letto hanno ampie finestre arretrate rispetto al prospetto, soluzione che permette di ricavare un terrazzo coperto di forma cuspidata, comune alle due stanze abbinate.
La villa si sviluppa su tre livelli: il piano terreno con la zona giorno - parzialmente soppalcata - e la zona notte, il piano seminterrato con il medesimo sviluppo planimetrico e il piano sottotetto. Il piano seminterrato vede collocati in corrispondenza delle camere da letto vari locali di servizio, tra cui il garage, l'officina per gli attrezzi, il guardaroba, la lavanderia, lo stenditoio e vari box per l'utensileria; mentre in corrispondenza della zona giorno si collocano: la taverna, la cantina, la dispensa e un locale enoteca. Nel 1973 il cantiere subisce una battuta d'arresto a causa di un conflitto sorto tra l'avv. Beghin e il progettista, tanto che per terminare i lavori serviranno diversi anni sino al 1977.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Bezzetto Luca, Possamai Vita Alessandra (a cura di) 2007 Quirino De Giorgio: un futurista protagonista del Novecento DBS Seren del Grappa 121 No
Longhi Davide 2012 Novecento. Architetture e città del Veneto Il Poligrafo Padova 606 No
Carlana Michel, Mezzalira Luca, Pentimalli Curzio (a cura di) 2019 Quirino De Giorgio: an architect's legacy Park Books Zurigo 304-307 Si
Carlana Michel, Mezzalira Luca, Pentimalli Curzio (a cura di) 2019 Villa Selene, Santa Giustina PD, In Veneto con-with Quirino De Giorgio Grafiche Veneziane Venezia 17 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Quirino De Giorgio, Villa Selene Quirino De Giorgio Comune di Vigonza, Padova

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Pianta piano rialzato Pianta piano rialzato Archivio Quirino De Giorgio
Sezione longitudinale Sezione longitudinale Archivio Quirino De Giorgio
Planimetria Planimetria Archivio Quirino De Giorgio
Schizzo di progetto Schizzo di progetto Archivio Quirino De Giorgio
Prospetto principale Prospetto principale Gabriele Marchiori
Veduta della linea di confine tra villa Selene e villa Venere (in primo piano) Veduta della linea di confine tra villa Selene e villa Venere (in primo piano) Gabriele Marchiori
Prospetto principale, portale d’accesso Prospetto principale, portale d’accesso tratto da - Carlana, Mezzalira, Pentimalli 2019

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale per il Veneto
Titolare della ricerca: Università di Padova - Dipartimento Beni Culturali
Responsabile scientifico: Elena Svalduz, Stefano Zaggia


Scheda redatta da Martina Massaro
creata il 10/11/2021
ultima modifica il 16/04/2024