CASA GOTTARDO
Scheda Opera
- Comune: Padova
- Località: Selvazzano Dentro
- Denominazione: CASA GOTTARDO
- Indirizzo: Via Monte Grappa, N. 66
- Data: 1968 - 1970
- Tipologia: Abitazioni unifamiliari
- Autori principali: Colin Glennie
Descrizione
La villa costruita tra il 1968 e il 1970, nel comune di Selvazzano Dentro, insiste su un lotto rettangolare, con ampio giardino, in un'area artigianale dismessa a margine del centro abitato, a sud della strada provinciale SP89 che collega Padova alla zona dei Colli Euganei. Il committente Paolo Gottardo è medico e chiede a Glennie una casa-studio a costi contenuti, che abbia spazi per la famiglia composta dalla moglie e tre figli (solo più tardi nascerà il quarto). Il progetto dispone al piano terreno l'ambulatorio, con accesso indipendente, gli ambienti di servizio, il garage e l'area di accesso all'abitazione, che si sviluppa interamente al primo piano. La scala a chiocciola in ferro, che raggiunge il primo piano, prosegue fino alla mansarda aperta su un tetto giardino.
L'edificio immerso nel verde consta di due piani sopra terra, che all'interno si traducono in tre piani sfalsati. Il distributivo interno al piano terreno è caratterizzato da una pianta libera, in linea con i dettami del Movimento Moderno e con l'architettura di Le Corbusier che l'architetto inglese, Colin Glennie, trapiantato a Zurigo, dimostra avere come riferimento stilistico, avendone anche completato la Maison de l'Homme dopo la morte del maestro. La pianta libera è scandita dalla presenza degli esili pilotis in calcestruzzo armato, posti lungo il perimetro esterno della pianta e lasciati al grezzo. La leggibilità del telaio portante, indipendente dai muri divisori, è sottolineata dalla scelta di intonacare i muri di tamponamento e dalla libertà nel disegno della forometria, che è caratterizzata da finestre a nastro a tutta altezza su entrambi i livelli. In questo modo le ampie vetrate mettono in stretto rapporto gli ambienti interni con gli spazi verdi del giardino tutto intorno. Sia all'interno che all'esterno il distributivo si conforma grazie alla presenza di setti murari. Due setti murari si dispongono nel giardino parallelamente al prospetto sud-est per separare l'accesso pubblico dello studio medico dall'area più privata del giardino con l'ingresso all'abitazione, collocato a ovest. All'interno i setti integrano elementi come il camino, le porte o il passavivande (tra la cucina e il soggiorno) funzionali ad organizzare gli ambienti e a indicarne le diverse funzioni. In modo analogo i pilotis diventano la griglia di riferimento per l'organizzazione delle tre camere da letto per i bambini; divise ma comunicanti, sono organizzate come le celle del convento della Tourette di Le Corbusier (cfr. Cattiodoro 2022) ed i pilotis sono il punto di appoggio per i tre ampi tavoli di studio disposti verso l'esterno. Anche la scelta degli arredi è chiaramente un omaggio al maestro francese del quale vi sono diverse opere di design: L.C.3, L.C.4, i casiers standard, la chaise longue.
Il progetto per la famiglia Gottardo è di poco successivo a quello per Edda (sorella di Aldo Businaro) e Orio Marzola (elaborato tra il 1966 e il 1969) ad Abano Terme e precede quello per Adele Cassina a Carimate (Como; 1974-76). I tre progetti lavorano su un nuovo modello abitativo borghese, quello della casa suburbana, che si sarebbe consolidato tra gli anni '80 e '90.
- Strutture: calcestruzzo armato
- Materiale di facciata: calcestruzzo; intonaco
- Coperture: piane; giardino pensile
- Serramenti: legno
- Stato Strutture: Ottimo
- Stato Materiale di facciata: Ottimo
- Stato Coperture: Ottimo
- Stato Serramenti: Ottimo
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: -
- Particella: -
Note
-
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
Cattiodoro Silvia | Colin Glennie. Architetture svelate (in corso di stampa) | Franco Angeli | Milano | No | ||
1976 | Vicino a Padova. Una casa razionale come esempio di civiltà | «Casa Vogue», ottobre | 134-137 | Si | ||
Rinaldi Rosamaria | 1982 | L'ambiente neutrale | «Domus», n. 633 | 32-37 | Si | |
Glennie Colin | 1985 | Lo spazio e gli arredi | «Ottagono», settembre | 38-39 | No | |
Cattiodoro Silvia | 2020 | L'altro architetto dei Cassina: Colin Glennie a casa di Adele, in Cafiero Gioconda, Flora Nicola, Giardiello Paolo (a cura di), Costruire l'abitare contemporaneo: nuovi temi e metodi del progetto | Poligrafo | Padova | 139-143 | Si |
Allegati
Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale. | |
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale, | |
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale per il VenetoTitolare della ricerca: Università di Padova - Dipartimento Beni Culturali
Responsabile scientifico: Elena Svalduz, Stefano Zaggia
Scheda redatta da Paola Placentino
creata il 10/11/2021
ultima modifica il 29/08/2022