Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CINEMA LAS VEGAS

Scheda Opera

  • Dettaglio del prospetto
  • Pianta della platea e dell'atrio
  • Pianta della galleria
  • Posteggio cicli
  • Progetto copertura
  • Prospetto principale
  • Comune: Trebaseleghe
  • Denominazione: CINEMA LAS VEGAS
  • Indirizzo: Via Castellana, N.2
  • Data: 1961 - 1961
  • Tipologia: Edifici per lo spettacolo
  • Autori principali: Quirino De Giorgio
Descrizione

L'incarico ricevuto per il cinema Altino a Padova (1946-1951), elaborato in contemporanea con il Quirinetta (1946-47), offre a Quirino De Giorgio l'occasione di tornare a misurarsi dopo la guerra con progetti di grande dimensione e inaugura un lungo periodo di attività professionale su questa tematica. Nei venti anni successivi De Giorgio elabora nove progetti dedicati a sale cinematografiche nelle province di Venezia, Padova, Treviso e Vicenza (l'ultimo progetto è del 1963-'67 per il cinema Mantegna a Camisano Vicentino). Mettendo a confronto le proposte è evidente quanto De Giorgio sfrutti le occasioni progettuali per sperimentare le possibilità di variazione della tipologia attraverso l'uso di tecniche costruttive e di materiali innovativi. I diversi progetti condividono gli schemi di partenza, sui quali l'architetto lavora per declinare la proposta.
Il format elaborato da De Giorgio, utilizzato come punto di partenza nei progetti per sale cinematografiche, si basa sull'analisi di una crescita degli ingressi nelle sale cinematografiche anche di provincia, e si uniforma alle disposizioni di legge del Ministero del Turismo (che richiede un incremento della vendita dei biglietti del 25% rispetto all'anno di esercizio precedente). Il modello di proposta progettuale elaborata da De Giorgio a partire dai primi anni Cinquanta prevede uno schema per una sala cinematografica di circa 600 posti a sedere, più 200 posti in piedi, con una pianta che ha le caratteristiche delle sale moderne, con perimetro a tronco di piramide di estensione variabile. L'atrio d'ingresso prevede due porte di accesso alla platea e due scale di accesso alla galleria, quest'ultima ha uno sbalzo limitato tale da dare l'impressione di un tutt'uno con la platea (la capienza della galleria è di 250 posti a sedere più 100 posti in piedi). I servizi della platea sono distribuiti alle spalle del pubblico, divisi in due batterie distinte, per uomini e donne, arieggiati ed illuminati dall'esterno, ugualmente i gabinetti della galleria vengono dislocati alle spalle del pubblico, divisi e illuminati. Tutte le batterie dei gabinetti hanno le pareti rivestite di maiolica fino a un metro e sessanta. La cabina di proiezione ha la capienza per ospitare due macchine a passo normale e una macchina a passo ridotto, ed è confortata uniformata alla cabina regolamentare Anci, anche questo locale ha un servizio a uso degli operatori. Proprio nell'ottica di un potenziale aumento della domanda il modello adottato da De Giorgio prevede l'eventuale allungamento della platea ulteriori 100 posti, senza compromettere l'acustica e la visibilità. L'accesso alla uscita di sicurezza della cabina viene garantita da due porte regolamentari rispetto ai provvedimenti emanati in materia dalla commissione di vigilanza sulle sale di pubblico spettacolo. Una particolare attenzione in ciascun progetto è riservata alle strutture portanti, così come
al disegno della facciata e alle finiture degli interni, che sono progettate in funzione delle specifiche esigenze del sito e della committenza.
- La sala cinematografica Las Vegas a Trebaseleghe si configura come variazione del medesimo format ed è stata realizzata nel1961, nell'arco di sei mesi, comprensivi della parte progettuale di De Giorgio che anche in questa occasione figura come progettista, direttore lavori e calcolatore dei cementi armati, mentre l'esecuzione lavori è dell'impresa edile Varini Adelchi.
A quell'epoca il Comune di Trebaseleghe in provincia di Padova contava 8144 abitanti e un solo cinema, il Marconi, gestito dal parroco Don Guglielmo De Grandis. Il cinematografo che apparteneva originariamente al Comune era stato dapprima affittato, il 9 Aprile 1954, alla parrocchia e al suo legale rappresentante da Guglielmo De Grandis, e poi venduto il 29 marzo del 58. Il cinema parrocchiale rimase unico a Trebaseleghe fino all'agosto del 1961 epoca in cui i signori Conte e Rigoni, committenti di De Giorgio, visto l'incremento del 25% nelle giornate di attività del biennio '58-'59 (rispetto al biennio '56-'57) aprirono una nuova sala cinematografica con un nullaosta rilasciato dal Ministero del Turismo (con nota 31254 del 17 dicembre 1960). Tale incremento si era verificato in misura del 96,7% in quanto il cinema Marconi aveva effettuato nel 56-57 181 giornate di spettacolo contro le 356 del 58-59.
L'apertura della sala subisce una battuta d'arresto a causa del ricorso di De Grandis ma è realizzata con 351 posti in platea, uno schermo panoramico (1:2,55; 10,07m x 3,95m) e delle quinte sceniche decorative fisse che permettono un uso alternativo del proscenio. Anche in questo caso a caratterizzare il progetto intervengono le grandi strutture in calcestruzzo armato della copertura e per il sostegno della galleria. La volta di copertura è costituita da archi a traliccio prefabbricati in cemento vibrato ad alta resistenza ed acciaio ad alto limite elastico, collegati da tavelle nervate in calcestruzzo armato precompresso. Gli archi sono a tre cerniere con una luce di 15 metri e disposti, con interassi di 2 metri, sui muri d'ambito della sala. L'atrio d'ingresso è scandito dalla nervatura delle travi di sostegno della galleria, che proseguono fino a definire un portico in facciata. Lo sbalzo assolve al doppio compito di essere riparo per i cinefili e alloggiamento, al piano superiore, di un'ampia cabina di proiezione, permettendo, inoltre, la completa vetratura del fronte di accesso. In facciata la parete corrispondente alla cabina di proiezione, al disopra del portico, è intonacata e decorata da rincassi esagonali che alludono alla geometria utilizzata per variare lo schema di partenza adottato abitualmente da De Giorgio. Sul fianco est dell'edificio il progetto prevede pensiline in un'area verde dedicata a parcheggio per 228 cicli (con rastrelliera verticale) e 35 motociclette.
Negli anni successivi, per questa e per le altre sale progettate, De Giorgio continua a occuparsi di vari aspetti manutentivi. Nel 1973 la gestione del cinema è gravata dell'esiguo numero di posti a sedere e si confida nella applicazione dell'articolo 9, decreto ministeriale di cui la Gazzetta ufficiale numero 81, che sancisce qualora si tratti di lavori tendenti al rimodernamento di cinema non superiori ai 800 posti, che si possono aumentare fino al 40% la loro capacità ricettiva in questo caso da 300 posti a 420.

Info
  • Progetto: 1961 -
  • Esecuzione: - 1961
  • Committente: Ditta Conte e Rigoni
  • Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Quirino De Giorgio Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=55524&RicProgetto=architetti SI
Q. De Giorgio Direzione lavori Esecuzione Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=55524&RicProgetto=architetti NO
Adelchi Varini Impresa esecutrice Esecuzione NO
  • Strutture: calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: intonaco; mattoni; vetro; acciaio
  • Coperture: copertura a volta, costituita da archi traliccio prefabbricati in cemento vibrato ad alta resistenza ed acciaio ad alto limite elastico collegati da tavelle nervate in calcestruzzo armato precompresso
  • Serramenti: metallici
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

													Array
(
    [id_opera] => 4633
    [codice] => PD046
    [denominazione] => CINEMA LAS VEGAS
    [regione] => Veneto
    [provincia] => Padova
    [comune] => Trebaseleghe
    [localita] => 
    [indirizzo] => Via Castellana, N.2
    [id_categoria] => 2
    [id_tipologia] => 13
    [tipologia_specifica] => 
    [anno_inizio_progetto] => 1961
    [anno_fine_progetto] => 
    [anno_inizio_esecuzione] => 
    [anno_fine_esecuzione] => 1961
    [classificazione] => 
    [id_livello_scheda] => 1
    [codice_iccd] => 
    [codice_benitutelati] => 
    [informazioni_architettoniche] => L'incarico ricevuto per il cinema Altino a Padova (1946-1951), elaborato in contemporanea con il Quirinetta (1946-47), offre a Quirino De Giorgio l'occasione  di tornare a misurarsi dopo la guerra con progetti di grande dimensione e inaugura un lungo periodo di attività professionale su questa tematica. Nei venti anni successivi De Giorgio elabora nove progetti dedicati a sale cinematografiche nelle province di Venezia, Padova, Treviso e Vicenza (l'ultimo progetto è del 1963-'67 per il cinema Mantegna a Camisano Vicentino). Mettendo a confronto le proposte è evidente quanto De Giorgio sfrutti le occasioni progettuali per sperimentare le possibilità di variazione della tipologia attraverso l'uso di tecniche costruttive e di materiali innovativi. I diversi progetti condividono gli schemi di partenza, sui quali l'architetto lavora per declinare la proposta.
Il format elaborato da De Giorgio, utilizzato come punto di partenza nei progetti per sale cinematografiche, si basa sull'analisi di una crescita degli ingressi nelle sale cinematografiche anche di provincia, e si uniforma alle disposizioni di legge del Ministero del Turismo (che richiede un incremento della vendita dei biglietti del 25% rispetto all'anno di esercizio precedente). Il modello di proposta progettuale elaborata da De Giorgio a partire dai primi anni Cinquanta prevede uno schema per una sala cinematografica di circa 600 posti a sedere, più 200 posti in piedi, con una pianta che ha le caratteristiche delle sale moderne, con perimetro a tronco di piramide di estensione variabile. L'atrio d'ingresso prevede due porte di accesso alla platea e due scale di accesso alla galleria, quest'ultima ha uno sbalzo limitato tale da dare l'impressione di un tutt'uno con la platea (la capienza della galleria è di 250 posti a sedere più 100 posti in piedi). I servizi della platea sono distribuiti alle spalle del pubblico, divisi in due batterie distinte, per uomini e donne, arieggiati ed illuminati dall'esterno, ugualmente i gabinetti della galleria vengono dislocati alle spalle del pubblico, divisi e illuminati. Tutte le batterie dei gabinetti hanno le pareti rivestite di maiolica fino a un metro e sessanta. La cabina di proiezione ha la capienza per ospitare due macchine a passo normale e una macchina a passo ridotto, ed è confortata uniformata alla cabina regolamentare Anci, anche questo locale ha un servizio a uso degli operatori. Proprio nell'ottica di un potenziale aumento della domanda il modello adottato da De Giorgio prevede l'eventuale allungamento della platea ulteriori 100 posti, senza compromettere l'acustica e la visibilità. L'accesso alla uscita di sicurezza della cabina viene garantita da due porte regolamentari rispetto ai provvedimenti emanati in materia dalla commissione di vigilanza sulle sale di pubblico spettacolo. Una particolare attenzione in ciascun progetto è riservata alle strutture portanti, così come
al disegno della facciata e alle finiture degli interni, che sono progettate in funzione delle specifiche esigenze del sito e della committenza.
- La sala cinematografica Las Vegas a Trebaseleghe si configura come variazione del medesimo format ed è stata realizzata nel1961, nell'arco di sei mesi, comprensivi della parte progettuale di De Giorgio che anche in questa occasione figura come progettista, direttore lavori e calcolatore dei cementi armati, mentre l'esecuzione lavori è dell'impresa edile Varini Adelchi.
A quell'epoca il Comune di Trebaseleghe in provincia di Padova contava 8144 abitanti e un solo cinema, il Marconi, gestito dal parroco Don Guglielmo De Grandis. Il cinematografo che apparteneva originariamente al Comune era stato dapprima affittato, il 9 Aprile 1954, alla parrocchia e al suo legale rappresentante da Guglielmo De Grandis, e poi venduto il 29 marzo del 58. Il cinema parrocchiale rimase unico a Trebaseleghe fino all'agosto del 1961 epoca in cui i signori Conte e Rigoni, committenti di De Giorgio, visto l'incremento del 25% nelle giornate di attività del biennio '58-'59 (rispetto al biennio '56-'57)  aprirono una nuova sala cinematografica con un nullaosta rilasciato dal Ministero del Turismo (con nota 31254 del 17 dicembre 1960). Tale incremento si era verificato in misura del 96,7% in quanto il cinema Marconi aveva effettuato nel 56-57 181 giornate di spettacolo contro le 356 del 58-59. 
L'apertura della sala subisce una battuta d'arresto a causa del ricorso di De Grandis ma è realizzata con 351 posti in platea, uno schermo panoramico (1:2,55; 10,07m x 3,95m) e delle quinte sceniche decorative fisse che permettono un uso alternativo del proscenio. Anche in questo caso a caratterizzare il progetto intervengono le grandi strutture in calcestruzzo armato della copertura e per il sostegno della galleria. La volta di copertura è costituita da archi a traliccio prefabbricati in cemento vibrato ad alta resistenza ed acciaio ad alto limite elastico, collegati da tavelle nervate in calcestruzzo armato precompresso. Gli archi sono a tre cerniere con una luce di 15 metri e disposti, con interassi di 2 metri, sui muri d'ambito della sala.  L'atrio d'ingresso è scandito dalla nervatura delle travi di sostegno della galleria, che proseguono fino a definire un portico in facciata.  Lo sbalzo assolve al doppio compito di essere riparo per i cinefili e alloggiamento, al piano superiore, di un'ampia cabina di proiezione, permettendo, inoltre, la completa vetratura del fronte di accesso. In facciata la parete corrispondente alla cabina di proiezione, al disopra del portico, è intonacata e decorata da rincassi esagonali che alludono alla geometria utilizzata per variare lo schema di partenza adottato abitualmente da De Giorgio. Sul fianco est dell'edificio il progetto prevede pensiline in un'area verde dedicata a parcheggio per 228 cicli (con rastrelliera verticale) e 35 motociclette.
Negli anni successivi, per questa e per le altre sale progettate, De Giorgio continua a occuparsi di vari aspetti manutentivi. Nel 1973 la gestione del cinema è gravata dell'esiguo numero di posti a sedere e si confida nella applicazione dell'articolo 9, decreto ministeriale di cui la Gazzetta ufficiale numero 81, che sancisce qualora si tratti di lavori tendenti al rimodernamento di cinema non superiori ai 800 posti, che si possono aumentare fino al 40% la loro capacità ricettiva in questo caso da 300 posti a 420.
    [committente] => Ditta Conte e Rigoni
    [foglio_catastale] => 
    [particella] => 
    [strutture] => calcestruzzo armato
    [id_stato_struttura] => 2
    [materiale_facciata] => intonaco; mattoni; vetro; acciaio
    [id_stato_facciata] => 2
    [coperture] => copertura a volta, costituita da archi traliccio prefabbricati in cemento vibrato ad alta resistenza ed acciaio ad alto limite elastico collegati da tavelle nervate in calcestruzzo armato precompresso
    [id_stato_coperture] => 2
    [serramenti] => metallici
    [id_stato_serramenti] => 2
    [destinazione_originaria] => 
    [destinazione_attuale] => 
    [trasformazioni] => 
    [id_tipo_proprieta] => 6
    [specifiche_proprieta] => 
    [id_tipo_provvedimento] => 1
    [data_provvedimento] => 
    [riferimento_normativo] => 
    [altri_provvedimenti] => 
    [vincolo] => 0
    [note] => 
    [denominazione_aggregato] => 
    [latitude] => 45.592041
    [longitude] => 12.045666
    [score] => 2
    [id_user] => 31
    [status] => 1
    [date_add] => 2021-11-10 10:49:25
    [date_upd] => 2024-04-16 15:07:26
    [categoria] => B. Opera selezionata
    [tipologia] => Edifici per lo spettacolo
    [proprieta] => Proprietà privata
    [cat_autori] => Quirino De Giorgio
    [id_regione] => 1
)
1
												
  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Carlana Michel, Mezzalira Luca, Pentimalli Curzio (a cura di) 2019 Quirino De Giorgio: an architect's legacy Park Books Zurigo 208-214 Si
Carlana Michel, Mezzalira Luca, Pentimalli Curzio (a cura di) 2019 Cinema Las Vegas, Trebaseleghe, Padova, In Veneto con-with Quirino De Giorgio Grafiche Veneziane Venezia 14 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Quirino De Giorgio, Cinema Las Vegas Quirino De Giorgio Comune di Vigonza, Padova

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Dettaglio del prospetto Dettaglio del prospetto
Pianta della platea e dell'atrio Pianta della platea e dell'atrio Archivio Quirino De Giorgio
Pianta della galleria Pianta della galleria Archivio Quirino De Giorgio
Posteggio cicli Posteggio cicli Archivio Quirino De Giorgio
Progetto copertura Progetto copertura Archivio Quirino De Giorgio
Prospetto principale Prospetto principale

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Archivio Quirino De Giorgio Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale per il Veneto
Titolare della ricerca: Università di Padova - Dipartimento Beni Culturali
Responsabile scientifico: Elena Svalduz, Stefano Zaggia


Scheda redatta da Martina Massaro
creata il 10/11/2021
ultima modifica il 16/04/2024