Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

VILLAGGIO STUE DEL NEVEGAL

Scheda Opera

  • Dettaglio del prospetto, visibili le lastre in rame
  • Dettaglio delle unità abitative
  • Vista dei tre livelli dalla strada di accesso ai garage
  • Vista dell'unità con 3 livelli abitativi
  • Sezione dei blocchi abitati
  • Interno, soggiorno
  • Vista del complesso da valle
  • Vista del complesso da nord
  • Comune: Belluno
  • Denominazione: VILLAGGIO STUE DEL NEVEGAL
  • Indirizzo: Via Faverghera, N.151
  • Data: 1972 - 1975
  • Tipologia: Complessi residenziali
  • Autori principali: Enrico Perego
Descrizione

Il villaggio Stue sorge nel 1974 sull’altopiano Nevegal, tra le prealpi bellunesi, prevedendo la realizzazione di cinquantotto unità immobiliari a destinazione turistica.
L’insediamento segue l’andamento orografico dell’area e il progetto dispone le unità adagiandole sugli scarti di quota che degradano verso la Val del Gat (nord-ovest). I cinque raggruppamenti, di diversa estensione, sono organizzati su tre livelli abitati, disposti su gradoni che arretrano, andando verso il crinale, e permettono ad ognuno degli alloggi di aprirsi verso la valle con un piccolo terrazzo. Ogni abitazione coincide con il modulo abitativo, leggibile all’esterno, che si compone con gli altri secondo una geometria aggregativa dettata dall’andamento dell’altopiano e si espande in orizzontale. Allo scarto tra i tre livelli, infatti, si aggiunge lo slittamento tra le diverse unità accostate, che genera spazi vivibili e indipendenti anche all’aperto.
Stue in ladino ampezzano è la parola che identifica la stube, ovvero la stanza di soggiorno riscaldata, che nel progetto di Perego si trasforma nel luminoso soggiorno di un moderno rifugio di montagna. Gli scarti e gli arretramenti delle unità sul versante dell’altipiano si trasformano nell’opportunità progettuale di aprire nei soggiorni ampie vetrate, oltre a consentire la collocazione di corridoi e scale distributive.
Come accade per i rifugi, l’architettura si adatta alla conformazione del declivio e si difende dalle temperature esterne, utilizzando materiali leggeri e funzionali che necessitano di poca manutenzione. Anche in questo progetto (cfr. ex-Dilform) Perego continua a sperimentare, sia soluzioni distributive, sia soluzioni costruttive che diano risposte precise alle caratteristiche dettate dal luogo, dal paesaggio e dalle destinazioni d’uso. La struttura in calcestruzzo armato è gettata in opera utilizzando come casseforme pannelli in cemento e fibra di legno (brevetto Velox 1967) che, restando in opera, assicurano coibentazione e isolamento acustico. I pannelli Velox erano completati da lastre ondulit in rame, semplicemente avvitate, usate come rivestimento anche per i muri verticali. Attualmente le lastre non sono più in opera e sono state sostituite da un rivestimento ad intonaco.
Le Stue, completate nel novembre del 1975, facevano parte di un progetto più ampio con otto diversi insediamenti, gestiti dal medesimo committente, che troverà soltanto parziale attuazione. La società Le Stue S.p.a ha gestito, dopo la chiusura del cantiere, la vendita degli alloggi.

Info
  • Progetto: 1972 -
  • Esecuzione: 1974 - 1975
  • Committente: I.T.I.M. S.p.a.
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: turistico-residenziale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Enrico Perego Progetto architettonico Progetto SI
Enrico Perego Direzione lavori Esecuzione NO
  • Strutture: calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: intonaco; legno
  • Coperture: metalliche
  • Serramenti: legno; metallo
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
  • Stato Serramenti: Ottimo

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Stue in ladino ampezzano è la parola che identifica la stube, ovvero la stanza di soggiorno riscaldata, che nel progetto di Perego si trasforma nel luminoso soggiorno di un moderno rifugio di montagna. Gli scarti e gli arretramenti delle unità sul versante dell’altipiano si trasformano nell’opportunità progettuale di aprire nei soggiorni ampie vetrate, oltre a consentire la collocazione di corridoi e scale distributive.
Come accade per i rifugi, l’architettura si adatta alla conformazione del declivio e si difende dalle temperature esterne, utilizzando materiali leggeri e funzionali che necessitano di poca manutenzione. Anche in questo progetto (cfr. ex-Dilform) Perego continua a sperimentare, sia soluzioni distributive, sia soluzioni costruttive che diano risposte precise alle caratteristiche dettate dal luogo, dal paesaggio e dalle destinazioni d’uso. La struttura in calcestruzzo armato è gettata in opera utilizzando come casseforme pannelli in cemento e fibra di legno (brevetto Velox 1967) che, restando in opera, assicurano coibentazione e isolamento acustico. I pannelli Velox erano completati da lastre ondulit in rame, semplicemente avvitate, usate come rivestimento anche per i muri verticali. Attualmente le lastre non sono più in opera e sono state sostituite da un rivestimento ad intonaco.
Le Stue, completate nel novembre del 1975, facevano parte di un progetto più ampio con otto diversi insediamenti, gestiti dal medesimo committente, che troverà soltanto parziale attuazione.  La società Le Stue S.p.a ha gestito, dopo la chiusura del cantiere, la vendita degli alloggi.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Longhi Davide 2012 Novecento. Architetture e città del Veneto Il Poligrafo Padova 376-377 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Dettaglio del prospetto, visibili le lastre in rame Dettaglio del prospetto, visibili le lastre in rame Giovanni Mastrangelo, tratto da - Archivio Perego
Dettaglio delle unità abitative Dettaglio delle unità abitative Design 33
Vista dei tre livelli dalla strada di accesso ai garage Vista dei tre livelli dalla strada di accesso ai garage Design 33
Vista dell'unità con 3 livelli abitativi Vista dell'unità con 3 livelli abitativi Design 33
Sezione dei blocchi abitati Sezione dei blocchi abitati Giovanni Mastrangelo, tratto da - Archivio Perego
Interno, soggiorno Interno, soggiorno Giovanni Mastrangelo, tratto da - Archivio Perego
Vista del complesso da valle Vista del complesso da valle Giovanni Mastrangelo, tratto da - Archivio Perego
Vista del complesso da nord Vista del complesso da nord Giovanni Mastrangelo, tratto da - Archivio Perego

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale per il Veneto
Titolare della ricerca: Università di Padova - Dipartimento Beni Culturali
Responsabile scientifico: Elena Svalduz, Stefano Zaggia


Scheda redatta da Paola Placentino
creata il 10/11/2021
ultima modifica il 29/08/2022