CENTRO COMMERCIALE EX DILFORM
Scheda Opera
- Comune: Belluno
- Denominazione: CENTRO COMMERCIALE EX DILFORM
- Indirizzo: Via Tiziano Vecellio, N.105
- Data: 1969 - 1970
- Tipologia: Edifici per il commercio
- Autori principali: Enrico Perego, Massimo Tessari, Enzo Galli
Descrizione
Il Centro DILFORM è commissionato a Perego da Gino D'Incà Levis che intende avere una nuova sede commerciale, adeguata alla vendita di mobili moderni.
Attualmente parte di una zona industriale (e commerciale) posta a est della città di Belluno sulla S.S.50, il centro DILFORM nel 1969 è uno dei primi insediamenti in un'area di futura espansione e si confronta con un contesto ancora agricolo, chiuso a nord dalle Dolomiti. La scelta di Perego è quella di aggregare dei blocchi stereometrici bianchi che risultano schermati all'esterno, verso la strada statale, e si compongono intorno ad una corte centrale interna. I blocchi dell'edificio, identificano spazi a destinazione d'uso differente (area d'accesso, spazio espositivo, magazzino) ma appartengono al medesimo sistema portante. Il sistema infatti comprende sia il telaio portante in acciaio, sia l'involucro esterno che collabora alla struttura collegandosi ad essa con una carpenteria metallica leggera. Si tratta di formelle vetrate in cemento, che si integrano con il telaio metallico, risolvono i problemi di coibentazione e diventano paramento portante. L'involucro esterno è quindi realizzato come una membrana che lascia passare la luce attraverso la griglia costruttiva delle formelle e può slittare verso l'esterno, come nel fronte sud-ovest, per aprire delle fenditure più ampie e continue. Il sistema in cui le formelle collaborano con il telaio metallico permette l'apertura sia a tutta parete dei blocchi verso la corte interna (con ampie vetrate), sia del volume che qualifica l'area d'ingresso (oggi non più visibile, perché tamponato con l'insegna a tutto campo di un magazzino subentrato recentemente), così come di una porzione del prospetto nord-est. Le coperture collaborano alla creazione della gerarchia degli spazi, in quanto le falde sono tutte orientate verso la corte interna, risultando invisibili dalla strada. Questa scelta lascia percepire i blocchi dell'edificio come volumi stereometrici dall'esterno; diversamente all'interno i grandi spioventi convergono verso la corte e accentuano la dimensione privata di uno spazio che, grazie alle vetrate continue, dialoga con lo spazio espositivo.
Il progetto, intrapreso nel 1969 con Massimo Tessari e la collaborazione dell’ingegnere Enzo Galli, si colloca dopo l’esperienza come assistente all’insegnamento di Egle Renata Trincanato (1964-1968) presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Un tassello importante, che affina la capacità di Perego di leggere il contesto e di elaborare soluzioni differenziate. Il progetto è inteso da Enrico Perego come strumento di controllo dell’opera a tutte le scale di rappresentazione, da quella territoriale, a quella urbana, al dettaglio costruttivo. A tale idea di progetto appartiene l’elaborazione da parte dell’architetto delle specifiche soluzioni tecniche e le conseguenti possibilità di sperimentare e mettere a punto nuove modalità di assemblaggio o nuovi materiali, senza tralasciare le soluzioni offerte dalla prefabbricazione (come dimostrano i disegni di progetto conservati nell'archivio Perego).
Info
- Progetto: 1969 -
- Esecuzione: - 1970
- Committente: Gino D'Incà Levis
- Proprietà: Proprietà privata
- Destinazione originaria: Sede commerciale per vendita mobili moderni
- Destinazione attuale: Commerciale
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
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Enzo | Galli | Progetto architettonico | Progetto | SI | ||
Enzo | Galli | Direzione lavori | Esecuzione | NO | ||
Enrico | Perego | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | http://www.darinperego.com/progetti.php?id_sottocat=22 | SI |
Enrico | Perego | Direzione lavori | Esecuzione | Visualizza Profilo | http://www.darinperego.com/progetti.php?id_sottocat=22 | NO |
Massimo | Tessari | Progetto architettonico | Progetto | SI | ||
Massimo | Tessari | Direzione lavori | Progetto | NO |
- Strutture: calcestruzzo armato; acciaio
- Materiale di facciata: calcestruzzo; acciaio; vetro
- Coperture: a falde
- Serramenti: metallici
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Ottimo
- Stato Serramenti: Ottimo
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: -
- Particella: -
Note
-
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
Longhi Davide | 2012 | Novecento. Architetture e città del Veneto | Il Poligrafo | Padova | 378-379 | No |
Fonti Archivistiche
Titolo | Autore | Ente | Descrizione | Conservazione |
---|---|---|---|---|
Archivio Perego | Enrico Perego | Studio Da Rin-Perego |
Allegati
Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
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Archivio Studio Perego | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale per il VenetoTitolare della ricerca: Università di Padova - Dipartimento Beni Culturali
Responsabile scientifico: Elena Svalduz, Stefano Zaggia
Scheda redatta da Paola Placentino
creata il 10/11/2021
ultima modifica il 09/05/2024