Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

PISCINA GANDINI

Scheda Opera

  • Vista della piscina
  • Vista della piscina
  • Vista della vasca
  • Vista della piscina verso i puntoni in c.a.
  • Vista delle travi di copertura
  • Vista del trampolino
  • Vista della piscina con il dettaglio della ringhiera di protezione della vasca
  • Vista dopo il restauro con la scala di accesso alla vasca
  • Dettaglio della balaustra e delle travi di copertura
  • Comune: Venezia
  • Denominazione: PISCINA GANDINI
  • Indirizzo: Isola di San Giorgio
  • Data: 1960 - 1962
  • Tipologia: Attrezzature sportive
  • Autori principali: Enea Perugini, Ufficio Tecnico Fondazione Cini
Descrizione

La Fondazione Giorgio Cini è istitutita da Vittorio Cini nel 1951 con l’obiettivo di promuovere il ripristino monumentale dell’isola di San Giorgio Maggiore e di favorire lo sviluppo di istituzioni educative, culturali, sociali e artistiche. Nello stesso anno l’architetto Luigi Vietti è incaricato di redigere un piano di sistemazione dell’isola, che prevede sia la demolizione di alcune delle strutture ottocentesche e novecentesche, sia il ripristino monumentale degli altri edifici curato dalla Soprintendenza dei monumenti diretta da Ferdinando Forlati (1951-1956). Nel piano generale di Vietti è compresa la realizzazione di un teatro all’aperto, il Teatro Verde, della Scuola di Arti e Mestieri e di un Centro Marinaro. L’Ufficio Tecnico della Fondazione diretto da Enea Perugini si occupa del progetto per la palestra di nuoto, la prima al coperto per la città di Venezia, necessaria alla formazione e all’allenamento sportivo dei seicento allievi del Centro Marinaro. Dopo aver valutato la zona della cavana, sul margine ovest dell’Isola, si decide di sfruttare l’invaso della cosiddetta “darsena verde” a est. I lavori iniziano nell’estate del 1960 per bonificare e adattare l’area alla realizzazione dell’edificio che, avendo la platea fondazionale a 2,90m sotto il livello del mare, viene dotato di una doppia vasca a tenuta con giunti waterstop per l’isolamento dall’acqua. La piscina è inaugurata il 1 febbraio 1962 ed è dedicata a Clemente Gandini, presidente del Centro Marinaro e fratello di Vittorio Cini, mancato nel 1961.
La palestra di nuoto ha due livelli; il piano interrato è adibito a locale tecnico per ospitare le caldaie, i filtri e le pompe necessari per la vasca d’acqua. Il piano superiore ospita i servizi, gli spogliatoi, la vasca e due gradinate disposte sui lati lunghi. La vasca d’acqua misura 25x13 metri, è a cinque corsie (con profondità massima di 3,25m), interamente rivestita con tessere musive azzurre e completata da un trampolino di 2,90 metri. L’intera struttura è innovativa per l’epoca. Gli impianti garantiscono una temperatura dell’acqua a 24 gradi, lo specchio d’acqua è illuminato da un sistema di illuminazione subacqueo con diciotto lampade a tenuta stagna, il solaio intermedio è realizzato con travetti prefabbricati e soletta collaborante (solaio a camera d’aria tipo ‘Sapal’), che garantisce alte prestazioni a fronte di grande leggerezza; infine la copertura dell’impianto sportivo è sostenuta da un sistema di dieci puntoni diagonali, a sezione variabile, e travi in calcestruzzo armato gettato in opera, che creano un reticolo a vista.
Nel 1976 l’edificio, a causa dei costi di gestione, è restituito alla Fondazione, che lo affida alla Lega Navale Italiana. Lo scarso utilizzo porta all’abbandono delle attività nel 1980. Nel 2009 lo studio Cattaruzza Millosevich Architetti Associati mette in sicurezza la struttura e restaura l’edificio per destinarlo ad uso espositivo. Un ulteriore intervento di restauro, rivolto alle strutture in cemento degli ambienti ipogei, è stato realizzato nel 2021 (Aut. sabap 3662 del 9.3.21 ing. Luigi Cocco, arch. Francesca Salatin).

Info
  • Progetto: 1960 - 1960
  • Esecuzione: 1961 - 1962
  • Committente: Fondazione Giorgio Cini
  • Proprietà: Proprietà pubblico-privata
  • Destinazione originaria: palestra di nuoto
  • Destinazione attuale: spazio espositivo
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Ufficio Tecnico Fondazione Cini Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.cini.it/ SI
Enea Perugini Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: intonaco; pietra
  • Coperture: a falde; coppi laterizi
  • Serramenti: ferrofinestre
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
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La palestra di nuoto ha due livelli; il piano interrato è adibito a locale tecnico per ospitare le caldaie, i filtri e le pompe necessari per la vasca d’acqua. Il piano superiore ospita i servizi, gli spogliatoi, la vasca e due gradinate disposte sui lati lunghi. La vasca d’acqua misura 25x13 metri, è a cinque corsie (con profondità massima di 3,25m), interamente rivestita con tessere musive azzurre e completata da un trampolino di 2,90 metri. L’intera struttura è innovativa per l’epoca. Gli impianti garantiscono una temperatura dell’acqua a 24 gradi, lo specchio d’acqua è illuminato da un sistema di illuminazione subacqueo con diciotto lampade a tenuta stagna, il solaio intermedio è realizzato con travetti prefabbricati e soletta collaborante (solaio a camera d’aria tipo ‘Sapal’), che garantisce alte prestazioni a fronte di grande leggerezza; infine la copertura dell’impianto sportivo è sostenuta da un sistema di dieci puntoni diagonali, a sezione variabile, e travi in calcestruzzo armato gettato in opera, che creano un reticolo a vista. 
Nel 1976 l’edificio, a causa dei costi di gestione, è restituito alla Fondazione, che lo affida alla Lega Navale Italiana. Lo scarso utilizzo porta all’abbandono delle attività nel 1980. Nel 2009 lo studio Cattaruzza Millosevich Architetti Associati mette in sicurezza la struttura e restaura l’edificio per destinarlo ad uso espositivo. Un ulteriore intervento di restauro, rivolto alle strutture in cemento degli ambienti ipogei, è stato realizzato nel 2021 (Aut. sabap 3662 del 9.3.21 ing. Luigi Cocco, arch. Francesca Salatin).
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Vincolo architettonico
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  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 20
  • Particella: 6

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1963 Relazione presidente del centro Marinaro del 24 aprile 1961 Annuario Fondazione Giorgio Cini 1960-61 Venezia 130-148; 187-188 Si
Forlati Ferdinando 1977 San Giorgio Maggiore, il complesso monumentale e i suoi restauri (1951-1956) Antoniana Padova No
Zucconi Guido (a cura di) 2017 L'opera di Ferdinando Forlati nelle Venezie del Novecento: atti del Convegno «Ateneo Veneto. Rivista semestrale di scienze, lettere e arti. Atti e memorie dell’Ateneo Veneto», 16/1 (CCIV) No
Bianco Annarosa 2017 San Giorgio Maggiore: conoscenza storica per un’azione “artistica” criticamente fondata, in Sorteni Stefano (a cura di), Le stagioni dell’ingegnere Ferdinando Forlati. Un protagonista del restauro nelle Venezia del Novecento Il Poligrafo Padova 205-211 No
Salatin Francesca 2018 Gli Architetti della rinascita dell'Isola di San Giorgio: Forlati, Vietti, Scattolin e Perugini / Architects of the Rebirth of the Island of San Giorgio: Forlati, Vietti, Scattolin and Perugini «Lettera da San Giorgio. Periodico della Fondazione Giorgio Cini Onlus», n. 38 (XX) 24-26 Si
Salatin Francesca 2018 «Una cosa affettuosa». Luigi Vietti e i progetti per il recupero dell’isola di S. Giorgio Maggiore «Studi Veneziani» , LXXVI 85-105 Si
Salatin Francesca 2019 «Che ne facciamo di Venezia?». Brenno Del Giudice e l’Isola di San Giorgio «Ateneo Veneto», 18/II (CCVI) 95-107 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Ufficio Tecnico Ufficio tecnico Fondazione Cini Fondazione Cini

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista della piscina Vista della piscina Fondazione Giorgio Cini
Vista della piscina Vista della piscina Fondazione Giorgio Cini
Vista della vasca Vista della vasca Fondazione Giorgio Cini
Vista della piscina verso i puntoni in c.a. Vista della piscina verso i puntoni in c.a. Fondazione Giorgio Cini
Vista delle travi di copertura Vista delle travi di copertura Fondazione Giorgio Cini
Vista del trampolino Vista del trampolino Fondazione Giorgio Cini
Vista della piscina con il dettaglio della ringhiera di protezione della vasca Vista della piscina con il dettaglio della ringhiera di protezione della vasca Fondazione Giorgio Cini
Vista dopo il restauro con la scala di accesso alla vasca Vista dopo il restauro con la scala di accesso alla vasca Cattaruzza Millosevich Architetti Associati on-line
Dettaglio della balaustra e delle travi di copertura Dettaglio della balaustra e delle travi di copertura Alessandra Chemollo, tratto da - Elle Decor on-line

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale per il Veneto
Titolare della ricerca: Università di Padova - Dipartimento Beni Culturali
Responsabile scientifico: Elena Svalduz, Stefano Zaggia


Scheda redatta da Paola Placentino
creata il 16/11/2021
ultima modifica il 18/04/2024