PISCINA GANDINI
Scheda Opera
- Comune: Venezia
- Località: San Marco
- Denominazione: PISCINA GANDINI
- Indirizzo: Isola di San Giorgio Maggiore
- Data: 1960 - 1962
- Tipologia: Attrezzature sportive
- Autori principali: Enea Perugini, Ufficio Tecnico Fondazione Cini
Descrizione
La Fondazione Giorgio Cini è istitutita da Vittorio Cini nel 1951 con l’obiettivo di promuovere il ripristino monumentale dell’isola di San Giorgio Maggiore e di favorire lo sviluppo di istituzioni educative, culturali, sociali e artistiche. Nello stesso anno l’architetto Luigi Vietti è incaricato di redigere un piano di sistemazione dell’isola, che prevede sia la demolizione di alcune delle strutture ottocentesche e novecentesche, sia il ripristino monumentale degli altri edifici curato dalla Soprintendenza dei monumenti diretta da Ferdinando Forlati (1951-1956). Nel piano generale di Vietti è compresa la realizzazione di un teatro all’aperto, il Teatro Verde, della Scuola di Arti e Mestieri e di un Centro Marinaro. L’Ufficio Tecnico della Fondazione diretto da Enea Perugini si occupa del progetto per la palestra di nuoto, la prima al coperto per la città di Venezia, necessaria alla formazione e all’allenamento sportivo dei seicento allievi del Centro Marinaro. Dopo aver valutato la zona della cavana, sul margine ovest dell’Isola, si decide di sfruttare l’invaso della cosiddetta “darsena verde” a est. I lavori iniziano nell’estate del 1960 per bonificare e adattare l’area alla realizzazione dell’edificio che, avendo la platea fondazionale a 2,90m sotto il livello del mare, viene dotato di una doppia vasca a tenuta con giunti waterstop per l’isolamento dall’acqua. La piscina è inaugurata il 1 febbraio 1962 ed è dedicata a Clemente Gandini, presidente del Centro Marinaro e fratello di Vittorio Cini, mancato nel 1961.
La palestra di nuoto ha due livelli; il piano interrato è adibito a locale tecnico per ospitare le caldaie, i filtri e le pompe necessari per la vasca d’acqua. Il piano superiore ospita i servizi, gli spogliatoi, la vasca e due gradinate disposte sui lati lunghi. La vasca d’acqua misura 25x13 metri, è a cinque corsie (con profondità massima di 3,25m), interamente rivestita con tessere musive azzurre e completata da un trampolino di 2,90 metri. L’intera struttura è innovativa per l’epoca. Gli impianti garantiscono una temperatura dell’acqua a 24 gradi, lo specchio d’acqua è illuminato da un sistema di illuminazione subacqueo con diciotto lampade a tenuta stagna, il solaio intermedio è realizzato con travetti prefabbricati e soletta collaborante (solaio a camera d’aria tipo ‘Sapal’), che garantisce alte prestazioni a fronte di grande leggerezza; infine la copertura dell’impianto sportivo è sostenuta da un sistema di dieci puntoni diagonali, a sezione variabile, e travi in calcestruzzo armato gettato in opera, che creano un reticolo a vista.
Nel 1976 l’edificio, a causa dei costi di gestione, è restituito alla Fondazione, che lo affida alla Lega Navale Italiana. Lo scarso utilizzo porta all’abbandono delle attività nel 1980. Nel 2009 lo studio Cattaruzza Millosevich Architetti Associati mette in sicurezza la struttura e restaura l’edificio per destinarlo ad uso espositivo. Un ulteriore intervento di restauro, rivolto alle strutture in cemento degli ambienti ipogei, è stato realizzato nel 2021 (Aut. sabap 3662 del 9.3.21 ing. Luigi Cocco, arch. Francesca Salatin).
Info
- Progetto: 1960 - 1960
- Esecuzione: 1961 - 1962
- Committente: Fondazione Giorgio Cini
- Proprietà: Proprietà pubblico-privata
- Destinazione originaria: palestra di nuoto
- Destinazione attuale: spazio espositivo
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
---|---|---|---|---|---|---|
Ufficio Tecnico | Fondazione Cini | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://www.cini.it/ | SI |
Enea | Perugini | Progetto architettonico | Progetto | SI |
- Strutture: calcestruzzo armato
- Materiale di facciata: intonaco; pietra
- Coperture: a falde; coppi laterizi
- Serramenti: ferrofinestre
- Stato Strutture: Ottimo
- Stato Materiale di facciata: Ottimo
- Stato Coperture: Ottimo
- Stato Serramenti: Ottimo
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Vincolo architettonico
- Data Provvedimento: d.lgs. 42/2004, art.10 comma 3 lettera d e 13
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: 20
- Particella: 6
Note
-
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
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1963 | Relazione presidente del centro Marinaro del 24 aprile 1961 | Annuario Fondazione Giorgio Cini 1960-61 | Venezia | 130-148; 187-188 | Si | |
Forlati Ferdinando | 1977 | San Giorgio Maggiore, il complesso monumentale e i suoi restauri (1951-1956) | Antoniana | Padova | No | |
Zucconi Guido (a cura di) | 2017 | L'opera di Ferdinando Forlati nelle Venezie del Novecento: atti del Convegno | «Ateneo Veneto. Rivista semestrale di scienze, lettere e arti. Atti e memorie dell’Ateneo Veneto», 16/1 (CCIV) | No | ||
Bianco Annarosa | 2017 | San Giorgio Maggiore: conoscenza storica per un’azione “artistica” criticamente fondata, in Sorteni Stefano (a cura di), Le stagioni dell’ingegnere Ferdinando Forlati. Un protagonista del restauro nelle Venezia del Novecento | Il Poligrafo | Padova | 205-211 | No |
Salatin Francesca | 2018 | Gli Architetti della rinascita dell'Isola di San Giorgio: Forlati, Vietti, Scattolin e Perugini / Architects of the Rebirth of the Island of San Giorgio: Forlati, Vietti, Scattolin and Perugini | «Lettera da San Giorgio. Periodico della Fondazione Giorgio Cini Onlus», n. 38 (XX) | 24-26 | Si | |
Salatin Francesca | 2018 | «Una cosa affettuosa». Luigi Vietti e i progetti per il recupero dell’isola di S. Giorgio Maggiore | «Studi Veneziani» , LXXVI | 85-105 | Si | |
Salatin Francesca | 2019 | «Che ne facciamo di Venezia?». Brenno Del Giudice e l’Isola di San Giorgio | «Ateneo Veneto», 18/II (CCVI) | 95-107 | No |
Fonti Archivistiche
Titolo | Autore | Ente | Descrizione | Conservazione |
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Archivio Ufficio Tecnico | Ufficio tecnico Fondazione Cini | Fondazione Cini |
Allegati
Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale. | |
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale per il VenetoTitolare della ricerca: Università di Padova - Dipartimento Beni Culturali
Responsabile scientifico: Elena Svalduz, Stefano Zaggia
Scheda redatta da Paola Placentino
creata il 16/11/2021
ultima modifica il 27/02/2025