Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

STADIO DEL GHIACCIO

Scheda Opera

  • Prospetto sud
  • Prospetto nord
  • Prospetto nord-ovest
  • Prospetto nord, dettaglio del graticcio in legno
  • Prospetto sud, dettaglio delle tribune con l’attacco della struttura di copertura della pista
  • Comune: Cortina d'Ampezzo
  • Denominazione: STADIO DEL GHIACCIO
  • Indirizzo: Via Alberto Bonacossa, N. 1
  • Data: 1952 - 1955
  • Tipologia: Attrezzature sportive
  • Autori principali: Mario Ghedina, Oreste De Lotto, Antonio Cancian
Descrizione

Nel 1949 il centro studi impianti sportivi del CONI è coinvolto nella redazione del progetto di uno stadio del ghiaccio mentre si elabora il piano regolatore degli impianti olimpici da collocare a Cortina. La candidatura della città ai giochi invernali è presentata alla fine del 1951 e il progetto dello stadio olimpico del ghiaccio, elaborato dagli architetti Mario Ghedina, Francesco Uras e Riccardo Nelli, è approvato dalla Commissione interministeriale impianti sportivi il 18 aprile 1952.
La difficoltà progettuale è legata alle condizioni imposte dall’area montana, già sottoposta a tutela, e dalle caratteristiche che uno stadio olimpico esige, in merito alle piste (che diventano due rispetto al primo progetto), alla capienza del pubblico (8000 spettatori, con possibilità di aumento con strutture provvisorie), ai relativi parcheggi e al numero di atleti ammessi (spogliatoi per almeno 180 atleti con: sala massaggi e servizi igienici indipendenti, pronto soccorso, due saune, magazzini). Il tutto deve essere gestito consumando il minor suolo possibile, visto anche che l’area, concessa dal comune, non è lontana dal centro cittadino. La località individuata, Maion, è posta a nord di Cortina ed è raggiungibile dal centro cittadino con pochi minuti di cammino a piedi.
Il cantiere delle strutture in calcestruzzo armato è aperto nel giugno del 1953 con opere di consolidamento dell’area fondazionale, attraverso l’infissione di 600 pali di C.A. centrifugato. Le caratteristiche del sottosuolo richiedevano tale intervento, insieme ad opere per l’isolamento della soletta sulla quale sarebbe stata realizzata la pista di giacchio artificiale. La ditta de Pretto Escher Wiss, selezionata attraverso una gara d'appalto (parteciparono 18 ditte italiane e straniere), ha costruito il campo di pattinaggio e fornito tutti i macchinari per garantire spessore del ghiaccio uniforme (2-3cm) e resistenza. Le tribune sono realizzate su tre lati della pista di gara, con tre ordini di posti, una pendenza tale da ridurne l’ingombro e sono rivolte a sud, in modo da avere una visuale piena del panorama verso Cortina. La struttura in calcestruzzo armato delle tribune è alta 14m sul campo da gioco ed è rivestita di abete e cirmolo.
Al centro dell'edificio in comunicazione con il secondo ordine di posti è collocato un salone di rappresentanza, riscaldato e dotato di una vasca vetrata dal quale si ha una perfetta visibilità della pista; il pavimento è in onice e un diaframma policromo in vetro di murano è realizzato dalla vetreria Archimede Seguso in collaborazione con l’artista Giuseppe Santomaso. Gli impianti di riscaldamento sfruttano pannelli radianti per i saloni, gli uffici e i servizi igienici, circolazione forzata di aria calda per gli spogliatoi e raggi infrarossi per le tribune.
Negli anni ’90 la nuova candidatura di Cortina per i giochi invernali, sollecitò, con il progetto di un nuovo stadio, la copertura dello stadio esistente per renderlo adeguato alle nuove normative. Il progetto fu redatto dall’architetto Oreste De Lotto, ma nel 1997 i lavori si fermano. Riprendono nel 2001 per terminare nel 2003. La copertura è realizzata con un traliccio in carpenteria metallica, che ha come elementi portanti verticali due pilastri in calcestruzzo armato (negli angoli delle tre tribune) e sei in acciaio, collocati sul fronte libero della pista di ghiaccio. La chiusura della corte è realizzata con una parete vetrata appesa alla struttura portante.

Info
  • Progetto: 1952 -
  • Esecuzione: - 1955
  • Committente: 1949 CONI / 1995 Comune Cortina d'Ampezzo
  • Proprietà: proprietà Ente pubblico territoriale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Antonio Cancian Progetto strutturale Esecuzione SI
Costruzioni Cimolai Armando spa Progetto strutturale Esecuzione NO
Igino Dalla Bernardina Direzione lavori Esecuzione NO
Oreste De Lotto Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo http://studiodelotto.it/biografia.html SI
Mario Ghedina Progetto architettonico Progetto SI
Riccardo Nelli Collaboratore Progetto NO
Francesco Uras Collaboratore Progetto NO
  • Strutture: calcestruzzo armato; acciaio
  • Materiale di facciata: calcestruzzo a vista; pietra; legno; vetro
  • Coperture: lastre di rame
  • Serramenti: legno; metallici
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
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La difficoltà progettuale è legata alle condizioni imposte dall’area montana, già sottoposta a tutela, e dalle caratteristiche che uno stadio olimpico esige, in merito alle piste (che diventano due rispetto al primo progetto), alla capienza del pubblico (8000 spettatori, con possibilità di aumento con strutture provvisorie), ai relativi parcheggi e al numero di atleti ammessi (spogliatoi per almeno 180 atleti con: sala massaggi e servizi igienici indipendenti, pronto soccorso, due saune, magazzini). Il tutto deve essere gestito consumando il minor suolo possibile, visto anche che l’area, concessa dal comune, non è lontana dal centro cittadino. La località individuata, Maion, è posta a nord di Cortina ed è raggiungibile dal centro cittadino con pochi minuti di cammino a piedi.
Il cantiere delle strutture in calcestruzzo armato è aperto nel giugno del 1953 con opere di consolidamento dell’area fondazionale, attraverso l’infissione di 600 pali di C.A. centrifugato. Le caratteristiche del sottosuolo richiedevano tale intervento, insieme ad opere per l’isolamento della soletta sulla quale sarebbe stata realizzata la pista di giacchio artificiale. La ditta de Pretto Escher Wiss, selezionata attraverso una gara d'appalto (parteciparono 18 ditte italiane e straniere), ha costruito il campo di pattinaggio e fornito tutti i macchinari per garantire spessore del ghiaccio uniforme (2-3cm) e resistenza. Le tribune sono realizzate su tre lati della pista di gara, con tre ordini di posti, una pendenza tale da ridurne l’ingombro e sono rivolte a sud, in modo da avere una visuale piena del panorama verso Cortina. La struttura in calcestruzzo armato delle tribune è alta 14m sul campo da gioco ed è rivestita di abete e cirmolo.
Al centro dell'edificio in comunicazione con il secondo ordine di posti è collocato un salone di rappresentanza, riscaldato e dotato di una vasca vetrata dal quale si ha una perfetta visibilità della pista; il pavimento è in onice e un diaframma policromo in vetro di murano è realizzato dalla vetreria Archimede Seguso in collaborazione con l’artista Giuseppe Santomaso. Gli impianti di riscaldamento sfruttano pannelli radianti per i saloni, gli uffici e i servizi igienici, circolazione forzata di aria calda per gli spogliatoi e  raggi infrarossi per le tribune.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -
Opere D'Arte:
Codice ICCd Ubicazione Tipologia Soggetto Autore Materia Tecnica Stato di Conservazione Restauri
Pannello decorativo Astratto Giuseppe Santomaso Vetro Cattivo


Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
«Quaderni Archimede Seguso», n. 3 No
Roggero Mario Federico 1956 Lo stadio del ghiaccio a Cortina d'Ampezzo, «Atti e rassegna tecnica della Società degli ingegneri e degli architetti in Torino», A. 10, n. 4 137-141 Si
CONI 1956 Cortina 1956. VII Giochi Olimpici Cortina d'Ampezzo 124-134 Si
1956 Gli Italiani a Cortina «Domus», n. 317 1 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Prospetto sud Prospetto sud Angelo Comotto
Prospetto nord Prospetto nord Angelo Comotto
Prospetto nord-ovest Prospetto nord-ovest Angelo Comotto
Prospetto nord, dettaglio del graticcio in legno Prospetto nord, dettaglio del graticcio in legno Angelo Comotto
Prospetto sud, dettaglio delle tribune con l’attacco della struttura di copertura della pista  Prospetto sud, dettaglio delle tribune con l’attacco della struttura di copertura della pista Angelo Comotto

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale per il Veneto
Titolare della ricerca: Università di Padova - Dipartimento Beni Culturali
Responsabile scientifico: Elena Svalduz, Stefano Zaggia


Scheda redatta da Paola Placentino
creata il 17/11/2021
ultima modifica il 16/04/2024