PALAZZETTO DELLO SPORT
Scheda Opera
- Comune: Vicenza
- Denominazione: PALAZZETTO DELLO SPORT
- Indirizzo: Via Carlo Goldoni
- Data: 1963 - 1972
- Tipologia: Attrezzature sportive
- Autori principali: Giuseppe Davanzo
Descrizione
Nel 1963 è bandito il concorso per la realizzazione del palazzetto dello sport da collocarsi nell’area a nord-ovest della città, già a vocazione sportiva (con campi di atletica, calcio e piscina scoperta), alla quale mancava una struttura polisportiva coperta che potesse ospitare le attività agonistiche.
Le richieste del bando fissano ad almeno 1500 i posti a sedere sulle gradinate, per competizioni sia di pallacanestro che di tennis, e definiscono la presenza di: una piscina a quattro corsie, una sala per il pugilato, una per il sollevamento pesi e ambienti per i servizi complementari, come spogliatoi, magazzini, uffici, biglietteria, bar e alloggio per il custode. La commissione giudicatrice sceglie tra i venti partecipanti il progetto di Pier Luigi Nervi, che redige il progetto definitivo. I costi preventivati per la relizzazione dell’opera inducono l’amministrazione ad abbandonare il progetto di Nervi e ad affidare l’incarico a Giuseppe Davanzo.
Il progetto di Davanzo si articola in due volumi, quello principale con il campo da gioco (per basket, tennis, pallavolo, pugilato, ginnastica artistica) e quello secondario con la piscina che, disponendosi ad L, determinano la creazione a sud del piazzale principale di accesso alla struttura.
Il campo da gioco è posto al centro del blocco principale, circondato dai percorsi che garantiscono l’accessibilità alle gradinate e agli ambienti accessori (magazzino, infermeria, spogliatoi e servizi igienici per il pubblico). La capienza è di 1992 posti a sedere, ampliabile con l’aggiunta di 512 sedie da disporre sul parterre in caso di incontri di pugilato. Davanzo utilizza una struttura in calcestruzzo armato con pareti gettate in opera e pilastri su fondazione a plinto, che sostengono un’orditura primaria di travi a T in calcestruzzo armato precompresso (lunghe 45 m). L’orditura secondaria è realizzata con tegoli prefabbricati in calcestruzzo armato, distanziati nella posa in modo da ottenere dei lucernari chiusi da pannelli in vetroresina. La copertura è a gradoni e restituisce in facciata la gerarchia degli ambienti, in modo che il campo da gioco emerga con il suo volume, circondato da un corollario di volumi minori ad altezze degradanti. La dotazione impiantistica prevedeva l’indipendenza degli ambienti per la termoventilazione e il riscaldamento. Le canalizzazioni erano collocate negli spazi definiti dall’altezza delle travi, risultando così invisibili.
L’abbandono della piscina a fine anni novanta e una serie di ristrutturazioni, eseguite per adeguare gli impianti alle normative di sicurezza a partire dai primi anni 2000, hanno trasformato la struttura sportiva. La piscina è stata smantellata e trasformata in una palestra di ginnastica artistica; contestualmente la struttura di copertura in calcestruzzo armato è stata sostituita da una struttura in legno lamellare, che mantiene la scansione della vecchia. La sala del riscaldamento atleti è diventata una palestra di boxe, mentre la casa del custode è oggi la sede di un gruppo alpini. La facciata attuale risulta completamente alterata dalla presenza delle nuove condotte dell’impianto di condizionamento, che maschera i gradoni della copertura.
Info
- Progetto: 1963 - 1968
- Esecuzione: 1969 - 1972
- Committente: Comune di Vicenza
- Proprietà: Proprietà pubblica
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
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Giandomenico | Cocco | Progetto strutturale | Progetto | NO | ||
Giuseppe | Davanzo | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=58232 | SI |
Mikuni | Omura | Collaboratore | Progetto | NO |
- Strutture: calcestruzzo armato precompresso; calcestruzzo armato gettato in opera
- Materiale di facciata: calcestruzzo a vista
- Coperture: lamierino di rame
- Serramenti: metallici
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Discreto
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Ottimo
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: -
- Particella: -
Note
-
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
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1972 | «Ottagono», n.24 | No | ||||
Zevi Bruno | 1979 | Cronache di architettura, vol. 9 | Laterza | Bari | No | |
Antico Maria (a cura di) | 2005 | Giuseppe Davanzo: il mestiere dell'architetto | Skira | Milano | 42-45 | Si |
2008 | Quella Basilica che divenne il palabasket | «Il Giornale di Vicenza», 29 novembre | No | |||
Di Lorenzo A | 2010 | Quella vela tutta di luce che non fu realizzata | «Il Giornale di Vicenza», 21 settembre | 26 | No | |
Longhi Davide | 2012 | Novecento. Architetture e città del Veneto | Il Poligrafo | Ponzano Veneto | 1038-1039 | Si |
Viati Navone Annalisa (a cura di) | 2017 | A margine del mestiere. Giuseppe Davanzo | Il Poligrafo | Padova | 95-127 | Si |
Fonti Archivistiche
Titolo | Autore | Ente | Descrizione | Conservazione |
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Archivio Giuseppe Davanzo | Giuseppe Davanzo | Privato | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=58232 |
Allegati
Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
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Archivio Giuseppe Davanzo | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale per il VenetoTitolare della ricerca: Università di Padova - Dipartimento Beni Culturali
Responsabile scientifico: Elena Svalduz, Stefano Zaggia
Scheda redatta da Paola Placentino
creata il 16/12/2021
ultima modifica il 16/04/2024