Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

PALAZZETTO DELLO SPORT

Scheda Opera

  • Prospetto principale, dettaglio pannelli in c.a. con tinteggiatura
  • Prospetto ovest su via Ferrarin
  • Prospetto est, dettaglio copertura
  • Prospetto nord, particolare con le travi della copertura
  • Piscina in costruzione 1971
  • Campo principale (basket, tennis, pugilato)
  • Prospetto principale sud; sezione trasversale
  • Prospetto ovest; Interno, campo da gioco
  • Pianta del centro sportivo; pianta delle coperture
  • Prospetto principale sud-est
  • Comune: Vicenza
  • Denominazione: PALAZZETTO DELLO SPORT
  • Indirizzo: Via Carlo Goldoni
  • Data: 1963 - 1972
  • Tipologia: Attrezzature sportive
  • Autori principali: Giuseppe Davanzo
Descrizione

Nel 1963 è bandito il concorso per la realizzazione del palazzetto dello sport da collocarsi nell’area a nord-ovest della città, già a vocazione sportiva (con campi di atletica, calcio e piscina scoperta), alla quale mancava una struttura polisportiva coperta che potesse ospitare le attività agonistiche.
Le richieste del bando fissano ad almeno 1500 i posti a sedere sulle gradinate, per competizioni sia di pallacanestro che di tennis, e definiscono la presenza di: una piscina a quattro corsie, una sala per il pugilato, una per il sollevamento pesi e ambienti per i servizi complementari, come spogliatoi, magazzini, uffici, biglietteria, bar e alloggio per il custode. La commissione giudicatrice sceglie tra i venti partecipanti il progetto di Pier Luigi Nervi, che redige il progetto definitivo. I costi preventivati per la relizzazione dell’opera inducono l’amministrazione ad abbandonare il progetto di Nervi e ad affidare l’incarico a Giuseppe Davanzo.
Il progetto di Davanzo si articola in due volumi, quello principale con il campo da gioco (per basket, tennis, pallavolo, pugilato, ginnastica artistica) e quello secondario con la piscina che, disponendosi ad L, determinano la creazione a sud del piazzale principale di accesso alla struttura.
Il campo da gioco è posto al centro del blocco principale, circondato dai percorsi che garantiscono l’accessibilità alle gradinate e agli ambienti accessori (magazzino, infermeria, spogliatoi e servizi igienici per il pubblico). La capienza è di 1992 posti a sedere, ampliabile con l’aggiunta di 512 sedie da disporre sul parterre in caso di incontri di pugilato. Davanzo utilizza una struttura in calcestruzzo armato con pareti gettate in opera e pilastri su fondazione a plinto, che sostengono un’orditura primaria di travi a T in calcestruzzo armato precompresso (lunghe 45 m). L’orditura secondaria è realizzata con tegoli prefabbricati in calcestruzzo armato, distanziati nella posa in modo da ottenere dei lucernari chiusi da pannelli in vetroresina. La copertura è a gradoni e restituisce in facciata la gerarchia degli ambienti, in modo che il campo da gioco emerga con il suo volume, circondato da un corollario di volumi minori ad altezze degradanti. La dotazione impiantistica prevedeva l’indipendenza degli ambienti per la termoventilazione e il riscaldamento. Le canalizzazioni erano collocate negli spazi definiti dall’altezza delle travi, risultando così invisibili.
L’abbandono della piscina a fine anni novanta e una serie di ristrutturazioni, eseguite per adeguare gli impianti alle normative di sicurezza a partire dai primi anni 2000, hanno trasformato la struttura sportiva. La piscina è stata smantellata e trasformata in una palestra di ginnastica artistica; contestualmente la struttura di copertura in calcestruzzo armato è stata sostituita da una struttura in legno lamellare, che mantiene la scansione della vecchia. La sala del riscaldamento atleti è diventata una palestra di boxe, mentre la casa del custode è oggi la sede di un gruppo alpini. La facciata attuale risulta completamente alterata dalla presenza delle nuove condotte dell’impianto di condizionamento, che maschera i gradoni della copertura.

Info
  • Progetto: 1963 - 1968
  • Esecuzione: 1969 - 1972
  • Committente: Comune di Vicenza
  • Proprietà: Proprietà pubblica
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Giandomenico Cocco Progetto strutturale Progetto NO
Giuseppe Davanzo Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=58232 SI
Mikuni Omura Collaboratore Progetto NO
  • Strutture: calcestruzzo armato precompresso; calcestruzzo armato gettato in opera
  • Materiale di facciata: calcestruzzo a vista
  • Coperture: lamierino di rame
  • Serramenti: metallici
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Discreto
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Ottimo

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Le richieste del bando fissano ad almeno 1500 i posti a sedere sulle gradinate, per competizioni sia di pallacanestro che di tennis, e definiscono la presenza di: una piscina a quattro corsie, una sala per il pugilato, una per il sollevamento pesi e ambienti per i servizi complementari, come spogliatoi, magazzini, uffici, biglietteria, bar e alloggio per il custode. La commissione giudicatrice sceglie tra i venti partecipanti il progetto di Pier Luigi Nervi, che redige il progetto definitivo. I costi preventivati per la relizzazione dell’opera inducono l’amministrazione ad abbandonare il progetto di Nervi e ad affidare l’incarico a Giuseppe Davanzo.
Il progetto di Davanzo si articola in due volumi, quello principale con il campo da gioco (per basket, tennis, pallavolo, pugilato, ginnastica artistica) e quello secondario con la piscina che, disponendosi ad L, determinano la creazione a sud del piazzale principale di accesso alla struttura.
Il campo da gioco è posto al centro del blocco principale, circondato dai percorsi che garantiscono l’accessibilità alle gradinate e agli ambienti accessori (magazzino, infermeria, spogliatoi e servizi igienici per il pubblico). La capienza è di 1992 posti a sedere, ampliabile con l’aggiunta di 512 sedie da disporre sul parterre in caso di incontri di pugilato. Davanzo utilizza una struttura in calcestruzzo armato con pareti gettate in opera e pilastri su fondazione a plinto, che sostengono un’orditura primaria di travi a T in calcestruzzo armato precompresso (lunghe 45 m). L’orditura secondaria è realizzata con tegoli prefabbricati in calcestruzzo armato, distanziati nella posa in modo da ottenere dei lucernari chiusi da pannelli in vetroresina. La copertura è a gradoni e restituisce in facciata la gerarchia degli ambienti, in modo che il campo da gioco emerga con il suo volume, circondato da un corollario di volumi minori ad altezze degradanti. La dotazione impiantistica prevedeva l’indipendenza degli ambienti per la termoventilazione e il riscaldamento. Le canalizzazioni erano collocate negli spazi definiti dall’altezza delle travi, risultando così invisibili.
L’abbandono della piscina a fine anni novanta e una serie di ristrutturazioni, eseguite per adeguare gli impianti alle normative di sicurezza a partire dai primi anni 2000, hanno trasformato la struttura sportiva. La piscina è stata smantellata e trasformata in una palestra di ginnastica artistica; contestualmente la struttura di copertura in calcestruzzo armato è stata sostituita da una struttura in legno lamellare, che mantiene la scansione della vecchia. La sala del riscaldamento atleti è diventata una palestra di boxe, mentre la casa del custode è oggi la sede di un gruppo alpini. La facciata attuale risulta completamente alterata dalla presenza delle nuove condotte dell’impianto di condizionamento, che maschera i gradoni della copertura.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1972 «Ottagono», n.24 No
Zevi Bruno 1979 Cronache di architettura, vol. 9 Laterza Bari No
Antico Maria (a cura di) 2005 Giuseppe Davanzo: il mestiere dell'architetto Skira Milano 42-45 Si
2008 Quella Basilica che divenne il palabasket «Il Giornale di Vicenza», 29 novembre No
Di Lorenzo A 2010 Quella vela tutta di luce che non fu realizzata «Il Giornale di Vicenza», 21 settembre 26 No
Longhi Davide 2012 Novecento. Architetture e città del Veneto Il Poligrafo Ponzano Veneto 1038-1039 Si
Viati Navone Annalisa (a cura di) 2017 A margine del mestiere. Giuseppe Davanzo Il Poligrafo Padova 95-127 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Giuseppe Davanzo Giuseppe Davanzo Privato https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=58232

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Prospetto principale, dettaglio pannelli in c.a. con tinteggiatura Prospetto principale, dettaglio pannelli in c.a. con tinteggiatura Paola Placentino
Prospetto ovest su via Ferrarin Prospetto ovest su via Ferrarin Paola Placentino
Prospetto est, dettaglio copertura Prospetto est, dettaglio copertura Paola Placentino
Prospetto nord, particolare con le travi della copertura Prospetto nord, particolare con le travi della copertura Paola Placentino
Piscina in costruzione 1971 Piscina in costruzione 1971 Giornale di Vicenza
Campo principale (basket, tennis, pugilato) Campo principale (basket, tennis, pugilato) Ansa web
Prospetto principale sud; sezione trasversale Prospetto principale sud; sezione trasversale tratto da - Antico 2005
Prospetto ovest; Interno, campo da gioco Prospetto ovest; Interno, campo da gioco tratto da - Visti Navone 2017
Pianta del centro sportivo; pianta delle coperture Pianta del centro sportivo; pianta delle coperture tratto da - Antico 2005
Prospetto principale sud-est Prospetto principale sud-est

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale per il Veneto
Titolare della ricerca: Università di Padova - Dipartimento Beni Culturali
Responsabile scientifico: Elena Svalduz, Stefano Zaggia


Scheda redatta da Paola Placentino
creata il 16/12/2021
ultima modifica il 16/04/2024