Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

MUSEO BAILO

Scheda Opera

  • Piante
  • Vista verso la corte
  • Facciata principale
  • Asse distributivo, vista verso la porta d'ingresso
  • Nuovo asse distributivo d'ingresso
  • Sala espositiva
  • Comune: Treviso
  • Denominazione: MUSEO BAILO
  • Indirizzo: Borgo Camillo Benso di Cavour, N. 24
  • Data: 2010 - 2015
  • Tipologia: Musei e Aree archeologiche
  • Autori principali: Studio Mas, Heinz Tesar, Marco Rapposelli , Piero Puggina
Descrizione

Il complesso di edifici che oggi ospita il museo ha origine da una antica struttura conventuale ricostruita dai Gesuati nel XVI secolo e poi passata ad altri ordini fino alle soppressioni napoleoniche del 1810. Durante il Regno Italico fu utilizzato come caserma e ospedale militare e poi, passato nel 1867 al comune, è utilizzato come sede scolastica con collegio (Liceo Ginnasio Canova) e sede dell’Ateneo di Treviso. Le necessità contingenti portarono all’ampliamento con la trasformazione della chiesa in aula magna del liceo e la costruzione di nuovi corpi di fabbrica. Un edificio di tre piani va a sostituire il campanile e il coro della chiesa (demoliti) e un edificio chiude il lato orientale del complesso creando un secondo chiostro. Un progetto del 1879 trasforma ciò che rimane della chiesa, già utilizzata come aula magna, in biblioteca e prevede di utilizzare una delle sue sale per esporre oggetti antichi, ceramiche, sculture. Direttore della biblioteca è Luigi Bailo che contribuisce a incrementare la raccolta, tanto da portare all’istituzione nel 1888 del “Museo Trevigiano” che progressivamente si amplia occupando gli spazi del convento. Tra il 1908 e il 1912 l’apertura di via Caccianiga offre l’occasione di intervenire sul corpo orientale dell’ex convento. Vengono realizzati nelle adiacenze due nuovi edifici in stile (1908-1911); gotico il primo, rinascimentale il secondo da destinare a Museo del Risorgimento. I bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale danneggiano gravemente il museo che viene ricostruito e riaperto al pubblico nel 1952 con un allestimento curato da: Bruna Forlati Tamaro, Giulia Fogolari, Michelangelo Muraro e Luigi Coletti. Il museo ha chiuso nel 2003 per necessari interventi di restauro.
Il concorso è bandito dal Comune nel 2010 in seguito allo stanziamento di fondi europei ed è vinto dallo Studio Mas in collaborazione con Heinz Tesar. Il progetto propone una riorganizzazione distributiva e funzionale, il consolidamento delle strutture e il restauro conservativo delle parti più antiche, oltre all'adeguamento impiantistico.
Punto di partenza è stato la definizione di un prospetto che fosse qualificante per il museo. E’ stato scelto un rivestimento in pietra artificiale in graniglia di marmo di Carrara, che nel colore è simile all’intonaco bianco dell’antico edificio e che, con trattamenti superficiali diversi, riveste anche la piazza antistante. Sulla facciata lapidea un taglio verticale introduce al nuovo atrio che si apre in una galleria, di circa 28m, ricavata in uno spazio residuale esistente e illuminata dall’alto. La galleria, realizzata in calcestruzzo lisciato, raggiunge il chiostro sud e diventa asse distributivo in una struttura che ha recuperato la spazialità originaria, grazie alla demolizione di tutti i tramezzi non portanti. Tutti i rivestimenti murari sono a calce, in marmorino bianco per gli esterni.

Info
  • Progetto: 2010 - 2012
  • Esecuzione: 2013 - 2015
  • Committente: Comune di Treviso, Ufficio Lavori Pubblici
  • Proprietà: Nessuna opzione
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Maria E Gerhardinger Progetto museologico Progetto NO
Studio Mas Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.studiomas.com SI
Studio Mas Progetto allestimento Progetto Visualizza Profilo https://www.studiomas.com/info/team/ NO
Piero Puggina Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.studiomas.com/info/team/ SI
Marco Rapposelli Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.studiomas.com/info/team/ SI
Marco Rapposelli (Studiomas) Direzione lavori Esecuzione NO
Giancarlo Rosa Progetto architettonico Progetto NO
Heinz Tesar Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://ilgiornaledellarchitettura.com/2024/01/23/heinz-tesar-1939-2024/ SI
  • Strutture: calcestruzzo armato; acciaio
  • Materiale di facciata: lastre in graniglia di marmo di Carrara
  • Coperture: a falde; coppi
  • Serramenti: acciaio
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
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Il concorso è bandito dal Comune nel 2010 in seguito allo stanziamento di fondi europei ed è vinto dallo Studio Mas in collaborazione con Heinz Tesar. Il progetto propone una riorganizzazione distributiva e funzionale, il consolidamento delle strutture e il restauro conservativo delle parti più antiche, oltre all'adeguamento impiantistico. 
Punto di partenza è stato la definizione di un prospetto che fosse qualificante per il museo. E’ stato scelto un rivestimento in pietra artificiale in graniglia di marmo di Carrara, che nel colore è simile all’intonaco bianco dell’antico edificio e che, con trattamenti superficiali diversi, riveste anche la piazza antistante. Sulla facciata lapidea un taglio verticale introduce al nuovo atrio che si apre in una galleria, di circa 28m, ricavata in uno spazio residuale esistente e illuminata dall’alto. La galleria, realizzata in calcestruzzo lisciato, raggiunge il chiostro sud e diventa asse distributivo in una struttura che ha recuperato la spazialità originaria, grazie alla demolizione di tutti i tramezzi non portanti. Tutti i rivestimenti murari sono a calce, in marmorino bianco per gli esterni. 
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Lamanna Claudio, Pittaluga Franca 1982 Treviso. La struttura urbana Officina Edizioni Roma No
Manzato Eugenio 1986 Il Museo Civico Luigi Bailo di Treviso Federico Garolla Milano No
Bellieni Andrea 1993 Treviso 1797-1915. Architettura e città, in Brunetta Ernesto (a cura di), Storia di Treviso IV. L’età contemporanea Marsilio Venezia 261-290 No
Cornoldi Adriano, Narne Edoardo, Puggina Piero, Raposelli Marco, Scarsato Roberto (a cura di) 2004 Cornoldi / MAS architetture Il Poligrafo Padova No
Tesar Heinz 2005 Heinz Tesar architettura Electa Milano No
Gerhardinger Maria E., Lippi Emilio, Manzato Eugenio, Raposelli Marco, Stringa Nico 2015 Museo Bailo Antiga Edizioni Crocetta del Montello Si
Puggina Piero 2015 Progetto Bailo Vianello Libri Ponzano Veneto Si
Weinberg Adam D. 2015 Museo Bailo Treviso Italy «Domus», n. 997 64-75 Si
Raposelli Marco 2015 Una pacata monumentalità «Bio Architettura», n. 94 36-43 Si
Molteni Paola 2016 Progettare a tutto tondo «OFARCH», n. 136 54-59 Si
Salvini Chiara 2016 Museo of modern art Luigi Bailo «Arketipo», n. 100 110-115 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Piante Piante tratto da - «Domus», n. 997
Vista verso la corte Vista verso la corte Domus web
Facciata principale Facciata principale Musei Civici Treviso web
Asse distributivo, vista verso la porta d'ingresso Asse distributivo, vista verso la porta d'ingresso Musei Civici Treviso web
Nuovo asse distributivo d'ingresso Nuovo asse distributivo d'ingresso Musei Civici Treviso web
Sala espositiva Sala espositiva Musei Civici Treviso web

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale per il Veneto
Titolare della ricerca: Università di Padova - Dipartimento Beni Culturali
Responsabile scientifico: Elena Svalduz, Stefano Zaggia


Scheda redatta da Paola Placentino
creata il 16/12/2021
ultima modifica il 24/05/2024