Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASA-STUDIO CALABI

Scheda Opera

  • Prospetto principale, angolo nord-est
  • Prospetto principale est, Lungo Mare Marconi
  • Dettaglio della terrazza
  • Interno, soggiorno
  • Interno, soggiorno, angolo nord-est, fronte mare
  • Interno, soggiorno, angolo nord-est, fronte mare
  • Comune: Venezia
  • Località: Lido
  • Denominazione: CASA-STUDIO CALABI
  • Indirizzo: Via Francesco Foscari, N. 1
  • Data: 1961 - 1963
  • Tipologia: Abitazioni unifamiliari
  • Autori principali: Daniele Calabi
Descrizione

Il progetto per la casa-studio, insieme all'intervento di restauro dell'ex convento dei Tolentini a Venezia, sono un chiaro esempio dell'attitudine di Calabi a cimentarsi nel confronto con il passato. Secondo Mario Dalla Costa, suo stretto collaboratore, egli rivela di «saper assorbire i processi costruttivi di un tempo, razionalizzandoli» così da adattare il passato alle esigenze dell'oggi.
L'edificio del primo Novecento circondato da un ampio giardino ombreggiato da pini marittimi, cipressi e lecci si trova sul lungomare Marconi al Lido di Venezia al crocevia tra via Francesco Foscari e via Dalmazia. Nella ristrutturazione Calabi mutua e reinterpreta il modus operandi e i materiali della tradizione in chiave contemporanea, rivestendo l'architettura di una seconda pelle in mattoni faccia vista, posti in opera di piatto, come delle tavelle in cotto, e ricompone l'alzato aggiungendo un piano alla sommità, ricavato dall'abbassamento del solaio del primo piano e dalla diminuzione della pendenza delle falde del tetto (così da mantenere la quota del colmo inalterata). L'uso del rivestimento in laterizio, cifra compositiva di tante sue costruzioni ex novo del dopo guerra, diviene in questa occasione quasi un virtuosismo, per la qualità della materia prima, prodotta in modo artigianale dalla storica fornace Torno nel trevigiano, di cui i laterizi portano la punzonatura.
L'impatto della sopra-elevazione, volutamente non dissimulato, è però ridotto al minimo dal volume arretrato, dalla presenza delle terrazze e dal contrasto delle ampie superfici, vetrate sul fronte mare, rivestite in legno sul fronte ovest, rispetto alla massa muraria compatta dei piani inferiori.
L'uso della pietra d'Istria come finitura dei davanzali dei fori finestra, delle balaustre delle terrazze e delle "gorne" in facciata, per lo scarico delle acque meteoriche, richiama nuovamente la tradizione edificatoria veneta, sebbene denunci attraverso la scelta degli spessori un linguaggio schiettamente moderno, raffinato ed essenziale.
Quest'opera (1961-1963) è eminente anche perché segna un momento importante nella biografia del progettista, già professore di Elementi costruttivi allo Iuav (1960). Qui egli sceglie di trasferire l'abitazione di famiglia, proprio all'ultimo piano dell'edificio nonché, nel riordino complessivo dell'edificio, lo studio professionale al primo piano . Così inizia la progressiva dismissione dello studio padovano, dapprima integrato e poi definitivamente sostituito da quello veneziano.
Il distributivo interno e le finiture dell'ultimo piano sono volutamente bilanciate a enfatizzare il rapporto con l'esterno e la splendida vista fronte mare, riducendo al minino la presenza delle partizioni murarie al fine di valorizzare l'ariosa luminosità degli ambienti, enfatizzata dall'ampia luce dei serramenti a scorrimento. Affacciano a est il soggiorno, la sala da pranzo e la camera da letto, mentre nella parte posteriore rivolta a ovest trovano spazio ambienti più rigorosamente scanditi dalle murature originarie, come la cucina, le stanze da letto dei figli e i bagni, tutti in tessere di mosaico in pasta di vetro colorata. L'organizzazione abitativa è ancora oggi definita dalla presenza degli arredi fissi, progettati ad hoc anche nella scelta delle essenze di cui sono fatti armadi e librerie.

Info
  • Progetto: 1961 -
  • Esecuzione: - 1963
  • Tipologia Specifica: Villa
  • Committente: Daniele Calabi
  • Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Daniele Calabi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.iuav.it/ARCHIVIO-P/ARCHIVIO/collezioni/Calabi--Da/index.htm SI
  • Strutture: muratura; calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: rivestimento in mattoni faccia vista
  • Coperture: a falde
  • Serramenti: legno; metallici
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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L'edificio del primo Novecento circondato da un ampio giardino ombreggiato da pini marittimi, cipressi e lecci si trova sul lungomare Marconi al Lido di Venezia al crocevia tra via Francesco Foscari e via Dalmazia. Nella ristrutturazione Calabi mutua e reinterpreta il modus operandi e i materiali della tradizione in chiave contemporanea, rivestendo l'architettura di una seconda pelle in mattoni faccia vista, posti in opera di piatto, come delle tavelle in cotto, e ricompone l'alzato aggiungendo un piano alla sommità, ricavato dall'abbassamento del solaio del primo piano e dalla diminuzione della pendenza delle falde del tetto (così da mantenere la quota del colmo inalterata). L'uso del rivestimento in laterizio, cifra compositiva di tante sue costruzioni ex novo del dopo guerra, diviene in questa occasione quasi un virtuosismo, per la qualità della materia prima, prodotta in modo artigianale dalla storica fornace Torno nel trevigiano, di cui i laterizi portano la punzonatura. 
L'impatto della sopra-elevazione, volutamente non dissimulato, è però ridotto al minimo dal volume arretrato, dalla presenza delle terrazze e dal contrasto delle ampie superfici, vetrate sul fronte mare, rivestite in legno sul fronte ovest, rispetto  alla massa muraria compatta dei piani inferiori. 
L'uso della pietra d'Istria come finitura dei davanzali dei fori finestra, delle balaustre delle terrazze e delle "gorne" in facciata, per lo scarico delle acque meteoriche, richiama nuovamente la tradizione edificatoria veneta, sebbene denunci attraverso la scelta degli spessori un linguaggio schiettamente moderno, raffinato ed essenziale.
Quest'opera (1961-1963) è eminente anche perché segna un momento importante nella biografia del progettista, già professore di Elementi costruttivi allo Iuav (1960). Qui egli sceglie di trasferire l'abitazione di famiglia, proprio all'ultimo piano dell'edificio nonché, nel riordino complessivo dell'edificio, lo studio professionale al primo piano . Così inizia la progressiva dismissione dello studio padovano, dapprima integrato e poi definitivamente sostituito da quello veneziano. 
Il distributivo interno e le finiture dell'ultimo piano sono volutamente bilanciate a enfatizzare il rapporto con l'esterno e la splendida vista fronte mare, riducendo al minino la presenza delle partizioni murarie al fine di valorizzare l'ariosa luminosità degli ambienti, enfatizzata dall'ampia luce dei serramenti a scorrimento. Affacciano a est il soggiorno, la sala da pranzo e la camera da letto, mentre nella parte posteriore rivolta a ovest trovano spazio ambienti più rigorosamente scanditi dalle murature originarie, come la cucina, le stanze da letto dei figli e i bagni, tutti in tessere di mosaico in pasta di vetro colorata. L'organizzazione abitativa è ancora oggi definita dalla presenza degli arredi fissi, progettati ad hoc anche nella scelta delle essenze di cui sono fatti armadi e librerie.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela:
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Dalla Costa Mario 1992 La casa-studio al Lido di Venezia, in Daniele Calabi. Architetture e progetti (1932-1964), (a cura di Guido Zucconi) Marsilio Venezia 147-148 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Casa-Studio Lido di Venezia Daniele Calabi Associazione Nazionale Archivi Architettura Contemporanea Associazione Nazionale Archivi Architettura Contemporanea

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Prospetto principale, angolo nord-est Prospetto principale, angolo nord-est Daniele Calabi
Prospetto principale est, Lungo Mare Marconi Prospetto principale est, Lungo Mare Marconi Daniele Calabi
Dettaglio della terrazza Dettaglio della terrazza Daniele Calabi
Interno, soggiorno Interno, soggiorno Donatella Calabi
Interno, soggiorno, angolo nord-est, fronte mare Interno, soggiorno, angolo nord-est, fronte mare Donatella Calabi
Interno, soggiorno, angolo nord-est, fronte mare Interno, soggiorno, angolo nord-est, fronte mare Donatella Calabi

Criteri
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Associazione Nazionale Archivi Architettura Contemporanea Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale per il Veneto
Titolare della ricerca: Università di Padova - Dipartimento Beni Culturali
Responsabile scientifico: Elena Svalduz, Stefano Zaggia


Scheda redatta da Martina Massaro
creata il 21/01/2022
ultima modifica il 12/04/2024