STAZIONE FERROVIARIA DI ROVIGO

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    [informazioni_architettoniche] => La stazione Ferroviaria di Rovigo, progettata da Roberto Narducci  tra il 1947 e il 1952, è una delle numerose opere realizzate per conto delle Ferrovie dello Stato, nel corso della lunga carriera dell'ingegnere-architetto all'interno dell'Ente, sin dal 1909, per quasi mezzo secolo. Tra i primi interventi va ricordato il progetto e la realizzazione per il blocco di via Marsala alla Stazione Termini (1926-27), progettata di Mazzoni. 
Narducci si fece interprete per conto del Ministero delle Comunicazioni, prima, durante e dopo il Fascismo, delle opere per il rinnovamento dell’architettura ferroviaria, nonché dell’edilizia di competenza delle FS.  Sul lungo periodo il suo intervento può essere letto come una normalizzazione dell'estetica della forma e della facies delle stazioni italiane, volta allo "svecchiamento" e alla razionalizzazione dell’architettura e degli arredi interni.
La stazione passeggeri di Rovigo, insieme a quella di Napoli, è tra le ultime opere realizzate prima del ritiro dall'attività professionale e appare in linea con il linguaggio proposto e perseguito con sistematicità da Narducci. La stazione completata dal progetto del piazzale affidato a Tullio Silvestri insieme a Virgilio Milani, si articola rispetto uno schema simmetrico, con un corpo centrale avanzato a doppia altezza scandito da 5 alte arcate, con un basamento in lastre di pietra calcarea bianca e la parte soprastante in muratura a vista, incastonato fra due corpi di fabbrica laterali più bassi a solo piano sempre in muratura.
Il corpo centrale funge ancora oggi da atrio distributivo per l'intero fabbricato e ospita la biglietteria dirimpetto all'ingresso, introduce ai due corpi laterali, in passato destinati per l'ala nord al telegrafo e agli uffici del personale ferroviario, e l'ala sud ai viaggiatori, con lo scalo per le merci, le sale d'aspetto, suddivise per classi, il bar ristorante e i servizi. Parte dei documenti grafici per la stazione di Rovigo, conservati nel fondo Narducci dalla Fondazione FS, riguardano l'arredo degli uffici così come la grafica delle insegne dei servizi come i "tabacchi".

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