Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

TORRIONE PORTA BORGHETTO, RECUPERO E COMPLETAMENTO

Scheda Opera

  • Vista dall'alto
  • Vista - ex baracche artigianali
  • Vista - ex baracche artigianali
  • Vista - Nuovo volume poligonale
  • Dettaglio - scala terrazza-belvedere
  • Dettaglio - interni ex baracche artigianali
  • Vista - teatro polivalente
  • Dettaglio - teatro polivalente
  • Comune: Piacenza
  • Denominazione: TORRIONE PORTA BORGHETTO, RECUPERO E COMPLETAMENTO
  • Indirizzo: Piazzale Porta Borghetto, N. 11
  • Data: 1999 - 2001
  • Tipologia: Interventi di recupero e trasformazione
  • Autori principali: Marco Dezzi Bardeschi
Descrizione

Il bastione di Porta Borghetto, uno dei più suggestivi della cinta farnesiana, è circondato da una vasta sezione delle mura difensive cinquecentesche e dalla porta di accesso “Porta Borghetto”, e prospetta, a nord, sulla vasta zona verde ricavata nell’antico fossato e, a sud, verso il centro storico cittadino.
Il Torrione, di fattura austriaca, fu ultimato attorno al 1850, dopo una laboriosa rielaborazione di diversi progetti a pianta centrale, e diviene oggetto di un intervento di restauro conservativo e di recupero funzionale, tra il 1999 e il 2001. La prima fase dell’intervento è stata curata dall’architetto Anna Barbara Lalatta e successivamente dall’architetto toscano Marco Dezzi Bardeschi.
Il programma triennale d’intervento è stato tradotto in un progetto di conservazione della fascia delle mura compresa tra Porta Campagna e Porta Borghetto, integrato da un progetto di riutilizzo dei fabbricati esistenti.
Gli obiettivi dell’intervento «sono stati la pulitura, il consolidamento e le opere di conservazione delle imponenti cortine murarie, in vista del pieno recupero alla città, con fini socio-culturali, dei manufatti militari esistenti sul bastione Borghetto con la manutenzione e la messa in sicurezza dei percorsi di visita pubblici sia sul bastione che nel contiguo vallo esterno». (Mauro Dezzi Bardeschi, 2001)
Nel capannone militare costruito sul perimetro esterno del bastione, a strapiombo sul fossato esterno, è stata progettata una sala polivalente, mentre il casotto della milizia è stato destinato a biglietteria e locale dei servizi tecnici. Il lungo capannone costruito sull’angolo nord ovest del bastione è un corpo di fabbrica ad unica navata suddivisa in sette campate coperte con una struttura a capriate lignee, terminante nell’angolo nord est in una testata articolata in due locali, dove sono stati realizzati i servizi di caffetteria. Tale capannone era destinato, dal PRG, alla demolizione: l’intervento della soprintendenza ne ha proposto un attento restauro destinandola a sala teatrale polivalente da 180 posti, con una caffetteria panoramica con ingresso autonomo.
Nel borghetto artigiano – costituito da costruzioni aggiuntive degli anni Cinquanta del Novecento – sono stati recuperati i muri perimetrali e le precarie baracche di fortuna, rivestite di un nuovo paramento di mattoni a faccia vista e dotate di una nuova copertura in lamiera azzurra. I nuovi spazi sono stati destinati ad accogliere l’attività dei giovani creativi e degli artisti.
Addossato al perimetro del bastione, tra la sala polifunzionale e uno dei due fabbricati del piccolo artigianato, è inserito un nuovo elemento architettonico di forma poligonale di collegamento funzionale e formale, al cui interno è presente la scala che conduce al terrazzo-belvedere.
Completa l’intervento il parterre semicircolare antistante la lunetta, in cui è stato progettato un teatro all’aperto capace di accogliere oltre duecento persone, dotato di una quinta scenica prospettica in mattoni a faccia-vista.
Attualmente il bene – inutilizzato da tempo se non per qualche manifestazione estemporanea, subisce il degrado del tempo e del mancato utilizzo – causa peggiore di decadimento degli immobili. Si rivela la necessità di un ripristino delle condizioni delle murature interne e di un’attenta analisi della staticità dei vari volumi, anche se non si evidenziano – ad un esame visivo – particolari problematiche di cedimenti. Gran parte degli infissi in legno risultano fortemente ammalorati e di difficile recupero.

Info
  • Progetto: 1999 - 2001
  • Esecuzione: 1999 - 2001
  • Tipologia Specifica: Intervento di restauro conservativo
  • Committente: Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici dell’Emilia Romagna
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: Architettura fortificata - militare
  • Destinazione attuale: Categoria catastale B/1
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Marco Dezzi Bardeschi Progetto di restauro Progetto Visualizza Profilo https://www.inarch.it/marco-dezzi-bardeschi/ SI
Anna Barbara Lalatta Progetto di restauro Progetto NO
  • Strutture: Muratura
  • Materiale di facciata: Mattoni a vista
  • Coperture: Lamiera azzurra
  • Serramenti: Legno
  • Stato Strutture: Mediocre
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Discreto
  • Stato Serramenti: Cattivo

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Il Torrione, di fattura austriaca, fu ultimato attorno al 1850, dopo una laboriosa rielaborazione di diversi progetti a pianta centrale, e diviene oggetto di un intervento di restauro conservativo e di recupero funzionale, tra il 1999 e il 2001. La prima fase dell’intervento è stata curata dall’architetto Anna Barbara Lalatta e successivamente dall’architetto toscano Marco Dezzi Bardeschi.
Il programma triennale d’intervento è stato tradotto in un progetto di conservazione della fascia delle mura compresa tra Porta Campagna e Porta Borghetto, integrato da un progetto di riutilizzo dei fabbricati esistenti.
Gli obiettivi dell’intervento «sono stati la pulitura, il consolidamento e le opere di conservazione delle imponenti cortine murarie, in vista del pieno recupero alla città, con fini socio-culturali, dei manufatti militari esistenti sul bastione Borghetto con la manutenzione e la messa in sicurezza dei percorsi di visita pubblici sia sul bastione che nel contiguo vallo esterno». (Mauro Dezzi Bardeschi, 2001) 
Nel capannone militare costruito sul perimetro esterno del bastione, a strapiombo sul fossato esterno, è stata progettata una sala polivalente, mentre il casotto della milizia è stato destinato a biglietteria e locale dei servizi tecnici. Il lungo capannone costruito sull’angolo nord ovest del bastione è un corpo di fabbrica ad unica navata suddivisa in sette campate coperte con una struttura a capriate lignee, terminante nell’angolo nord est in una testata articolata in due locali, dove sono stati realizzati i servizi di caffetteria. Tale capannone era destinato, dal PRG, alla demolizione: l’intervento della soprintendenza ne ha proposto un attento restauro destinandola a sala teatrale polivalente da 180 posti, con una caffetteria panoramica con ingresso autonomo.
Nel borghetto artigiano – costituito da costruzioni aggiuntive degli anni Cinquanta del Novecento – sono stati recuperati i muri perimetrali e le precarie baracche di fortuna, rivestite di un nuovo paramento di mattoni a faccia vista e dotate di una nuova copertura in lamiera azzurra. I nuovi spazi sono stati destinati ad accogliere l’attività dei giovani creativi e degli artisti.
Addossato al perimetro del bastione, tra la sala polifunzionale e uno dei due fabbricati del piccolo artigianato, è inserito un nuovo elemento architettonico di forma poligonale di collegamento funzionale e formale, al cui interno è presente la scala che conduce al terrazzo-belvedere.
Completa l’intervento il parterre semicircolare antistante la lunetta, in cui è stato progettato un teatro all’aperto capace di accogliere oltre duecento persone, dotato di una quinta scenica prospettica in mattoni a faccia-vista. 
Attualmente il bene – inutilizzato da tempo se non per qualche manifestazione estemporanea, subisce il degrado del tempo e del mancato utilizzo – causa peggiore di decadimento degli immobili. Si rivela la necessità di un ripristino delle condizioni delle murature interne e di un’attenta analisi della staticità dei vari volumi, anche se non si evidenziano – ad un esame visivo – particolari problematiche di cedimenti. Gran parte degli infissi in legno risultano fortemente ammalorati e di difficile recupero.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Vincolo architettonico
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 111
  • Particella: 5

Note

Il Ministero della Pubblica Istruzione nel 1974 poneva il vincolo sul Bastione e sul Torrione di Porta Borghetto, ai sensi della L. n. 1089/1939. Il vincolo viene apposto con seguente dicitura: “costituiscono dei Bastioni pentagonali delle mura rinascimentali della città costruite nella prima metà del sec.XVI°. Nel suo interno gli Austriaci erigevano nel 1850 il possente Forte semicircolare detto ‘Torrione Borghetto’”.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Marco Dezzi Bardeschi 2001 "Lavoriamo insieme" in "Libertà" Piacenza No
Marco Dezzi Bardeschi 2001 «Troppo azzurro? Mettiamo le nuvole». Bastione di Porta Borghetto – Il progettista difende il suo intervento e avanza una proposta per le copertura Libertà Piacenza No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista dall'alto Vista dall'alto FAI Fondo Ambiente Italiano - Licei Colombini di Piacenza
Vista - ex baracche artigianali Vista - ex baracche artigianali FAI Fondo Ambiente Italiano - Licei Colombini di Piacenza
Vista - ex baracche artigianali Vista - ex baracche artigianali FAI Fondo Ambiente Italiano - Licei Colombini di Piacenza
Vista - Nuovo volume poligonale Vista - Nuovo volume poligonale FAI Fondo Ambiente Italiano - Licei Colombini di Piacenza
Dettaglio - scala terrazza-belvedere Dettaglio - scala terrazza-belvedere FAI Fondo Ambiente Italiano - Licei Colombini di Piacenza
Dettaglio - interni ex baracche artigianali Dettaglio - interni ex baracche artigianali FAI Fondo Ambiente Italiano - Licei Colombini di Piacenza
Vista - teatro polivalente Vista - teatro polivalente FAI Fondo Ambiente Italiano - Licei Colombini di Piacenza
Dettaglio - teatro polivalente Dettaglio - teatro polivalente FAI Fondo Ambiente Italiano - Licei Colombini di Piacenza

Criteri
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale Emilia-Romagna
Titolare della ricerca: Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da
creata il 07/03/2022
ultima modifica il 17/04/2024