Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

EDIFICIO RESIDENZIALE

Scheda Opera

  • Vista esterni - volumi
  • Vista esterni - fronte nord
  • Vista esterni - fronte strada sud
  • Vista esterni - fronte strada
  • Comune: Rimini
  • Località: Rivazzurra
  • Denominazione: EDIFICIO RESIDENZIALE
  • Indirizzo: Via Carlo Botta, N.7
  • Data: 2006 - 2010
  • Tipologia: Abitazioni plurifamiliari
  • Autori principali: Cosetta Gigli, Alessio Lenzarini
Descrizione

L’edificio residenziale, ubicato in località Rivazzurra, si inserisce in un contesto fortemente urbanizzato, privo di pianificazione, secondo il rapido modello insediativo che ha caratterizzato gran parte dell’espansione turistica degli anni ’50-’60 della fascia costiera della riviera romagnola.
Situato in un piccolo lotto, il progetto iniziale prevedeva l’intervento su un edificio preesistente, originario degli anni ’50, attorno al quale si erano aggiunte delle stratificazioni accessorie nel tempo, adeguatamente condonate ma difficilmente reinterpretabili per le esigenze residenziale. Inoltre, uno dei principali vincoli che ha condizionato il progetto, proprio per il contesto connotato da un’intensa urbanizzazione, è stato il rispetto delle distanze dai confini e dagli edifici circostanti, alla luce delle normative attuali. Tale vicenda ha comportato la necessità di demolire la preesistenza e la possibilità di realizzare una nuova costruzione, con maggior libertà di azione: scelta vantaggiosa sia in termini economici che di flessibilità distributiva.
All’interno di questa cornice, lo studio Raumplan Architetti nel 2006 progetta un edificio residenziale, per quattro alloggi, articolato su una superficie di 450 mq, comprensiva di 250 mq abitativi e 200 mq distribuiti fra collegamenti verticali comuni – ascensore e scala esterna – piano interrato, destinato ai locali di servizio e tavernetta, ed un’ampia dotazione di logge, balconi e terrazzi.
Il tema progettuale si basa sulla contrapposizione di due categorie architettoniche primarie: un agglomerato di volumi bianchi e minimali, intonacati a rasatura fotocatalitica, e un guscio di volume con morfologia di archetipo-casa, interamente rivestito in lastre di zinco-titanio.
L’architettura si sviluppa per articolazioni massive e corpose, lasciando trapelare la singolarità di ogni volume all’interno di una compatta fusione d’insieme, come se l’assetto definitivo derivasse dalla progressiva scomposizione di un corpo monolitico originario.
A questa articolazione di volumi si aggancia il guscio-archetipo: la sagoma razionale di una casa-tipo con tetto a due falde, la quale appare destrutturata dalla deformazione asimmetrica delle facciate, dalla sconnessione stratificata dei piani, dalle ampie bucature, priva di volume e in contrapposizione cromatica.
In questo modo, le due categorie architettoniche non sembrano interagire ma semplicemente coesistere nella stessa struttura, come un leggibile rimando alle caratteristiche morfologiche proprie del contesto in cui si inserisce. Nello spazio non saturato dall’agglomerato di volumi, si inserisce la terza categoria architettonica – gli elementi di collegamento – come residuo del guscio-archetipo che, trasgredendo i confini volumetrici, si distinguono nettamente con una finitura continua in resina naturale geomalta, di colore vinaccia.

Info
  • Progetto: 2006 - 2007
  • Esecuzione: 2007 - 2010
  • Committente: Privato
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Edificio residenziale
  • Destinazione attuale: Edificio residenziale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Cosetta Gigli Progetto architettonico Progetto SI
Alessio Lenzarini Progetto architettonico Progetto SI
Costruzioni Perla snc Impresa esecutrice Esecuzione NO
Roberto Tonini Progetto strutturale Progetto NO
  • Strutture: Cemento armato intelaiata
  • Materiale di facciata: Finitura in resina naturale geomalta, lastre zinco-titanio, intonaco;
  • Coperture: Piana calpestabile
  • Serramenti: Alluminio
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Discreto
  • Stato Coperture: Buono
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Situato in un piccolo lotto, il progetto iniziale prevedeva l’intervento su un edificio preesistente, originario degli anni ’50, attorno al quale si erano aggiunte delle stratificazioni accessorie nel tempo, adeguatamente condonate ma difficilmente reinterpretabili per le esigenze residenziale. Inoltre, uno dei principali vincoli che ha condizionato il progetto, proprio per il contesto connotato da un’intensa urbanizzazione, è stato il rispetto delle distanze dai confini e dagli edifici circostanti, alla luce delle normative attuali. Tale vicenda ha comportato la necessità di demolire la preesistenza e la possibilità di realizzare una nuova costruzione, con maggior libertà di azione: scelta vantaggiosa sia in termini economici che di flessibilità distributiva. 
All’interno di questa cornice, lo studio Raumplan Architetti nel 2006 progetta un edificio residenziale, per quattro alloggi, articolato su una superficie di 450 mq, comprensiva di 250 mq abitativi e 200 mq distribuiti fra collegamenti verticali comuni – ascensore e scala esterna – piano interrato, destinato ai locali di servizio e tavernetta, ed un’ampia dotazione di logge, balconi e terrazzi.
Il tema progettuale si basa sulla contrapposizione di due categorie architettoniche primarie: un agglomerato di volumi bianchi e minimali, intonacati a rasatura fotocatalitica, e un guscio di volume con morfologia di archetipo-casa, interamente rivestito in lastre di zinco-titanio.
L’architettura si sviluppa per articolazioni massive e corpose, lasciando trapelare la singolarità di ogni volume all’interno di una compatta fusione d’insieme, come se l’assetto definitivo derivasse dalla progressiva scomposizione di un corpo monolitico originario. 
A questa articolazione di volumi si aggancia il guscio-archetipo: la sagoma razionale di una casa-tipo con tetto a due falde, la quale appare destrutturata dalla deformazione asimmetrica delle facciate, dalla sconnessione stratificata dei piani, dalle ampie bucature, priva di volume e in contrapposizione cromatica.
In questo modo, le due categorie architettoniche non sembrano interagire ma semplicemente coesistere nella stessa struttura, come un leggibile rimando alle caratteristiche morfologiche proprie del contesto in cui si inserisce. Nello spazio non saturato dall’agglomerato di volumi, si inserisce la terza categoria architettonica – gli elementi di collegamento – come residuo del guscio-archetipo che, trasgredendo i confini volumetrici, si distinguono nettamente con una finitura continua in resina naturale geomalta, di colore vinaccia.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela:
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 111
  • Particella: 2647

Note

Raumplan Architetti, con il progetto “Edificio Residenziale”, hanno partecipato alla prima edizione del “Premio Fondazione Renzo Piano 2011”, volto a premiare un’opera costruita, realizzata da architetti italiani under 40. Lo studio Raumplan, è stato fondato nel 2001 dagli architetti Cosetta Gigli e Alessio Lenzarini e rivolge la propria sfera d’interesse a tutte le scale della ricerca e della progettazione architettonica, intesa come pratica artistica e attenzione verso gli aspetti strettamente linguistici e concettuali.

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista esterni - volumi Vista esterni - volumi Courtesy PresS/Tletter, 2011
Vista esterni - fronte nord Vista esterni - fronte nord
Vista esterni - fronte strada sud Vista esterni - fronte strada sud
Vista esterni - fronte strada Vista esterni - fronte strada

Criteri
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale Emilia-Romagna
Titolare della ricerca: Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da
creata il 14/03/2022
ultima modifica il 27/01/2023