Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CANTINA CAMPODELSOLE

Scheda Opera

  • Vista dall'alto
  • Vista esterni - volume
  • Vista esterni - volume
  • Dettagli - copertura
  • Dettagli - facciata
  • Vista esterni - volume
  • Vista esterni - volume
  • Dettagli - Interni
  • Dettagli - ingresso
  • Planimetria progetto
  • Comune: Bertinoro
  • Denominazione: CANTINA CAMPODELSOLE
  • Indirizzo: Via Cellaimo, N.850
  • Data: 2002 - 2006
  • Tipologia: Edifici per attività agricole
  • Autori principali: Fiorenzo Valbonesi
Descrizione

Nelle campagne di Bertinoro, fra Forlì e Cesena, la Pianura Padana lascia spazio alle prime colline dell’Appennino: in questo scenario di notevole pregio paesaggistico, ai margini dell’area, è ubicata la cantina “Campodelsole”, con la volontà di integrarsi con l’ambiente circostante grazie a materiali, texture e tecnologie non intrusive. Infatti, la cantina Campo del Sole, si adagia nel declivio naturale dei colli di Bertinoro, in una totale armonia tra l’uomo e la natura, su due curve di livello a +90.00 s.l.m. e +94.80 s.l.m., cercando di ottimizzare il dislivello naturale e renderlo funzionale al sistema produttivo.
Le scelte compositive sono il risultato di un progetto che dedica organicamente ad ogni lavorazione lo spazio giusto, in un alternarsi di vuoti e pieni che accompagnano la trasformazione della materia invece di imporsi su di essa. Un grande laboratorio, in cui ogni parte accompagna e facilita il processo che culmina nel vino, in armonia di forme e tecnologie innovative. Proprio per questo forte legame tra spazio e funzione, l’architettura può esser descritta seguendo il ciclo produttivo all’interno.
Tutto il complesso è costituito da tre blocchi funzionali, organizzati su diversi livelli che, insieme alle falde inclinate della copertura, ricostituiscono il profilo collinare, assecondando la pendenza naturale dell’area. L’organizzazione degli spazi fa seguito soprattutto all’esigenza di ospitare specifici trattamenti connessi con il processo di vinificazione a gravità; pertanto, nel blocco centrale sono collocate le fasi di lavorazione delle uve quali il conferimento, la fermentazione, l’affinamento.
L’area è ampia e spaziosa per permettere ai mezzi aziendali di poter manovrare con sicurezza e tranquillità, inoltre è protetta dagli agenti atmosferici grazie ad un grande sbalzo che permette di proteggere il prodotto proveniente dai campi, per far fronte anche a condizioni metereologiche avverse. I fermentatori e i serbatoi sono sospesi alle travi reticolari di copertura, lasciando libero da ostacoli lo spazio sottostante, dove sono poste le presse.
La zona di vinificazione posta a quota 90 s.l.m. di 722.22 mq di S.U. è il cuore della cantina. Dotata di due ampi portoni, baricentrica alle aree dove si svolgono le varie funzioni, comprende: la zona per affinamento in legno; la zona per il rimessaggio pressa con attiguo; la zona del deposito attrezzatura con tre aperture - una rivolta alla cantina, una rivolta al locale di affinamento in vetro e una verso il deposito del prodotto finito.
Imbottigliamento e stoccaggio, invece, sono operazioni che avvengono sotto i due blocchi laterali, completamente sotterranei. Questi, rivestiti in mattone faccia a vista, ospitano l’abitazione del custode da un lato, dall’altro gli uffici e gli spazi destinati all’accoglienza dei visitatori.
Il disegno della grande copertura che ha il profilo di una coppia di ali richiama anche, nell’intenzione del progettista, l’orientamento dei vitigni che disegnano e caratterizzano fortemente la matrice di questo paesaggio. Il manto di finitura è realizzato in alluminio verniciato verde rame, la cui texture a rilievo è affidata proprio alla tecnologia della doppia aggraffatura. Il prolungamento della falda, con uno sbalzo di oltre diciassette metri in aggetto sul piazzale che dà accesso alla cantina, realizza uno spazio aperto, ma protetto, destinato a ospitare i macchinari utili al conferimento delle uve e alle operazioni di pigiatura e di raspatura. Le sistemazioni esterne e la suggestiva illuminazione notturna che valorizza i lucernai del blocco centrale completano un progetto, divenendo parte integrante dell’architettura.

Info
  • Progetto: 2002 - 2004
  • Esecuzione: 2004 - 2006
  • Tipologia Specifica: Azienda Enologica
  • Committente: Campodelsole Srl
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione attuale: Cantina vinicola
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Gian Paolo Amadori Collaboratore Progetto NO
Andrea Collina Progetto strutturale Progetto NO
Vincenzo Collina Progetto strutturale Progetto NO
Gianluca Macchini Collaboratore Progetto NO
Raffaele Pagliacci Collaboratore Progetto NO
Edil Sal Ces S.a.s. Impresa esecutrice Esecuzione NO
Simone Salvani Collaboratore Progetto NO
Samanta Silvani Collaboratore Progetto NO
Fiorenzo Valbonesi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.asv3.com/studio/ SI
  • Strutture: Mista - Solai in cemento armato postcompresso
  • Materiale di facciata: Mattone faccia a vista
  • Coperture: Reticolare – rivestimento alluminio aggraffato
  • Serramenti: Alluminio
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Le scelte compositive sono il risultato di un progetto che dedica organicamente ad ogni lavorazione lo spazio giusto, in un alternarsi di vuoti e pieni che accompagnano la trasformazione della materia invece di imporsi su di essa. Un grande laboratorio, in cui ogni parte accompagna e facilita il processo che culmina nel vino, in armonia di forme e tecnologie innovative. Proprio per questo forte legame tra spazio e funzione, l’architettura può esser descritta seguendo il ciclo produttivo all’interno.
Tutto il complesso è costituito da tre blocchi funzionali, organizzati su diversi livelli che, insieme alle falde inclinate della copertura, ricostituiscono il profilo collinare, assecondando la pendenza naturale dell’area. L’organizzazione degli spazi fa seguito soprattutto all’esigenza di ospitare specifici trattamenti connessi con il processo di vinificazione a gravità; pertanto, nel blocco centrale sono collocate le fasi di lavorazione delle uve quali il conferimento, la fermentazione, l’affinamento. 
L’area è ampia e spaziosa per permettere ai mezzi aziendali di poter manovrare con sicurezza e tranquillità, inoltre è protetta dagli agenti atmosferici grazie ad un grande sbalzo che permette di proteggere il prodotto proveniente dai campi, per far fronte anche a condizioni metereologiche avverse. I fermentatori e i serbatoi sono sospesi alle travi reticolari di copertura, lasciando libero da ostacoli lo spazio sottostante, dove sono poste le presse.
La zona di vinificazione posta a quota 90 s.l.m. di 722.22 mq di S.U. è il cuore della cantina.  Dotata di due ampi portoni, baricentrica alle aree dove si svolgono le varie funzioni, comprende: la zona per affinamento in legno; la zona per il rimessaggio pressa con attiguo; la zona del deposito attrezzatura con tre aperture - una rivolta alla cantina, una rivolta al locale di affinamento in vetro e una verso il deposito del prodotto finito.
Imbottigliamento e stoccaggio, invece, sono operazioni che avvengono sotto i due blocchi laterali, completamente sotterranei. Questi, rivestiti in mattone faccia a vista, ospitano l’abitazione del custode da un lato, dall’altro gli uffici e gli spazi destinati all’accoglienza dei visitatori. 
Il disegno della grande copertura che ha il profilo di una coppia di ali richiama anche, nell’intenzione del progettista, l’orientamento dei vitigni che disegnano e caratterizzano fortemente la matrice di questo paesaggio. Il manto di finitura è realizzato in alluminio verniciato verde rame, la cui texture a rilievo è affidata proprio alla tecnologia della doppia aggraffatura. Il prolungamento della falda, con uno sbalzo di oltre diciassette metri in aggetto sul piazzale che dà accesso alla cantina, realizza uno spazio aperto, ma protetto, destinato a ospitare i macchinari utili al conferimento delle uve e alle operazioni di pigiatura e di raspatura.  Le sistemazioni esterne e la suggestiva illuminazione notturna che valorizza i lucernai del blocco centrale completano un progetto, divenendo parte integrante dell’architettura.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 40
  • Particella: 545

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
2005 La cantina progettata. Intervista a Fiorenzo Valbonesi AND, n. 4 6-9 No
Marzia Lanzini 2007 Cantina Campodelsole Acciaio Arte Architettura, n. 31 72-87 No
Carlo Terpolilli 2007 Wine-making concern Campodelsole Materia, n. 53 122-123 No
Lucia Maracci 2008 Ali di alluminio Progetti Emilia Romagna, n. 13 44-49 No
Veronica Pirazzini (a cura di) 2008 Cantine Motta Architetture Milano 348-357 No
Laura Andreini (a cura di) 2010 Fiorenzo Valbonesi. Tre Cantine Forma Edizioni Poggibonsi No
Luca Molinari (a cura di) 2017 Cantine da Collezione Forma Edizioni Poggibonsi No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista dall'alto Vista dall'alto ASV3
Vista esterni - volume Vista esterni - volume GA.BE Solutions
Vista esterni - volume Vista esterni - volume GA.BE Solutions
Dettagli - copertura Dettagli - copertura GA.BE Solutions
Dettagli - facciata Dettagli - facciata ASV3
Vista esterni - volume Vista esterni - volume GA.BE Solutions
Vista esterni - volume Vista esterni - volume GA.BE Solutions
Dettagli - Interni Dettagli - Interni ASV3
Dettagli - ingresso Dettagli - ingresso ASV3
Planimetria progetto Planimetria progetto ASV3

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale Emilia-Romagna
Titolare della ricerca: Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da
creata il 15/03/2022
ultima modifica il 24/05/2024