VILLA GARATTONI

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    [informazioni_architettoniche] => Il progetto nasce dalla ristrutturazione di una villa residenziale degli anni Sessanta, sita nel comune di Santarcangelo di Romagna. La riconfigurazione dell’edificio ha permesso di instaurare un dialogo con il paesaggio esterno, verso il quale l’architettura tende costantemente ad aprirsi, cercando al tempo stesso di individuare un confronto semantico e materico con il tessuto edilizio esistente, riproposto con una nuova identità ed autonomia. 
Nella sua ricerca con l’esterno, l’architettura si apre verso il mare in lontananza, grazie alla scelta di precise visuali verso il paesaggio. Inoltre, la complessità delle scelte compositive è connotata da rimandi ai caratteri tipologici locali, reinterpretati in chiave contemporanea; tali ragioni giustificazione l’uso della pietra, del cotto, legno e rame come materiali costruttivi, insieme all’alternanza di superfici piane e curvilinee che creano una forte tensione dinamica. L’elemento caratterizzante il progetto è facilmente individuabile nell’ampia copertura – disegnata come un’onda – che si interrompe al primo piano per far spazio ad un giardino pensile. Inoltre, le canne fumarie a vista del camino, in rame, concorrono, con la nuova copertura curva e l’uso di legno listellare, ad evocare la sagoma di una nave.
In facciata si alternano rivestimenti e texture differenti, dai setti bianchi ai mattoni faccia a vista, ritmati da ampi diaframmi trasparenti schermati da persiane lignee. 
Gli interni, lavorando per sottrazione, restituiscono un ambiente sobrio con una propria originalità espressiva, secondo una forma astratta e purista entro la quale gli arredi sono organici al disegno degli ambienti. 
Il contenitore interno, sostanzialmente monocromo, dà luogo a un’atmosfera sospesa dai connotati fortemente contemporanei dove la scelta di alcuni colori decisi e caldi risulta come un tentativo di allontanarsi dal manierismo minimalista.
In conclusione, l’abitazione risulta un dispositivo mutevole che appare come un guscio introverso, disposto ad aprirsi all’esterno con affacci variabili, dialogando per assonanza e contrasti con il paesaggio.
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    [tipologia] => Interventi di recupero e trasformazione
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    [cat_autori] => Stefano Zaghini
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