BIBLIOTECA PABLO NERUDA E NUOVO CENTRO CIVICO

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    [informazioni_architettoniche] => Il nuovo plesso culturale costituito dalla Biblioteca comunale, la Sala Civica, il Centro Giovani e la Pro Loco si affaccia su piazza Cavicchioni, cuore di Albinea, come una sorta di piccola acropoli aperta su un contesto collinare da valorizzare, spazio da sempre importante per la comunità locale.
Il progetto sintetizza la scelta di rinnovamento e potenziamento di nuovi servizi bibliotecari e servizi al pubblico, combinata al recupero del patrimonio esistente costituito dalla ex scuola materna, alla rivalutazione paesaggistica del fronte nord dell’abitato, e alla consapevole volontà di operare scelte concrete di risparmio energetico. 
Il progetto del corpo nuovo consiste in un’articolazione di tre padiglioni palmati ad un solo piano, che risente fortemente della bellezza del luogo e del paesaggio, combinato alle esigenze funzionali, dinamiche, della biblioteca contemporanea: accoglienza, estetica, flessibilità, multimedialità. In questo modo inoltre, la conformazione planimetrica ha consentito di ottenere un impianto organico proiettato verso il parco a sud. 
Le singole sezioni, la cui forma richiama le dita di una mano, convergono su un luogo centrale – sorta di “piazza” – dove è disposta l’accoglienza e confluiscono i percorsi verso le sezioni, gli spazi comuni e di servizio. 
Da questo luogo centrale si articolano inoltre una scala ed un ascensore che permettono di distribuire agevolmente il soppalco - sala di lettura e l’archivio comunale con il deposito libri, interrati.
Al fine di sottolineare il rapporto diretto tra interno-esterno, l’impianto “palmato” consentirà di rispettare le rigogliose presenze vegetali, caratterizzanti le singole sezioni che si aprono verso i giardini interni.
La Sala Civica è costituita dal terzo padiglione posto ad ovest, anch'essa concepita secondo criteri flessibili, di autonoma funzionalità o di stretta connessione interna con il corpo principale della biblioteca, sulla base delle esigenze d'uso e delle attività: convegni, letture, musica, proiezioni, mostre temporanee, o attività multimediali. 
La sala, immersa nella luce naturale, conformemente all'elevato ruolo civico, rappresenta il potenziale slancio turistico di Albinea, in un rapporto diretto con la piazza cittadina. 
Le facciate esterne dei nuovi padiglioni sono caratterizzate da un paramento esterno in corten rosso bruno, in forte assonanza con i colori del parco, che costituisce anche la facciata ventilata bioclimatica, ritagliato dalle grandi pareti trasparenti affacciate sul parco. 
Questa integrazione tra biblioteca e parco, tra interno ed esterno, costituisce un potenziale valore aggiunto del servizio al pubblico, enfatizzata dalla completa copertura a verde del nuovo padiglione, al fine di avvicinare ulteriormente l'architettura del costruito a quella organica del giardino.
Da un punto di vista energetico. il nuovo plesso culturale di Albinea utilizza tecnologie avanzate, in grado di sposare semplicità gestionale, basso consumo, benessere fisiologico, materiali naturali, utilizzo di energie rinnovabili. Gli impianti sono stati progettati in modo da ottimizzarne il comportamento passivo rispetto alle sollecitazioni climatiche. Attraverso i pannelli fotovoltaici e il sistema geotermico, la Biblioteca produce l'energia necessaria per il riscaldamento e il raffrescamento, non utilizzando quindi fonti energetiche esterne ma esclusivamente energia autoprodotta. Grazie al congruo dimensionamento dell'involucro e degli isolamenti, i consumi sono stati ridotti al minimo, tanto da classificare l'intero plesso nella "classe A" del sistema "Ecoabita".

2019-21: "Le esigenze di incrementare gli spazi della Biblioteca Pablo Neruda inaugurata nel 2011 vista la crescente richiesta del pubblico ha spinto l’amministrazione ad ampliare l’offerta di spazi a sala studio le sale del piano primo del fabbricato dell’ex Scuola Materna del ‘900 e di rimodulare gli spazi della nuova Biblioteca per meglio rispondere alle esigenze del Centro Giovani, in una condizione di massima flessibilità funzionale. Una nuova “manica” di collegamento realizzata nello stacco tra i due distinti corpi del’900 e della nuova biblioteca sono stati collegati con una struttura in carpenteria metallica realizzazione di una manica di collegamento tra l’area di ingresso della biblioteca e la scala della ex scuola Materna per condurre sino al piano primo dove vengono ridefiniti e riorganizzati gli spazi del centro Informa Giovani. Il progetto ha previsto la realizzazione di una passerella inclinata, in acciaio e vetro che trasformi l’intercapedine tra fabbricato A e B in un interno fruibile distributivo tra due porzioni della biblioteca. Con questa soluzione viene salvaguardata l’indipendenza della Pro Loco e non vengono sacrificati gli spazi dell’area Bambini della Biblioteca." (Bertani & Vezzali Architects & Partners + Ufficio Progetti)
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