Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CHIESA DI SAN GIACOMO APOSTOLO

Scheda Opera

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  • Comune: Ferrara
  • Località: Arginone
  • Denominazione: CHIESA DI SAN GIACOMO APOSTOLO
  • Indirizzo: Via Arginone, N.165
  • Data: 2011 - 2021
  • Tipologia: Edifici per il culto
  • Autori principali: Benedetta Tagliabue, Enric Miralles, Enzo Cucchi
Descrizione

L’opera è il risultato di un concorso a invito organizzato nel 2011 dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI) per la progettazione di tre complessi parrocchiali per il Nord, Centro e Sud Italia.
Costruito in uno spazio storico, nei pressi di una piccola canonica preesistente, il complesso di San Giacomo cattura l’attenzione già dall’esterno. L’edificio di culto si presenta scultoreo, con una volumetria e caratteri formali eccezionali, archetipi del ruolo sacro a cui è destinato.
La chiesa, posta in asse visivo e spirituale con il nuovo ponte e la città al di là del fiume, è immediatamente percepibile come un edificio monumentale di carattere pubblico, capace di marcare inconfondibilmente il territorio circostante.
L’accesso al complesso parrocchiale avviene tramite due direttrici laterali che si congiungono nel disegno della piazza fino all’ambiente liturgico centrale, come due braccia aperte verso la comunità.
L’area esterna è caratterizzata dalla presenza di superfici verdi ed infrastrutture pedonali che connettono la piazza di ingresso ad una serie di edifici annessi che ospiteranno servizi educativi, associativi e ricreativi a servizio della comunità, nonché nuovi spazi polifunzionali utilizzabili anche dalla vicina scuola, con la quale il complesso parrocchiale dialoga anche formalmente con una volumetria attenta al rapporto con le preesistenze.
La grande piazza antistante la chiesa, integrata nella natura e aperta alla città, si presenta come un’estensione naturale del sagrato.
Circondato da un filare di alti pioppi che creano uno spazio raccolto e aggregante per il ritrovo degli abitanti, l’edificio è contraddistinto da un tetto leggero e sospeso che suggerisce una tensione verso l’alto, la cui sagoma ondulata e scultorea rimanda alla forma voltata archetipica delle navate romaniche e gotiche, tradotta in quest’opera in una forma radiale, il cui centro è l’altare dal quale dipartono le volte paraboliche.
La chiesa si sviluppa radialmente intorno ad un punto centrale occupato dall’altare, posto su un presbiterio circolare, vero fulcro formale e spirituale dell’edificio, attorno al quale si organizza l’aula, la cappella laterale, il battistero e tutti gli spazi annessi. All’interno la copertura voltata e lignea, che allude alle navate delle chiese medievali, si sviluppa a raggiera intorno a un anello di luce che circonda un baldacchino sospeso. Una grande croce di travi lignee resta sospesa al di sopra dell’intera navata, provenienti dal recupero dell’antico palazzo comunale di Ferrara.
L’aula si dispone semi circolarmente intorno all’altare con una raggera di sedute curve, favorendo una celebrazione collettiva e una maggior vicinanza con i fedeli. Il lucernario centrale permette la discesa della luce sulla zona dell’altare, cambiando l’effetto durante le diverse ore della giornata. Una delle grandi porte conduce al Battistero, separato ma comunicante con l’aula centrale, connotato da uno spazio alto, verticale.
Dallo spazio unitario della Chiesa si accede poi alla cappella feriale, contenente il Santissimo Sacramento, connessa alla chiesa ma indipendente grazie anche a un accesso esterno a lei dedicato.
In continuità alla chiesa si sviluppano gli spazi per la sagrestia, per la casa parrocchiale e la sala di incontro tra i fedeli e il parroco mentre, in un volume dal profilo basso e organico, si trovano gli spazi aggregativi per la comunità.
L’involucro verticale opaco dell’edificio è realizzato come un muro di calcestruzzo armato di spessore variabile coibentato con un pannello isolante, al quale si contrappone un rivestimento costruito con mattoni faccia a vista dal profilo esterno seghettato, che si alternano a mattoni pieni standard celati dietro ad una finitura di intonaco.
Le facciate in laterizio e intonaco sottolineano il carattere assembleare dello spazio interno; inoltre, la scelta compositiva di alternare le superfici in laterizio con quelle intonacate contribuisce ad accentuare il dinamismo dell’involucro verticale, animato dagli effetti tridimensionali di ombreggiamento del mattone seghettato.
Al suo interno, invece, l’ambiente è scandito da blocchi in calcestruzzo grezzo sui quali si leggono le tracce lasciate dalle casseforme, la cui apparente freddezza è smorzata dagli arredi in legno lamellare dalle linee sinuose.
In conclusione, la nuova parrocchia di San Giacomo si inserisce nel piano paesaggio ferrarese regalando all’esterno una continuità di tradizione, si propone come elemento catalizzatore dell’area e nuovo fulcro capace di creare identità nella comunità locale, promuovendo la socializzazione, l’educazione e l’interazione al suo interno.

Info
  • Progetto: 2011 - 2021
  • Esecuzione: 2012 - 2021
  • Committente: CEI Conferenza Episcopale Italiana, Parrocchia di San Giacomo Apostolo - Ferrara
  • Proprietà: Proprietà Ente religioso
  • Destinazione attuale: Complesso religioso, polifunzionale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Joan Callis Coordinatore Progetto NO
Corrado Srl Costruzione Tiziano Impresa esecutrice Esecuzione NO
Enzo Cucchi Artista Progetto Visualizza Profilo https://www.archimagazine.com/bcucchi.htm SI
Francesco Iorio Progetto strutturale Progetto NO
Domenico Mancini Direzione lavori Esecuzione NO
Enric Miralles Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.mirallestagliabue.com/studio/ SI
Valentina Noris Collaboratore Progetto NO
Gabriele Rotelli Collaboratore Progetto NO
Studio Associato Simax Progetto Impianti Progetto NO
Benedetta Tagliabue Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.mirallestagliabue.com/benedetta/ SI
Katrina Varian Collaboratore Progetto NO
  • Strutture: Cemento armato e muratura;
  • Materiale di facciata: Intonaco, mattoni faccia a vista;
  • Coperture: Falde inclinate cemento armato, rame;
  • Serramenti: Legno
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
  • Stato Serramenti: Ottimo

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La chiesa, posta in asse visivo e spirituale con il nuovo ponte e la città al di là del fiume, è immediatamente percepibile come un edificio monumentale di carattere pubblico, capace di marcare inconfondibilmente il territorio circostante. 
L’accesso al complesso parrocchiale avviene tramite due direttrici laterali che si congiungono nel disegno della piazza fino all’ambiente liturgico centrale, come due braccia aperte verso la comunità. 
L’area esterna è caratterizzata dalla presenza di superfici verdi ed infrastrutture pedonali che connettono la piazza di ingresso ad una serie di edifici annessi che ospiteranno servizi educativi, associativi e ricreativi a servizio della comunità, nonché nuovi spazi polifunzionali utilizzabili anche dalla vicina scuola, con la quale il complesso parrocchiale dialoga anche formalmente con una volumetria attenta al rapporto con le preesistenze.
La grande piazza antistante la chiesa, integrata nella natura e aperta alla città, si presenta come un’estensione naturale del sagrato.
Circondato da un filare di alti pioppi che creano uno spazio raccolto e aggregante per il ritrovo degli abitanti, l’edificio è contraddistinto da un tetto leggero e sospeso che suggerisce una tensione verso l’alto, la cui sagoma ondulata e scultorea rimanda alla forma voltata archetipica delle navate romaniche e gotiche, tradotta in quest’opera in una forma radiale, il cui centro è l’altare dal quale dipartono le volte paraboliche.
La chiesa si sviluppa radialmente intorno ad un punto centrale occupato dall’altare, posto su un presbiterio circolare, vero fulcro formale e spirituale dell’edificio, attorno al quale si organizza l’aula, la cappella laterale, il battistero e tutti gli spazi annessi. All’interno la copertura voltata e lignea, che allude alle navate delle chiese medievali, si sviluppa a raggiera intorno a un anello di luce che circonda un baldacchino sospeso. Una grande croce di travi lignee resta sospesa al di sopra dell’intera navata, provenienti dal recupero dell’antico palazzo comunale di Ferrara. 
L’aula si dispone semi circolarmente intorno all’altare con una raggera di sedute curve, favorendo una celebrazione collettiva e una maggior vicinanza con i fedeli. Il lucernario centrale permette la discesa della luce sulla zona dell’altare, cambiando l’effetto durante le diverse ore della giornata. Una delle grandi porte conduce al Battistero, separato ma comunicante con l’aula centrale, connotato da uno spazio alto, verticale. 
Dallo spazio unitario della Chiesa si accede poi alla cappella feriale, contenente il Santissimo Sacramento, connessa alla chiesa ma indipendente grazie anche a un accesso esterno a lei dedicato. 
In continuità alla chiesa si sviluppano gli spazi per la sagrestia, per la casa parrocchiale e la sala di incontro tra i fedeli e il parroco mentre, in un volume dal profilo basso e organico, si trovano gli spazi aggregativi per la comunità.
L’involucro verticale opaco dell’edificio è realizzato come un muro di calcestruzzo armato di spessore variabile coibentato con un pannello isolante, al quale si contrappone un rivestimento costruito con mattoni faccia a vista dal profilo esterno seghettato, che si alternano a mattoni pieni standard celati dietro ad una finitura di intonaco.
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In conclusione, la nuova parrocchia di San Giacomo si inserisce nel piano paesaggio ferrarese regalando all’esterno una continuità di tradizione, si propone come elemento catalizzatore dell’area e nuovo fulcro capace di creare identità nella comunità locale, promuovendo la socializzazione, l’educazione e l’interazione al suo interno.
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(Benedetta Tagliabue, 2021).
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  • Vincolo: Non Vincolata
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  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 158
  • Particella: C

Note

L’apparato iconografico degli oggetti d’arte, incaricati a Enzo Cucchi, viene concepito come un insieme organico che si dispiega nello spazio della Chiesa. Enzo Cucchi, aiutato da Don Roberto Tagliaferri per l’interpretazione liturgica, ha collocato grandi croci in pietra serena su ognuna delle pareti della Chiesa e del Battistero. Le grandi croci in pietra grigia sembrano emergere dalle pareti in calcestruzzo nudo, trasformando il rudo cemento in pietra nobile. Alle croci vengono apposti pezzi ceramici neri, dove in bassorilievo risaltano disegni che raccontano momenti del Vecchio e del Nuovo Testamento. A guisa di Pala d’altare una croce romana, circondata da scintillanti pezzi di ceramica colorata, ricorda la croce gemmata, usata nell’epoca più primitiva della Chiesa, ornata da gemme che simbolizzano stelle, pianeti, santi, angeli e figure sacre della cristianità. (Benedetta Tagliabue, 2021).

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Enric Miralles, Benedetta Tagliabue 2003 EMBT Arquitectes Loft Publications Barcellona No
Valentina Silvestrini 2021 San Giacomo Apostolo a Ferrara: pronta la chiesa progettata da Benedetta Tagliabue Artribune No
Luigia Sorrentino, Fabrizio Fantoni 2021 Arte contemporanea e spiritualità, Benedetta Tagliabue e Enzo Cucchi Rainews No
Cecilia di Marzo 2022 Ferrara: la Chiesa di San Giacomo Apostolo di Miralles Tagliabue EMBT Archiportale No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista dall'alto Vista dall'alto Marcella Grassi
Vista esterni - volumi Vista esterni - volumi Marcella Grassi
Vista esterni - volumi Vista esterni - volumi Marcella Grassi
Vista esterni - volumi Vista esterni - volumi Marcella Grassi
Dettagli - Altare Dettagli - Altare Marcella Grassi
Dettagli - Interni Dettagli - Interni Marcella Grassi
Dettagli - Interni Dettagli - Interni Marcella Grassi
Dettagli - Struttura Dettagli - Struttura Marcella Grassi
Vista dall'alto Vista dall'alto Mattia Pedrazzi
Vista esterni - volumi Vista esterni - volumi Marcella Grassi
Vista esterni - volumi Vista esterni - volumi Marcella Grassi
Dettagli - Interni Dettagli - Interni Marcella Grassi
Dettagli - Interni Dettagli - Interni Marcella Grassi

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l'edilizia di culto Visualizza
Sky Arte Visualizza
Enciclopedia Treccani - Benedetta Tagliabue Visualizza
Enciclopedia Treccani - Enric Miralles Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale Emilia-Romagna
Titolare della ricerca: Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da
creata il 02/04/2022
ultima modifica il 09/04/2024