Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASA SULLA MORELLA

Scheda Opera

  • Vista esterni - Prospetto
  • Vista esterni - Prospetto
  • Vista esterni - volume
  • Vista esterni - volume
  • Dettagli - esterni
  • Elaborati - Schema compositivo
  • Comune: Castelnovo di Sotto
  • Denominazione: CASA SULLA MORELLA
  • Indirizzo: Strada Gazzo
  • Data: 2007 - 2009
  • Tipologia: Abitazioni unifamiliari
  • Autori principali: Andrea Oliva
Descrizione

L’area, di 2100 mq ai margini del centro abitato di Castelnovo di Sotto, stretta dal torrente Lora a sud e da una antica strada poderale a nord, è situata in aperta campagna, in un contesto paesaggistico rilevante di filari, macchie arbustive, orti, case sparse e fossi.
In seguito ad una richiesta di “demolizione e ricostruzione con spostamento di volumetria”, l’architettura si inserisce all’interno di questo contesto come una “quinta settecentesca”, il cui obiettivo del privato - di possedere una parte di paesaggio - si coniuga con l’obiettivo pubblico di manifestarne e sottolinearne l’importanza storica e culturale.
L’edificio si inserisce nell’intorno verde costruendo un rapporto di reciprocità col contesto agricolo.
Poco distante dal tessuto viario, il volume si misura nel valore tipologico del rapporto strada–architettura e mediante la valorizzazione di punti di vista, interni ed esterni, nell’articolazione tra vuoti e pieni come figura nel paesaggio.
L’architettura si inserisce nel contesto con un duplice effetto di sintonia e contrasto: attraverso le linee razionali del volume si distingue dal tessuto residenziale tipico della campagna limitrofa, al tempo stesso si pone delicatamente nel paesaggio, generando nell’osservatore un senso di stupore.
In questo contesto, sollevata dal terreno a protezione dell’alta falda acquifera di superficie e a memoria degli insediamenti terramaricoli, la residenza monofamiliare è composta da due elementi: l’involucro esterno del portico, in muratura e cemento armato finiti con intonaco bianco, e il corpo interno della casa, in muratura porizzata a setti portanti. Tali elementi, sfalsati l’uno rispetto l’altro mediante uno scorrimento verso nord-est, costruiscono una relazione in cui volume e superficie interpretano in chiave contemporanea caratteri tipologici dell’Emilia occidentale: porticati, sporti di gronda, “porta morta”, differenziazione delle aperture.
L’abitazione si affaccia verso sud, orientata di circa 18°, con ampie vetrate schermate dalla profondità del portico e protette dalle pareti scorrevoli coibentate, che permettono di modulare la geometria in prospetto.
Sul fronte nord si rivolge alla strada con aperture a nastro che inquadrano il paesaggio e proteggono dai freddi venti invernali. L’uso del vetro assume un ruolo strategico nel controllo del comfort termico e dei requisiti ambientali, grazie alla scelta di serramenti in legno lamellare con vetrocamere basso emissive con gas argon.
Il grande portico riprende i caratteri delle case coloniche e funge da copertura integrata per la protezione di spazi aperti ed esterni del fabbricato, come un dispositivo ambientale. Inoltre, il portico bianco definisce la soglia tra casa e campagna e permette, grazie alla scelta di pari linguaggio formale e figurativo, di rendere “oggetti indipendenti” - come scale e rampe in acciaio corten e calcestruzzo - naturale estensione dei percorsi carrabili e pedonali.
Le facciate, rivestite con cappotto e circoscritte dal sistema portico, si articolano in pieni e vuoti alla ricerca di un rapporto con la grande scala del paesaggio, scomposte e ritmate dalla sottile trama di scanalature del materiale di rivestimento.

All’interno, l’accesso ad ovest del portico introduce ad un ampio soggiorno pranzo a doppio volume le cui diverse modalità di apertura sottolineano, in base alle differenti ore del giorno o stagioni, le articolazioni volumetriche interne e il rapporto con lo spazio esterno.
Dal disimpegno si scorge il corpo scala a rampa unica illuminato da uno stretto lucernaio, dal quale si raggiunge la sala gioco dei bambini. Un bagno, una lavanderia e una autorimessa completano le dotazioni di servizio del piano terra. Al piano superiore è posto lo studio-biblioteca, mentre il vuoto sul soggiorno è animato dalla luce del lucernaio zenitale. La zona notte, distribuita da un corridoio, si completa con tre camere da letto dotate di servizi.
Dal punto di vista tecnologico l’architettura, a partire da un attento studio sull’orientamento che permette di sfruttare al meglio gli apporti bioclimatici offerti dall’irraggiamento solare e dai venti prevalenti da nord, è dotata di un impianto di riscaldamento a bassa temperatura a pannelli radianti a pavimento e parete, di una unità di trattamento aria meccanizzata e di un impianto di deumidificazione statica.
In copertura, con un efficiente “sporto di gronda” come estensione per la protezione delle murature verticali, sono integrati i pannelli solari.
Le soluzioni e le scelte architettoniche adottate dal progettista, nel rispetto delle attuali necessità di risparmio energetico e sostenibilità ambientale, si possono leggere come traduzione contemporanea di forme architettoniche rurali e di un sapere costruttivo sedimentato nei secoli. Lo scopo appare duplice: sottolineare l'importanza storica e culturale del territorio e, al tempo stesso, integrare il paesaggio come elemento dell'architettura costruita.

Info
  • Progetto: 2007 - 2007
  • Esecuzione: 2008 - 2009
  • Committente: Privato
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Residenziale
  • Destinazione attuale: Residenziale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Andrea Oliva Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://cittaarchitettura.it/ SI
Luca Paroli Collaboratore Progetto NO
David Zilioli Collaboratore Progetto NO
  • Strutture: Setti portanti laterizio porizzato
  • Materiale di facciata: Mista – facciata continua vetro, intonaco, isolamento a cappotto
  • Coperture: Piana - Lamiera
  • Serramenti: Legno lamellare e vetrocamera
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Ottimo
  • Stato Serramenti: Buono

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In seguito ad una richiesta di “demolizione e ricostruzione con spostamento di volumetria”, l’architettura si inserisce all’interno di questo contesto come una “quinta settecentesca”, il cui obiettivo del privato - di possedere una parte di paesaggio - si coniuga con l’obiettivo pubblico di manifestarne e sottolinearne l’importanza storica e culturale.
L’edificio si inserisce nell’intorno verde costruendo un rapporto di reciprocità col contesto agricolo. 
Poco distante dal tessuto viario, il volume si misura nel valore tipologico del rapporto strada–architettura e mediante la valorizzazione di punti di vista, interni ed esterni, nell’articolazione tra vuoti e pieni come figura nel paesaggio. 
L’architettura si inserisce nel contesto con un duplice effetto di sintonia e contrasto: attraverso le linee razionali del volume si distingue dal tessuto residenziale tipico della campagna limitrofa, al tempo stesso si pone delicatamente nel paesaggio, generando nell’osservatore un senso di stupore.
In questo contesto, sollevata dal terreno a protezione dell’alta falda acquifera di superficie e a memoria degli insediamenti terramaricoli, la residenza monofamiliare è composta da due elementi: l’involucro esterno del portico, in muratura e cemento armato finiti con intonaco bianco, e il corpo interno della casa, in muratura porizzata a setti portanti. Tali elementi, sfalsati l’uno rispetto l’altro mediante uno scorrimento verso nord-est, costruiscono una relazione in cui volume e superficie interpretano in chiave contemporanea caratteri tipologici dell’Emilia occidentale: porticati, sporti di gronda, “porta morta”, differenziazione delle aperture.
L’abitazione si affaccia verso sud, orientata di circa 18°, con ampie vetrate schermate dalla profondità del portico e protette dalle pareti scorrevoli coibentate, che permettono di modulare la geometria in prospetto. 
Sul fronte nord si rivolge alla strada con aperture a nastro che inquadrano il paesaggio e proteggono dai freddi venti invernali. L’uso del vetro assume un ruolo strategico nel controllo del comfort termico e dei requisiti ambientali, grazie alla scelta di serramenti in legno lamellare con vetrocamere basso emissive con gas argon.
Il grande portico riprende i caratteri delle case coloniche e funge da copertura integrata per la protezione di spazi aperti ed esterni del fabbricato, come un dispositivo ambientale. Inoltre, il portico bianco definisce la soglia tra casa e campagna e permette, grazie alla scelta di pari linguaggio formale e figurativo, di rendere “oggetti indipendenti” - come scale e rampe in acciaio corten e calcestruzzo - naturale estensione dei percorsi carrabili e pedonali.
Le facciate, rivestite con cappotto e circoscritte dal sistema portico, si articolano in pieni e vuoti alla ricerca di un rapporto con la grande scala del paesaggio, scomposte e ritmate dalla sottile trama di scanalature del materiale di rivestimento. 

All’interno, l’accesso ad ovest del portico introduce ad un ampio soggiorno pranzo a doppio volume le cui diverse modalità di apertura sottolineano, in base alle differenti ore del giorno o stagioni, le articolazioni volumetriche interne e il rapporto con lo spazio esterno. 
Dal disimpegno si scorge il corpo scala a rampa unica illuminato da uno stretto lucernaio, dal quale si raggiunge la sala gioco dei bambini. Un bagno, una lavanderia e una autorimessa completano le dotazioni di servizio del piano terra. Al piano superiore è posto lo studio-biblioteca, mentre il vuoto sul soggiorno è animato dalla luce del lucernaio zenitale. La zona notte, distribuita da un corridoio, si completa con tre camere da letto dotate di servizi.
Dal punto di vista tecnologico l’architettura, a partire da un attento studio sull’orientamento che permette di sfruttare al meglio gli apporti bioclimatici offerti dall’irraggiamento solare e dai venti prevalenti da nord, è dotata di un impianto di riscaldamento a bassa temperatura a pannelli radianti a pavimento e parete, di una unità di trattamento aria meccanizzata e di un impianto di deumidificazione statica.
In copertura, con un efficiente “sporto di gronda” come estensione per la protezione delle murature verticali, sono integrati i pannelli solari. 
Le soluzioni e le scelte architettoniche adottate dal progettista, nel rispetto delle attuali necessità di risparmio energetico e sostenibilità ambientale, si possono leggere come traduzione contemporanea di forme architettoniche rurali e di un sapere costruttivo sedimentato nei secoli. Lo scopo appare duplice: sottolineare l'importanza storica e culturale del territorio e, al tempo stesso, integrare il paesaggio come elemento dell'architettura costruita.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela:
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 19
  • Particella: 168

Note

Il progetto è risultato vincitore della Menzione speciale – Medaglia d’argento alla settima edizione del Premio Internazionale Architettura Sostenibile, 2009. Ulteriori riconoscimenti: finalista del A.Prize Exposynergy (Milano) 2010, selezionato per il premio “Equivivere. Per un’architettura sostenibile” 2009, selezionato per Premio “Barbara Cappochin” 2009, e secondo posto per il Premio “Architettura Sostenibile Fassa Bortolo”, 2010.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
2010 Equivivere Il Poligrafo 70-77 No
2010 In mezzo al verde Archiline, n.0 46-55 No
2010 Architetture per un territorio sostenibile Skira Milano 148-153 No
2011 Costruire, n. 335 103-107 No
2011 Casaviva, n. 458 239-244 No
2012 Azero EdicomEdizioni, n.3 16-23 No
2014 Living in the Contemporary City Aión Edizioni Firenze 70-75 No
2014 Building Better: Sustainable Architecture for Family Homes Gestalten Berlino 240-245 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista esterni - Prospetto Vista esterni - Prospetto Kai-Uwe Schulte-Bunert courtesy Andrea Oliva
Vista esterni - Prospetto Vista esterni - Prospetto Kai-Uwe Schulte-Bunert courtesy Andrea Oliva
Vista esterni - volume Vista esterni - volume Kai-Uwe Schulte-Bunert courtesy Andrea Oliva
Vista esterni - volume Vista esterni - volume Kai-Uwe Schulte-Bunert courtesy Andrea Oliva
Dettagli - esterni Dettagli - esterni Kai-Uwe Schulte-Bunert courtesy Andrea Oliva
Elaborati - Schema compositivo Elaborati - Schema compositivo Andrea Oliva

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
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Andrea Oliva Architetto Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale Emilia-Romagna
Titolare della ricerca: Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da
creata il 11/04/2022
ultima modifica il 03/05/2024