Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

MANIFATTURA BERLUTI

Scheda Opera

  • Vista esterni - volumi
  • Vista esterni - volumi
  • Vista esterni - volumi
  • Vista esterni - volumi
  • Dettagli - facciata
  • Dettagli - facciata
  • Vista esterni - volumi
  • Dettagli - facciata
  • Dettagli - copertura
  • Dettagli - copertura
  • Dettagli - Interni
  • Dettagli - Interni
  • Dettagli - Interni
  • Dettagli - Interni
  • Comune: Ferrara
  • Località: Gaibanella
  • Denominazione: MANIFATTURA BERLUTI
  • Indirizzo: Via Tomaso Baldassari, N.7
  • Data: 2012 - 2016
  • Tipologia: Edifici per attività produttive
  • Autori principali: Philippe Barthélémy, Sylvia Grino
Descrizione

L’edificio è stato realizzato all’interno di un più ampio comparto di lottizzazioni che riguardano una zona attualmente ad uso agricolo. Nella periferia sud di Ferrara, infatti, la sagoma del fabbricato spicca tra i frutteti, creando un rapporto di reciprocità con il contesto in cui si inserisce.
Il fabbricato è caratterizzato dalla presenza dichiarata di due volumi distinti fra di loro, l’edificio principale destinato alle attività produttive e direzionale ed un secondo, più piccolo, destinato ad impianti tecnologici funzionali al fabbricato. La scelta del progettista è stata quella di attribuire a questi volumi un’estrema integrazione con lo spazio circostante e con l’ambiente naturale.
Esteso su 6.600 metri quadrati e in grado di accogliere fino a trecento dipendenti, il complesso si inserisce con eleganza nel paesaggio ed ospita il reparto creativo (area modelli e prototipi), il polo produttivo composto da area di fabbricazione e scuola artigianale, il polo logistico e gli uffici dell'amministrazione, oltre a vari spazi esterni. Malgrado la sua funzione, l’architettura abbandona i caratteri invadenti della produzione e ripristina la natura delicata della manifattura: appare così un laboratorio artigianale.
Le varie unità sono disposte in un unico volume a pianta rettangolare, prevalentemente mono-piano, organizzate in tre macro-aree, divise dai percorsi distributivi interni e segnate da landmark posti sul piano della copertura.
Il patio centrale, che costituisce il principale spazio di condivisione e convivialità, segna l’asse principale di strutturazione dell’insieme. Questa organizzazione assicura da un lato il più agevole flusso di persone e merci, dall’altro le migliori condizioni ambientali per il personale.
Il volume si caratterizza per sostenibilità ed efficienza energetica grazie alla presenza di facciate cinetiche smart e alla cura di importanti dettagli progettuali, quali un efficace sistema di ventilazione all'interno delle zone di produzione e l'utilizzo di misure antisismiche dovute alla peculiarità del territorio.
L’identità del marchio di calzature è stata trascritta nell’architettura: il legno è il materiale dominante, presente in facciata in varie forme, pensato per invecchiare con l’esperienza del luogo e cambiare nel tempo.
All'esterno listelli verticali di cedro rosso fungono da barriere frangisole a protezione delle facciate a secco; ogni listello, dotato di sensori che percepiscono le variazioni climatiche e la temperatura esterna, inviano i comandi per far reagire gli elementi mobili, ruotandoli o posizionandoli nella conformazione più idonea a garantire il comfort ottimale negli ambienti.
In alternanza, per un maggior senso di leggerezza, i pannelli di vetro costituiscono l'involucro interno della struttura. Esse schermano le attività negli uffici e nei laboratori, favoriscono il passaggio della luce naturale e lasciano aperta la vista sul paesaggio.
All’interno, il cuore dell’architettura risiede nell’agorà: un grande atrio a doppia altezza che distribuisce tutti gli spazi e i reparti, coperta da una cupola di vetro trasparente sostenuta da una griglia di travi ad incastro in legni resinosi che, come una merlettatura, proietta giochi di ombre e luci.
In facciata, i listelli in cedro rosso a sezione variabile si ripetono ritmicamente lungo le facciate laterali, che si innalzano da terra a formare un frangisole, mentre la facciata principale è liscia con un'alternanza di pannelli vetrati e pannelli di legno apribili che animano la facciata e favoriscono una ventilazione naturale.
Da un punto di vista tecnologico, grande attenzione è stata riservata alla sostenibilità, alla qualità, al comfort degli spazi di lavoro, in particolare con la generalizzazione della ventilazione e dell'illuminazione naturale, la forte inerzia dell'involucro, l'utilizzo di materiali naturali, la compattezza della costruzione, i pannelli fotovoltaici e il controllo dei consumi energetici.
In conclusione, l’intervento muove dalla volontà di smorzare la massa e l’aspetto tipico dei manufatti industriali attraverso un involucro che nasconde gli apparati tecnici e che attraverso l’uso del legno e del vetro crea una facciata trasparente e vibrante.

Info
  • Progetto: 2012 - 2015
  • Esecuzione: 2012 - 2016
  • Tipologia Specifica: Manifattura
  • Committente: Manifattura Berluti S.r.l. - Gruppo LVMH: Louis Vuitton
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Lotto ad uso agricolo
  • Destinazione attuale: Manifattura per attività produttive
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Philippe Barthélémy Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://barthelemygrino.com/agence/equipe/ SI
TEKNE Engineering Progetto strutturale Progetto NO
Sylvia Grino Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://barthelemygrino.com/agence/equipe/ SI
Ludovic Masson Collaboratore Progetto NO
RFR Paris Progetto strutturale Progetto NO
Carron Cav. Angelo S.p.a Impresa esecutrice Esecuzione NO
  • Strutture: Mista – cemento, acciaio, legno;
  • Materiale di facciata: Mista – facciata continua vetro, pannelli legno, listelli legno;
  • Coperture: Mista – acciaio, legno strutturale;
  • Serramenti: Vetro continuo;
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
  • Stato Serramenti: Ottimo

													Array
(
    [id_opera] => 4858
    [codice] => FE011
    [denominazione] => MANIFATTURA BERLUTI
    [regione] => Emilia Romagna
    [provincia] => Ferrara
    [comune] => Ferrara
    [localita] => Gaibanella
    [indirizzo] => Via Tomaso Baldassari, N.7
    [id_categoria] => 1
    [id_tipologia] => 23
    [tipologia_specifica] => Manifattura
    [anno_inizio_progetto] => 2012
    [anno_fine_progetto] => 2015
    [anno_inizio_esecuzione] => 2012
    [anno_fine_esecuzione] => 2016
    [classificazione] => 
    [id_livello_scheda] => 0
    [codice_iccd] => 
    [codice_benitutelati] => 
    [informazioni_architettoniche] => L’edificio è stato realizzato all’interno di un più ampio comparto di lottizzazioni che riguardano una zona attualmente ad uso agricolo. Nella periferia sud di Ferrara, infatti, la sagoma del fabbricato spicca tra i frutteti, creando un rapporto di reciprocità con il contesto in cui si inserisce.
Il fabbricato è caratterizzato dalla presenza dichiarata di due volumi distinti fra di loro, l’edificio principale destinato alle attività produttive e direzionale ed un secondo, più piccolo, destinato ad impianti tecnologici funzionali al fabbricato. La scelta del progettista è stata quella di attribuire a questi volumi un’estrema integrazione con lo spazio circostante e con l’ambiente naturale.
Esteso su 6.600 metri quadrati e in grado di accogliere fino a trecento dipendenti, il complesso si inserisce con eleganza nel paesaggio ed ospita il reparto creativo (area modelli e prototipi), il polo produttivo composto da area di fabbricazione e scuola artigianale, il polo logistico e gli uffici dell'amministrazione, oltre a vari spazi esterni. Malgrado la sua funzione, l’architettura abbandona i caratteri invadenti della produzione e ripristina la natura delicata della manifattura: appare così un laboratorio artigianale. 
Le varie unità sono disposte in un unico volume a pianta rettangolare, prevalentemente mono-piano, organizzate in tre macro-aree, divise dai percorsi distributivi interni e segnate da landmark posti sul piano della copertura.
Il patio centrale, che costituisce il principale spazio di condivisione e convivialità, segna l’asse principale di strutturazione dell’insieme. Questa organizzazione assicura da un lato il più agevole flusso di persone e merci, dall’altro le migliori condizioni ambientali per il personale. 
Il volume si caratterizza per sostenibilità ed efficienza energetica grazie alla presenza di facciate cinetiche smart e alla cura di importanti dettagli progettuali, quali un efficace sistema di ventilazione all'interno delle zone di produzione e l'utilizzo di misure antisismiche dovute alla peculiarità del territorio. 
L’identità del marchio di calzature è stata trascritta nell’architettura: il legno è il materiale dominante, presente in facciata in varie forme, pensato per invecchiare con l’esperienza del luogo e cambiare nel tempo.
All'esterno listelli verticali di cedro rosso fungono da barriere frangisole a protezione delle facciate a secco; ogni listello, dotato di sensori che percepiscono le variazioni climatiche e la temperatura esterna, inviano i comandi per far reagire gli elementi mobili, ruotandoli o posizionandoli nella conformazione più idonea a garantire il comfort ottimale negli ambienti. 
In alternanza, per un maggior senso di leggerezza, i pannelli di vetro costituiscono l'involucro interno della struttura. Esse schermano le attività negli uffici e nei laboratori, favoriscono il passaggio della luce naturale e lasciano aperta la vista sul paesaggio.
All’interno, il cuore dell’architettura risiede nell’agorà: un grande atrio a doppia altezza che distribuisce tutti gli spazi e i reparti, coperta da una cupola di vetro trasparente sostenuta da una griglia di travi ad incastro in legni resinosi che, come una merlettatura, proietta giochi di ombre e luci.
In facciata, i listelli in cedro rosso a sezione variabile si ripetono ritmicamente lungo le facciate laterali, che si innalzano da terra a formare un frangisole, mentre la facciata principale è liscia con un'alternanza di pannelli vetrati e pannelli di legno apribili che animano la facciata e favoriscono una ventilazione naturale.
Da un punto di vista tecnologico, grande attenzione è stata riservata alla sostenibilità, alla qualità, al comfort degli spazi di lavoro, in particolare con la generalizzazione della ventilazione e dell'illuminazione naturale, la forte inerzia dell'involucro, l'utilizzo di materiali naturali, la compattezza della costruzione, i pannelli fotovoltaici e il controllo dei consumi energetici.
In conclusione, l’intervento muove dalla volontà di smorzare la massa e l’aspetto tipico dei manufatti industriali attraverso un involucro che nasconde gli apparati tecnici e che attraverso l’uso del legno e del vetro crea una facciata trasparente e vibrante.
    [committente] => Manifattura Berluti S.r.l. - Gruppo LVMH: Louis Vuitton 
    [foglio_catastale] => 309
    [particella] => 553
    [strutture] => Mista – cemento, acciaio, legno;
    [id_stato_struttura] => 1
    [materiale_facciata] => Mista – facciata continua vetro, pannelli legno, listelli legno;
    [id_stato_facciata] => 1
    [coperture] => Mista – acciaio, legno strutturale;
    [id_stato_coperture] => 1
    [serramenti] => Vetro continuo;
    [id_stato_serramenti] => 1
    [destinazione_originaria] => Lotto ad uso agricolo
    [destinazione_attuale] => Manifattura per attività produttive
    [trasformazioni] => 
    [id_tipo_proprieta] => 6
    [specifiche_proprieta] => 
    [id_tipo_provvedimento] => 0
    [data_provvedimento] => 
    [riferimento_normativo] => 
    [altri_provvedimenti] => 
    [vincolo] => 0
    [note] => Il progetto è stato oggetto di vari riconoscimenti: secondo premio per l’International Architecture Awards, inoltre, risultato finalista nell’AFEX Grand Prix, 2019 e Arch Daily Building of the Year, 2016.
    [denominazione_aggregato] => 
    [latitude] => 44.770960
    [longitude] => 11.658660
    [score] => 3
    [id_user] => 45
    [status] => 1
    [date_add] => 2022-04-12 09:18:51
    [date_upd] => 2024-04-02 10:44:23
    [categoria] => A. Opera di eccellenza
    [tipologia] => Edifici per attività produttive
    [proprieta] => Proprietà privata
    [cat_autori] => Philippe Barthélémy,Sylvia Grino
    [id_regione] => 16
)
1
												
  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela:
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 309
  • Particella: 553

Note

Il progetto è stato oggetto di vari riconoscimenti: secondo premio per l’International Architecture Awards, inoltre, risultato finalista nell’AFEX Grand Prix, 2019 e Arch Daily Building of the Year, 2016.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Berluti S.r.l. 2011 Progetto di costruzione della Manifattura Berluti a Ferrara No
2015 Berluti, inaugurata la maxi-fabbrica del lusso Il Resto del Carlino No
2017 Tekne Spa, Barthélémy Griño Architectes Berluti Manufacture, Ferrara Divisare Journal No
Fernandez, Carlos Garcia 2020 Brick Stone Metal Wood: Building on Tradition Images Publishing No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista esterni - volumi Vista esterni - volumi Arnaud Schelstraete courtesy Berthélémy Grino
Vista esterni - volumi Vista esterni - volumi Arnaud Schelstraete courtesy Berthélémy Grino
Vista esterni - volumi Vista esterni - volumi Arnaud Schelstraete courtesy Berthélémy Grino
Vista esterni - volumi Vista esterni - volumi Arnaud Schelstraete courtesy Berthélémy Grino
Dettagli - facciata Dettagli - facciata Arnaud Schelstraete courtesy Berthélémy Grino
Dettagli - facciata Dettagli - facciata Arnaud Schelstraete courtesy Berthélémy Grino
Vista esterni - volumi Vista esterni - volumi Arnaud Schelstraete courtesy Berthélémy Grino
Dettagli - facciata Dettagli - facciata Arnaud Schelstraete courtesy Berthélémy Grino
Dettagli - copertura Dettagli - copertura Arnaud Schelstraete courtesy Berthélémy Grino
Dettagli - copertura Dettagli - copertura Arnaud Schelstraete courtesy Berthélémy Grino
Dettagli - Interni Dettagli - Interni Arnaud Schelstraete courtesy Berthélémy Grino
Dettagli - Interni Dettagli - Interni Arnaud Schelstraete courtesy Berthélémy Grino
Dettagli - Interni Dettagli - Interni Arnaud Schelstraete courtesy Berthélémy Grino
Dettagli - Interni Dettagli - Interni Arnaud Schelstraete courtesy Berthélémy Grino

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Barthélémy Grino Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale Emilia-Romagna
Titolare della ricerca: Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da
creata il 12/04/2022
ultima modifica il 02/04/2024