Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

ASILO NIDO NILDE IOTTI

Scheda Opera

  • Vista esterni - fronte strada
  • Vista esterni - fronte strada
  • Vista esterni - ingresso principale
  • Dettagli - facciata
  • Vista esterni - ingresso principale
  • Dettagli - Interni
  • Dettagli - Interni
  • Vista esterni - giardino
  • Vista esterni - giardino
  • Comune: Reggio nell'Emilia
  • Denominazione: ASILO NIDO NILDE IOTTI
  • Indirizzo: Via fratelli Bandiera, N.12/C
  • Data: 1999 - 2003
  • Tipologia: Scuole
  • Autori principali: Tullio Zini
Descrizione

L’asilo d’infanzia Nilde Iotti, completato nel 2003 per iniziativa del Comune di Reggio Emilia, nasce da un progetto fortemente modellato dal dialogo con la pedagogia e rappresenta una soluzione innovativa rispetto all’immagine tradizionale dei nidi d’infanzia. Accoglie 84 bambini per 3 classi di età, più la sezione Agorà, condotta da un’associazione di genitori, che ospita piccoli dai 19 mesi ai 4 anni.
La forma compatta del fabbricato è divisa da un grande atrio rettangolare - la piazza - che attraversandolo completamente sconfina sui lati opposti in due alte verande e crea ampi stralci visivi verso il parco all’esterno. Essa rappresenta il cuore della vita della scuola e su di essa si attestano tutti gli spazi: da una parte l’ingresso, alcuni servizi e la cucina, dall’altra le quattro sezioni divise dal vano dell’accoglienza, posto davanti all’entrata. Nella piazza si incontrano materiali di rivestimento da esterni: mattoni faccia a vista e listoni in larice grezzo percepibili nelle loro qualità tattili.
La cucina si affaccia sulla piazza e rimane visibile attraverso una vetrata, divenendo parte integrante, attiva e visibile della vita del nido. La posizione centrale permette inoltre agli operatori ed ai bambini di costruire relazioni tra loro, in uno spazio percepito come fortemente collettivo.
Oltre alla vocazione strettamente pedagogica del luogo, il contatto con l’esterno è uno dei fili conduttori del progetto. L’esterno è la città, e attraverso le aperture verandate verso il parco si mantiene il contatto visivo con esso, in cui il nido diviene elemento costantemente integrato nel paesaggio. Lo spazio sfonda in due prospettive verso il territorio, ed è attraversato da elementi di continuità visiva e spaziale: in primo piano le ampie vetrate dei giardini d’inverno e le lamelle in legno che schermano i miniatelier, lasciando filtrare la luce naturale.
Ulteriore attenzione è riservata all’uso della luce, come vero e proprio strumento per arricchire lo spazio.
La luce naturale entra in modi differenti nello spazio a seconda delle percezioni richieste: forte e diretta nelle vetrate dei giardini d’inverno, in mezz’ombra attraverso le lamelle dei miniatelier; mentre la luce artificiale è filtrata attraverso le proposte didattiche legate all’uso di strumenti e materiali.
La dimensione degli spazi è modulata dalla funzione stessa: i volumi da una parte moltiplicano la loro ampiezza perché costantemente aperti e collegati tra loro, dall’altra si sviluppano in verticale secondo doppie altezze e sono tutti dotati di soppalchi.
I materiali sono scelti in modo da suscitare usi polivalenti, al fine di lasciare un certo spazio all'interpretazione che il soggetto può attuare dando campo al proprio immaginario.
Obiettivo del progetto è la forte flessibilità degli spazi, pronti ad essere articolati secondo le esigenze degli utenti oltre che come stimolo per la scoperta sensoriale, abbandonando l’idea di uno spazio rigidamente funzionale: oggetti e attività possono transitare da una zona all'altra, creando collegamenti e divisori in base alle necessità.
Lo spazio è circolare, polisensoriale, trasparente: non esistono nicchie o barriere, ma una fluidità che rende percepibile l’ambiente come un tutto che si apre verso i giardini d’inverno tramite pareti vetrate.
Il paesaggio cromatico è orientato verso una prevalenza di colori secondari e non saturi per evitare un’eccessiva interferenza e lasciare protagonisti dello spazio i bambini e i loro elaborati.
Gli arredi sono di forme lineari e semplici, diversificati nei numerosi materiali offerti per forma, texture o colore, che ‘contaminandosi’ invitano a sperimentare più linguaggi.

Info
  • Progetto: 1999 - 2000
  • Esecuzione: 1999 - 2003
  • Tipologia Specifica: Asilo d'infanzia comunale
  • Committente: Comune di Reggio Emilia
  • Proprietà: proprietà Ente pubblico territoriale
  • Destinazione attuale: Edificio scolastico
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Tullio Zini Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo http://www.tulliozini.it/ SI
  • Strutture: Mista – cemento armato, muratura, acciaio
  • Materiale di facciata: Mattoni faccia a vista – listoni legno
  • Coperture: Piana
  • Serramenti: Alluminio
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Discreto
  • Stato Coperture: Discreto
  • Stato Serramenti: Buono

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La cucina si affaccia sulla piazza e rimane visibile attraverso una vetrata, divenendo parte integrante, attiva e visibile della vita del nido. La posizione centrale permette inoltre agli operatori ed ai bambini di costruire relazioni tra loro, in uno spazio percepito come fortemente collettivo.
Oltre alla vocazione strettamente pedagogica del luogo, il contatto con l’esterno è uno dei fili conduttori del progetto. L’esterno è la città, e attraverso le aperture verandate verso il parco si mantiene il contatto visivo con esso, in cui il nido diviene elemento costantemente integrato nel paesaggio. Lo spazio sfonda in due prospettive verso il territorio, ed è attraversato da elementi di continuità visiva e spaziale: in primo piano le ampie vetrate dei giardini d’inverno e le lamelle in legno che schermano i miniatelier, lasciando filtrare la luce naturale. 
Ulteriore attenzione è riservata all’uso della luce, come vero e proprio strumento per arricchire lo spazio. 
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La dimensione degli spazi è modulata dalla funzione stessa: i volumi da una parte moltiplicano la loro ampiezza perché costantemente aperti e collegati tra loro, dall’altra si sviluppano in verticale secondo doppie altezze e sono tutti dotati di soppalchi.
I materiali sono scelti in modo da suscitare usi polivalenti, al fine di lasciare un certo spazio all'interpretazione che il soggetto può attuare dando campo al proprio immaginario.
Obiettivo del progetto è la forte flessibilità degli spazi, pronti ad essere articolati secondo le esigenze degli utenti oltre che come stimolo per la scoperta sensoriale, abbandonando l’idea di uno spazio rigidamente funzionale: oggetti e attività possono transitare da una zona all'altra, creando collegamenti e divisori in base alle necessità.
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Il paesaggio cromatico è orientato verso una prevalenza di colori secondari e non saturi per evitare un’eccessiva interferenza e lasciare protagonisti dello spazio i bambini e i loro elaborati.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela:
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 121
  • Particella: 673

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Giulio Ceppi, Michele Zini (a cura di) 1998 Bambini, spazi, relazioni. Metaprogetto di ambiente per l’infanzia Reggio Children Reggio Emilia No
2004 L’identità tra nido e ambiente, pubblicazione edita dal nido d’infanzia Nilde Iotti e dal nido autogestito Agorà Reggio Children No
Bambini in Europa 2004 Camminando su fili di seta, i Nidi e le Scuole dell’Infanzia comunali di Reggio Emilia Edizioni Junior No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista esterni - fronte strada Vista esterni - fronte strada
Vista esterni - fronte strada Vista esterni - fronte strada
Vista esterni - ingresso principale Vista esterni - ingresso principale
Dettagli - facciata Dettagli - facciata
Vista esterni - ingresso principale Vista esterni - ingresso principale
Dettagli - Interni Dettagli - Interni courtesy Tullio Zini Architetto
Dettagli - Interni Dettagli - Interni courtesy Tullio Zini Architetto
Vista esterni - giardino Vista esterni - giardino courtesy Tullio Zini Architetto
Vista esterni - giardino Vista esterni - giardino courtesy Tullio Zini Architetto

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Reggio Children Visualizza
Tullio Zini Architetto Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale Emilia-Romagna
Titolare della ricerca: Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da
creata il 22/04/2022
ultima modifica il 13/06/2024